Solo un manto di foglie
Quando l'autunno
bussa alle porte della vita,
e il vento aspro e tagliente
fende i tronchi spessi e vissuti,
le foglie divengono un tappeto scricchiolante
di morbide sorprese
che tinge il volto della Terra
di mille coriandoli colorati:
rosso, giallo, arancio, verde, marrone,
un manto arlecchino
che ricopre i solchi del tempo,
spennellandolo di macchie vive e accese,
di tinte smorte e spente.
E trafitti nel cuore
dalla grande meraviglia
che soltanto il diverso può donarci,
ci sovviene che,
per quanto vari, meravigliosi
e stupefacenti che siano,
quei fragili corpi inermi
stanno tutti indistintamente soffrendo,
marcendo per il freddo,
toccati dal deperimento che la morte ci getta addosso,
lenta come una foglia che cade giù,
veloce come il vento che la spazza via.
E allora, se la morte ci accoglie tutti,
quale che sia la razza o il colore,
un mantello arlecchino
di mille diversità
è l'unica ricchezza che ci rimane,
noi, fragili e immensi, diversi e speculari,
UOMINI.
All'amore per il diverso