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Autore: Lady_Firiel    29/03/2011    1 recensioni
Amelie poteva sentirlo: Grace sarebbe rimasta al suo fianco, per sempre, l’avrebbe amata con tutto il suo cuore e l’avrebbe sempre –o quasi- resa felice.
Quando la vita ti offre tutto questo, l’amore profondo di qualcuno che, in cuor tuo, anche tu ami, puoi davvero rinunciarvi per inseguire un futile e sciocco sogno in cui non hai mai creduto davvero?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Love song's words
Love song's words

«L’amore è come l’ossigeno»
Strabuzzando gli occhi, Amelie distolse lo sguardo castano dai piatti che stava lavando e si voltò verso la propria coinquilina, seduta sul divano, il libro di storia cavalleresca abbandonato con le pagine sui cuscini.
«Cosa?»
«L’amore è una cosa meravigliosa, l’amore ci innalza verso il cielo… Tutto quello che ci serve è amore…»
Amelie si voltò nuovamente, sbuffando.
«Ti prego, non ricominciare…»
Grace si alzò in piedi e le andò alle spalle, cingendole la vita con le braccia.
«Tutto quello che ti serve è l’amore…»
Amelie chiuse il rubinetto con un gesto irritato.
«Una ragazza ha bisogno di mangiare…» sostenne, sbuffando.
«Tutto quello che ti serve è l’amore…» ripeté Grace, stringendola di più.
«O finirà in mezzo ad una strada!» la rimbrottò Amelie, pizzicandole le mani perché la lasciasse.
«Tutto quello che ti serve è l’amore!»
Amelie sbuffò nuovamente, prendendo i panni stirati che aveva poggiato sopra la sedia e dirigendosi in camera da letto.
«L’amore è soltanto un gioco» ribatté, secca, riponendo magliette e felpe nei cassetti dell’armadio.
«Io sono fatta per amare te e tu sei fatta per amare me…» disse Grace, poggiandosi allo stipite della porta.
«L’unico modo per amarmi è pagare una bella cifra…» eh già, se avesse potuto mantenerla, forse avrebbero potuto provarci. Ma Grace non era così ricca, anzi, era la più squattrinata delle due.
«Una notte, concedimi soltanto una notte…» implorò Grace, giungendo le mani come in preghiera e fissando la coinquilina con aria supplichevole.
«Non esiste, perché non puoi permettertelo»
Non era come essere una prostituta: Amelie era cresciuta in una famiglia relativamente povera, e aveva sempre sognato, un giorno, di vivere con un po’ di soldi in più.
E per quanto volesse bene a Grace, un bene dell’anima, profondo e sincero, aveva bisogno di una figura solida e stabile, nella sua vita, qualcuno che potesse prendersi cura di lei.
E i soldi, pagare per mantenerla, erano qualcosa cui dava una grande importanza…
«In nome dell’amore, una notte in nome dell’amore…»
Amelie scoppiò a ridere, chiudendo le ante di legno dell’armadio, tirandosi in piedi e voltandosi verso l’altra.
«Pazza sognatrice, non ho intenzione di concedertela…» e fece per uscire dalla stanza, per tornare alle altre faccende, come ad esempio preparare la cena –per entrambe, naturalmente-.
Ma la mano che si posò sul suo braccio mentre entrava in corridoio la trattenne.
«Non lasciarmi così… Non potrei sopravvivere senza il tuo amore…»
Lo sguardo disperato di Grace la fece sospirare: quante volte si era già ripetuta quella scena?
Era stanca di contarle, decisamente.
Era come un’ossessiva e sciocca canzone d’amore…
«Potresti pensare che la gente ne abbia avuto abbastanza di sciocche canzoni d’amore…» appuntò, infastidita, guardando Grace.
«Ma io mi guardo attorno e vedo che non è così…»
«Alcune persone vogliono riempire il mondo, con sciocche canzoni d’amori…» disse, secca, distogliendo lo sguardo irritato che, però, iniziava a cedere.
«E cosa c’è di sbagliato in questo? Mi piacerebbe saperlo… Perché dico ancora che l’amore ci innalza verso il cielo, dove le aquile volano sopra le cime dei monti…»
«L’amore ci farà comportare come sciocche… Getteremo via le nostre vite per un giorno di felicità»
«Potremmo essere eroi! Solo per un giorno…» e strinse la presa sul braccio.
Amelie sbuffò, liberandosi con uno strattone e andandosi a sedere sul letto.
Forse, dopo tutto…
«Tu… Tu sarai cattiva…»
«No, non lo sarò»
«Ed io… Berrò per tutto il tempo…» affermò, sconsolata.
«Dovremmo essere amanti»
«Non possiamo» disse, scuotendo la testa con rassegnazione, sentendo una parte di lei cedere a quelle parole sincere.
Grace si avvicinò al letto.
«Dovremmo essere amanti, è un dato di fatto…»
«Anche se nulla ci terrà insieme…» osservò Amelie.
Grace si accucciò davanti a lei e le prese una mano, sorridendo a trentadue denti.
«Potremmo rubare il tempo…»
«Soltanto per un giorno…» continuò per lei Amelie, rispondendo al sorriso.
«Potremmo essere eroi per l’etenità…» le offrì Grace
«Potremmo essere eroi per l’eternità…» ponderò Amelie, assaporando quelle parole sulla propria lingua, sentendole scendere lungo la gola come ambrosia.
«Potremmo essere eroi semplicemente perché ti amerò per sempre…» disse Grace, alzandosi in piedi e spingendola sul letto, per poi mettersi a cavalcioni su di lei.
Amelie poteva sentirlo: Grace sarebbe rimasta al suo fianco, per sempre, l’avrebbe amata con tutto il suo cuore e l’avrebbe sempre –o quasi- resa felice.
Quando la vita ti offre tutto questo, l’amore profondo di qualcuno che, in cuor tuo, anche tu ami, puoi davvero rinunciarvi per inseguire un futile e sciocco sogno in cui non hai mai creduto davvero?
Quella donna sopra di lei, in quel momento, le stava rivelando tutto ciò che sentiva e poteva leggere nei suoi occhi chiari che ogni singola parola proveniva dal profondo della sua anima.
Sorrise, allungando le braccia per raggiungerle il collo.
«Ed io… Io non posso smettere di amarti…» confessò.
E nel dirlo, realizzò che era sempre stato lì, sulla punta della lingua, pronto a scivolare via alla prima debolezza: era stata la costanza di Grace a farglielo realizzare.
Doveva ringraziarla, o avrebbe avuto un enorme rimpianto…
Grace sorrise ancora di più, al settimo cielo, e Amelie ricambiò, per la prima volta con spirito complice.
Grace flesse le braccia mentre la compagna cingeva le sue attorno al collo dell’atra, attirandola a sé.
Quando le loro labbra furono ad un soffio le une dalle altre, sussurrò, chiudendo gli occhi e cercando le parole nel profondo della se stessa innamorata:
«Com’è bella la vita ora che tu sei nel mondo…»
E abbandonandosi a quell’ultima, sincera confessione, Amelie lasciò che Grace la baciasse.




Hola people! ~
Dunque, questa fic è strana.
Sì, ma a questo potevate arrivarci anche da voi, no?
Beh, vi rivelo il segreto della sua stranezza: l'intero dialogo, ogni battuta, è un verso della canzone "Elephant love songs medley", tratta dal film "Moulin Rouge!", che, oramai è risaputo, io stra-amo <3
Ovviamente alcune sono state tradotte un po' più liberamente, per adattarle meglio al contesto, ma il significato principale -credo- sia rimasto.
Aveva voglia di FemSlash, sì ^^
E poi boh, a me piace l'idea.
Non saprei che altro aggiungere, quindi aspetto che siate voi ad esprimere un parere, che ovviamente accoglierò con gioia, sia esso positivo o negativo ^^
Alla prossima! ^^

Lady_Firiel
   
 
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