Essere traditi… e saper perdonare.
-
Allora,
amico mio… sentito? Abbiamo poco tempo per parlare….-
Siamo in
una stanza in disuso forse dalla creazione della scuola, a quanto dimostrano i
metri di polvere ed i banchi quasi del medioevo.
Guardo
quello che fu il mio migliore amico, mio fratello
negli occhi.
Cercano
di sfuggire, ma gli impongo con il pensiero di guardarmi.
Allarga
gli occhi dallo stupore.
-
Cosa vedi, Ron?….Mh?-
-
Io…
sei strano. Non ti ho mai visto così…-
Mi
permetto di ridere.
Una
risata completamente fredda ed incolore.
Rabbrividisce.
-
Ma va… che cose strane che capitano nella vita, eh? Allora. In
questi dieci minuti ti consiglio di spiegarmi bene come hai potuto farti
macchiare come un toro da macello… perché non appena non avrai
più nulla da dire… ma no dai, non voglio
toglierti la sorpresa.-
Si
è ripreso all’istante.
Toglie la
mano dal marchio sanguinante e punta un dito contro di me.
-
Ah,
certo, come no! Fammi il favore, Harry! Non dire cose che tanto non farai!-
Lo guardo
senza cambiare espressione.
Non
è questo il momento di fargli capire che non sto
affatto scherzando.
Non
abbiamo molto tempo ed io voglio sapere cosa lo ha portato a questa decisione.
-
Stai
divagando, Ron. Dimmi, per favore… spiegami. Perché io… non
capisco.-
Mi scruta
con i suoi occhi azzurri, anche se non brillano più come una volta, e
solo ora me ne rendo conto.
Sospira, poi parla con una voce quasi… sconfitta.
-
Uff…
ma si. Tanto il danno lo hai fatto. Vuoi sapere perché? Sai,
Harry… la gelosia è un gran brutto sentimento, che ti consuma
dall’interno. Brucia ogni particella che incontra nella sua strada.
Trasforma i sentimenti di amore ed amicizia in odio ed
ribrezzo.-
Ho
sbarrato gli occhi, lo sento.
Assurdo.
Se
qualcuno mi raccontasse una scena simile credo che
scoppierei a ridere, ma non mi sembra proprio il caso, adesso.
-
No aspetta, frena il mondo… cioè tu mi stai dicendo che hai
fatto questo perché… eri GELOSO di ME?!-
Fa una
smorfia come se lo avessi insultato.
-
E ti sembra una cosa da poco? Tu non ti rendi conto di quanto è
distruttiva la gelosia… senza contare che è andata crescendo
sempre più dal primo anno che ci siamo
incontrati!-
-
Ma allora sei proprio demente! Pensavo che dopo tutti questi anni avessi
capito che non sono felice di essere il “Bambino Sopravvissuto”!-
Sto
cominciando a scaldarmi, e questo non va bene.
-
Certo,
per te è facile dirlo, visto che lo sei!-
Apro la bocca ma non esce nemmeno un suono.
La
richiudo giusto per non farci entrare tutti i macrogranuli di polvere che
aleggiano nella stanza.
Non ci
posso credere.
No seriamente…
già che mi ha tradito, almeno averlo fatto per un motivo serio!
Vorrei dirgli che sono io quello che dovrebbe essere geloso di lui,
che ha una famiglia numerosa, fratelli che gli vogliono bene… nessuno al
cimitero.
Ma
non ne trovo la forza.
Sento che
sto per perdere il controllo.
Stringo
forte gli occhi e le mani, sento una fitta di dolore nella mano sinistra,
quella con cui ho stretto il marchio sul suo
avambraccio.
Guardo la
bruciatura che continua a sanguinare copiosa.
Ho praticamente il marchio bruciato a fuoco nel palmo.
Perfetto.
Mi ci mancava solamente avere un altro simbolo di Voldemort, avevo
giusto intenzione di collezionarli!
Seriamente,
non so più che fare.
Se trattenermi dal rompergli la testa, se scoppiare a piangere, se
mettermi a ridere isterico.
Davvero,
sono nel pallone.
Lui mi guarda triste, poi si avvicina.
Non so
più nemmeno se concedergli la fiducia perché stia vicino a me.
Non
voglio leggere i suoi pensieri e, anche se è faticoso, riesco nel mio
intento.
-
Harry…
io vorrei dirti solo una cosa… ti voglio sempre
bene. Anche se sono andato dalla parte opposta della tua, ti considero ancora
come un fratello.-
-
Si certo, come no. Infatti è normale che i fratelli si vogliano
morti!-
-
Non
l’ho mai detto! Non ho nessuna intenzione di
ucciderti! Senza contare che non ci riuscirei….-
-
Guarda,
risparmiati queste cazzate. Non sono dell’umore adatto in questo momento.
Sai vero che stando dalla parte di Tom Riddle finirai per forza di cose contro
di me, un giorno o l’altro?!-
Abbassa
la testa, sembra molto interessato a guadare l’ombra della piastrella che
si vede sotto i chili di polvere.
-
Io…
lo so. Ma questa parte è l’unica in cui
io sono qualcuno. Cerca di capire. Qui ad Hogwarts
sono solamente… la tua ombra. O al massimo,
l’amicone di Harry Potter. Sono il sesto figlio di una famiglia
purosangue che cade a pezzi ed è derisa dal mondo magico….-
-
Non
mi sembrano cose sufficienti per farti cambiare l’opinione del mondo in
questo modo! Cazzo Ron! Ti disgusta Herm! La stessa ragazza di cui TU sei
innamorato dalla prima!... o almeno di cui eri innamorato…-
Mi
guarda, panico negli occhi.
Lo sto
smontando, sto distruggendo tutte le false convinzioni che si era fatto.
-
Io…
io…-
-
Tu,
tu. Tu cosa? Hai sbagliato! Stai sbagliando! Te ne rendi conto, almeno?!-
-
Lo
so, va bene?!- la sua voce è quasi stridula -Lo
so che sto sbagliando tutto! Ma non importa. Ognuno fa
le sue scelte. Io ho fatto la mia.-
-
Bene.
Come vuoi. Quindi decidi di abbandonare tutto? La tua
famiglia, i tuoi amici… me?-
Glielo
dico abbassando la voce.
E pensare
che credevo di averla persa ad un pezzo la speranza.
Ora
invece mi ritrovo qui a pregare silenziosamente che il mio migliore
amico-traditore cambi idea….
I nostri
occhi s’incontrano, i suoi stupiti, forse nemmeno lui credeva
che io ancora sperassi che tornasse.
-
Come
scusa?-
-
Tu
SEI qualcuno, Ron, e lo sei sempre stato. Sei il mio
migliore amico, il migliore amico di Herm… mi hai
sempre seguito dove andassi, andassi indipendentemente dalla
pericolosità della situazione… sei fratello di sei persone che ti
amano, figlio di due genitori che vogliono solo il meglio per te… sei con me
l’idolo di tutta la casa Grifondoro, e non perché sei mio amico! Per cosa decidi di rinunciare a tutto questo?…. Per
una scopata assicurata con una puttana?!-
E’
completamente basito, forse dalle parole che gli ho
detto, forse perché glie le ho praticamente urlate addosso, forse
perché sto per mettermi a piangere come una ragazzina.
Ma
davvero sono al limite.
Faccio
tanto il gradasso, quello che non prova nulla, ma alla fine ci sono rimasto
davvero male quando ho scoperto, inavvertitamente, che
Ron aveva ricevuto il marchio.
E
sono quattro mesi ormai che faccio finta di nulla, come se fosse tutto nella
norma.
-
Io…
non pensavo di essere così importante per te… o per gli
altri…-
-
Perché sei uno stupido idiota, Ronald Weasley! Hai sempre
bisogno delle cose scritte e firmate per capire qualcosa?!-
Sta per
ribattere, ma veniamo interrotti dal bussare alla porta.
Diavolo,
devono essere arrivati gli Auror.
Mi guarda
sofferente e impaurito.
-
E’ tardi suppongo. Ma Ron… ti chiedo solo
questo… se potessi tornare indietro… rifaresti lo stesso errore?-
Si alza
dal banco su cui si era appoggiato e si avvicina alla
porta.
Lo stesso
faccio io.
Quando
siamo ormai fuori dalla stanza, con mezza Hogwarts che
ci osserva e tre Auror davanti alla folla, mi risponde, mentre delle manette
magiche gli incatenano i polsi.
-
No,
Harry… credo proprio di no…. Ma come hai detto tu, sono stupido e
ti assicuro che la troia, come la chiami, sa rigirare benissimo la frittata
come più le piace…- si volta verso di me, io con la coda
dell’occhio vedo a fianco degli Auror Hermione, Zabini, Draco, Neville,
Luna e Ginny, -ma oramai è tardi, no?-
E
sorride in modo che solo io possa vederlo.
S’incammina
senza più guardare nessuno, scortato dai maghi.
Sento una
fitta lancinante alla bruciatura, poi una voce nella mia testa.
“Perdonami,
Harry… degli altri non m‘interessa… ma se avrò il tuo
perdono potrò andare avanti… e ti prometto che un giorno
saprò tornare da questa parte… ci si vede, compagno….”
Sparisce,
smaterializzato con una passaporta con gli Auror.
Hogwarts
mi osserva, forse cerca di capire cosa sia successo nella stanza, forse cercano
di capire cosa significava la frase che ha detto poco fa.
Ma a
me non interessa.
Sbatto la
mano bruciata e insanguinata al muro, facendo sobbalzare tutti.
I miei
amici e compagni corrono da me.
-
Sei…
sei…-
-
Cosa
succede Harry?!-
Hermione.
A quanto pare Zabini è riuscito a farla calmare perché non piange
più.
-
SEI
UNO STUIDO, RONALD BILIUS WEASLEY!-
In
concomitanza al mio urlo scoppiano i vetri del corridoio in cui siamo, mentre
la mano sanguina ancora di più (devo aver riaperto anche quel poco che
si stava cicatrizzando, con il pugno) e imbratta tutto il muro.
Sono
passate due ore da quando hanno portato via Ron da
scuola.
Sono in
camera mia con Draco.
Ho
spiegato su per giù alla banda che avevo visto
a fianco degli Auror cosa è successo nella stanza.
Ho
tralasciato solo l’ultima frase che ho letto nella sua mente.
Quella
è una questione tra me e lui.
Tra i due
ragazzi d’oro che furono i più ammirati di tutta Hogwarts.
Ma
che ora… non esistono più.
Uno
è diventato un mangiamorte.
L’altro….
Già.
Io cosa
sono diventato?
Ma
sto di nuovo divagando, forse perché non voglio pensare seriamente a
cosa è successo.
Ho mandato
in carcere il mio migliore amico.
Quando
l’ho detto a Draco mi ha risposto che ho fatto
bene, perché quando è successo tutto, Ron era a tutti gli effetti
un mangiamorte.
Dice
che ora non ci devo pensare, che si sistemerà tutto.
Io non
credo.
Penso piuttosto
che perché si sistemi tutto io debba andare a riprendermi ciò che
è mio.
Ho
scoperto di essere molto possessivo.
E
Ronald Weasley è il MIO migliore amico.
Mi ha tradito, è vero.
Ma mi
ha insegnato a perdonare.
-
Ehi… a cosa pensi?-
Draco….
La sua voce
è sempre un calmante per i miei sensi.
Mi
appoggio meglio al suo torace con la schiena… non avevo
mai pensato che stare seduto per terra con il tuo ragazzo potesse farti
stare così bene.
-
A
nulla… e a tutto….-
Mi morde
piano l’incavo del collo.
Odia queste
risposte alla… Silente.
E
pace all’anima sua.
-
Va bene, va bene…. Pensavo a Ron.-
-
Devi
smettere di pensarci in ogni istante… anche perché mi sento
responsabile.-
Mi volto,
trovandomi a pochi millimetri dai suoi begli occhi.
-
E
perché mai?!-
Le nostre
labbra si sfiorano ad ogni parola.
-
Perché
sono stato io a convincerti a parlare con i tuoi amici…-
-
Ed hai fatto perfettamente bene. Ora sto meglio…. Davvero!-
Alza un
sopracciglio perfetto.
Mi fa morire quando fa così.
Forse ha
ragione, dopotutto.
Non posso
pensarci sempre, anche perché altrimenti diventerò pazzo.
Ma
ciò non toglie che andrò a riprendermi il mio migliore amico.
Costi
quel che costi.
Lui deve
solo tenere duro fino a allora.
E non
uccidere, magari.
Io lo perdono, ma lui deve andare avanti come ha detto fino a
quando non andrò a prenderlo.
E, lo
giuro su qualsiasi cosa ci sia in cielo o in terra,….
Lo
farò molto presto.
Poi bacio
Draco, il motivo per cui continuo ad andare avanti, il
mio carburante.
Dopo poco
i nostri vestiti sono sparsi per il pavimento.
E non
ho più la capacità nemmeno di ricordarmi chi sono.
Ehilà
gente… come va la vita?
A me
piuttosto bene… ho preso un voto abbastanza buono di un
interrogazione a surprise di matematica….
Comunque…
eccovi il terzo ed ultimo chappy!
Cosa
ve ne pare?
Vero che
vi aspettavate una bella scazzottata all’ultimo sangue?
Ma per la
long fic, che credo proprio verrà fatta, avevo
bisogno di questo finale….
Continuo
a chiedervi per favore, a voi pochi angeli che recensite, di consigliarmi su
che fare, se fare o no la long.
Non ve lo
chiedo così a muzzo, perché se avete già seguito l’evoluzione
di una mia ficcy, sapete che quello che mi dite io faccio… vero?! J
Bè,
passerei ai ringraziamenti:.
Lucifera82:.
Come mai ricominci la storia da capo? Comunque…
vedi che l’unico problema di Ron è che è scemo? Si salva
ancora… o no? J
BaX
_ROBY_:. Allora…
contenta lo stesso anche se non ho fatto morire Ron
dissanguato? Che mi dici… long fic o non long
fic? BaX
Sanzina:.
E per la tua felicità, o almeno spero, nessun
errore dovrebbe rovinare questo chap… vero? L’ho riletto apposta
ripensando a te!!! J Che ne dici della fine un po’ a sorpresa? BaX
Little Funny:. Allora potrei contare sulle tue recensioni se la facessi?
J BaX
Bene
bellezze… me ne vado a bazzecolare, a leggere fic visto che il mio lavoro
l’ho fatto… giuro che sto lavorando ai capitoli delle mie fic…
solo che sono i due più complicati… ma ce
la farò!!! BaX alla prossimaaaaaaa… ek