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Autore: Something Rotten    31/03/2011    2 recensioni
Brendon odiava le discoteche quanto odiava il cibo che Ryan gli rifilava ogni volta a pranzo e a cena, con la sua nuova fissa del mangiare poco e sano.
Eppure non poteva sempre rifiutare, non poteva inventare scuse su scuse pur di non entrare in quella discoteca, perennemente affollata e puzzolente, e dimostrare a tutti di non saper ballare.
"Non puoi darci buca, stupidissimo essere." gli aveva detto Patrick, minacciandolo con il coltello che stava usando per tagliare la torta.
"Ho capito ma posa quel maledetto coltello, vengo, ok? Ma non ballo."
"Oh Dio, Bren, sei una vecchia!" aveva urlato Pete dall'altra parte della casa.
"Al massimo un vecchio, non so se te ne sei accorto, ma sono un maschio." aveva tenuto a precisare.
"Forse non te lo ricordi, ma abbiamo fatto sesso, so benissimo che sei un maschio." aveva risposto l'altro, urlando al limite delle sue possibilità e calcando su quella parola.
Brendon era diventato rosso, nascondendo il viso tra le mani e scuotendo la testa.
"Dovrai abituarti alle sue maniere, non si può dire che sia una persona tranquilla o per lo meno riservata.." gli aveva detto Andy poggiando una mano sulla spalla
Genere: Demenziale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Brendon Urie , Ryan Ross
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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La canzone è degli Smith.
Parla di tutt'altro, è stata scritta dal cantante dopo che il Dj Wright  che dopo aver annunciato il disastro della centrale nucleare annunciò festoso un insulso singolo degli Wham! O almeno così mi hanno sempre detto xD
Quindi sto uccidendo cotanto singolo per trovare un po d'ispirazione, sicuramente i fan degli Smith mi uccideranno a legnate in testa, ma non posso farci nulla, ho il bisogno fisico di scrivere e dannazione da qualche parte devo pur trovare l'ispirazione ù_ù
Ah, scrivete su Youtube Gabe Saporta dancing, se non l'avete già fatto, e godetevi le scene che vi si presentano davanti *-*
Vi avverto è ai limiti del demenziale.
C'è la collaborazione dei Fall out, dei Cobra  e credo basti.
Ma la posto qui perché mi piace di più come sezione, visto che è tendenzialmente è una Ryden, una RYden demenziale ma pur sempre tale.


See u soon.

Burn down the Disco Hang the blessed D.J. Beacuse of  the music they constantly play


Brendon odiava le discoteche quanto odiava il cibo che Ryan gli rifilava ogni volta a pranzo e a cena, con la sua nuova fissa del mangiare poco e sano.
Eppure non poteva sempre rifiutare, non poteva inventare scuse su scuse pur di non entrare in quella discoteca, perennemente affollata e puzzolente, e dimostrare a tutti di non saper ballare.
"Non puoi darci buca, stupidissimo essere." gli aveva detto Patrick, minacciandolo con il coltello che stava usando per tagliare la torta.
"Ho capito ma posa quel maledetto coltello, vengo, ok? Ma non ballo."
"Oh Dio, Bren, sei una vecchia!" aveva urlato Pete dall'altra parte della casa.
"Al massimo un vecchio, non so se te ne sei accorto, ma sono un maschio." aveva tenuto a precisare.
"Forse non te lo ricordi, ma abbiamo fatto sesso, so benissimo che sei un maschio." aveva risposto l'altro, urlando al limite delle sue possibilità e calcando su quella parola.
Brendon era diventato rosso, nascondendo il viso tra le mani e scuotendo la testa.
"Dovrai abituarti alle sue maniere, non si può dire che sia una persona tranquilla o per lo meno riservata.." gli aveva detto Andy poggiando una mano sulla spalla "Sei il suo nuovo giocattolino, lo dovrà far sapere a tutti quanti."
"Quando dici tutti quanti, intendi tutti, tutti, tutti?"
"Si, intendo anche il circolo polare artico." aveva risposto l'altro sorridendogli comprensivo "L'ha fatto anche con Pat, prima che lui gli rompesse l'asta del microfono sulla testa."
"Hai smesso di raccontare tutto, Andy caro?"
Lo sguardo cattivo di Patrick, il coltello e la sua nota instabilità mentale avevano spaventato Andy, che si era diretto verso l'altra stanza, facendo segno di chiudersi la bocca.
"Davvero tu e Pete...?" aveva chiesto Brendon, esibendosi nella sua migliore scena da "Nonnesapevoniente,ohmioDio".
"Si, strano eh? Un tipo sexy come me, con questo bellissimo corpo... si è messo con un cesso come lui."
"Veramente io intendevo il contrario." aveva commentato Bren, scappando poco dopo rincorso da Pat.
Ryan era entrato in quel preciso momento in casa, seguito da Spencer e con tante buste di verdura fra le mani.
Si era visto passare davanti Patrick, con il coltello proteso verso il corpo di Brendon che urlava come una femminuccia e che lo aveva appena salutato con il sorriso migliore.
"Ci serve, è il nostro cantante! Pat, smettila!" aveva urlato Spencer, posando a terra le buste e cominciando a rincorrere il biondino.
"Posso ritirare la firma dal contratto?" aveva chiesto Ryan, sempre più esasperato per via della convivenza.
"No, non puoi, ormai hai venduto la mia anima ed il tuo corpo a me." aveva detto Pete.
Brendon si era bloccato in mezzo alla stanza, voltandosi verso di Pete.
Non aveva calcolato la capacità di reazione di Patrick, che gli era caduto sopra, schiacciandolo con il suo dolce peso.
"Oh Dio!" aveva urlato, fissando il coltello a pochi centimetri dal suo corpo "Brutto grassone rincoglionito! Non si corre con un cazzo di coltello in mano."
"Ma non ti ho fatto male e poi hai appena detto che non sono abbastanza per Pete, cazzo! Saresti già dovuto essere morto, cazzo cazzo e cazzo!" aveva urlato " e poi sei tu che ti sei fermato all'improvviso."
"Forse che sei geloso di Ryan?" aveva chiesto Pete, cominciando ad accarezzare la testolina del chitarrista.
"Pete non correre a conclusioni affrettate." aveva detto Brendon cercando di tirarsi su "Ero solo stanco di correre."
"Oh, si. Uno che fa Jogging tutte le mattine e tutte le sere, deve per forza essere stanco dopo aver corso tre minuti, Brenny."
"Non chiamarmi Brenny." aveva detto, guardandolo con il suo sguardo peggiore ed uscendo teatralmente dal salotto.
"Ah, Brenny, stasera sei dei nostri? Non vorrai mica che io sevizi il povero piccolo Ross su un divanetto sporco della discoteca?"
"Non sevizieresti nessuno, Pete. Sei troppo poco dotato." aveva risposto acido, sbattendo la porta della camera.
Ed ora era una questione di principio, lui doveva andare in discoteca, in quel posto puzzolente e pericoloso, ma soprattutto doveva imparare a ballare decentemente.
Quale migliore insegnante di Gabe Saporta?
Aveva composto il numero senza neanche pensarci, in fondo erano amici da un bel po, quindi non doveva preoccuparsi della sua bocca larga e delle sue, continue, prese per il culo.
"Gabe ho un problema." aveva commentato lapidario.
"Che problema, Brenny?"
"Eh basta! Posso venire a casa tua?"
"Ah, ho capito, Pete non ti fa più entrare nel suo letto e quindi...hai pensato di venire da me....Ryan ti ha dato buca?"
"Gabe, fottiti il palo della luce." aveva risposto "Posso o no?"
"Vieni."
Brendon aveva chiuso il cellulare e si era diretto fuori, senza passare dal salotto.

[..]

"Amore, lo sai che io ti amo tanto, che sei il mio Brenny preferito, ma mi hai mai visto ballare?"
"Si... ma ti assicuro che balli molto meglio di me."
"Oh, Santo Wentz. Allora abbiamo un bel problema qui... ma perché vorresti imparare? Cioè in discoteca non si deve per forza ballare..."
"Pete ha intenzione di...si insomma..."
"Di?"
"...le sue mire espansionistiche si sono diffuse anche su di Ryan.."
"Oh! Questo è un bel problema..." aveva commentato " Ma è l'unico che non sia ancora passato nel suo letto, quindi prima o poi succederà, Brenny."
"Ma che cazzo è? Una tassa?! Tutti devono andare con Pete?! E che cazzo." aveva urlato distruggendo il pezzettino di carta che teneva fra le mani.
"Calmati, ok? Cercherò di fare qualcosa, aspetta qui."
Era tornato poco dopo con un paio di Cd di musica da discoteca.
"Vediamo quello che sai fare."
Brendon aveva tentato di ballare, ma il risultato era stato pessimo.
"Dio, Brenny! Hai una voce stupenda, sei un bellissimo ragazzo, sexy...ma a ballare fai dannatamente schifo." aveva commentato, uccidendo l'amor proprio di Brendon.
"Grazie, eh.."
"Secondo me dovresti lasciare che Ryan se ne vada con Pete,sai?" aveva commentato ad alta voce infierendo ancora un po "Anzi, dovresti proprio lasciar perdere. Non avrai mai quel bellissimo ragazzo, non fa per te...anzi, dovresti proprio lasciar perdere con tutti e farti frate...anzi peggio.."
"Gabe?"
"Mh?"
"Vaffanculo!"
"Dai scherzavo, vieni qui, ti insegno io a ballare."

[....]
Erano le otto, ovvero due ore prima della serata in discoteca. Brendon era tornato nella villa che divideva con i Fall out boy, più stanco di quello che era dopo il suo quotidiano allenamento.
Si era gettato sul divano, lamentandosi del dolore alle gambe come un vecchio.
Ryan gli si era seduto accanto, guardandolo come un alieno.
"Dove sei stato fino ad ora?" aveva chiesto
"Da Gabe." aveva risposto evasivo, continuando a lamentarsi per il dolore sempre più acuto.
"E che avete fatto?"
"Non si può dire."
Ryan lo aveva guardato con gli occhietti spalancati ed il viso arrossato.
"Ma non sono il tuo migliore amico? Perchè non me lo puoi dire? Sei cattivo." aveva commentato, esibendosi nella sua migliore opera di lecchinaggio.
"Ci sono cose che neanche i migliori amici possono , Ryro."
"Ma quando l'hai fatto con Pete...si insomma, quando lui ha abusato di te...me lo hai detto.."
"Non ha abusato di me io ero consenziente."
"Quindi stai ammettendo di aver fatto qualcosa con Gabe."
"Oh, Cristo! Santissima ciccia di Patrick no!!!" aveva urlato tirandosi in piedi "Io non sono stato a letto con Gabe, oggi!"
"Ma se hai detto oggi siginifica che ci sei già stato!"
"Ryan che ti interessa? " aveva chiesto
"Non mi interessa, cioè si...cioè sono il tuo migliore amico quindi queste cose mi interessano, perché se tu vai a letto con Caio, io non posso andarci e quindi potrei andare a letto con Tizio, ma se anche tu vai a letto con Tizio allora io dovrò andare a letto con Sempronio...a meno che tu non provi più nulla per Caio, allora sarebbe tutto a posto, almeno che tu per non farmi del male dica che non sei più innamorato di lui, ma in realtà lo sei...capisci il concetto?"
"No, mi sono fermato al fatto che non ti interessa, Ryan." aveva commentato,ai limiti del triste, prima di uscire dal salotto e dirigersi verso la doccia.
"Hey, Brenny, l'odore delle tue ascelle potrebbe essere comparato ad un'arma di distruzione di massa."aveva commentato Pete avvicinandosi a lui "Se continui così Ryan non si avvicinerà mai al tuo corpo.."
"Non lo voglio vicino, infatti, Wentz."
"Oh, si certo, quasi quanto lui non voglia me." aveva commentato sorridendogli malizioso.
"Vaffanculo, Pete." aveva sibilitato prima di entrare nel bagno e chiudersi la porta a chiave alle spalle.
Il comportamento di Pete non era mai stato così fastidioso e cattivo, eppure erano due o tre anni che si conoscevano, quindi non era poco tempo.
Aveva aperto l'acqua e si era spogliato, aspettando che diventasse abbastanza calda da non morire congelato.
[...]

Come al solito erano le dieci meno cinque e di Ryan non c'era neanche l'ombra.
Erano tutti pronti, profumati e ben vestiti, tranne Andy naturalmente, e si trovavano già nella Limo che Pete aveva noleggiato volendo fare le cose in grande stile.
Ryan si stava ancora preparando, e dall'enorme quantità di urla che provenivano dalla sua stanza, si poteva capire che ne avrebbe avuto ancora per molto.
Brendon chiacchierava tranquillamente con Gabe e con Patrick, accompagnando le chiacchiere ad una buona dose di nicotina e di alcol.
"Ci farà bene bere tutta questa roba?" aveva chiesto Gabe indicando il cuba libre che teneva fra le mani.
"Tu non devi sopravvivere in questa casa." aveva sospirato Patrick "Puoi anche farne a meno, a noi ci dà la forza per sopportare quel genio dai capelli neri e lunghi di nome Pete che rende le nostre giornate sempre insopportabilmente imprevedibili."
"Ah, giusto. Allora alla vostra sopravvivenza!" aveva urlato Gabe alzando il calice.
"Alla nostra sopravvivenza." avevano risposto gli altri come due zombie in preda alla catalessi.
"Si prospetta una serata briosa, non trovi Brenny?" aveva chiesto Pete avvicinandosi a lui "Ballare con Ryan deve essere divertente."
Gabe aveva tossito, indicando il fatto che l'oggetto dei loro discorsi stava scendendo le scale.
Brendon si era voltato fissando il ragazzino con gli occhi leggermente truccati di nero, una semplice polo grigia ed un paio di pantaloni estremamente stretti e bianchi.
C'era qualcosa in quel ragazzino che lo rendeva impotente, forse il sorriso sincero, forse le guance paffute, oppure l'espressione da bambino oppure il suo fottuto genio artistico.
"Ryro, come sei bello stasera." aveva commentato Pete prendendo sottobraccio. "Sei perfetto, non trovi Brenny?"
Brendon aveva grugnito entrando nella limo senza neanche girarsi.
Il viaggio era stato molto lento e snervante, almeno per Brendon, che continuava a fissare quei due piccioncini tubanti sentendo il fuoco salirgli nelle vene.
Se Gabe non l'avesse fermato, avrebbe sicuramente tirato il secchiello dello spumante ancora pieno di ghiaccio e di bottiglie sulla testa di Pete.
"Devi calmarti e provare...come dire...a fare qualcosa?" aveva detto Gabe ironico.
"Ma guardalo! è totalmente preso da Pete...sarebbe inutile."
"A me sembra scoglionato." si era intromesso Patrick "Non sembra preso, Brenny."
"Smettila di chiamarmi Brenny, Dio Santo!"
"Ok, Ok. Bren, sembra scoglionato non preso."
"Così va già molto meglio."
"Siamo arrivati, mie galline d'oro." aveva commentato Pete, osservando il resto della combriccola.
"Grazie dell'informazione, ratto d'avorio." aveva risposto Patrick uscendo dalla limo e mandandolo mentalmente a quel paese.
Era da un po che quell'uomo, nonché in suo ex-ragazzo, si comportava da vera bagascia.
Sempre se non si calcolava il fatto che trattasse di merda Brendon e facesse di tutto pur di farlo incavolare, ingelosire, perdere le staffe, insomma di dargli fastidio.
"Ratto d'avorio? Ma come ti è uscita?" aveva chiesto Joe ancora impegnato a ridere insieme a Jon.
"Non lo so." aveva risposto Pat, entrando nella discoteca e cercando la sua prossima vittima.
Brendon invece si era buttato in pista con un Gabe, cercando di tenere a mente i suoi consigli e di non fare la figura di un tronco d'acero.
Ryan era rimasto seduto sui divanetti a parlare con Pete, tenuto d'occhio da Brendon che non si sa come riusciva a ballare, parlare ed osservare Ryan, tutto nello stesso momento, un record personale.

[...]

La serata era quasi finita e Brendon non aveva ancora avuto il coraggio di avvicinarsi a Ryan e chiedergli di ballare, nonostante i complimenti che gli altri gli avevano fatto.
Anche Joe, il più restio, si era complimentato con lui per l'enorme progresso che aveva compiuto.
Il coraggio per chiedergli di ballare gli mancava, ma non gli mancava quello per uccidere Pete, lo avrebbe fatto anche lì, in mezzo a tutta quella gente.
"Ancora non glielo hai chiesto?" aveva chiesto Patrick assaggiando un drink dalla bocca del povero ragazzo che era caduto nella sua amata trappola.
"No."
"Quando pensi di farlo? Quando si troverà a letto con Pete. C'è una cosa che devi sapere, Pete ottiene sempre quello che vuole e usa mezzi subdoli."
"L'avevo capito."
"Fai come vuoi, ma non puoi lamentarti se Ryan ci sta, insomma non fai nulla per stare con lui."
"Grazie Pat, ho capito."
"Bene."
Brendon se ne stava ancora al bancone quando il Dj aveva detto qualcosa di incomprensibile, aveva capito solo Pete Wentz.
Era partito una specie di ballo lento e la pista si era praticamente svuotata mentre al suo centro c'era Pete che invitava Ryan a ballare.
In quel preciso istante Brendon, aveva avuto la voglia di uccidere quel fottuto di Dj del cazzo che si lasciava corrompere da i milioni di Pete, odiava Pete stesso e odiava la volubilità di Ryan.
"Io uccido quel cazzo di Dj e le sue musiche del cazzo." aveva urlato, attirando l'attenzione dei ragazzi che si trovavano vicino al bancone.
"Credo che sia giunta l'ora di fargli vedere che sei bravo a ballare, Brenny." aveva commentato Andy indicandogli la pista.
"Con chi?"
"Vai lì e rubagli Ryan."
Brendon aveva annuito, correndo verso la pista.
Si era messo di fronte ai due ragazzi e, dopo un veloce inchino, aveva invitato Ryan a ballare.
Ryan gli aveva sorriso, mentre Pete si faceva da parte scomparendo dalla pista e dirigendosi verso il resto della combriccola che lo aspettava a braccia aperte.
La canzone era durata relativamente poco, ma non abbastanza da coprire la fuga dei due ragazzi.
Si erano diretti, infatti, all'esterno del locale, dove tra una chiacchierata ed un finto ballo, si erano dati il primo bacio mentre gli altri si complimentavano con Pete ed il suo "geniale" piano...
   
 
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