Titolo: Cosa significa per te il primo di
aprile?
Rating: per tutti
Paring: Watanuki x tutti XD
Disclamer: xxxHOLiC e i suoi personaggi sono
proprietà CLAMP
Parole: 815
Spoiler: tutta la prima serie per essere sicuri.
Riassunto: come un semplice incontro può
cambiare la vita di una persona.
Note: questa è una fic salvagente XD nel
senso che avevo in programma una fic molto più lunga e
complessa...ma non sono riuscita a finirla in tempo e quindi ho scrtto
questa perchè il primo di Aprile va celebrato con qualcosa,
no? XD
Buon Compleanno CLAMP e Buon Compleanno ad una buona dose dei
loro personaggi tra cui ovviamente Watanuki ^__^
Cosa significa per te il primo di aprile?
Se lo aveste chiesto a lui vi avrebbe detto che era un giorno in cui in
Europa si festeggiava una vecchia festa, che lui riteneva abbastanza
stupida oltretutto. Ma quest'ultima cosa forse non ve l'avrebbe
rivelata a meno che non foste stato un suo amico, cosa improbabile
visto che non conosceva nessuna persona da poter ritenere tale da
chissà quanto tempo. Se nonostante tutto aveste insistito
nel chiedergli di dirvi qualcosa in più, vi avrebbe
illustrato con voce monocorde le leggende legate alla nascita delle
suddetta festa. April fool veniva chiamata e, nonostante il nome con
cui era universalmente conosciuta fosse inglese, le sue origini
risalivano al tempo della nascita del calendario gregoriano o forse
ancora più indietro ai miti della Roma classica con il ratto
di Proserpina da parte di Plutone o ancora secondo alcune credenze
cristiane ai tempi del lancio della colomba di Noè. Quelle
leggende gliele aveva raccontate suo nonno e si, per quanto assurde lui
ci credeva. Al tempo, piccolo com'era non capiva molto di tutte le cose
che il vecchio monaco insisteva nel narrargli e molti di quei racconti
ancora oggi erano solo oscure e misteriose storie di
divinità, spiriti, fantasmi ed esorcismi. Nonostante tutto
lui ci credeva, perché sapeva bene che suo nonno non parlava
mai senza uno scopo.
Se l'aveste invece chiesto a lei, beh, vi avrebbe sorriso dicendovi che
era la data del L-Day, giorno in cui, nel 1945, gli alleati sbarcarono
ad Okinawa. Era una domanda che aveva sbagliato in un vecchio test al
tempo della scuola media. Quell'errore le aveva compromesso un buon
voto in storia in quel trimestre e da quel giorno non aveva
più dimenticato quell'avvenimento storico. Se poi, sentire
una così bella ragazza parlare di guerra e fatti sanguinosi
come sono stati quelli della Seconda Guerra Mondiale, vi avrebbe
portato a pensare, o ancora meglio ad esprimere a parole, quanto
fortunati potevamo essere noi ad essere nati in un periodo di pace,
beh, sareste dovuti essere stati degli ottimi osservatori per cogliere
il gelarsi di quel sorriso sul volto di lei. Una questione di un
millesimo di secondo prima che tornasse luminoso come prima e che la
ragazza vi rispondesse felice dandovi pienamente ragione. Una cosa
è certa, non avreste potuto intrattenervi a chiacchierare
con lei per molto tempo. Dopo qualche minuto di sicuro si sarebbe
ricordata di un impegno al consiglio studentesco, oppure di un
professore che aveva bisogno della sua presenza, o di una lezione di
piano a cui stava tardando o semplicemente vi avrebbe detto che aveva
da fare e scusandosi si sarebbe allontanata di fretta salutandovi con
garbo e gentilezza... Pregando in cuor suo di non essersi soffermata
troppo a lungo in vostra compagnia.
Se ancora invece, la domanda fosse stata rivolta alla celebre e
giovanissima esorcista che si vedeva ogni tanto in TV, la risposta
sarebbe stata un'altra ancora. Vi avrebbe detto che il primo Aprile era
un giorno rumoroso e confusionario. Era ancora molto piccola ma aveva
ben compreso il significato di quella festa europea, e sapeva che si
era soliti fare scherzi in quel giorno. Ne aveva sentito parlare anche
agli studi televisivi. A quanto pare questi scherzi potevano anche
essere programmati a livello nazionale o mondiale. Nonostante la sua
tenera età era ben conscia che anche nel più
piccolo degli scherzi vi era una dose di malignità e
cattiveria. Ciò era quello di cui si cibava la maggior parte
di quelle nuvole nere che i suoi occhi, solo i suoi occhi, vedevano
distintamente. Vi avrebbe risposto quindi, con voce spenta, guardandovi
con occhi seri, di una serietà adulta e così
fuori luogo sui lineamenti di bambina del suo volto, che nell'aria gli
spiriti si muovevano più inquieti e bramosi del solito il
primo Aprile, perché quello era un giorno in cui era
più facile trovare un pasto succulento per le loro fauci.
Questo vi avrebbero risposto tre persone che ancora non si conoscevano
ma che il destino stava già legando tra loro attraverso
colui che avrebbe cambiato la considerazione che tutte e tre avevano di
quella data.
Colui che portava nel nome e nel compleanno quel susseguirsi di kanji.
Una volta conosciutolo quei tre ragazzi avrebbero ben presto
rivoluzionato il loro dizionario interno riconoscendo quei 4 kanji con
una lettura diversa da quella che tutti farebbero ad una prima vista.
“Watanuki” avrebbero letto immediatamente, senza
esitazione fin dalla prima occhiata. Quel nome, quella persona, sarebbe
diventata il perno della loro vita, la chiave per un cambiamento
necessario.
Watanuki Kimihiro.
Egli porterà un cambiamento in tutti loro...in tutti noi,
probabilmente anche nella sottoscritta che ha ormai dimenticato quanti
anni sono passati da quando si è ritrovata ferma nel tempo,
un'esistenza congelata nel susseguirsi dei giorni per via di un
desiderio troppo umano e che nemmeno lei, Strega delle Dimensioni e
proprietaria del negozio, avrebbe potuto esaudire mai.