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Autore: Esse_94    01/04/2011    2 recensioni
ho scritto questa originale per passare un po' il tempo! vediamo le nostre protagoniste Sabrina e Caroline che in giro per il Duomo scoprono dei loro compagni di scuola in una situazione che non si sarebbero mai immaginate! spero vi piaccia fatemi sapere! baci sabry
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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desclaimer: ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale eccetera eccetera, non è stata scritta a scopo di lucro i personaggi non esistono sono tutti di mia fanfasia

Solo amici?... Se come no!

Capitolo 1:



“cazzo quanto è figo!” esclamai inclinando leggermente la testa e amirando il perfettissimo sedere del ragazzo davanti a me
“uh-uh... concordo in pieno!” confermò Caroline al mio fianco, anche lei inclinò leggermente la testa a lato per godersi meglio quella scena, i suoi occhi scuri s’illuminarono quando il ragazzo si piegò a novanta gradi per racogliere la sigaretta,
“cazzo!” esclamò il tipo guardandola sporca di terra, lo guardai dalla testa ai piedi, era castano scuro, molto alto, quando si girò vidi due profondi occhi marroni che scrutavano attenti le persone che camminavano, si sistemò la cresta e gettò la sigaretta nel primo cestino, si girò di nuovo e guardò anche noi, io guardai Caro sperando che non fosse svenuta o che non stesse sbavando ma apparentemente era tutto a posto, lo vidi sorridere e guardare qualcuno che probabilmente stava arrivando verso di noi, Caro si sitemò la coda aggiustando qualche ricciolo castano che era scappato dall’elastico,
“ehi Alex!” a sentire quel nome mi scoppiò una risatina, Alex alias Alexandre era stato una delle cotte di Caro, più che una cotta era una specie di fissazione, io e altre nostre amiche l’avevamo soprannominata la sua stalker.
“ehi Enzo... come stai?” guardai un sorriso a novanta denti e uno stano luccichio negli occhi quando si abbracciarono fin troppo amichevolmente,
“sabry evita per favore!” disse Caro guardandomi seria
“cosa ho fatto? Non ho detto niente!” la guardai innocentemente
“ma se ti leggevo cosa stavi pensando sulla faccia, non provare neanche minimamente a pensare ad Alex e a Enzo insieme, c’è sono entrambi due fighi con delle ex ragazze e delle rpetendenti, è praticamente impossibile che siano gay!” sorrisi leggermente
“ma hai visto come sculetta Enzo, e a volte sembra proprio gay! E poi magari sono bisex” alzò un sopracciglio e li guardò che giocavano a darsi pizzicotti sul sedere, strabuzzò gli occhi poi scosse la testa,
“no, no non è possibile, non mettermi in testa queste cose! Tu veneri lo yaoi io no!” scoppiai a ridere, lo yaoi era un genere di anime o manga giapponesi che raccontava di storie d’amore tra ragazzi, chiamate anche Boy’s love, o anche con altri millemila nomi.
“ti vada andare a mangiare qualcosa in Duomo?” chiese Caro massaggiandosi lo stomaco, io annuii e ci avviammo nella metro opposta, mi guardai intorno e vidi Enzo e Alex che parlavano allegramente guardandosi negli occhi di tanto in tanto e sorridendosi dolcemente,
“bah... che tipi strani!” guardai Alex mentre si spostava il ciuffo dalla faccia scoprendo i suoi occhi da bambi, posò la mano su quella di Enzo che stava massaggiando la sua gamba, mi voltai dal’altra parte, ok forse me l’ero solo immaginato.
Arrivammo in Duomo e ci fiondammo direttamente nel Mcdonald in galleria, ordinammo e ci sedemmo nei posti un po’ appartati per non stare con altra gente, guardai ammaliata il mio Mctoast poi lo addentai gustandomelo morso dopo morso, guardai Caro che aveva una faccia soddisfatta mentre gustava le patatine, poi il suo sorriso si spense, e il suo sguardò si fermò dritto davanti a se.
Mi voltai lentamente e vidi Enzo e Alex che si sedevano dalla parte opposta, ridendo e facendosi l’occhiolino,
“che coincidenza... massì fregatene di quei due e mangia!” mi rigirai e ripresi il mio panino.
Quando finimmo di mangiare uscimmo più in fretta possibile e andammo per negozi; girammo un po’ poi tornando verso il Duomo incontrammo nuovamente i due idioti, ogni tanti si abbracciavano e giocavano tra loro ignorando i diversi sguardi della gente, camminavano lentamente perciò rimanemmo dietro di loro a guardarli e a ridacchiare ogni tanto, guardai la distanza ravvicinata che avevano preso, le loro mani si sfioravano ma nessuno dei due spostò la mano, dopo qualche altro passo le mani si sfiorarono di nuovo ma stavolta s’intrecciarono tra loro rimanendo unite come due tessere di un puzzle, io guardai le mani e sorrisi un po’ ebete, Caro strabuzzò gli occhi e si rattristì alzando le spalle e sbiffando, feci per parlare ma la sua mano mi zittì
“dimmi te l’avevo detto e ti ammazzo!” rimasi in silenzio sorridendo sotto ai baffi, guardai il cellulare e feci vedere l’ora a Caro che senza dire nulla andò verso la metro, guardai un’ultima volta i due ragazzi che camminavano allegramente mano nella mano.
“non ci posso credere” disse sbiffando
“ma che te frega, certo Enzo è un bel vedere ma è troppo per noi, e poi c’era d’aspettarselo la sua ex aveva la faccia da uomo, l’hai detto anche tu!”
“non cercare di migliorare le cose”
“chissà perché a scuola non fanno così” dissi pensando a loro due che camminavano per il corridoio tenendosi la mano
“forse perché tutto l’istituto li considera etero!”
“bah che gente!” sbuffai e guardai fuori dal finestrino.
   
 
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