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Autore: Hoshi no Destiny    01/04/2011    3 recensioni
Senryou e Renji spalancarono gli occhi increduli, era davvero successo ciò che credevano di aver visto? Si strofinarono gli occhi in contemporanea, guardarono stupefatti Hotaru e poi si voltarono verso Benten, che se ne stava già andando.
- Vedi di smetterla di perdere tempo ora.
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Why should I care?

- Avanti! Non puoi mica continuare così per tutto il giorno!
Senryou era in piedi davanti al bancone del bar Benten, le mani puntate sui fianchi, e stava cercando di tirare su il morale a Hotaru, non ancora ripresosi dalla “sconcertante rivelazione” del giorno prima. Eppure – pensava il famiglio – non era poi così difficile credere che Benten fosse un uomo, visti i suoi modi bruschi… o forse no, fatto sta che era da quella mattina che il veicolo infestato continuava a piagnucolare per la perdita del suo grande amore.
Kurobara soffiò un po’ di fumo di sigaretta verso il soffitto, abbassò la testa e, con la sua solita aria flemmatica, disse: - Senryou ha perfettamente ragione, anche se avrebbe dovuto avere un po’ più di tatto.
Si appoggiò una mano sul mento e l’altra sulla spalla dell’amico, sbuffò e diede un’occhiataccia al gatto, proprio di fronte a lui.
- Ti capisco perfettamente, Hotaru – disse – ma devi fartene una ragione e poi non c’è nulla di male se ti piacciono gli uomini.
- A me non piacciono gli uomini! – esclamò improvvisamente il diretto interessato. – è che credevo che il senpai fosse una donna…
 Sbatté le mani sul tavolo e poi, ripreso il suo atteggiamento passivo, si lasciò cadere sulla sedia, incrociò le braccia di fronte a sé e vi appoggiò sopra la testa. Gli faceva davvero pena ma, in fondo, riusciva a capirlo: le pene d’amore sono terribili, indipendentemente da quale sia la loro causa e questo lui, Renji Kurobara, lo sapeva fin troppo bene. Lui e il gatto si scambiarono una sommessa occhiata d’intesa e poi l’ultimo si alzò, camminò fino ad una porta che si trovava sulla parete opposta a quella a cui era appoggiato il bancone.
Lo yatagarasu udì i passi del famiglio che procedevano incerti verso di lui; si voltò di scatto, dando una frustata a vuoto con i suoi capelli dorati. – Per caso c’è qualche problema, Senryou? – chiese senza sforzarsi di nascondere una punta di acidità nella sua voce. Il famiglio sospirò e, fatto un altro passo verso di lui, iniziò a parlare.
- Sì… più o meno. Vedi, è da stamattina che Hotaru non fa altro che piagnucolare e forse, ho detto forse, dovresti fare qualcosa per tirarlo su di morale, dato che sei tu la causa della sua depressione.
Deglutì nervosamente e si preparò ad uscire da quella stanza non appena Benten avesse dato qualche segno di nervosismo, che non tardò ad arrivare; il biondo appoggiò la bottiglia che teneva in mano sul tavolo di fronte a lui e lanciò un cavatappi verso il gatto tanto velocemente che questi riuscì a schivarlo per un soffio.
 - Vorresti spiegarmi che centro io? Non è certo colpa mia se quel cretino non è capace di distinguere un uomo da una donna e si deprime così facilmente! – ringhiò infuriato, i suoi lineamenti solitamente così efebici piegati in un’ espressione semplicemente spaventosa. – quindi ora smamma e torna al lavoro!
Il povero famiglio non se lo fece ripetere due volte e uscì dalla stanza, sbattendo con forza la porta dietro di sé. Kurobara sospirò di nuovo ed entrambi diedero un’occhiata al veicolo infestato, ancora accasciato sul bancone con la testa fra le mani, che ora aveva iniziato a fare lunghe e assurde discussioni fra sé e sé sull’infelice destino del suo amore.
Benten entrò nella stanza, annunciato dal rumore della porta che sbatteva con forza sul muro; il gatto e il cane impallidirono e iniziarono a blaterare qualche scusa più o meno credibile sul perché non stessero lavorando, ma quello non li degnò di uno sguardo e si avvicinò con passo sicuro al minore dei fratelli Kaze.
Si piegò in avanti per superare il tavolo che lo separava dall’altro, strinse le sue dita affusolate attorno al colletto della sua camicia e lo avvicinò a sé, annullando infine la distanza fra loro con un passionale bacio sulle labbra.
Senryou e Renji spalancarono gli occhi increduli, era davvero successo ciò che credevano di aver visto? Si strofinarono gli occhi in contemporanea, guardarono stupefatti Hotaru e poi si voltarono verso Benten, che se ne stava già andando.
- Vedi di smetterla di perdere tempo ora. 
-693 parole-


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Asuka's rant
...
...
(Lei era una ferma sostenitrice dell'eterosessualità di Benten... oh bè, lasciamo perdere)
Uuuh *-* questa è la mia prima fanfiction shounen-ai! E la seconda su Zone-00.
Il titolo me l'ha dato una mia amica, è una specie di sfida fra noi due, e questo è ciò che ne è uscito, spero vi sia piaciuto!
  
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