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Autore: Silvia_sic    04/04/2011    4 recensioni
Questa storia parla di un eventuale continuazione dopo il film Iron Man 2... Un nuovo pericoloso nemico si presenta per annientare il geniale industriale Tony Stark... che adesso impegnato con lo S.H.I.E.L.D. vede sempre più minacce lungo il suo cammino, non rischiando solamente la sua vita...
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James 'Rhodey' Rhodes, Nuovo personaggio, Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Iron Future'
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capi12

Mai abbandonare la speranza


Poco dopo atterrò nel grande piazzale la War Machine con Rhody, che non capiva cosa era successo visto che il luogo sembrava deserto.


-Ma siamo nel posto giusto?- chiese il colonnello a Jarvis.


-Sì, colonnello, ma credo che siamo arrivati troppo tardi... Ice Man è stato distrutto...- enunciò il computer analizzando la zona.


-Tony!- gridò Rhody appena vide l'amico accasciato vicino al muro. Si avvicinò e solo dopo si accorse che teneva tra le braccia il corpo, senza vita, di Pepper.


Alzò la visiera dell'elmo, non sapeva cosa dire. Tony non alzò nemmeno lo sguardo, sapeva che era lì e che avrebbe cercato di convincerlo a farsi aiutare, ma lui non ne aveva la minima intenzione, voleva solo andarsene per sempre...


-Tony... mi dispiace...- disse abbassando lievemente il capo, era veramente una brutta situazione.


-Lasciami solo, voglio andarmene in pace!- esclamò senza nemmeno guardarlo negli occhi.


-Non dire sciocchezze! Lascia che ti aiuti, vi riporterò a casa.- enunciò il colonnello, cercando di far cambiare idea a Tony.


-No! Lei è morta! Non lo capisci!?!? È morta! Ed è stata tutta colpa mia! Se l'avessi trovata prima non sarebbe successo!- gridò infuriato guardandolo finalmente in faccia.


Rhody capì che si sentiva in colpa e credeva che il colpevole dell'incidente fosse stato lui. Non lo aveva mai visto così distrutto, lo conosceva da una vita e nemmeno per la morte del padre si era disperato a tal punto.


-Non è stata colpa tua... È stato un incidente, ma devi superarlo e andare avanti...- disse Rhody cercando in qualche modo di consolarlo.


-No, non ce la farò mai! Lei per me era tutto, era la mia vita!- esclamò Tony tornando a guardare il corpo di Pepper tra le sue braccia.


Il colonnello non sapeva cosa rispondere, di sicuro Tony non aveva intenzione di farsi aiutare e voleva morire, ma di certo non poteva starsene lì ad aspettare che morisse, non poteva permetterlo, era pur sempre suo amico!


-Senti, lo so che per te è un brutto colpo, ma...- cercò di dire il colonnello, prima di essere bruscamente interrotto.


-Adesso basta, voglio stare solo!- esclamò Tony, il suo tono sembrava per di più una supplica.

-Lasciami solo con lei.- disse, poi, abbracciandola a se.


Rhody fece ciò che gli era stato chiesto, si allontanò di qualche metro e si sedette a terra, pensando a un motivo per convincere Tony.


Il luogo venne avvolto da un malinconico silenzio. L'unico rumore che si sentiva erano le auto, in lontananza, che scorrevano per la trafficata zona di Los Angeles.


Tony aspettava la morte tenendo abbracciata Pepper,ad occhi chiusi, ripensava a tutti i momenti passati con lei e ora sarebbero stati insieme per sempre. Sentiva solo il proprio respiro affannato quando...


Bum bum...”


Aprì velocemente gli occhi, non credeva alle sue orecchie, gli sembrava di aver sentito il battito del cuore di Pepper. Forse erano solo allucinazioni... ma...


Bum bum...” di nuovo.


Bum bum...”


No, non era pazzo, era realmente il suo cuore!


-Jarvis! Controlla le funzioni vitali! Subito!- esclamò Tony facendo sobbalzare il colonnello Rhodes, che si alzò e si avvicinò.


-Che succede?- chiese Rhody.


-Zitto!- lo zittì Tony alzando un braccio come per bloccarlo.


Bum bum...”


Riusciva a sentirla, tra le sue braccia, lei si stava riprendendo...


Bum bum...”


-Allora?! Jarvis?!- chiese spazientito Tony per non aver ottenuto risposta.


-Le sue funzioni vitali si stanno ristabilendo, ha ancora una possibilità! Se riuscissimo a portarla in ospedale avrebbe un'altra chance!- esclamò il computer facendo un check-up completo alla ragazza, in fin di vita.


Bum bum... Bum bum... Bum bum...” il suo battito si stava regolarizzando.


Tony si sentì come rinascere. Le forze si rigenerarono, sentì l'energia ritornare a scorrergli nel corpo, all'improvviso.


-Ci penso io! La porto all'ospedale e poi torno a prendere te!- esclamò Rhody tendendogli la mano per aiutarlo ad alzarsi.


-No, non c'è tempo! Dobbiamo portarla a casa! Lì ho una macchina rigeneratrice alimentata a reattori ad arco, l'ho terminata per venderla agli ospedali, ma ho ancora l'originale al laboratorio! Negli ospedali sarà in uso tra un mese! E l'unico mezzo per salvarla è quello!- esclamò Tony convinto della sua invenzione.


-Ok! La porterò a casa, dopo Jarvis saprà cosa fare.- proferì il colonnello.


-Non se ne parla! La porterò io a casa e andrà tutto bene!- disse guardandola e sentendo il suo cuore che ricominciava a tamburellare.


-Ma Tony! Sei senza forze! Non riuscirai mai ad arrivare fino a Malibu!- esclamò Rhody, sconvolto per la testardaggine dell'amico.


-Parla per te! Io mi sento più forte di prima!- esclamò alzandosi senza la minima fatica con la ragazza tra le braccia.


-Infatti, la sua energia è risalita al 100%, direi un fatto davvero inspiegabile!- esclamò Jarvis controllando lo stato di energia del signor Stark.


-Passami l'elmo, per favore- disse Tony a Rhody, che senza proferire parola si chinò, raccolse l'elmo e glielo porse.


Tony se lo sistemò per bene, controllò che tutti i circuiti fossero attivi e finalmente era pronto per tornare a casa.


-Stammi dietro!- esclamò Tony prendendo il volo, seguito dal colonnello, che ancora non riusciva a credere ai suoi occhi.


Il cielo si annuvolò all'improvviso, si stava avvicinando un grosso temporale e dovevano arrivare a Malibu il più presto possibile.


Tony volava ad una velocità elevatissima, l'unico suo pensiero era lei e non aveva neanche pensato come l'energia del suo corpo si sia rigenerata così all'improvviso. Volava così veloce che Rhody, dietro di lui, faticava a stargli accanto.


Questione di minuti e arrivarono sulla costa di Malibu dove c'era l'abitazione di Tony. Atterrarono sul terrazzo ed entrarono dalla vetrata, già sfondata da Ice Man quando era scappato.


Tony entrò, le luci erano tutte accese, Jarvis aveva pensato di attivare i macchinari per il suo arrivo. Distese la ragazza sul divano e si diresse verso il laboratorio. Il colonnello non sapeva come essere d'aiuto, Tony era andato senza dire una parola, si sentiva un po' a disagio...


Dopo nemmeno 1 minuto riapparse liberato dall'ingombrante armatura, che gli impediva movimenti fluidi, visto che era messa un po' maluccio.


-Che fai lì impalato!? Avanti seguimi e togliti l'armatura, sai come sono le regole!- esclamò ridendo, come per prenderlo un po' in giro. Gli stava tornando il buon umore, convinto che sarebbe andato tutto per il meglio.


Riprese Pepper tra le braccia e, seguito dal colonnello, scese nel laboratorio dove l'incubatrice era stata attivata e pronta per l'uso.


Rhody si tolse l'armatura, poi si avvicinò a Tony che aveva disteso Pepper nella speciale macchina e le stava attaccando in varie parti del corpo delle piccole ventose con dei fili collegate ad un reattore ad arco.


-Posso aiutarti in qualche modo?- chiese Rhody, cercando di non essere d'intralcio per il lavoro di Tony.


-No, grazie. Ho quasi finito...- disse poi andando verso un computer e digitando alcune parole e cifre, a Rhody incomprensibili.


-Come funziona la macchina?- domandò l'amico curioso.


-Le ventose hanno dei sensori che trasmettono energia attraverso il reattore ad arco posto là sotto.- rispose indicandolo. -Poi si trasmettono i dati al computer e infine si avvia, è un'incubatrice di rianimazione.- disse, dando l'avvio alla macchina.


-E quanto dovrà stare collegata?-


-Dipende dallo stato... può stare anche fino a 2ore... non sono riuscito a fare di meglio- enunciò un po' deluso di se stesso.


Si sentì un forte boato da fuori, il temporale si stava avvicinando, infatti poco dopo grosse gocce d'acqua caddero dal cielo con violenza.


Tony e Rhody si misero seduti nel laboratorio e aspettarono il risveglio della ragazza. Per tutto il tempo non si parlarono, ognuno pensava senza dire una parola. L'unico rumore era quello della pioggia incessante e il mare agitato che con le onde si schiantava sugli scogli.


Passò mezz'ora, passò un'ora, passarono 2 ore, passarono 3 ore...


Tony iniziò a perdere la speranza, cominciava a dubitare che andasse tutto bene, lo schermo del computer segnalava minuscoli miglioramenti. In 3 ore aveva riacquistato solo poche energie e Tony pensò che non c'erano più speranze.


-E se non ce la fa?- chiese Tony interrompendo il silenzio.


-Ma certo che ce la farà! Dopo tutto quello che ha passato, se ritarda un po' è normale!- esclamò il colonnello sicuro delle sue idee.


-Sono passate 3 ore e ci sono pochissimi miglioramenti... non so più cosa pensare.- enunciò Tony poggiando i gomiti sulle gambe e mettendosi le mani tra i capelli, disperato.


-Ci sono sempre dei miglioramenti!- affermò poggiandogli una mano sulla spalla in segno di conforto. -Forza, andiamo di sopra a prenderci una tazza di caffè, torniamo tra poco...- disse convincendolo.


Andarono al piano superiore, si riempirono 2 tazze di caffè fumante e si sedettero sul divano, guardando fuori dalla finestra il mare agitato.


-Ho paura...- enunciò Tony con un espressione serissima sul volto. L'amico non aveva mai sentito quelle 2 parole uscire dalla sua bocca, Tony non aveva mai avuto paura di niente, e si stupì ben poco per quella piccola rivelazione.


-Andrà tutto bene! Ci sono stati miglioramenti, anche se piccoli, ma ci sono! Non mancherà molto...- disse il colonnello.


Tony poggiò la testa sullo schienale e chiuse gli occhi, sperando che tutto si sarebbe risolto nel migliore dei modi...


-Posso chiederti una cosa?- chiese gentilmente il colonnello.


-Certo, dimmi...- disse guardandolo in volto e aspettando la domanda.


-Prima, perchè hai pensato che fosse stato meglio uccidersi?-


Ci fu un momento di silenzio, poi Tony rispose: -Semplice. Perchè più della metà della mia anima era già morta... era andata via con lei... Non so come spiegarlo, ma non mi sono mai sentito più male come in quel momento...-


-Ma era una pazzia! Saresti stato in grado di superarlo, come per tuo padre- proferì Rhody, dopo aver ottenuto risposta.


-No... ti sbagli, non è la stessa cosa. Lei per me è tutto, è la mia vita e la sua morte, per colpa mia, non l'avrei superata...- rispose convinto.


-Non è stata colpa tua!- esclamò il colonnello


-Invece sì! Se io l'avessi sconfitto prima, lei non sarebbe stata rapita! Oppure se mi sarei sbrigato a trovarla, lei non sarebbe in quello stato!- esclamò alzando un po' il tono della voce.


Rhody pensò che non era il discorso adatto da trattare in quel momento, così cambiò subito discussione.


-Un'altra cosa devo chiederti... come hai fatto a recuperare le energie così velocemente?- domandò il colonnello.


-Non ne ho la minima idea...- disse pensandoci un po'. -È una cosa strana... non saprei spiegarla. Fino a pochi minuti prima mi sentivo morire e dopo avevo l'energia al 100%! Jarvis, come la spiegheresti?- chiese Tony, richiamando il computer.


-Si tratta di un caso abbastanza insolito... Le particelle del reattore si sono rigenerate automaticamente in un tempo brevissimo, di solito ci mettono un po' più di tempo... l'unica spiegazione è che abbiano ricevuto l'impulso da fuori, il suo corpo.- enunciò Jarvis che dopo molte diagnosi era giunto a quella conclusione.


-Il mio corpo? Ma se non riuscivo nemmeno a reggermi in piedi!- esclamò Tony leggermente sorpreso.


-È stato un impulso dovuto al sistema nervoso, possono essere profumi, gusti o rumori. Le hanno causato una strana reazione- spiegò il computer cercando di essere il più chiaro possibile.


Tony ci pensò un po', doveva ricordarsi cosa poteva essere stato a donargli quella potenza. Ripensò a tutti i momenti, poi...


-Pepper!- esclamò illuminato.


-Eh?- disse Rhody non capendo cosa centrasse in quel momento Pepper.


-È stato merito suo! Il battito del suo cuore! Da quel momento mi sono sentito un'energia scorrere dentro!- esclamò ricordandosi quel preciso momento.


-Hai visto? Pepper ti aiuta in qualsiasi momento!- disse il colonnello ridendo.


I grossi nuvoloni neri se ne andarono lasciando spazio ad un firmamento ricoperto da luminose e piccole stelle.


-Ehy! Ma che avete combinato?!- chiese una voce.


Tony e Rhody si girarono verso l'individuo che aveva detto quella frase.


-Pepper...- sussurrò Tony alzandosi in piedi, non credendo ai propri occhi, gli pareva un'allucinazione.


Pepper si era risvegliata! E sembrava stesse bene.


La ragazza si avvicinò a Tony e Rhody, che con due facce da baccalà la guardavano esterrefatti.


-Allora?! Chi ha combinato questo casino?!- domandò indicando la vetrata del soggiorno in frantumi. Cercava di essere il più seria possibile, ma non ci riuscì, le scappò un sorriso e abbracciò Tony felice di rivederlo.


Lui la strinse a se forte e le sussurrò: -Non farmi più scherzi del genere, mai più!-


-Come stai?!- domandò poi, guardandola negli occhi, resi lucidi dalla contentezza.


-Ho solo un po' di freddo, ma per il resto sto benissimo!- rispose sorridendo.


Tony la fece sedere sul divano e dopo aver preso una coperta gli si sedette accanto e la tenne stretta a se cercando di riscaldarla.


-Jarvis, fai virtualmente tutti i controlli e dimmi se c'è qualcosa che non va- disse Tony al computer, per far controllare la salute della ragazza.


-Sarà fatto signore!- esclamò Jarvis.


-Ti ho detto che sto bene!! Non serve nessun controllo!- esclamò Pepper cercando di tranquillizzarlo.


-Gli hai fatto prendere un bello spavento, era disperato!- esclamò Rhody felice che la ragazza si fosse rimessa nei migliori dei modi.


-Alla fine la Iron Woman si è rivelata poco utile, vero?- disse Tony ridendo.


-Ti eri dimenticato di spiegarmi come funzionasse, sai non sono molto pratica!- esclamò Pepper prendendolo un po' in giro.


Pepper chiese che fine aveva fatto Ice Man e Tony si limitò a rispondere che lo aveva sconfitto. Però la ragazza domandò come erano andate le cose e allora il colonnello Rhodes gliele spiegò per filo e per segno, Tony non se la sentiva di raccontarlo. Quando Rhody disse che Tony aveva tentato il suicidio perchè la credeva morta, rimase sbalordita, non sapeva proprio cosa dire. Almeno sapeva che Tony ci teneva tanto a lei e questo era la dimostrazione di quanto l'amasse.


-Arrivo subito!- esclamò Tony alzandosi e dirigendosi verso il piano di sopra.


-Ma dove va?- chiese Pepper a Rhody.


-Non ne ho la più pallida idea. Comunque sappi che lui farebbe qualsiasi cosa per te, persino dare la vita e questo lo ha dimostrato.- enunciò il colonnello.


Pepper si limitò solamente a sorridergli, visto che Tony ritornò.


-Dove sei andato?- chiese la ragazza curiosa.


Lui non le rispose, si mise in ginocchio di fronte a lei e le prese una mano.


-Devi sapere che per me sei la persona più importante della mia vita, quando avevo il tuo corpo senza vita tra le braccia, mi sono sentito perso, la mia vita se ne era andata. Tu per me sei vita e voglio passare il resto dei miei giorni insieme a te...- trasse da dietro la schiena una scatolina azzurra, la aprì scoprendo uno splendido anello.


-Virginia Pepper Potts, vuoi sposarmi e diventare mia moglie?- disse infilandole l'anello nell'anulare della mano sinistra.


Pepper pianse per la felicità


-Certo che lo voglio!- esclamò buttandogli le braccia al collo.


Tony si rimise in piedi, sempre tenendola tra le braccia. E guardandola negli occhi....


-Ti amo!- disse per poi darle un appassionato bacio.


Ora finalmente era felice! Gli era stata ridata la sua vita e adesso aveva veramente Tutto!


FINE


Salve a tutti!

Se siete arrivati fino all'ultima riga di questa storia, spero vi sia almeno piaciuta! XD

Ho cercato di mettere un po' tutto in questo scritto: romanticismo, scienza, tecnologia, mistero, azione, malizia, comicità e, ahimè, anche un po' di tristezza...

Comunque spero di essere riuscita a trasmettervi tutti i sentimenti che ci ho messo a scrivere questa storia, a cui ci tengo anche veramente tanto!

Poi io me lo immagino con gli attori degli altri 2 film di Iron Man! E Robert e Gwyneth sono fantastici insieme!

A questo punto arrivano i ringraziamenti: ringrazio vaned1995 che ha seguito la mia storia, recensendo i capitoli! E sopratutto ringrazio tutti i membri del forum di Tony&Pepper che hanno letto!

Grazie di tutto! Io mi sono divertita a scriverla e spero che voi vi siate divertiti a leggerla!

Grazie 1000!!!

   
 
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