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Autore: Elizabeth_Tempest    04/04/2011    7 recensioni
Sophia Magdalene “Sophie” Scholl (9 maggio 1921- 22 febbraio 1943), studentessa, attivista della Rosa Bianca, emblema della lotta nonviolenta contro il Reich e martire per la pace.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Novecento/Dittature
- Questa storia fa parte della serie 'Donne'
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I candidi petali del coraggio: Sophie Scholl


Attendi, Sophie. Attendi la fine di questa falsa, mascherata da processo.

Che coraggio, ragazza, un coraggio che tanti uomini più anziani di te, non avranno mai.

Un coraggio esemplare, Sophie.

Hai tenuto testa a tutti, a tutto. Alla Gestapo, ai “giudici”.

Assisti al tuo processo come si può assistere ad una commedia dell’Assurdo, perchè nulla è più grottesco.

Giustizia, inneggiata e oltraggiata, con gli occhi bendati e le mani legate, tra gli artigli di quei traditori della patria vestiti da eroi e giusti.

Come si può essere eroi della patria, quando la si condanna?

Tu ami la Germania, tu ami la vita. Loro la disprezzano, loro la distruggono.

Sei assieme ad Hans, avete iniziato assieme, e finirete assieme. Non avete paura, anche se sai bene che chi rimane, sono loro a soffrire. Cara mamma, caro babbo, Sophie è coraggiosa, affronta la tempesta a testa alta.

Ti dispiace, però, per Christoph. Germania, cara patria, di un altro crimine ti lordi le mani, del sangue di un padre, che i figli e la moglie reclamano e che mai tornerà per abbracciarli.

Batte il martello, sul legno. La sentenza riempie l’aula e la tua anima. Colpevole. Morte

Morte ai traditori.

Morte a chi inneggia alla vita.

Traditori, coloro che salvano la Germania.

E così caddero i candidi petali della rosa del coraggio.

E così, la vita di Sophie, fu spezzata.

Credo di aver fatto la miglior cosa per il mio popolo e per tutti gli uomini. Non mi pento di nulla e mi assumo la pena!*

 

In onore di Sophia Magdalene “Sophie” Scholl (9 maggio 1921- 22 febbraio 1943), studentessa, attivista della Rosa Bianca, emblema della lotta nonviolenta contro il Reich e martire per la pace.

Arrestata mentre spargeva volantini di protesta col fratello, Hans Scholl, e l’amico Christoph Prost, condannata alla pena capitale il 22 febbraio 1943 dal Tribunale del Popolo, dopo essere stata sottoposta a quattro giorni di interrogatorio dalla Gestapo, e ghigliottinata lo stesso giorno.

*Frase pronunciata da Sophie Scholl durante un interrogatorio.

   
 
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