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Autore: Sparrowhawk    04/04/2011    4 recensioni
Una fanfic su Miku e Kaito, la coppia di Vocaloid che più preferisco quando si tratta di dover decidere chi preferisco come due fra i tanti che esistono all'interno di questa allegra famigliola.
Certo, il mio vocaloid preferitissimo è Len e con Rin è stupendo, ma Miku e Kaito sono tutta un'altra cosa!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaito Shion, Miku Hatsune | Coppie: Kaito/Miku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: You&Me - World is mine
Fandom: VOCALOIDs
Personaggi: Miku Hatsune; Kaito
Rating: Verde
Genere: Sentimentale; Romantico; Fluff
Altro: AU
Note: Tuuuuuuutta questa fanfiction è scaturita dalla canzone di Miku, World is mine appunto. Quando ho sentito la versione cantata da Kaito e quella di loro due assieme non ho avuto più dubbi. DOVEVO metterli assieme.


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Miku seguì il suo Master per il corridoio, riflettendo attentamente su quello che i superiori le avevano appena detto.
"L'ultima canzone che hai fatto, "World is mine", ha avuto molto successo...ma abbiamo pensato che potrebbe avere più forza se la interpretassi con uno dei Vocaloid maschio che abbiamo a disposizione. Per esempio...con Kaito.".
Le sembrava quasi assurdo che fra tutti, avessero fatto in particolare il suo nome.
Lui, che prima di ogni altra cosa rappresentava tutto per lei, era stato scelto proprio dalla compagnia per essere il suo partner. Non poteva crederci.
Una coincidenza che non stava ne in cielo ne in terra ai suoi occhi.
Adesso che aveva deciso di abbandonare il suo amore nei suoi confronti, adesso che finalmente si stava abituando all'idea di lasciarselo alle spalle, se ne uscivano fuori con una sentenza simile, senza un minimo di riguardo per quello che provava lei.
Si bloccò quando realizzò una cosa: nella canzone che aveva composto "World is Mine", parlava del fatto che, nonostante lei fosse la reginetta del mondo intero e tutti le volessero bene, l'unica persona che invece amava non la guardava.
O comunque non si rendeva conto veramente di quello che sentiva.
Inoltre parlava anche di quanto lei stessa si comportasse da dura quando invece voleva solo essere protetta.
In pratica...descriveva il suo affetto per Kaito.
Tutti sapevano che erano molto uniti, visto che stavano sempre assieme, ma non credeva che persino i superiori avessero capito che il suo era amore, non amicizia.
"Per loro una nostra relazione sarebbe un gran colpo visto che siamo i vocaloid più quotati..." si disse ricominciando a camminare dietro al suo Master "...perciò si sentono in dovere di darmi una spinta...".
Sbuffò arrabbiata ed infastidita. Non potevano fare così, la vita era la sua e se diceva che non voleva più avere a che fare con Kaito, voleva dire che non voleva avere niente a che fare con Kaito...giusto?!
-Bene Miku, per oggi abbiamo finito...- il suo Master si fermò non appena raggiusero la suit della ragazza -...quando vuoi puoi scendere per raggiungere gli altri. Hai fatto un buon lavoro, brava!
Miku sorrise.
Se si fosse innamorata di uno come il suo Master, Kyosuke, non avrebbe avuto problemi. Lui era sveglio, simpatico ed allegro ogni giorno della sua vita.
Avrebbe capito subito quello che sentiva senza costringerla a fare i salti mortali per provare a dirglielo.
-...grazie...forse dopo scendo.
Lo salutò e si ficcò in stanza, correndo verso il letto a baldacchino e fiondandovisi sopra senza alcun ritegno.
Voleva piangere ma non ce la faceva.
Kyosuke aveva detto che si sarebbe occupato lui stesso di informare Kaito della situazione e, molto probabilmente, se fosse salita nella saletta privata dell'Hotel dove tutti i Vocaloid si ritrovavano a giorno lavorativo concluso, lo avrebbe visto e ci avrebbe anche dovuto parlare.
Per di più, visto che avrebbe certamente accettato, dovevano lavorare insieme per decidere cosa doveva cantare Kaito.
Si alzò e si mise seduta, stringendo il suo cuscino al petto.
Tanto valeva pensarci subito allora, così si sarebbe risparmiata il tempo.

Sekai de ichiban o hime sama souiu atsukai kokoro e te yo ne
(The nunber one princess in the world)



Canticchiò la prima frase della canzone riflettendo sul da farsi.
Se lei era la principessa numero uno del mondo...per forza di cose Kaito doveva fare il suo principe azzurro. E sempre per lo stesso motivo...se lei era una principessa convinta che l'unica persona importante al mondo era lei, allora Kaito doveva convincerla del contrario.
"Sekai de..." ripetè a voce alta "Sekai de...".

Sekai de ichiban ohimesama waka tteirukara o mae ha ore no yome
(Number one princess in the world, I know that, so you are my Bride)



La voce di Kaito la fece sussultare.
Il ragazzo era entrato in camera sua senza alcun permesso e intromettendosi nelle sue congetture. Non che fosse la prima volta, visto che erano soliti passare ore ed ore assieme nelle rispettive stanza a parlare, ma adesso era diverso.
E lui lo sapeva.
-Direi che così dovrebbe andare non pensi?- le chiese lui sorridente e avvicinandosi al suo letto con fare calmo ed elegante -...ammetto che me la era già preparata.
Miku non disse niente, continuando a fissare davanti a se.
Non voleva guardarlo negli occhi perchè sapeva che se si fosse persa in quel cielo azzurro sereno, poi non sarebbe più stata in grado di uscirne.
Kaito sospirò, intuendo che Miku ce l'aveva ancora con lui per qualche oscuro motivo.
Non sapeva cosa avesse fatto di così orrendo, ma si sentiva male quando lei non gli parlava.
-...senti Miku- cominciò -...per favore dimmi cosa succede. Non ce la faccio più a sostenere questa situazione. Siamo amici, tu puoi dirmi tutto quello che vuoi.
Dicendo ciò allungo la mano per accarezzarla, ma Miku si scostò bruscamente lasciandolo a bocca aperta.
-Adesso basta Miku!- esordì innervosendosi -Dimmi che hai!
-Non ho niente!- strillò lei tirandogli il cuscino in faccia e voltandosi dall'altra parte.
-Niente?!- urlò l'altro -Questo me lo chiami niente?!
La afferò per un braccio dimostrando che anche lui aveva dei limiti in fatto di pazienza.
Se almeno avesse capito cosa la turbava!
-Cosa c'è?- chiese ancora fissandola.
Miku girò la faccia dall'altra. "Non devo guardarlo, non devo...".
-Ti dico che non c'è niente...
Kaito le prese la faccia fra le mani e poi la guardò dritta negli occhi -Bugiarda...
Grosse lacrime cominciarono a scendere dagli occhi della ragazza nello stesso istante in cui ricambiò lo sguardo di Kaito. Lo sapeva che le sarebbe bastato guardarlo per rischiare di parlare. Lo sapeva dall'inizio, per questo aveva deciso di non parlargli più.
-...Meiko...- sussurrò tra i singhiozzi.
-Come?
Kaito detestava vederla piangere. Lo detestava con tutto se stesso, però non glielo aveva mai detto, neanche una volta.
Non ci era mai riuscito.
-Meiko!- strillò allora Miku ritrovando la sua rabbia e spingendolo via -Tu hai baciato Meiko! Io vi ho visti e non te lo perdonerò mai, mai!
Lui fece per parlare ma Miku non gliene diede il tempo.
-Avevi detto che non stavate più assieme! Avevi detto che non provavi nulla per lei! Avevi detto che l'unica principessa ero io! Lo avevi detto!
Lo spinse fuori dalla porta e la richiuse a chiave alle sue spalle prima che Kaito si voltasse di nuovo e potesse entrare.
-Aspetta...- disse infine quest'ultimo -...aspetta lascia che ti spieghi!
-VATTENE! Io ti odio!
Kaito rimase pietrificato nel sentirsi dire una cosa del genere proprio da lei, dalla sua piccola Miku.
-...mi andava bene essere tua amica perchè pensavo che fossi io la persona più importante per te...la tua principessa...
Miku continuò a parlare mentre piangeva, perchè sapeva che lui era ancora lì di fronte alla porta della sua stanza. Lo sentiva indistintamente.
-...ma quando vi ho visto...sono stata così male...Non voglio più soffrire così, non voglio!
Kaito poggiò una mano sulla porta e abbassò lo sguardo.
Dall'altra parte anche Miku fece lo stesso, posizionandola proprio dove c'era anche quella del suo amore...del suo principe.
Kaito.
Non c'erano più parole che valesse la pena di pronunciare.
Lui aveva una spiegazione, sapeva che ce l'aveva, ma lei non la voleva sentire.
Non ce la faceva.
Ogni volta che lo vedeva le tornavano alla mente le immagini di lui con Meiko che si baciavano. Era troppo per lei.
Troppo doloroso.
Troppo triste.
"Possibile che anche quando so di odiarti come nessun'altro..." pensò scivolando a terra in ginocchio e appoggiando il capo alla porta "...sei anche l'unico che so di amare più del mondo intero...?".
Si girò e diede le spalle alla porta portandosi le ginocchia vicino al petto e rannicchiandosi lì da sola al buio, mentre piangeva altre lacrime amare per un amore che credeva non corrisposto e senza speranza.
...Purtroppo non sapeva che dall'altra parte, dagli occhi di Kaito, stavano cadendo quelle stesse lacrime che adesso imbrattavano i suoi abiti.
  
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