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Autore: Delena33233    06/04/2011    0 recensioni
Fu proprio in quel momento che lo vidi. Appoggiato ad un palo, dall’altra parte della strada, c’era una figura vestita di nero, era un ragazzo. Lo guardai, forse un po’ insistentemente perché se ne accorse ed i suoi occhi si posarono su di me. Feci un passo indietro senza alcuna apparente ragione.
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- Sophia, Nichole, lui è Damon, mio fratello - I suoi occhi azzurri come ghiaccio si posarono su di me e fu un altro pugno allo stomaco,  prese la mia mano nella sua appoggiando le sue labbra sulla mia pelle - Lieto di conoscerti, Sophia - si chinò leggermente facendo un mezzo sorriso, QUEL mezzo sorriso. Era lui, non c’era alcun dubbio. Era lui. Il ragazzo misterioso. Era lui. Quello del mezzo sorriso.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Tell me something scary

“ Mia madre cantava sempre per me. Penso di non averlo mai detto a nessuno prima d'ora. Era un po' il nostro piccolo segreto, ma, ogni sera lei entrava a rimboccarmi le coperte e mi cantava qualcosa tipo delle ninna nanne o roba da qualche album rock.
E poi, dopo che se n'è andata, mi ricordo che ero sdraiata a letto per la prima volta e sentivo solo il silenzio, capisci? Ed è così che ho capito che, per il resto della mia vita, era finita. Tutte le sue canzoni erano scomparse e la sua voce e il modo in cui mi calmava. Tutto quanto.
Quindi immagino di aver cercato di trovare delle nuove canzoni per riempire quella quiete, ma nessuna di esse lo ha mai fatto veramente, sai?
E ora, lei se n'è andata....
C'è soltanto silenzio.
C'è solo silenzio”
[Oth]

 

Passo un dito sull’inchiostro che segna da anni le pagine del mio diario, sfoglio ancora qualche pagina provando a immaginarla. Non l’ho dimenticata. Il suo sorriso sempre presente a illuminarle il viso, i suoi lunghi capelli che le ricadevano leggeri sulle spalle e i suoi occhi, i suoi meravigliosi occhi, incredibilmente dolci.
Sospiro e catturo con il dorso della mano quell’unica lacrima che era riuscita a fuggire, chiudo il diario, rimetto a posto la biro che anche quella sera non avevo usato, apro l’armadio e nascondo il mio dolore sotto una pila di vestiti, nell’ultimo ripiano, in un angolo in fondo.
-
È mattina e non ho chiuso occhio tutta la notte, so che me ne devo andare da questa casa, dalla mia casa. Sento dei rumori provenire dal piano di sotto e mi alzo sbuffando, scendo le scale ancora in pigiama e vedo mio padre intento a mettere in uno scatolone le ultime cose rimaste, mi guardo intorno, non c’è più niente. Il salone è vuoto.
<< Buon giorno tesoro! >> mio padre sorride venendomi incontro << dormito bene? >>  -Mi sta prendendo in giro vero?-
<< Ciao pà >> lo saluto abbracciandolo  << è già tutto pronto? >> chiedo con una punta di sarcasmo << Mi preparo e porto giù le ultime cose >> concludo prima di girare i tacchi e salire le scale.
Vado in bagno a lavarmi i denti, afferro i vestiti sul bordo della vasca e mi preparo alla veloce. Entro in camera, svuoto l’armadio e “incastro” tutto in valigia. Controllo per l’ultima volta i cassetti guardando bene che non sia rimasto più nulla .
Pronta.
-
Sono in treno, destinazione: Mystic Falls. Cittadina per me ignota. È li che andremo, mio padre ha trovato un lavoro migliore e quindi eccomi sballottata in quel rottame che chiamano treno. Non si è preoccupato di chiedermi se mi stesse bene abbandonare la mia scuola, i miei amici, la mia vita. Guardo i paesaggi scorrere fuori dal finestrino, uno dopo l’altro, si rincorrono senza fermarsi mai.
<< Sophia?? >> Mi stanno chiamando << Sophia?? >> Apro gli occhi e incontro quelli di mio padre che leggermente mi tocca un braccio cercando di svegliarmi << Siamo arrivati >> Mi sistemo meglio, giusto in tempo per  vedere il paesaggio fermarsi  e sentire una voce annunciare l’arrivo. Sbadiglio stiracchiandomi e rivolgo un sorriso sincero a mio padre << Andiamo >> lo incito muovendo un poco le mani, non voglio che mi veda triste.
Prendiamo un taxi  che ci porta fin davanti una piccola casa, bianca e azzurra con un discreto giardino. Scendiamo e mi guardo intorno, una casa a pochi metri dalla nostra nuova abitazione e nel vialetto di fronte un garage con a fianco dei bidoni dell’immondizia. Fine del vicinato.
Chiavi in mano, forza e coraggio.
<< Oh!Siete arrivati finalmente! Sono qui da ieri, il weekend in Italia è andato una meraviglia, il mare era bellissimo!!  Com’è andato il viaggio ??? >> Eccola li, il mio fiume di parole personale  << Ciao papino! Ciao Soph !!!! >> Mi abbraccia saltellando tutta felice. Sorrido << Ciao Nich >>
Nichole, mia sorella, per la precisione la mia gemella. Non ci assomigliamo per niente, dico davvero.
Io ho i capelli castano-ramati  lunghi fin sotto le spalle e gli occhi verde chiaro. Lei ha i capelli neri come la pece, lunghi come i miei e gli occhi blu,scurissimi. Insomma, siamo gemelle solo per nascita. –Grazie al cielo
<< Ahh!!  Sono già stata a scuola, mi sono iscritta a tutti gli effetti, ricordati di passare a firmare prima di sera! >> -Oddio, la scuola-
  -
Sono di fronte ad una signora con una permanente bionda, grossi occhiali rotondi e un rossetto rosso fuoco, più sui denti che sulle labbra, accanto a me mio padre sorride tutto pomposo. Sto firmando  carte da 10, dico 10 minuti!!
<< Una firma qui, un’altra qui,un’ultima firma qui. Ecco fatto signorina Ellen, lei è ufficialmente un’alunna di questa scuola adesso! >> -Oooh. Che bello schifo-
-
Spalanco gli occhi, la mia stanza è invasa dal sole, guardo la sveglia sul comodino:  le 7:35
<< Oddio!!! >> mi alzo di scatto e mi fiondo in bagno, mentre mi lavo i denti vago per la stanza in cerca di vestiti decenti da poter indossare, mi guardo allo specchio – una pazza- i capelli sono in uno stato pietoso, come del resto anche la mia faccia, afferro la spazzola e cerco di domare la mia chioma ramata, con l’altra mano metto un po’ di matita nera e un filo di lucidalabbra.
Corro in camera di mia sorella << Nich è tardissimo, dobbiamo correre, tra 2 minuti ti voglio in macchina! >> la sbrando lanciandole il lenzuolo e aprendo le tende.
Alle 7:54 faccio i gradini che portano in giardino saltellando su un piede mentre cerco di indossare l’altra scarpa, una brioche in bocca e le chiavi nella mano libera.
Nich è appoggiata all’auto con la portiera aperta e la sigaretta in bocca. La guardo e scuoto la testa. << Andiamo >>
8.00 esco dalla macchina e mi chino a guardarmi nello specchietto, i capelli finalmente ricadono sulle spalle in piccolissimi boccoli e il mio viso ha preso un po’ di colore.
La scuola di Mystic Falls si è popolata di auto dalle quali escono ragazzi e ragazze, qualcuno sorride all’amico, un altro invece sbadiglia assonnato. Eccoli: La mia nuova scuola, i miei potenziali nuovi amici.
Prima ora: Storia.  -Non c’è niente di più noioso di storia
Prendo un bel respiro ed entro in classe, trovo posto nell’ultimo banco rimasto in fondo all’aula, a fianco a me una ragazza bionda, perfettamente vestita mi guarda appena e poi torna alle sue lunghissime unghie. La ragazza davanti a me sembra essere un po’ più socievole, si volta e mi sorride << Ciao! Io sono Elena, sei nuova vero? >> la guardo e le sorrido a mia volta << Si, piacere Sophia >>Lei mi guarda ancora un pò restando in silenzio,  poi si volta iniziando a seguire la lezione. Cerco di concentrarmi sulle parole del prof ma mi è davvero impossibile. La mia testa è da tutt’altra parte.  La mattinata passa così, lezioni, professori, ragazzi e parole, un fiume di parole.
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<< Sophia!!  Eih, sono qua! >>è la pausa pranzo è sto andando verso un tavolo rimasto vuoto. Mi volto per cercare di capire chi mi sta chiamando e vedo Elena, la ragazza del corso di Storia, si sta sbracciando. Le rispondo muovendo a mia volta una mano << Eih! >> << Ciao, vieni siediti con noi! >> L’ho ormai raggiunta e mi siedo accanto a lei.Saluto timidamente gli altri ragazzi seduti attorno al tavolo << Ciao >> << Ragazzi lei è Sophia, è nuova.  Loro sono i miei amici, Caroline, Bonnie, Matt, Tyler e Stefan >> Caroline la riconosco, è la ragazza bionda che era seduta accanto a me a storia.
-
<< Ciao pà >> Saluto entrando in casa. La voce di mio padre mi raggiunge dalla cucina << Com’è andata? >> << Bene.. >> Non faccio in tempo a finire di parlare che il campanello di casa suona, apro la porta  e mi trovo davanti  Elena, poco distante da lei c’è Stefan appoggiato al palo della luce, alza una mano in segno di saluto. Sorrido confusa << Ciao! Sono tornata a casa e mia zia ha detto che erano arrivati nuovi vicini, così mi è venuto un dubbio e sono venuta a controllare, siamo vicine di casa! >> Alzo lo sguardo da quella ragazza dalla pelle olivastra e dai profondi occhi marroni per posarlo sulla casa a  fianco alla mia, poi torno a Elena che ancora mi stava sorridendo << Ci stavamo chiedendo, io e Stefan, se ti andrebbe di venire da me, dopo cena, mia zia parte e noi facciamo una serata horror..così ho pensato.. >> << Oh, si perché no! >> Lei è entusiasta << Perfetto! Allora ci vediamo dopo!! >>  Si volta e raggiunge Stefan che accenna un altro saluto prima di circondare Elena con un braccio e avviarsi con lei verso casa. Resto ferma a guardarli andare via e mi chiedo se potrò mai ricominciare davvero in questa città.
La voce di mia sorella mi risveglia dai miei pensieri << Primo giorno già un’uscita! >> Mi volto verso di lei << Già. Non sembrano così male >> << Vado a prepararmi >> aggiungo poi, chiudendo la porta di casa. Nichole batte le mani << Anche io >> la guardo sorpresa. Sorride facendo l’occhiolino  << Ho conosciuto una ragazza, Caroline, mi ha invitato a questa serata horror  e..mi sa che è la stessa a cui vai anche tu! >> 
-
<< Ma dai Matt! Questo non farebbe spaventare neanche un bambino! >>Eravamo a casa di Elena ormai da un’ora e stavamo ancora scegliendo il film da guardare, Caroline discuteva con Matt su quale DVD era meglio, Bonnie era andata a chiamare il fratello di Elena, Jeremy che era in camera sua e Tyler accendeva delle piccole candele agli angoli del salotto. Io ero seduta sul divano accanto a Elena che rideva divertita guardando Matt sbuffare e rassegnarsi alla furia di Caroline.
La voce di Stefan giunse dalla cucina  << Eih! Nich e io avremmo un idea!! >>Alzai lo sguardo stupita e guardai  mia sorella entrare in salotto ridendo << Si , invece di guardare un film potremmo raccontarci qualcosa.. >><< Come una storia di paura!! >>completò Stefan.
 Caroline intervenne << Ragazzi! Ragazzi! Basta con le solite storielle, se Soph è nuova  allora avrà qualcosa di spaventoso da raccontare no?? >> La guardai come se fosse impazzita –Cosa stai dicendo?-<< Ehm..Beh..Allora.. >> Mi guardai attorno in cerca di aiuto –che cosa potevo raccontare?- 
Nichole  mi incitò, venendo in mio aiuto << Ma si Soph! Quella del nonno sui spaventosi  mostri delle tenebre.. >>. Elena prese parola<< I mostri delle tenebre? >>. Le risposi sbrigativa  << Si, raccontano di demoni spaventosi che vagano di notte rubando l’anima agli uomini. >>  << Non li avevo mai sentiti >>Disse Jeremy. Lo guardai sorpresa << Ma dai, le conoscono tutti, sono quelle sui.. >>
 << Vampiri.>> concluse  Nichole per me

 
 NOTE DELL’AUTRICE:
Ciao!!
Questa è la mia prima FF e vorrei iniziare chiedendovi di recensire e farmi sapere cosa ne pensate.
Sono aperta a suggerimenti e critiche. Devo imparare!
Passiamo alla storia: Inizialmente volevo scrivere una FF Delena  poi mi è venuta l’illuminazione e ho deciso di scrivere questa follia!!
Ho pensato di creare questi nuovi personaggi che entreranno nelle vite degli abitanti di Mystic Fall, segnandole  in maniera irreversibile.
Non ho citato Damon in questo capitolo, per il semplice fatto che sarà uno dei personaggi principali e, come tutti i protagonisti che si rispettino sarà, nel prossimo capitolo, al centro della scena con tutta la sua bellezza  xD
Proseguendo con la storia ci sarà qualche spoiler riguardante la seconda stagione, in quanto la FF tratterà anche di Katherine, Elijah e annessa maledizione.
Ho deciso di iniziare con una citazione di One Tree Hill, telefilm che mi accompagna fin da quando ero bambina. Cercherò di farlo per tutti i capitoli a venire.
Devo la realizzazione di questo primo capitolo ad alcune persone veramente importanti nella mia vita.
Il mio sostenitore morale, l’unica persona da cui ho ricevuto delle critiche e che mi ha spinto a modificare alcune cose del testo. L’uomo che in primis mi aiuta a migliorare, e poi mi sostiene. Ma so che mi ama xD. Non avrei postato nulla senza il suo consenso.
La mia nerd preferita. Compagna di sventure e follie. Che mi ha chiesto, prima ancora di leggere la storia, di inserirla tra i personaggi. Prometto che lo farò.
E infine la donna che nulla sa di The Vampire Diaries ma che legge imperterrita ciò che scrivo durante le lezioni.
Mi scuso per le mie prime recensitrici CioccolatinoAlLatte e Stella94 e per tutti coloro che avevano messo la storia tra le seguite ricordate o preferite, ho avuto un piccolo problema, ma per farmi perdonare posterò subito anche l'altro capitolo :)
Grazie!!

Je♥                                                                

  
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