Annali della Regia Biblioteca di Bakshy

                      3964 anni dalla grande Catastrofe

 

GENESI

Giunge ormai al termine questo millennio. Quattro ne sono passati da quando i cinque dei delle Terre Note hanno rotto la pace tra loro e le loro stirpi. Cinque secoli fa Dreenor dio della luce e della terra, Kayah dea dell'oscurità e dell'acqua, Brennon e Giayda dei del fuoco e delle piante e infine Jhael dio dell'etere e del cosmo, abbandonarono il Pentegono, loro dimora situato al centro dell'universo, e scesero sulla terra creando la vita e generando le loro stirpi.

Tutti tranne Jahel diedero la vita alle quattro razze delle Terre Note: 

Dreenor generò i Romean, creature antropomorfe che pose in superficie e che affidò alla protezione del Grande Astro, il globo luminoso che eternamente li sorveglia. Kayah diede vita agli Helwyn, meglio noti come elfi, e li depose nelle oscure acque degli oceani e sulle dorate coste. Come loro custode pose l'Astro d'Argento. Brennon forgiò nel fuoco i Noghar, creature di roccia e metallo basse e tozze, e fece delle montagne la loro fortezza.  Infine Giayda intagliò nel legno gli Adaasy, silvani che morendo si trasformano in alberi e che crearono le foreste. 

Allora Jahel diede una parte di sè alle creature e il mondo ebbe equilibrio. 

Un millennio di pace trascorse sulle Terre Note finchè due degli dei, Dreenor e Kayah, ingannarono Jahel e lo relegarono sulla terra. Aspirando entrambi alla punta del Pentagono, che avrebbe conferito loro il potere sugli altri tre, diedero inizio  alla grande Catastrofe: una guerra che dura da quattro millenni ormai e che rischia di sterminare le quattro razze e porre fine alla vita sulla terra. 

Brennon decise di allearsi con Kayah, desiderava infatti il controllo della superficie. Giayda invece con Dreenor per dare ai suoi figli il controllo sulle coste.

Già gran parte delle Terre Note è terra bruciata dalle guerre.

Come l'ombra di un'aquila cacciatrice, la morte avanza inesorabile.

 

Prologo

Un mantello nero avanzava rapidamente attraverso il lungo corridoio di ghiaccio illuminato da tenui luci azzurrine. Nell'oscurità del cappuccio due occhi affilati brillavano di luce propia. Sulla schiena una lunga katana rifletteva luci inquietanti sulle pareti, mentre una lieve bombatura alla cintola tradiva la presenza di una pistola. 

La figura giunse di fronte ad un portale e si arrestò, una sfera d'acqua era posta al suo centro e cinque lunghe dita uscirono dal mantello per sfiorarla.

Il portale si aprì silenziosamente e la figura passò oltre. Al lato più estremo di un immenso salone due persone stavano parlando silenziosamente, ma si interruppero appena videro il nuovo

arrivato che si inginocchiò profondamente. Uno dei due, che sedeva su di un trono adamantino, si alzò e afferratolo per una spalla lo fece alzare. Due grandi corna sbucavano sulla fronte tra lunghi capelli fluenti di un colore azzurro acceso. Quando parlò denti affilati scintillarono tra le rosse labbra.

-Amico, perdona l'urgenza, ma sono giunte notizie di gran peso dalla superficie e il popolo degli Helwyn ha bisogno dei tuoi servigi.

Circolano voci che una parte del potere di Jahel sia sfuggita dal giogo che gli dei gli hanno imposto. A quanto pare troppo piccola e debole per liberarsi completamente, ma abbastanza da celarsi nell'animo di una creatura.

Abbiamo buone ragioni di credere che il suo spirito sia ospitato nel corpo di un giovane Romean, probabilmente completamente ignaro, in attesa di riacquistare le forze e spezzare il giogo. Il tuo compito è cercarlo sulla superficie e portarlo a noi, i nostri sacerdoti sapranno sfruttarne il potere e forse riusciremo a porre fine a questa guerra.

Un uomo ti attenderà alla frontiera e ti indicherà come superarla.

Abbiamo deciso di affidare a te questo incarico per la tua approfondita conoscenza delle lingue e... beh le tue doti particolari.