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Autore: Yukino    08/04/2011    4 recensioni
Sirius e James in un confronto doloroso ma necessario.
"Ho scelto ormai, ho scelto davvero e per una volta nella mia vita sono davvero orgoglioso di quello che sono, per cui allontanati e basta.
Per la prima volta ho pensato a un’altra persona e non a me stesso, per la prima volta ho fatto una scelta che porterà alla tua felicità.
Lasciami i miei due minuti di gloria, dannazione. "
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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FERMIAMOCI QUI

Portami altrove, portami dove non c’è nessuno che sappia di noi,
Fammi vedere come si muore senza nessuno che viva di noi.
-Negramaro feat Elisa-

Non è che io lo stia esattamente seguendo, diciamo che sto facendo una passeggiata per i cortili di Hogwarts e del tutto casualmente mi sono imbattuto in James e Lily che passeggiano. O meglio, Lily passeggia, James saltella esaltato sotto lo sguardo colmo di bonario rimprovero di Lily, quello sguardo che vuol dire: sei un idiota integrale ma in fondo mi piaci anche per questo. E non so. E’ uno sguardo che non avevo mai pensato di poter mai vedere nella ragazza, mi sono sempre cullato nell’idea che quello di James fosse un amore impossibile, che mai e poi mai Lily lo avrebbe considerato e quando finalmente l’ha fatto per me è stato come se un bolide mi avesse centrato in pieno petto.
E no, non voglio indagarne le cause e non voglio assolutamente fare nulla in merito.
Non perché io sia un essere altruista che pensa al bene del suo migliore amico, insomma io non sono così buono, me ne frego se James è felice con quella, perché io non lo sono e quindi non lo deve essere nemmeno lui. E non mi importa nulla di quanto questo pensiero sia egoista e stronzo.
Non nascondo che quando James ha deciso di lasciar perdere sono stato felice e ho tirato un sospiro di sollievo.
Solo che il destino è beffardo, o meglio: sadico e stronzo quasi quanto me, quindi si è divertito a mescolare le carte e sbattermi in faccia la realtà. Nel momento esatto in cui James ha deciso di lasciar perdere Lily, nel momento in cui ha smesso di seguirla ovunque e cercare di far colpo con le sue spacconate, Lily ha deciso che forse ne valeva la pena.
Mio Dio che idiota sono.
Dovevo capirlo che Lily in fondo ne era affascinata, aspettava solo che lui la piantasse di fare il coglione, per avere la possibilità di vederlo sotto un’altra luce. Io ero così contento quando James mi ha confessato che aveva deciso di passare oltre, che non mi sono reso conto dell’evidenza che il comportamento della ragazza metteva bene in mostra.
Con Lily ho toppato, ho toppato perché ero così sollevato e felice di avere di nuovo l’attenzione di James per me che ho sottovalutato la potenza dell’assurdità che la mente di una ragazza è in grado di concepire.
E ora sono qui che li guardo e penso che non posso sostenere oltre la loro vista perché potrei seriamente morirne, potrei smettere di respirare nel modo in cui la mano di James carezza quella di Lily, potrei graffiarmi la pelle fino a scorticarla perdendomi negli occhi intensi di James che la guardano teneri.
La verità è che James è sempre stato mio, in tanti di quei modi che io davvero non so cosa sarebbe di me se lui non mi fosse stato vicino, quindi ora non sopporto l’idea che sia di un’altra.
Semplicemente.
Forse se mi faccio vedere tranquillo, se non lascio trapelare assolutamente nulla di quello che penso, le cose che provo, quelle che non mi lasciano dormire la notte e che mi spingono fino al letto di James per vederlo semplicemente respirare, mio almeno per la notte, spariranno. Se non lo ammetto allora non sarà mai esistito e io potrò continuare la mia vita.
Sono un codardo? Può essere ma in fondo sono andato contro la mia famiglia affermando con forza il mio diritto a essere diverso, sono diventato amico di James, Remus e Peter ben sapendo come erano considerati dalla parte del mondo magico che conta e sono orgoglioso di questo.
L’ho fatto perché la mia famiglia mi disgusta e io non sono come loro, non voglio essere come loro.
L’ho fatto perché su quel treno ho incontrato James, mi ha mostrato come potrebbe essere la mia vita con lui accanto e quello che ho visto mi è piaciuto enormemente.
L’ho fatto per molte cose ma James è la principale, me ne rendo conto.
Non so onestamente quale sia il mio merito in tutto questo.
Il fatto è che io non ho fatto una scelta in base a degli ideali precisi, io non ho scelto cosa volevo essere ma cosa non volevo diventare.
E so bene che non è la stessa cosa.
Sì, perché si tratta di due strade no? Si tratta di avere davanti due percorsi diversi, o meglio, centinaia di percorsi diversi, non sono così cieco da non sapere che avrei potuto avere mille alternative volendolo, comunque. Abbiamo queste cazzo di strade e l’unica cosa che sappiamo è che non vogliamo percorrerne una, quindi, giocoforza, prendiamo l’altra, tutto qui. Qual è stato il nostro merito se, per puro caso, la strada intrapresa è quella dei ‘buoni’? Nessuno ecco.
Che poi voglio spiegare questa cosa delle due strade.
So che non sono solo due, sono milioni, uno a vederle tutte ci si potrebbe perdere dentro perché sono infinite.
Il fatto è che non possiamo semplicemente cambiare strada quando ci accorgiamo che non ci piace.  Meglio: possiamo certo ma io sono troppo orgoglioso per farlo, per ammettere di aver sbagliato e quindi so per certo che una volta intrapreso una via la seguirò fino in fondo.
E questo ci riporta alla questione delle due strade che non sono solo due.
Il fatto è che per ognuno di noi ci sono percorsi infiniti da poter intraprendere ma quando siamo lì, di fronte alla scelta effettiva, le alternative che crediamo di avere sono soltanto due o poco più.
Questo perché noi siamo fatti in un certo modo, abbiamo un carattere (magari del cazzo ma è quello e ce lo dobbiamo tenere) abbiamo una personalità, abbiamo tutto un mondo di aspettative e desideri dentro di noi, quindi le strade che non vediamo sono quelle che abbiamo cancellato noi stessi perché semplicemente le crediamo impraticabili.
E magari invece non è così, magari invece sono la cosa migliore da fare.
Invece ci ritroviamo a rotolarci nei nostri errori e nella nostra sofferenza, perché abbiamo un carattere del cazzo che ci impedisce di vedere le alternative che abbiamo.
Quindi si ritorna al punto iniziale.
Io non ho davvero scelto e non è mio il merito se adesso mi ritrovo a Grifondoro, in mezzo a una casa di eroi, riscattato agli occhi del resto del mondo solo grazie al mio orgoglio e a un cappello parlante.
Tutta questa premessa enorme, per dire che io avrei benissimo potuto evitare di trovarmi James  di fronte se solo fossi stato un po’ più di ampie vedute, se avessi potuto concepire di percorrere altre strade che non fossero quella di sentirmi inevitabilmente col cuore che si strappa dal petto ogni volta che lo vedo. Ma se non ho davvero scelto da che parte stare, di diventare amico di James invece l’ho scelto eccome. Penso sia stata la prima scelta consapevole della mia vita e quindi non posso davvero lamentarmi delle sue mani che si schiantano sulle mie spalle e dei suoi occhi che mi guardano duramente.
Gli ho sempre permesso di leggere così a fondo dentro di me, da sapere perfettamente che questo momento sarebbe arrivato.
“Perché ti comporti così con Lily?” ecco, è solo l’inizio e ne sono perfettamente consapevole. Sta solo iniziando a scavare.
Scrollo le spalle, non ha molto in mano dopotutto, è vero sono freddo e lievemente stronzo con lei, ma lo sono con tutti, non è una novità.
“Così come? Non l’ho mica mai insultata o altro” rispondo, capisco di aver dato la risposta sbagliata non appena le mani di James mi stringono forte, le dita affondano nelle spalle e fanno male. Meno di questo momento in ogni caso.
“Non tirarmi scemo Siri, ti conosco. Cosa succede?” E a una cosa come questa cosa puoi mai rispondere?
Distolgo lo sguardo. Niente Jamie, non succede niente. Semplicemente ho scoperto che non sopporto la consapevolezza di appartenerti mentre tu non appartieni a me.
Trattengo il fiato quando si avvicina, gli occhi nocciola brillano decisi dietro le lenti spesse e per un attimo è l’unica cosa che riesco a vedere, come se il resto del mondo abbia perso importanza tutto d’un tratto.
E’ vicino.
Troppo.  
Le labbra sono a un soffio dalle mie e mi sto affondando le unghie nei palmi delle mani per non morderle, perché cazzo mi sta facendo questo?
“Mi rispondi?” sussurra. Ma che, vuole anche che gli risponda, adesso?
Riesco a malapena a respirare e anche solo ricordarmi di farlo mi porta via tutti i neuroni residui. Chi diavolo ha detto che la respirazione è un meccanismo involontario? Non è vero neanche per un cazzo, se adesso non ordinassi ai miei polmoni di riempirsi d’aria sono sicuro che morirei asfissiato.
Scuoto la testa e tento di diventare un tutt’uno col muro perché averlo così vicino mi sta portando via tutta la mia sanità mentale. Non ce la faccio, non ce la posso fare.
Cristo, James.
“Sirius dimmelo, qualunque cosa sia, non fare la testa di cazzo adesso”
Continua. Dovrei forse, dovrei perché io sono così, io sono una testa di cazzo e me ne sono sempre fregato delle conseguenze, faccio quello che voglio fottendomene di tutto e quindi adesso dovrei baciarlo. Dovrei premere le mie labbra sulle sue fino a farle diventare bianche, premerle forte perché forse il dolore sordo che sento al petto si attenuerebbe, forse tornerei a respirare liberamente e smetterei di tremare. Forse dovrei ma non con te. Jamie non posso davvero fregarmene proprio quando si tratta di te perché sarebbe una bastardata da parte mia, sarebbe un disastro, tu ti distruggeresti, perché meriti di meglio. Meriti una bella donna e una famiglia felice, meriti un amore pulito e semplice, non certamente me.
Respiro profondamente, è il mio migliore amico, è l’uomo che amo e si merita il meglio. Lily lo è. E questa è la seconda scelta totalmente consapevole della mia vita.
“Niente Jamie, davvero.” Mi trema un po’ la voce ma man mano che parlo si stabilizza, la mia faccia si ricompone e riesco anche a sorridere lievemente.
“Devi solo avere pazienza… Lily mi piace, devo solo abituarmi a lei” so che non sono stato convincente, lo so perché le sue mani ancora non mi lasciano e le sue labbra sono sempre a un soffio dalle mie.
Cazzo James, cazzo.
Ho scelto ormai, ho scelto davvero e per una volta nella mia vita sono davvero orgoglioso di quello che sono, per cui allontanati e basta.
Per la prima volta ho pensato a un’altra persona e non a me stesso, per la prima volta ho fatto una scelta che porterà alla tua felicità.
Lasciami i miei due minuti di gloria, dannazione.
E lui deve leggere tutto questo nei miei occhi perché è sempre stato così, è sempre stato in grado di capirmi meglio di chiunque altro.
“Sei sicuro?” chiede, allontanandosi un po’ e allentando la pressione delle dita, in modo che ora siano solo una lieve carezza sulla pelle, non più la morsa decisa di prima.
Rabbrividisco perché lo scintillio triste dei suoi occhi mi sta entrando dentro e so che me lo porterò dietro per tutta la vita.
Nessuno sarebbe mai in grado di dimenticare l’espressione degli occhi del proprio migliore amico mentre tu gli stai dicendo che va bene così. Che tu stai male da impazzire ma lui è di un’altra e tu lo stai accettando.
Nessuno ne sarebbe in grado, io certamente no.
E questa vicinanza ora è più di quanto io sono in grado di reggere.
“Mi lasci, per favore?” sussurro, la voce risuona stanca alle mie stesse orecchie, James lo coglie e con un sospiro si allontana.
Resto appoggiato contro il muro e chiudo gli occhi, so che adesso James uscirà dalla stanza e impedirà a chiunque di entrare, per lasciarmi il tempo di rimettermi insieme. Lo so perché mi deve almeno questo e lui lo sa, sa che ho rinunciato a me stesso per vederlo felice e non so se la cosa lo abbia devastato come ha devastato me, ma lui almeno ha Lily.
Lui ha Lily, cazzo, mentre io non ho nessuno.
Ed è mentre scivolo sul pavimento e mi mordo il labbro a sangue per non piangere, che sento la mano gentile di Remus posarsi sulla mia spalla.
Alzo la testa di scatto, sorpreso, e capisco che James non avrebbe mai potuto davvero lasciarmi solo in un momento come questo, quindi ha mandato Remus.
Mi lascio andare con un singhiozzo contro il suo petto e per un momento mi concedo di essere debole, stupido e spezzato.
James non mi guarda, non c’è e non vede.
So, con infallibile certezza, che è al di là della porta, rannicchiato sul pavimento che si morde i pugni e si impedisce a forza di entrare nella stanza, ma non vederci adesso aiuta tutte e due a rispettare la decisione che ho preso. Non so se sarà quella giusta o porterà solo sofferenza ma so che James la rispetterà perché è una scelta che ho fatto io e lui ha sempre rispettato le mie scelte. Anche se fanno male.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              
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NOTE: Beh…che dire, mi dispiace enormemente averla fatta finire così, davvero, ma in un certo senso sono orgogliosa di Sirius, perché nonostante tutte le sue contraddizioni (evidenti anche nel corso della storia) e i suoi pensieri contorti di cui solo lui, probabilmente, ne coglie il senso, alla fine comunque fa una scelta. E sceglie di rendere felice James a discapito di sé stesso e questa penso sia la prima decisione totalmente altruista che prende.
Passiamo a James… di lui non si sa molto perché Sirius sta troppo male per capirlo, quindi ci rimanda solo immagini spezzate, e da lì possiamo solo supporre cosa provi e cosa davvero abbia capito.
Posso darvi solo una certezza e alcune supposizioni:
Lui si è reso conto perfettamente che Sirius è innamorato di lui, se né accorto prima di lui probabilmente, e aspettava solo che Sirius glielo dicesse, perché lo conosce e se fosse stato lui a metterlo di fronte questa cosa, Sirius non l’avrebbe accettato e avrebbe negato fino allo stremo. Per questo ha aspettato che fosse Sirius a dirglielo, ma quando questo non è avvenuto e Sirius, al contrario, si distruggeva e basta, allora ha deciso di facilitargli le cose e creare l’occasione.
Sui suoi sentimenti, invece, possiamo solo supporre.
La prima supposizione è che non ricambi il suo amore ma tenga a lui così tanto che vederlo così, sapere che lo ama e non poter ricambiarlo, sapere che per questo sta male da morire, lo distrugge tanto quanto distrugge Sirius.
La seconda invece è che lui in realtà lo ami ma ami anche Lily. Di due amori diversi ma al contempo così simili da non sapere davvero da che parte andare, e allora fa scegliere Sirius e rispetta la sua scelta. Se Sirius gli avesse confessato tutto probabilmente avrebbe lasciato Lily per lui.
La terza invece la lascio a voi XD.
Non penso che scriverò mai il seguito di questa storia, ma se lo farò sarà sicuramente dal punto di vista di James! Magari se vi piace e mi dite che ne vale la pena ci penso, in realtà ho un paio di idee ma boh…sono un essere dall’ispirazione ballerina io XD.
Mi rendo conto che le note sono più lunghe della storia, ma ci tenevo a mettere in chiaro il ruolo di James e le sue motivazioni e Sirius sicuramente non era abbastanza lucido per farlo.
Ora vi lascio e alla prossima!
   
 
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