You can leave your hat on •
Sakura
se ne stava a braccia incrociate da più di mezz’ora di fronte al negozio di
fiori degli Yamanaka, l’espressione decisamente scocciata ed una pazienza che
andava via, via scemando.
Lei
ed Ino si sarebbero dovute incontrare per poi potersi recare insieme ad una
riunione straordinaria con l’Hokage; sembrava che Tsunade dovesse tenere
colloqui con i migliori ninja medico di Konoha, dopo l’ultima battaglia contro
l’Akatsuki.
Inarcò
un sopracciglio masticando un’imprecazione quando sentì la voce squillante di
Ino, intravedendo poi la figura slanciata dell’amica che la raggiungeva di
corsa, la coda spettinata che sferzava l’aria dietro di sé.
«Fronte
spaziosa, sono riuscita solo ora a liberarmi dei miei impegni!» Esalò dopo aver ripreso parte del fiato, allacciandosi un
bottone del top che indossava quel giorno. Sakura roteò gli occhi, indicandole
la rete che copriva le ginocchia, cadutale fino alla caviglia.
Ino
ridacchiò colpevole, mentre comprendeva il motivo per cui le era scivolata
lungo la gamba: quella non era sua.
«Ino-pig,
non hai il coprifronte,» notò Sakura con una punta di irritazione nella voce,
che la bionda finse di ignorare. Si guardò la vita, punto in cui di solito
legava il coprifronte, prima che le gote le si arrossassero vivacemente.
«Credo
di averlo dimenticato, Sakura.»
Quest’ultima
aprì la bocca per porgere una domanda che le premeva sin da quando Ino l’aveva
raggiunta, ma non appena vide la rete scivolare ancora lungo la gamba della
kunoichi, sbuffò.
«Non
credere che ti accompagni da Shikamaru, ci tornerai dopo la riunione con
l’Hokage!»
Un
sorriso malizioso si distese sul viso di Ino, mentre Sakura arretrava
spaventata.
«Oh,
come se queste cose a te e Naruto non
capitassero mai, Fronte spaziosa!»
Shikamaru sbadigliò sonoramente,
sollevando appena il capo dal cuscino.
«Che diavolo vuoi a quest’ora
del mattino, Choji?» Domandò con la
voce impastata dal sonno, ignorando palesemente la sveglia sul comodino che
segnava le undici e mezza passate.
L’Akimichi gli mostrò il suo
miglior sorriso, afferrando da terra un coprifronte con fascia viola nella mano
destra, mentre con la sinistra teneva salda una rete simile a quella usata
dall’amico di fronte a lui.
«Devi dirmi qualcosa riguardo al
motivo per cui tutte le mattine ti trovo così stanco, amico?»
Un grugnito si levò nella stanza,
soffocato dal cuscino. Un occhio antracite squadrò il ragazzo in piedi di
fronte al letto con seccata ovvietà, prima che Nara si mettesse a sedere,
stiracchiandosi.
«Sai già che la Yamanaka è una
seccatura, Choji. Non c’è bisogno che mi ripeta.»
Choji sorrise, pensando però
quanto Shikamaru dovesse apprezzare quella seccatura a cui spesso, negli ultimi
tempi, si sottoponeva.
(429 parole.)
N/a
Mah.
Questa flash!fic l’ho scritta tanto, tanto, taaaanto tempo fa. Oggi ho deciso
di farle vedere la luce del web solo perché ho notato una carenza di ShikaIno –
e perché mi mancavano, un sacco.
Il
tutto si basa su una totale assenza nella shippuden
del coprifronte di Ino, e sulla somiglianza nel modo di vestire tra Shikamaru e
Ino. ♥
Beh, mi ritiro. Se vorrete
farmi sapere un vostro parere, ne sarei davvero felice.
(Il titolo è preso
dall’omonima canzone di Joe Cocker; in tutta sincerità, penso che Ino non tenga
nulla addosso, ma fa nulla. (L)
M.