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Autore: sweetPotterina    10/04/2011    7 recensioni
Tutti sanno che ad Hogwarts niente passa inosservato, ogni segreto, anche il più celato, alla fine viene alla luce.
I muri hanno orecchie, i quadri persino la voce.
Pochi, però, sanno che i misteri più intriganti sono quelli che si svolgono alla luce del sole, come gli s/fortunati eventi di due malcapitati giovani che sembrano destinati a incontrarsi/scontrarsi più volte nel corso della loro adolescenza, all’interno delle mura del castello. Nessuno dà poi tanto peso a queste vicende, definendoli del tutto usuali, addirittura di routine, ma un osservatore più attento, come me, sa che quando in mezzo ci sono un ingenuo Gryffindor e una perfida Slytherin niente è normale.
*Prima classificata al contest "Neville Paciock – Pansy Parkinson {Characters' Contests Second Edition}" indetto da Only Me.*
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Neville Paciock, Pansy Parkinson
Note: OOC, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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QUINTO ANNO - AMICO

Nuovamente usata, segretamente piangi perché, accecata dall’amore, non vuoi accettare la verità.
A discapito dell’opinione comune, anche tu hai un cuore, in fondo.
Un’ombra improvvisamente si avvicina e in fretta ne nascondi ogni traccia. Nessuno deve saperlo.
-Vattene idiota- sibili, riconosciuto l’impiastro.
-Piangere per lui è da idioti.
Sai che ha ragione. Si legge sul tuo volto colpito, nel tuo orgoglio visibilmente ferito.
-Come osi? Sparisci- insisti umiliata.
Neville invece si china su di te, posandoti un fazzoletto sulle ginocchia.
Stupore. -Perché?
-È quello che farebbe un amico.
Sospetto. -Noi non siamo amici!
Lo vedi scrutarti attentamente e sparire.
-Lo so- odi in lontananza.
Tu semplicemente non capisci, non puoi.

***

SESTO ANNO – UN OTTIMO PARTITO

-Longbottom ha una corteggiatrice.
Pettegola alzi lo sguardo sul tavolo nemico, notando una bionda Ravenclaw chiacchierare con il Gryffindor eccitata.
-È Lunatica, capirai!
-Strano no? Ha occhio, sui ragazzi.
Inarchi un sopracciglio, valutando la stabilità mentale della tua amica.
–Sei impazzita?
-Pensaci, è parecchio migliorato, anche se non puoi definirlo bello.
Con l’ES ha dimostrato di avere fegato, senza contare che è un Purosangue cui il denaro non manca. Volendo, è un ottimo partito!
Il suo discorso non faceva una piega.
-È Gryffindor- replichi improvvisamente incerta.
Daphne però fa spallucce e tu ti ritrovi a voltarti per guardarlo davvero.
Da qualche parte, in camera tua, conservi ancora il suo fazzoletto.

***

SETTIMO ANNO - DOPOTUTTO

Il caos regna sovrano tra le mura del castello.
La gente urla, corre, piange, e c’è chi combatte o chi, troppo codardo, si nasconde.
Fasci di luce verde, come un oscuro arcobaleno, attraversano i respiri di uomini e donne, anziani e bambini, portando solo morte certa.
Eppure nessuno desiste, aggrappandosi forsennatamente a quella lontana voce della speranza.
Persino tu, stavolta non piangerai o scapperai, ma lotterai al fianco dei tuoi amici per sopravvivere.
Negli ultimi mesi, hai mostrato il tuo coraggio e la tua fedeltà, scontrandoti contro il regime dei Mangiamorte senza la benché minima esitazione ma, adesso, è arrivato il momento di dimostrare al mondo che anche tu sei un vero mago, degno studente della casata di Godric Gryffindor.
Oggi non deluderai te stesso.
Non deluderai nessuno.

Un urlo femminile attira la tua attenzione su un Mangiamorte. Istintivamente lo schianti e corri in soccorso della ragazza a terra ferita.
Pur riconoscendo la sua divisa verde e argento la trascini dietro delle macerie al sicuro.
Chino su di lei, non ti occorre spostarle i neri capelli dal volto per riconoscerla, sai che è lei.
Eppure la carezzi, e sorridi impercettibilmente quando vedi il suo petto continuare a respirare.
Lei però indietreggia, sussultando al lieve tocco della tua mano.
-Sei al sicuro adesso.
I suoi occhi si assottigliano incerti e titubanti, e tu ne approfitti per soddisfare la tua curiosità.
-Che ci fai tu qui?
Tremante, Pansy però rimane in silenzio con gli occhi terrorizzati.
Provi allora compassione per lei che, così fragile e disavvezza a questo genere di cose, non ha mai dovuto convivere con i pericoli costanti della guerra, protetta dagli agi del suo nome e della sua reputazione.
-Perché voleva ucciderti?
Lei scuote la testa e i suoi occhi ti rispondono, riempiendosi di lacrime.
Di colpo impacciato, le sorridi per rassicurarla. -Tranquilla, va tutto bene.
Una piccola bugia, perché non sai come tutto finirà; sai, però, di avere un compito da svolgere in cui il tempo è essenziale, così ignori la sua occhiata scettica e ti rialzi.
-Rimani nascosta qui, nessuno ti vedrà.
Sgomenta, le sue mani sul tuo mantello ti bloccano.
Non ti crede, lo leggi nei suoi occhi.
–Quando sarà tutto finito ti manderò a prendere. Te lo prometto.
Non c’è incertezza o esitazione nelle tue parole, ma solo assoluta e palese sincerità, che abbatte persino il cuore più diffidente.
La vedi improvvisamente farsi forza sulle braccia per sedersi meglio, prima di provare a tirarti nuovamente giù.
Passano pochi attimi dal momento in cui decidi di assecondarla, ritrovandoti poi senza rendertene conto a sfiorare le sue labbra.
Un piccolo e delicato bacio, che dura soltanto un istante.
-Perché lo hai fatto?- chiedi, conscio delle tue gote rosso fuoco.
-Perché non sei male, dopotutto- ti confessa semplicemente, accennando un sorriso.
I tuoi occhi allora cadono per la prima volta nelle sue pozze nere e tutto inaspettatamente si ferma mentre le sue parole rimangono sospese nel tempo, assopendo attorno ogni rumore, ogni paura.
Rimanete che voi due, soltanto.

***

EPILOGO – QUINDICI ANNI DOPO

È passato molto tempo da quel tragico giorno e tante cose sono cambiate, persino qui, in questa vecchia e rude fortezza che conserva anni e anni di tradizione.
La creatività del Cappello Parlante si è esaurita, tanto che le sue canzoncine durante lo smistamento sono divenute alquanto noiose.
Noiose, come la monotonia e la routine che si sono istaurate nel castello, portando nostalgia per quei tempi ormai lontani.
Tuttavia c’è chi è rimasto sempre lo stesso: più alto e più sveglio, tu adesso sei un uomo, e perfino qualcosa di più.
-Buon giorno, professor Longbottom.
-Buon giorno, Nick.
-La vedo parecchio eccitato, qualche novità?
-Bhè, oggi ho la prima lezione con la classe di mio figlio.
-Oh, sì. Ho avuto modo di conoscerlo ieri sera dopo lo smistamento: Gryffindor, proprio come suo padre.
Il tuo petto è colmo di orgoglio, ti si legge in viso.
Più volte, in passato, mi sono chiesto se tu hai mai scoperto che la giovane Slytherin non era mai stata in pericolo quel giorno, che non era lei l’obiettivo del Mangiamorte nonostante per qualche ragione i tuoi occhi hanno visto soltanto lei. Mi sono anche chiesto se Pansy Parkinson ha poi capito che quell’impulsivo bacio datoti è stato dettato da qualcosa di più, che semplice gratitudine.
Potevo, certo, anche sbagliarmi, dopotutto sono soltanto un vecchio fantasma ancora schernito per essere quasi senza testa. Cosa potrei capirne io?
-A proposito, sua moglie come l’ha presa?
La tua espressione cambia repentinamente, e con un sorriso tirato ti gratti la testa rispondendomi impacciato. -Non molto bene a dir la verità.
Ma, oggi, sfido chiunque ad avere qualche dubbio!



NdA:
Buon salve a tutti! Ed eccoci arrivati alla fine di questa raccolta. Riguardo gli ultimi due paragrafi/capitoli, come avrete notato, essendo quelli decisivi, mi sono dilungata scrivendo delle flash al posto delle drabble.
Ho poco da dire a riguardo, se non che spero vi sia piaciuta fino alla fine. È stato divertente e alle volte difficile scrivere di questa coppia, ma sono soddisfatta del risultato finale. Vi saluto con il mio più sincero ringraziamento, a tutti voi che mi avete seguita e avete commentato questa piccola follia. Grazie!!!
Note:
-Il quinto capitolo si svolge durante la fondazione dell’Esercito di Silente, dunque immagino un Neville più sicuro di sé, e di conseguenza in grado dire la propria senza averne però paura. Oltretutto si considera che dall’anno precedente, dal Ballo del Ceppo, lui inizia ad avere un certo interesse per Pansy, dimostrato in questo paragrafo dal suo gesto di porgerle il fazzoletto.
-Il sesto capitolo è volto ha mostrare come finalmente anche Pansy inizia ad interessarsi a Neville.
-Nel settimo anno/capitolo Neville si sa che ha abbandonato la goffaggine e le insicurezze degli anni precedenti divenendo un grifondoro a tutti gli effetti (questo ho cercato di dimostrarlo nei primi righi del capitolo) con tanto di coraggio e ardimento necessario per affrontare la battaglia. Ma al contempo è anche maturato, segretamente, il suo sentimento per Pansy, forse infine ricambiato.
-Epilogo: Credo sia chiaro, ma nel caso non lo fosse, la storia viene narrata dal fantasma Nick quasi senza testa, che a dispetto degli altri fantasmi c’è lo vedevo bene come cantore più o meno imparziale, visto che non riuscendo a spaventare più nessuno nonostante il suo aspetto non credo abbia di meglio da fare se non curiosare in giro. Infine è il fantasma che più mi sta simpatico!
-Fonti: www.lumos.it

   
 
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