To the last syllable of recorded time;
[Soul/Maka,
community syllables of time.
Fluff, fluff e ancora fluff. Ed un
po’ di sano erotismo.
Dedicated to aki_penn.]
#1. Nessuno ti
porterà mai via da me
Maka
strinse con forza Soul al petto, mentre Blair di fronte a lei dondolava
sensuale nella loro direzione; il solito sorriso da gatta aperto prepotente sul
viso, una sicurezza che fece deglutire rumorosamente la Meister.
«Cosa vuoi ancora, Blair?» Nonostante
avesse posto quella domanda, Maka sapeva bene dove la gatta volesse andare a
parare con tutte quelle movenze sensuali: Soul. Quella maledettissima,
fintissima e sensualissima strega bramava, desiderava, esigeva Soul. Il suo Soul.
«Voglio
la mia falcettina, Maka-chan,» miagolò con furbizia sinistra negli occhi,
mentre la giovane artigiana sentiva la sua arma rendersi più innocua e meno
attenta. Sospirò, masticando tra i denti un «Uomini» ricco d’odio.
La
Meister fissò per un secondo di troppo il corpo nudo della ragazza di fronte a
sé, pensando che in quell’ultima settimana fossero finiti nella stessa situazione
almeno una decina di volte. Iniziava a non sopportare più l’idea che Soul fosse
così desiderato da una come Blair che, a differenza sua, possedeva curve e
sensualità a non finire.
Maka
roteò gli occhi verdi, rafforzando la presa su Soul. Ed in quel momento,
l’anima dell’arma sembrò sciogliersi in un vacuo senso di piacere, contro di
lei. Anche senza guardarlo, Maka capì che non erano stati i seni di Blair a far
scatenare quell’effetto, ma il suo piccolo ed acerbo petto contro il quale Soul
era stato volutamente schiacciato, in un segno di evidente possesso.
L’artigiana
scosse i codini soddisfatta, pensando che, forse, qualche attrattiva l’aveva
pure lei.
«Mi
dispiace. Soul è mio. Non te lo darò mai,» dichiarò ad alta voce, sbattendo le
ciglia color miele e fissando la bocca di Blair imbronciarsi infastidita.
La
gatta pestò i piedi a terra, come una bambina: «Ma uffa, Maka-chan! Tu passi
con Soul giorno e notte, lascia
giocare anche Blaaaaair!»
Mentre
Soul riprendeva la sua forma, Maka diede le spalle alla strega fasulla,
dirigendosi verso casa. Ignorò bellamente i piagnistei della ragazza, sentendo
la sua arma raggiungerla.
Anche
senza girarsi, Maka poteva immaginare il ghigno di divertimento sul volto di
Soul: «Decisamente cool essere conteso da due donne. Seppur una per nulla
sensuale,» le disse ammiccante, e, prima che potesse proteggersi, un Maka-chop gli finì dritto in testa.
«Puoi
benissimo andartene da Blair, se ti va!»
Soul
si massaggiò il bernoccolo sulla testa, aprendo maggiormente il proprio ghigno.
Abbracciò le spalle della ragazza, arrivando ad un centimetro del piccolo naso
a punta.
«E
lasceresti che qualcun’altra mi portasse via da te, Maka?»
Le
gote le si colorarono vivacemente, mentre gonfiava le guance imbarazzata. Girò
il capo dall’altra parte, mentre Soul scoppiava a ridere divertito.
Avrebbe
ribattuto contro quell’ilarità se lui, fugace, non le avesse rubato un bacio.
Anzi, tre.
(444 parole.)
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un sorriso”.
N/a
Piccola raccolta senza
pretese sulla coppia Soul/Maka ispirata ai prompt
della Syllables of time, community che consiglio a chiunque piaccia scrivere.♥
Saranno sette
flash!fic leggere, con dosi di fluff e erotismo tragicomico gratuito a non
finire. E le dedico tutte ad aki_penn, senza motivi
particolari, semplicemente perché mi va così. :)
Spero possiate
apprezzare e, magari, anche lasciare un commento. *__*
Sempre (?) vostra (!),
M.