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Autore: piemme    14/04/2011    5 recensioni
Bella è una fotoreporter che si trova in Africa ma qui viene rapita. Che succederà? Chi sono i rapitori? E cosa vogliono da lei?
Genere: Avventura, Erotico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Una nuova vita
Editor fotografico online

Cap 10

 

“Edward…” sussurrava presa dagli spasmi del piacere. Quelle parole non fecero che farmi impazzire ulteriormente. Iniziai a lasciarle piccoli baci sull’incavo del collo usando la lingua in più parti. Era davvero bella. Si torturava le labbra mentre avviluppò le sue gambe al mio bacino.

“Bella…sei bellissima…” tutto ciò era sbagliato ma non riuscivo a fermarmi. Come quella notte in cui mi approfittai di lei dormiente, senza ritegno ero completamente rapito dal suo corpo. Una sorta di smania vorace si impossessò del mio corpo e della mia mente. Poteva l’amore portare alla pazzia? Si, poteva. La cosa scioccante era che Bella mi assecondava. Scioccato ma piacevolmente sorpreso continuai la mia tortura. Il suo corpo fremeva e tremava sotto la mia lingua gelida e vogliosa del suo calore. Mi piaceva vederla struggersi di piacere per me. Sentivo come un senso di appagamento che mi portava anche a pensare che in fondo si stava innamorando di me. Tutto questo era estremamente sbagliato ma estremamente eccitante. Bella aveva rapito i miei sensi per farne ciò che più le piaceva. Portai le mie labbra al suo orecchio.

Mi hai rapito via l'anima con un potere cui non posso resistere *” mi guardò estasiata, rossa come non mai e sensuale senza volerlo. 
 

“E allora non farlo…”  Mi fermai, agitato come non mai. Attirò il mio viso sulle sue labbra ricercando un bacio dolce e appassionato al tempo stesso. Ma che mi stava succedendo? Ma che mi stava facendo Bella? Era una strega? Si, decisamente.

“Non è così semplice Bella…” mi staccai velocemente da lei ansante. No, non doveva andare così, lei doveva ritornare a casa e vivere felice per il resto della sua vita. Con me non avrebbe avuto una vita ma una lenta e inesorabile discesa verso la morte.

“Perché? Perché Edward? Mi sfuggi sempre. Sembra quasi che tu abbia paura di me.”

“Non ho paura di te ma di me. Io non sono quello che si può definire un buon partito. Sono un mostro, un assassino…sono un…”

“Un uomo leale  e coraggioso che lotta per il bene comune e per la sua gente. Contro le ingiustizie e le sopraffazioni. Quanta gente hai salvato Edward? Quanta?” La guardai esterrefatto. Come aveva cambiato così all’improvviso il suo atteggiamento nei miei confronti? Mi ero perso qualche capitolo.

“Bella, tu non sai con chi hai a che fare…”

“Invece lo so. La tua è solo una maschera. Il cattivo solitario che protegge i deboli. Non ti si addice più scheggia questa idea di supereroe che deve scontare le sue pene. Tu sei molto di più di quello che vuoi far credere.” Si avvicinò lentamente con uno sguardo luminoso ma al contempo minaccioso per me. Feci l’unica cosa che sapevo mi avrebbe tolto da quel guaio. Attaccare.

“E cosa sarei piccola?”

“Sei un ragazzo che si è innamorato ma non so per quali stupide ragioni evita questo amore.”

“Tu non mi conosci. Non sai niente di me!” Ormai era addossata al mio corpo, le sue mani vagavano tra i miei capelli e le nostre labbra stavano per toccarsi nuovamente.

“E’ vero ma ho capito che non sei così insensibile come vuoi farmi credere. Tu hai un’anima vera.”

“Io non ho un’anima, è morta con il mio corpo. Sono un vampiro.”

“Non è vero. La tua anima è preziosa come te e io…io mi sono resa conto solo ora di questo…” Oh Bella! Perché mi doveva fare questo effetto? Lasciva toccava il mio petto e sensazioni di estasi cominciavano a prendere il sopravvento. Chiusi per un attimo gli occhi beandomi del suo tocco e di quelli dolci dita affusolate che lente martoriavano il mio corpo freddo. Fuoco e ghiaccio insieme. Dolcezza e passione. Vita e morte. No! Scansai le sue mani mentre Bella mi guardava allibita.

“Io…devo andare…io devo andare…” ripetei come una mantra più a me che per convincere lei. Dannatamente stupido!

“No! Non andare. Per favore chiariamo quello che sta succedendo tra noi, ti prego Edward.” Mi ero davvero messo in un bel guaio.

“Non c’è niente da chiarire. Tra noi non c’è e non ci sarà mai niente.”

“Come puoi dire una cosa del genere? E prima, sul letto? Cosa è stato per te?” Mi guardava come se volesse fulminarmi con gli occhi.

“Niente. Come tutte le altre.” Mi  pesavano quelle parole perché non erano vere ma soprattutto perché sapevo di averla ferita. Mi girò le spalle lasciando i suoi pugni stretti sui fianchi. Stava piangendo? “Io…io vado…” Fu l’unica cosa che riuscì a dirle ma provai ad avvicinarmi sfiorandole delicatamente il braccio ma Bella non lo percepì perché rimase lì, ferma ed immobile mentre io uscivo dalla sua tenda e di sicuro dal suo cuore.

 

 

POV Bella

 

Quindi era vero. Lui mi aveva trattato come tutte le altre. Mi aveva usato. Altro che innamorato! Lui voleva solo una cosa da me per poi scaricarmi come un sacco di patate e magari raccontare come mi aveva portata a letto. Era ancora lì ma non mi girai. Non potevo e non volevo dargli la soddisfazione di vedermi piangere. Doveva capire che lui per me contava meno di zero. Ed era così. E sarebbe stato così…e…ma chi volevo prendere in giro! Maledizione! Non riuscivo a girarmi perché mi sentivo male al solo pensiero che se ne fosse andato lasciandomi di nuovo da sola. Non sapevo se questo fosse amore ma di certo provavo un’angoscia che mi portava ad essere tremendamente triste. E poi se ne andò lasciandomi da sola con il mio tormento e con la mia rabbia che sfogai con un pianto liberatorio. Povera disillusa Bella! La solita sfigata con gli uomini. Persino con i vampiri! Non era proprio aria! Mi buttai sul letto cercando conforto nel mio fido cuscino che non mi avrebbe mai tradita. Il destino si accaniva contro di me. M aveva portato via le mie ragioni di vita ed ora voleva farmi innamorare di un vampiro stupido fino al midollo osseo. Un incubo! La mia vita stava diventando un incubo!

“Maledizione!” Lanciai il cuscino in aria quando sentì uno sbuffo. Era Jacob.

“Ehi! Vacci piano!” Prese il cuscino e mi guardò per un attimo interrogativo. “Stai piangendo?”

“No, che pensi…” Non sapevo come giustificarmi. La mia spavalderia stava lasciando il posto al patetico tentativo di non soffrire.

“Si certo Bella. Non mi dire che stai piangendo per quel pesce lesso?”

“No.” Serafica senza fronzoli. Era l’arma migliore.

“Invece credo di si.”

“Credi male Jacob. Per quale ragione dovrei piangere per un vampiro?”

“Tipo perché ti ha scaricata dicendoti che sei bella ma non gli interessi?” Bastardo!

“Non sono cose che ti riguardano Jacob! Ed ora se vuoi uscire mi vorrei cambiare.” Ma non feci in tempo a finire la frase che me lo ritrovai incollato al mio corpo. “E lasciami Jake!”

“Voglio solo che tu possa fare la differenza…”

“La differenza di cos…” e mi baciò. Un bacio caldo, violento. Un bacio alla Jacob. Passionale e caldo come lui. Lo lasciai fare afferrandogli i capelli e stringendolo di più a me. Al diavolo Edward Cullen! Al diavolo tutti! Non era nel mio stile piangermi addosso a qualcosa che nemmeno esisteva nella realtà. Quando si staccò da me, un sorriso enorme era stampato sul suo viso. Che infante!

“Questo è stato un bacio!”

“Oh per carità Jake! Non fare il bambino!” sbottai decisa. “Era solo un bacio.”

“E pensa quando faremo l’amore…”

“Stai a bada cucciolotto…non fantasticare troppo.”

“Perché tu non vorresti? Ti assicuro che sarebbe un’esperienza indimenticabile.”

“Si certo. Dovrei prima riuscire a trovartelo sotto tutto quel pelo.”

“Ma ti assicuro che poi non lo lasceresti più!”

“Ok, ho già sentito abbastanza! Esci di qui immediatamente!”

“E il bacio?”

“Il bacio cosa?”

“Non dirmi che non hai provato niente?”

“Non ho provato niente.” Amen!

“Bella non negarti la passione.” Eh?

“Come scusa?” Lo guardai stupita e alquanto incazzata.

“Tu mi piaci, io ti piaccio quindi…”

“Quindi sparisci prima che ti riempia di botte!” Lo spinsi fuori dalla tenda chiudendola velocemente. Per oggi ne avevo avuto abbastanza di stronzi abbronzati e cadaverici. La realtà era che stavo perdendo tempo dietro a Edward e sprecato completamente il mio cervello dietro a Jacob. Stavo perdendo di vista la mia priorità: ritrovare Matthias. In qualche modo dovevo scappare da quel posto e cercarlo. Ma non sapevo come. Era impossibile sfuggire alla doppia sorveglianza di vampiri e licantropi. Ero in trappola. Era inutile pensare e ripensare a un qualche modo per fuggire, era tutto troppo difficile e patetico da mettere in atto. Potevo tagliare il pelo ai licantropi e impalettare i vampiri? Ok, il mio cervello era ormai fuso. Decisi di prepararmi per la festa. Trovai dei pantaloncini e un top, giusto per non sembrare troppo elegante ad una festa nel deserto. Chissà poi quali ragazzi avrei incontrato, magari stregoni, leprecauni, fatine e quant’altro. Cominciavo a detestare questo mondo fatato. Non ero fatta per credere a tutte queste cose. Già era difficile vivere nel mondo reale per me, era impensabile trovarmi in questo di mondo. Andava oltre la mia immaginazione. Era semplicemente oltre. Mi addormentai con tutti questi pensieri, trovandomi, al mio risveglio la faccia di Edward ad un centimetro dalla mia. Rimasi incantata a guardare i suoi meravigliosi occhi verdi. Era bellissimo. Il suo solito sorriso raggelò il mio sangue. Spocchioso fino alla nausea.

“Ti sei incantata? Faccio sempre questo effetto.”

“No, è che hai un enorme e schifoso brufolo bianco proprio sul naso. Potresti usarlo come maionese per le patatine!” Sorrise incredulo alle mie parole. Razza di bastardo impomatato!

“Bella…Bella…sei sempre la solita…”

“La solita odiosa?”

“No, rompipalle.” Serafico e lineare , non c’era niente da dire!

“Vorrei farti notare vampirozzo dei miei stivali, che sei qui di tua spontanea volontà, quindi quale lettera di SPARISCI non avevi capito prima?”

“Sono venuto solo per vedere cosa stavi facendo e come mai non ti trovavi alla festa.”

“Carino da parte tua ma adesso sai cosa stavo facendo e puoi anche andare.” Mi girai lasciandolo solo nella tenda. Non sopportavo un minuto di più la sua vicinanza. Era odioso e strafottente. E dannatamente bello! Maledizione a lui e a tutta la sua settima generazione! Ma quello che vidi fuori mi lasciò a bocca aperta. Altro che festa tradizionale con tanto di maschere tradizionali e donne danzanti con vestiti tribali. Ragazzi e ragazze vestiti in modo assolutamente normale ballavanouna musica rock quasi assordante. Ma che razza di posto era questo! Esitai per un attimo. Non mi piaceva tutta quella confusione e non amavo quel genere di feste.

“Hai deciso di non andarci?” Edward mi guardava con le braccia conserte e uno sguardo strano quasi felice.

“Non credo siano fatti tuoi quello che voglio o non voglio fare!”

“Scusami Ms Acidità. Era tanto per fare conversazione.”

“Cerca di evitare, non me ne frega niente della tua conversazione.”

“Hai paura di sfigurare lì in mezzo? Non sei poi così male, certo sei leggermente sgraziata ma potresti fare anche bella figura se ti ci metti d’impegno.” Era ufficiale: stava facendo di tutto per farmi incazzare di brutto!

“Non sarò una ballerina formidabile ma di sicuro non sono un pezzo di ghiaccio!” La sua espressione era impagabile. Contrito dalla rabbia mi lasciò lì passandomi di lato. Una volta per tutte mi avrebbe finalmente lasciata stare. Mi avviai verso la festa notando Jacob circondato da tante ragazzine che gli sbavavano dietro come cagnolini. E c’erano tutti. Alice, Jasper, Rosalie, Emmett, il dottor Cullen e consorte. Ed Edward. E poi i licantropi. Alla mia entrata mi sorrisero tutti eccetto Edward.  Non ci pensai due volte e mi fiondai direttamente sulla pista da ballo, un piccolo soppalco sulla fine sabbia del deserto. Il ritmo della canzone Naughty Girl di Beyoncè si diffuse nell’aria. Non amavo questo genere di musica ma dovevo cercare in tutti i modi di distrarmi e non pensare a tutti quegli occhi che mi fissavano, soprattutto a due occhi verdi in particolare. Cominciai a muovermi come un automa cercando di seguire nei movimenti una ragazza che ballava divinamente. Certo, non sembrava così complicato. Il suo ballo era fatto solo di strusciamenti! Così cercai di muovermi come faceva lei ma da solista. Chiusi gli occhi immaginandomi di trovarmi su di un’isola mentre toccavo lievemente l’acqua del mare. Una sensazione di beatitudine attraversò il mio corpo. Mi sentivo come se qualcuno stesse accarezzando la mia schiena per poi risalire leggiadramente sul mio collo e il mio viso. Era favoloso. Mi sentivo così leggera. Mi sembrava di sentire della mani che leggere mi mandavano in estasi.

“Lasciala stare!” Un ringhio interruppe il mio sogno. Mi sentì strattonare e riaprì forzatamente gli occhi. Gli uomini che avevo accuratamente evitato erano lì davanti a me pronti ad azzannarsi a vicenda. Che rompimento!

“Edward ma che fai?” cercai di divincolarmi dalla sua stretta ma non ci riuscì.

“Jacob stava approfittando di te.” Mi ringhiò contro.

“Addirittura. E tu come un cavaliere solitario, sei venuto in mio soccorso, giusto?” Mi guardava offeso e stupito. “Beh…so badare a me stessa, grazie!” dissi sprezzante.

“Non le stavo facendo niente.” Jacob tentò di scusarsi. Ma lo zittimmo tutti e due senza distoglierci gli occhi di dosso. Era diventata una situazione insostenibile. Mi sentì leggera come una piuma quando mi accorsi che stavo volando sulle spalle di Edward. E l’atterraggio fu dei più disastrosi.

“Ma che…? Brutto bastardo! Dove mi hai portato?” mi scagliai come una furia contro di lui.

“Adesso mi spieghi perché ti strusciavi con Jacob Black?” mi fissava arrabbiatissimo.

“Io mi struscio con chi mi pare e piace!”

“No! Non fin quando sei sotto la mia protezione!”

“Ma stai zitto! Sei solo geloso Edward Cullen!” Improvvisamente cambiò espressione.

“E se così fosse?” si passava le dita tra i capelli nervosamente.

“Tu me lo devi dire…io…non ti capisco…” mi sentì afferrare per i polsi e i nostri sguardi si infuocarono.

“Bella…io…io…dannazione! Perchè è così difficile? Perché non riesco a parlarti a cuore aperto? Perché?” lo guardai esterrefatta. Ma era lo stesso Edward? Si allontanò da me sconcertato. No, non potevo farlo allontanare.

“Ti prego Edward, guardami e dimmi quello che senti…” Mi avvicinai a lui prendendogli la mano e portandomela al petto.

“Bella, ti prego. E già difficile per me accettare questi sentimenti.”

“Per favore Edward…” lo stavo supplicando. Presi il suo volto tra le mie mani e mi avvicinai ancora di più a lui. “Edward…”

“Bella…io…io…” Un rumore assordante interruppe il nostro idillio mentre lampi di fuoco si abbatterono sul villaggio e sulla festa.

“Aspetta qui Bella, non ti muovere! Arriverò subito!” Edward si allontanò velocemente lasciandomi nel panico totale. Che stava succedendo? Un’ombra si parò davanti a me. Un uomo coperto dal passamontagna mi sorrideva in modo quasi osceno mentre un altro scoppio distruggeva senza pietà ciò che rimaneva del villaggio. L’uomo diceva della frasi in africano che non riuscivo a capire mentre si avvicinava inesorabilmente a me. Cercai di indietreggiare con scarsi risultati anzi peggiorai la situazione perché caddi rovinosamente a terra. L’uomo ormai mi era addosso. Mi strappò il top e si avventò famelico su di me. Tentai di scansarlo sperando che Edward tornasse presto. Ma all’improvviso uno schiaffo assestato ben ben mi fece cadere a terra priva di sensi. Riuscì solo a percepire altri passi di uomo dietro di me, prima che il buio avesse la meglio.

Quando mi risvegliai, mi ritrovai in una stanza spoglia di mobili, con una sola finestra e una porta. Mi alzai rimanendo al centro del letto. Notai una figura nera seduta su una poltroncina.

“Chi diavolo sei?” gridai all’essere che mi stava davanti ma che ancora non si mostrava pienamente.

Uhmm…come siamo gentili…” Uscì dal buio per mostrare due occhi azzurri che risaltavano su una figura scura snella.

“Damon. Damon Salvatore per servirla.”

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Scusate il ritardo ma questo capitolo è sembrato più un parto! L’ho riscritto una marea di volte! Speriamo almeno che non sia poi così male. Comunque grazie mille! Un bacione!

 

 

* Senza di te di John Keats

 

   
 
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