Salve
a tutti...
premetto (e chiedo umilmente perdono per questo)
che non ho letto i libri di Harry Potter, (ma vi assicuro che sto
rimediando!) la mia conoscenza dei singoli episodi si basa quindi sui film!
Nella
mia FanFiction l’unico ad essere a conoscenza della fatto
che Lucius Malfoy è un Mangiamorte è il figlio Draco, che non ha denunciato il
padre,
ma si è opposto alla volontà di Lucius di far diventare seguace di
Voldemort anche lui.
E diciamo
che i due ragazzi protagonisti della storia
sono un po’ meno agguerriti l’uno contro l’altra.
Buona
lettura gente … ^.^’
PIECES OF A DREAM
di
Stregha
You don’t remember me but i remember you
I lie awake and try so hard not to think
of you
but who can
decide what they dream?
And dream i
do ...
( Evanescence – Taking over me )
L’unica luce che rischiarava quella buia notte sul
terrazzo della Torre di astronomia era quella argentea
della Luna che rifletteva sulle acque scure del lago appena sotto il castello,
in un angolo con i volti rivolti verso l’orizzonte due sagome:
- Perché? - queste parole
uscirono dalle labbra di Hermione con un leggero sussurro
- Perché sei bella…di
quella bellezza indiscutibile. Sei dolce, simpatica, gentile, premurosa,
ingenua, intelligente… !-
Silenzio. Imbarazzo.
-
Per tanto tempo ho aspettato che queste parole uscissero dalle tue labbra, per
tanto tempo ho cercato di percepire un segnale, un qualcosa che mi facesse
anche solo sospettare un tuo interesse nei miei confronti, ma puntualmente da
parte tua ricevevo solo insulti, frasi di disprezzo
rivolte a me, alla mia famiglia, ai miei amici; a volte, in quelle poche parole
che pronunciavi senza offendermi, percepivo qualcosa, e allora tornavo
sorridente al mio dormitorio, ripensando a quel momento in qui scherzando, per
sbaglio, mi sfioravi la mano, e frettolosamente mi dicevi “Ti stanno bene i
capelli in questo modo!”, cercando di immortalare il momento, sperando che il
tempo si fermasse, ma inevitabilmente arrivava il giorno dopo e di nuovo tutto
come prima, solo insulti, solo disprezzo.
Per
molto tempo ho aspettato paziente e speranzosa un po’ della tua attenzione,
stando ben attenta a non far trapelare nulla, cercavo
di nasconderlo persino a me stessa. Quando poi hai iniziato la tua relazione
con Pansy, mi sono resa conto che mi stavo solo prendendo in giro, mi sentivo
ridicola, una stupida ad aver anche solo pensato ad un qualcosa tra noi due, Tu
Draco Lucius Malfoy, il purosangue per eccellenza, non avresti mai degnato
neanche di uno sguardo una “sporca mezzosangue”; e così, lentamente e
inconsciamente, il cancello del giardino che racchiudeva i miei sogni, le mie
speranze si è chiuso alle mie spalle, lasciandomi
fuori.
Poi
è arrivato Ron, in punta di piedi, discretamente è
entrato nella mia vita!
Piano
piano a fatto si
che nascesse qualcosa in me, un affetto speciale; Lui è dolce, passionale,
sensibile, mi capisce e mi conosce. È costantemente presente, rimaniamo ore ed
ore a parlare, senza accorgerci che il tempo scorre veloce, la vita passa
fulminea intorno a noi, ma dentro la nostra bolla di sapone, tra riflessi
colorati e goccioline di rugiada, tutto è fermo incredibilmente pieno di vita,
ma immobile…nulla passa!
Lui
è reale, Lui è la mia realtà, il quotidiano, Lui c’è
di giorno, alla luce accecante del sole e di notte, illuminato dal candido
chiarore della luna.
Ma
quando ogni luce scompare, quando persino la luna si spegne e il mio corpo
trova conforto tra il calore delle coperte e i miei occhi lentamente si
chiudono, li ci sei Tu!
Tu
sei nei miei sogni, in quel mondo che è solo mio. Ci sei sempre stato, c’eri
allora, appena ci siamo conosciuti, e ci sei ora, esattamente come prima.
Nei
miei sogni Tu mi stringi a te, accarezzi io mio viso, baci le mie labbra e ogni
risveglio è una piccola tortura, penso a Te le prime ore del mattino, fino
a che non torno completamente alla
realtà, torno a Lui, voglio Lui!
E poi di nuovo, la luce si spegne, il suo volto
scompare, arriva Morfeo che mi conduce fino a Te, di nuovo, per un'altra
notte!”
I
suoi occhi che fino a quel momento erano rimasti fissi come ipnotizzati dal
ritmico fluire delle onde lontane del lago, velati di malinconia e d' imbarazzo, si alzarono, fluttuanti nell’aria frizzantina
dell’autunno, trovarono riparo sul volto di Lui, che, con stupore persino di se
stesso, era attraversato da un’ amara lacrima, una lacrima che nascondeva una
ferita assai più amara e dolorosa.
Avrebbe
voluto stringerlo, baciare quelle lacrime, curare quella ferita.
Rimasero
per qualche istante immersi ognuno negli occhi
dell’altro, come in un labirinto senza uscita, poi il palmo della mano di Draco
andò dolcemente a posarsi sulla guancia sinistra di Hermione, la punta delle
dita carezzava lievemente il lobo dell’orecchio, mentre il pollice esplorava la
pelle vellutata degli zigomi; Dando a Lei il tempo di realizzare e quindi di
reagire, si avvicinò dolcemente alle sue labbra, fino a sentire il calore del
suo respiro sulle sue, esitò ancora un istante, con gli occhi di ghiaccio
ancora persi nell’oscurità degli occhi di Hermione, sembrò trovare la via del
ritorno solo quando il labbro superiore sfiorò quello della ragazza, lei
socchiuse gli occhi, lui imitò quel gesto, di nuovo il labbro superiore, poi
quello inferiore…come in molti sogni che ormai da troppo tempo animavano le
notti di entrambe, ignari ognuno dei sentimenti dell’altro.
A
Hermione sembrò non terminare più quel momento. Le loro labbra che dolcemente
si univano, le loro lingue che prepotentemente si intrecciavano
esplorando ogni angolo delle loro bocche, mentre mani tremanti si immergevano
tra i capelli. Draco si scostò delicatamente da lei,
tenendole sempre il volto tra le mani, lei rimase immobile, poi sembrò
tornare lentamente alla realtà, sentì un pizzicore agli occhi, si rese conto
che si erano riempiti di lacrime – Io…devo andare…- disse con voce tremante, si
voltò e senza pensarci troppo rientrò al castello correndo.
In my field of paper flower
And candy clouds of lullaby
I lie inside my self for hours
And watch my pourple sky fly over me
( Evanescence – Imaginary )
***
-
Draco, ma dove sei stato? – domandò Blaise con un filo di ansia
nella voce, andando incontro all’amico quando lo vide rientrare al dormitorio,
poi senza aspettare una risposta – ti cerca Piton, credo ci sia tuo padre. Ma di un po’… eri con la Granger?- Draco rivolse uno sguardo
raggelante all’amico, nominare Hermione nel bel mezzo della sala comune dei
Serpeverde! – Non mi sembra il caso ora, Blaise!- disse assicurandosi che
nessuno avesse ascoltato, poi si incamminò verso
l’uscita – Vado a cercare Piton –
-
Draco!- una voce fredda e autoritaria fece sobbalzare il ragazzo che, immerso
nei suoi pensieri, vagava per i corridoi del sotterraneo alla ricerca del
professor Piton
-
Papà, mi cercavi?- disse il ragazzo appena riuscì a distinguere la figura del
padre nella penombra di un angolo
-
Ero venuto per parlare con il professor Silente di questioni private, ma
venendo qui la mia attenzione è stata distolta da una
scena a dir poco rivoltante- disse Lucius con un tono accusatorio e
un’espressione di disgusto sul viso, Draco si sentì impallidire, ma cercò di
riprendere il controllo di se e con tono vago disse – A che ti riferisci?-
l’espressione di disgusto sul volto di Lucius si tramutò in rabbia, con uno
scatto strisciò vicino al figlio, lo afferrò violentemente per un braccio
-
Mai più voglio ritrovarmi davanti agli occhi la scena di questa sera sulla
Torre di astronomia. Mai più Draco! Hai disonorato già
abbastanza il nome dei Malfoy!- le parole uscirono
dalle sue labbra come un sibilo di serpente e come gelide lame trafissero le
orecchie e il cuore di Draco, come se fossero un tutt’uno. Senza avere neanche
il tempo di rispondere al padre, Draco di ritrovò di
nuovo solo nel sotterraneo.
***
-
Hermione?! non
ti senti bene? Sono appena le dieci e già sei a letto!- disse Ginny sedendosi
sul letto di Hermione con un pizzico di stupore nella voce
-
Ho un forte mal di testa - la sua voce era tremante e triste – e poi domani
abbiamo una giornata pesante, vorrei riposare!- Ginny la guardò con occhi
sospettosi che Hermione non vide poiché il suo viso
non sembrava voler uscire da sotto la leggera trapunta, storse il naso e disse
– Ron ti cerca, che gli dico?- Hermione si sentì una lama trafiggerle lo
stomaco, esitò un istante, di nuovo i suoi occhi si riempirono di lacrime, si
strinse ancora di più nelle coperte e cercando di controllare le emozioni nella
sua voce disse – Digli che non mi sento bene e che ci vediamo domani mattina.
Non ce la faccio proprio ad alzarmi!-
-
Ok!ma…sei sicura di non avere la febbre? Ti accompagno da Madama Chips? –
chiese Ginny preoccupata per l’amica
-
No Gin, stai tranquilla! Ho bisogno solo di dormire!- disse
Hermione cercando di liquidare l’amica nel modo più gentile possibile, Ginny
sembrò ricevere il messaggio e lasciò il dormitorio delle ragazze, tornando in
sala comune.
Ooh Solitude
Forever me, forever you
Ooh
Solitude
Only you, only tue
Everyone leaves me stranded
Forgotten, abandoned,
Left behind
( Evanescence – Solitude )
Hermione
si ritrovò di nuovo sola, con i suoi pensieri, con i
suoi ricordi, con i suoi dubbi.
Ricordava
bene quando per la prima volta aveva visto Draco Malfoy come un ragazzo normale.
Era al secondo anno di scuola, lei si trovava in infermeria a sputare palle
di pelo, dopo quell’incidente con la pozione polisucco e proprio in quei stessi giorni di ritrovò a stare nella stessa stanza
con Malfoy, a soli due letti di distanza. Lei rimase in infermeria solo per tre
giorni, ricevendo visite in continuazione, dai suoi compagni, dai suoi amici,
persino i suoi genitori erano andati a trovarla,
mentre lui era rimasto sempre solo, di tanto in tanto veniva il professor Piton
e gli portava i saluti di sua madre “ aveva un appuntamento irrevocabile, ma ti
manda i suoi saluti” queste le parole del professore, ed Hermione assisteva a
quelle scene, tutti i giorni una scusa, e si accorse di quanta tristezza c’era
negli occhi del ragazzo, quando dalla porta d’ingresso entravano quei capelli
corvini anziché la bionda e fluente chioma della signora Malfoy. Da quel giorno
nonostante lui la trattasse con disprezzo, lei riusciva sempre a giustificare
tale comportamento, ogni volta le tornavano in mente quegli occhi di ghiaccio,
solitamente privi di espressioni, che per un attimo si
lasciavano andare alle emozioni, mostrando quello che realmente c’era nel cuore
del ragazzo: solitudine.
Ooh
Solitude, still with me is only you
Capiva
quanto dovesse bruciare il fatto che una babbana
mezzosangue avesse il rispetto e l’amore degli altri maghi, degli amici, dei
suoi genitori, mentre lui, un purosangue appartenente alla famiglia più temuta
di tutto il mondo magico, suscitasse nell’animo delle persone solo timore e
disprezzo, neanche i suoi genitori dimostravano l’amore per il loro unico
figlio, troppo impegnati con il lavoro, con i loro affari.
***
I believe in you
I’ll give up everythimg just to find
you
I have to be with you to live to
breathe
You’re taking over me
( Evanescence – Taking over me )
-
E così è vero? Ti sei innamorato di
lei - le parole di Pancy risuonavano nella testa di Draco in ogni
momento
-
Hermione Granger. Draco sei un illuso… credi davvero
che se anche lei per assurdo ricambiasse i tuoi sentimenti, i tuoi genitori ti
permetteranno di frequentare una dal sangue sporco? Faranno di tutto per
impedirtelo lo sai anche tu!- queste erano le parole che Pancy gli aveva detto quando lui aveva deciso di troncare la loro
relazione.
Si
erano messi insieme al terzo anno e lui l’aveva amata, anche se non per tutto
il periodo che erano stati insieme; inizialmente
l’aveva resa come un gioco, aveva solo 13 anni, non poteva sapere cos’era l’amore,
poi aveva cominciato ad abituarsi a lei, a comprenderla, aveva cominciato a
capire i meccanismi dell’amore, e per un anno e poco più erano stati bene, poi
all’inizio del quinto anno qualcosa era cominciato a cambiare nel sentimenti di
Draco, non in quelli che provava nei confronti della Parkinson, ma in quelli
nei confronti di Hermione. Quando quel giorno era andato
nell’aula di pozioni un po’ prima dell’orario di lezione e aveva trovato
Hermione Granger. Tutta presa nel versare sangue di rospo e zampe di
lucertola nel suo calderone, non si era accorta della presenza di Draco, e lui
era rimasto lì, immobile sulla soglia della porta, senza neanche respirare per
non disturbare l’attenzione della ragazza; per la prima volta si accorse dei
riflessi dorati che emanavano i suoi capelli quando un raggio di sole li
colpiva, poi lei aveva alzato il volto e con un sorriso sorpreso l’aveva
salutato. Lui era rimasto spiazzato da quel gesto e non sapendo cosa fare era
andato via, senza rivolgerle la parola. Era andato a rintanarsi nel bagno del
sotterraneo e per tutto il giorno l’unica cosa a cui aveva pensato era a quel
sorriso, che pur essendo forzato e imbarazzato, aveva una sfumatura dolce.
La
ragazza che lui aveva sempre preso in giro, disprezzato, umiliato.
Nei
giorni seguenti si rese conto di quanto era forte il desiderio di incontrarla
per i corridoi, e quando accadeva riusciva solo a distogliere lo sguardo
imbarazzato; ormai Pancy non gli bastava più, inizialmente aveva creduto di
poter nascondere questo sentimento dietro il suo rapporto con la ragazza, ma
con il tempo gli diventò impossibile anche questo. Quando
era con lei cercava Hermione, quando si abbracciavano, quando si baciavano,
quando facevano l’amore desiderava Hermione al suo posto, e nessun’altra.
-
C’è un'altra?- la domanda a cui Draco non rispose e che fu per Pancy Parkinson
la conferma a tutti i suoi dubbi.
Are
all my thoughts of you, sweet raptured light
***