- Presto, correte - urlò Lina agli altri dietro di lei. - Dobbiamo uscire da qui prima possibile!

- Dannato Xellos - imprecò Zelgadis. - Pagherà anche per questo, lo giuro!

Lo scaltro Mazoku, dopo aver attirato il gruppo di Lina con uno stratagemma, li aveva intrappolati in quella specie di "dimensione infernale" ( senza ovviamente spiegargli il motivo ). Dopo aver distratto il demone Paracras con la luce prodotta dal Ra-Tilt, i quattro stavano cercando disperatamente di fuggire da quel luogo maledetto.

- Ci siamo - esclamò Gourry, scorgendo un improvviso chiarore poco lontano. - Quella dev'essere l'uscita!

- Speriamo - gemette Amelia. - Ma ho un brutto presentimento...

Davanti a loro comparve un'enorme porta spalancata, che dava sull'esterno; questa era il tramite tra il mondo reale e quello di Paracras; ma proprio mentre stavano per oltrepassarla si ritrovarono di fronte il volto sorridente di Xellos.

- Ben arrivati - esclamò il demone, col suo modo di fare irritante. - Ci avete messo un po' per tornare indietro... non è che avete avuto problemi, vero ?

- Tu - ringhiò Lina, agitando il pugno. - Palla di Fuoco !!!

L'incantesimo della maga andò a vuoto. Xellos agitò l'indice con noncuranza, senza farsi neppure un graffio.

- Tzk tzk - esclamò. - Suvvia, ti sembra il caso di prendertela in questo modo ? In fin dei conti, non è da tutti fare un "giro turistico" del regno oscuro di Paracras...

- Razza di bastardo - fece Gourry tra i denti.

- Va bene, d'accordo, vi ho attirati qui perché avevo bisogno del vostro aiuto: questo portale stava cominciando a diventare pericoloso per il mondo degli uomini, tanto che mi è stato chiesto di provvedere affinché venisse chiuso, ed è stato allora che ho pensato a voi...   

- E non potevi dircelo prima ?!?

- Cerca di riflettere - ribatté il demone a mò di scusa. - Se ve lo avessi detto prima, non avreste accettato!

- Puoi scommetterci - risposero gli altri in coro.

Improvvisamente alle loro spalle giunse un grido lugubre e minaccioso.

- Che cos'è questo suono ? - domandò Lina preoccupata.

- Ah sì, dev'essere Paracras con i suoi seguaci... è in anticipo, non lo aspettavo così presto!

- Che cosa hai in mente, Xellos ?

- Andiamo Lina - gemette Amelia. - Dobbiamo scappare da qui, e presto!

- Sì, questa mi sembra la soluzione migliore - fece notare Xellos, massaggiandosi la nuca. - Tuttavia c'è un piccolo problema: se questa porta rimane aperta, Paracras e le sue truppe potranno uscire liberamente e sterminare il genere umano...

- E perché non hai chiuso quella porta allora ?!?

- Per questo mi serviva il vostro aiuto - spiegò il demone. - Vedete, questa porta non può essere toccata da noi demoni, non da quelli di un certo livello almeno, perciò...

- Perciò hai pensato bene di servirti di noi - concluse Lina furibonda.

- Sei molto perspicace Lina, vedo che hai centrato la situazione!

- Va all'inferno !!!

- Andiamo Lina - intervenne Gourry. - Non c'è tempo da perdere, stanno arrivando!

- Sì, c'è solo un ultimo "piccolo particolare" però...

- Parla - tagliò corto Zel, mettendo mano alla spada.

- Oh, una cosuccia da niente: il fatto è che la porta può essere chiusa solamente dall'interno... A parte questo, vi auguro buona fortuna, addio!

Così dicendo, Xellos scomparve.

- Che cosa voleva dire con questo ? - chiese Gourry confuso.

- Che siamo VERAMENTE in un mare di guai - esclamò Lina inorridita. - Se fuggiamo da qui, lasciando aperto l'ingresso, Paracras distruggerà il mondo; se chiudiamo l'ingresso, siamo condannati a restare qui dentro per l'eternità...

- Ma questo è terribile - urlò Amelia. - Che cosa possiamo fare ?!?

Le urla gutturali di Paracras e dei suoi demoni erano sempre più vicine. Lina e gli altri rabbrividirono al pensiero di ciò che li aspettava; solamente Zelgadis si sforzò di rimanere calmo e riflettere; alla fine però la chimera prese una decisione.

- Andate!

- Cosa ? - Lina non credette alle proprie orecchie.

- Muovetevi, non c'è tempo da perdere - ribatté Zelgadis, spingendoli bruscamente oltre la soglia che dava sull'esterno.

- Ma... Ma... Zel, che cosa stai facendo ?!?

- La porta deve essere chiusa dall'interno, per questo è sufficiente che sia UNO di noi a farlo...

- NO - urlò Amelia, quando finalmente comprese. - Non puoi farlo, no! Ci dev'essere un'altra soluzione...

- Aspetta, non fare sciocchezze - fece eco Gourry, cercando di impedire alla chimera di chiudere la porta.

Zelgadis spinse indietro lo spadaccino con un'onda d'urto, dopodiché fece per chiudere le pesanti porte con un gesto deciso; in quella però Amelia si frappose fra lui e lo stipite, con le lacrime agli occhi.

- Amelia, vattene - esclamò lui, con fare brusco.

- No - rispose lei piangendo. - No, non ti lascio qui, non posso... Io non voglio perderti Zel, non voglio !!!

- Amelia...

Per un attimo, che a loro parve interminabile, i due si fissarono negli occhi. Alla fine però Zel chinò mestamente il capo e spinse via Amelia con decisione. Prima che la principessa di Seillune potesse rialzarsi, Lina l'afferrò per trattenerla; seppure quell'idea non piacesse nemmeno a lei, sapeva benissimo che non c'era altra soluzione.

- Addio Amelia - mormorò Zelgadis, sforzandosi di sorridere. - E' stato bello conoscerti...

Come ebbe detto queste parole, le porte si chiusero con un tonfo.

- Zel... Noooooooooooooooo !!!

Non appena Zelgadis ebbe chiuso l'ingresso, Paracras e i suoi demoni giunsero alle sue spalle. Malgrado la loro rabbia e il loro furore, percepirono chiaramente il grande spirito combattivo della chimera.

- Sei tu che hai chiuso il portale ? - domandò Paracras.

Per tutta risposta, Zelgadis sfoderò la spada e si voltò ad affrontarli.

FINE

NOTA:

"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni

Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...