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Autore: _araia    15/04/2011    2 recensioni
La domenica sera, non per tutti uguale.
Genere: Poesia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E’domenica sera, le insegne per strada sono già accese, invitano tutti ad entrare.

E’ domenica sera, per il pianista del locale, le dita affusolate sta riscaldando, intonando un ritmo di jazz.

E’ domenica sera, anche per il cameriere, che sta annodando la cravatta nera, un altro giorno di lavoro si prospetta quella sera.

E’ domenica sera, per quella ragazza che sta provando tutti i vestiti per uscire con le amiche e il ragazzo che le piace.

E’ domenica sera, per quel bambino che a casa non vuol tornare, nonostante le grida della madre, vuol stare ancora fuori a giocare.

E’ domenica sera, per la nonna che aspetta l’arrivo dei nipoti, per mangiare ciò che con tanta cura ha preparato, per essere orgogliosa della sua grande famiglia.

E’ domenica sera,  per la moglie, il cui marito si prepara per la cena di lavoro, o per l’amante.

E’ domenica sera, per quel ragazzo che con le sue nuove cuffie nell’orecchio, si aggira per le strade della città, cercando di tornare a casa il più tardi possibile.

E’ domenica sera, per quei fidanzatini che hanno perso la cognizione del tempo e sono ancora sulla panchina del parco a sognare un futuro che sanno di non avere in comune.

E’ domenica sera, per le due amiche in pasticceria davanti al tè che hanno fatto freddare, mentre ancora si lamentano degli uomini, proprio perché non ne hanno uno.

E’ domenica sera, per quegli amici che si apprestano a suonare, davanti alla folla e a cuori che vorrebbero conquistare.

E’ domenica sera, per quella coppia di anziani che guarda il telegiornale ad un volume altissimo, l’udito sempre più fragile.

E’ domenica sera, per quella famiglia che sta tornando a casa, dopo la bella vacanza, di cui le foto saranno l’unico ricordo.

E’ domenica sera, per quel gruppo di amici che mangiano tutti insieme sulla terrazza, vino e divertimento accompagnano la serata.

E’ domenica sera, per quel contadino, che nonostante il giorno e l’ora è ancora ad arare i campi.

E’ domenica sera, per quel ragazzo che ha progettato ogni particolare della serata, per una proposta alla sua fidanzata.

E’ domenica sera, per quella ragazza che davanti alla tv, ingozzandosi di gelato, piange un amore finito.

E’ domenica sera, per quei ragazzi che vogliono dimenticare la pessima settimana appena passata.

E’ domenica sera, per quel impiegato che ancora pensa al progetto da proporre al proprio capo.

E’ domenica sera, per quel dottore che anche di domenica lavora.

E’ domenica sera, per quel barbone, che al ciglio della strada, con dei giornali sta progettando il suo giaciglio per la notte.

E’ domenica sera, alla mensa dei poveri, si da anche un dolce, probabilmente scaduto.

E’ domenica sera, per quella ambulanza, che corre per le strade contro il tempo e mai avrà una vacanza.

E’ domenica sera, per quel bambino che appena nato, che appena respirato il puzzo del mondo, non ha più una madre.

E’ domenica sera, per i malati terminali, che sul letto d’ospedale segnano mentalmente un meno uno alla propria esistenza.

E’ domenica sera, per quella ragazza che ha scoperto di essere malata e ha accettato la morte ormai vicina.

E’ domenica sera, per quella donna malata di tumore, ma che ancora spera.

E’ domenica sera, per tutti coloro vittime di una calamità, i quali non hanno più casa, amici e parenti.

E’ domenica sera, per coloro che non ci sono più, il cui corpo viene decomposto in una tomba fredda.

E’ domenica sera, per quelli che furono, che spero veglino su di noi da lassù.

E’ domenica sera.
  

 
N.d.A.
Un grazie a Guccini che in qualche modo mi ha ispirata, e un grazie particolare alla vita. 


   
 
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