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Autore: Ale san    16/04/2011    2 recensioni
Alessio andava in su e in giù per la sala d'attesa senza darsi un attimo di pace. Picchiettava nervosamente il piede per terra e fissava la porta in cui era stato ricoverato Lorenzo, il suo Lorenzo, senza nemmeno distogliere per un secondo lo sguardo. Aveva troppa paura. Aveva paura di perderlo.
“Ho bisogno di sapere come sta!” Urlò catturando l'attenzione degli altri presenti nella sala d'aspetto.
“Chi?” Rispose questa sempre più confusa.
“Oggi è stato ricoverato Lorenzo Picasso e voglio sapere come sta! E se ce la farà...” Aggiunse abbassando lo sguardo. I genitori del suo ragazzo si avvicinarono a loro sorridendo. Erano preoccupati quanto lo era Alessio.
{Alessio x Lorenzo. Shonen-ai, ambientato in ospedale}
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '{Adolescence: between lovers, jealousies and friendships.'
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I don't wanna lose you


Alessio andava in su e in giù per la sala d'attesa senza darsi un attimo di pace. Picchiettava nervosamente il piede per terra e fissava la porta in cui era stato ricoverato Lorenzo, il suo Lorenzo, senza nemmeno distogliere per un secondo lo sguardo. Aveva troppa paura. Aveva paura di perderlo. E lui non voleva. Poche ore prima il suo fidanzato, ebbene sì era gay e stavano insieme da ben due anni, aveva fatto un incidente con il motorino subendo dei danni in tutto il corpo. Fortunatamente l'incidente era avvenuto vicino all'ospedale e le ambulanze erano arrivate subito per ricoverarlo. Non appena aveva saputo dell'incidente, era corso immediatamente in ospedale con tanta preoccupazione che lo affliggeva.

Vide uscire un'infermiera sulla trentina e le corse incontro sospirando. I genitori di Lorenzo, Leonardo e Chiara, lo guardarono con una dolcezza immensa. Sapevano bene quanto Alessio amasse il loro figlio e quanto fosse ricambiato.

L'infermiera lo guardò confusa e si sistemò gli occhiali.

"Ho bisogno di sapere come sta!” Urlò catturando l'attenzione degli altri presenti nella sala d'aspetto.

"Chi?” Rispose questa sempre più confusa.

"Oggi è stato ricoverato Lorenzo Picasso e voglio sapere come sta! E se ce la farà...” Aggiunse abbassando lo sguardo. I genitori del suo ragazzo si avvicinarono a loro sorridendo. Erano preoccupati quanto lo era Alessio.

"E' suo fratello?”

Stava per parlare, ma il padre lo interruppe.

"No, Lorenzo è mio figlio.” Poi indicò Alessio. “Lui è il suo ragazzo.”

L'infermiera sgranò gli occhi a sentire quelle parole. Ad Alessio montò subito una rabbia infinita.

"Beh, cosa c'è?! Scommetto che lei è una fottuta omofoba, dico bene?!” Urlò senza controllo.

"Come si permette!”

"Alessio, calmati.” Disse Chiara accarezzandogli il braccio per consolarlo.

Il ragazzo andò a sedersi sulla sedia e si prese le mani fra la chioma color pece. Dai suoi occhi acquamarina iniziarono a scendere le lacrime. Alessio era un ragazzo orgoglioso e piangeva raramente, ma quando si trattava di Lorenzo, tutto per lui era possibile. Chiara gli andò accanto abbracciandolo.

Non voglio perderlo, Chiara. Non voglio che muoia.”

Lo so.”

Lo amo.”

Lo so.” Continuò a ripetere.

Cosa devo fare?”

La mamma sorrise, comprensiva dello stato d'animo del ragazzo: paura, rabbia, ma tanto amore e preoccupazione per la persona amata.

Non devi fare niente. Devi solo aspettare. Ascolta, tesoro, sai che Lorenzo non vorrebbe mai vederti in questo stato.”

Annuì con la testa chiudendo leggermente gli occhi.

Ce la farà. Lui è forte.”

Sì, ma lo hanno detto i dottori.” Incominciò singhiozzando. “Che i danni che ha riportato sono gravi.”

Chiara non seppe più cosa dire: abbassò lo sguardo consapevole di tutto ciò.

Ora lo stanno operando. I medici stanno facendo di tutto.”

Voglio rivedere il suo sorriso, voglio baciarlo di nuovo, accarezzarlo, coccolarlo e fare l'amore con lui. Cosa farò quando lui non ci sarà più?”

Chiara gli diede uno schiaffo forte. Alessio si toccò la guancia con le dita sgranando gli occhi. Non si sarebbe mai aspettato di ricevere uno schiaffo da una donna dolce come lei. Chiara gli voleva dare una lezione di vita perché non poteva essere così pessimista. Doveva lottare e pensare positivo. Sapevano tutti che Lorenzo era forte e che ce l'avrebbe fatta.

Smetti di essere così pessimista e vedi di pensare positivo! Lui ce la farà, okay? Mio figlio è forte e vedrà che lotterà con tutte le sue forze per non morire.”

Annuì e passarono così un po' di ore. L'orologio appeso nella sala d'attesa segnava le otto di sera. Più i minuti, i secondi, le ore passavano e più l'ansia cresceva. L'operazione non era ancora finito. Quanto cazzo dura?! Pensò Alessio cercando di consolarsi con del caffè e di conseguenza per rimanere sveglio. Non sarebbe andato via dall'ospedale finché i medici non avrebbero dato loro notizie sulle condizioni del ragazzo.

Pochi minuti dopo vide uscire un medico dalla sala operatoria. Tutte e tre corsero subito dall'uomo. Sembrava avere un'espressione felice. Forse ce l'aveva fatta!

Come sta mio figlio, dottore?” Chiese Leonardo agitato.

L'operazione è andata bene ed è fuori pericolo.”

L'espressione di Alessio passò da triste a sorpresa. Avrebbe voluto baciare il dottore da quanto era felice! Sapeva che il suo Lorenzo ce l'avrebbe fatta anche se era stato troppo pessimista.

Dice davvero?!”

Il dottore annuì sorridendo e disse che, però, doveva restare qualche altro giorno in ospedale per rassicurarsi che tutto andava bene.

Possiamo vederlo?” Chiese la madre.

Certo. Si è appena svegliato.”

Senza farselo ripetere due volte, il ragazzo corse nella stanza e, non appena lo vide, il suo cuore si fermò e gli venne una fitta allo stomaco. Lorenzo era disteso su un letto con il viso pieno di graffi e lividi e dei tubicini che stavano attaccati al suo corpo. Dette uno sguardo all'elettrocardiogramma e notò che i suoi battiti erano normali e questo lo fece rassicurare. Gli andò vicino e si inginocchiò al capezzale del letto prendendogli la mano e baciandola dolcemente. Il ricoverato sorrise mettendo una mano nei suoi capelli.

Non sforzarti troppo, amore. Sei stato appena operato!”

Non preoccuparti. Sto bene. Anche se sono un po' stordito ancora.” Gli disse con una voce leggermente roca. Alessio appoggiò la testa sul suo ventre e subito sentì la mano morbida del suo ragazzo intrufolarsi nei suoi capelli. Leonardo e Chiara stavano osservando la scena con il cuore pieno di tenerezza.

Avevo paura di perderti. Tantissima paura.”

Non pensarci. Ora sono qui.”

E io ti amo più che mai.”

Anch'io ti amo.”

Giuro che lo denuncio quel figlio di puttana.” Mugugnò Alessio ripensando al guidatore che aveva causato l'incidente.

Non è stata colpa sua. Un pedone ha attraversato improvvisamente e la macchina si è fermata di colpo, quindi ci sono andato a schiantare forte.” Spiegò sorridendo.

Allora denuncio il pedone!”

Lorenzo si mise a ridere aggrottando le sopracciglia in un modo adorabile, come era suo solito fare. Alessio non seppe resistere ulteriormente. Lo prese delicatamente stando attento a non fargli male e unì le sue labbra con quello del suo ragazzo intrufolando la lingua birichina nella bocca dell'altro alla ricerca della sua. Lorenzo ricambiò subito cingendo con le braccia le spalle del giovane e sentendo il contatto metallico dei due piercing che Alessio portava sotto le labbra.

Se non è amore questo.







Buon pomeriggio a tutti! :) Rieccomi tornata dopo un po' di assenza. Parto subito dal dirvi, riferendomi più che altro ai fan e ai lettori, che per ora la fan fiction “Amore tra di loro? Mai!” non la continuo perché l'ispirazione ha deciso di prendere e andarsene. -.- Della serie: faccio le valigie e ti abbandono! State tranquilli che non la cancello e che prima o poi riprenderò a scriverla. Meglio tardi che mai, come si suol dire! :D

Parliamo ora di questa piccola one-shot. Come ben vedete, appartiene a una serie e ciò significa che questa non sarà la sola scritta su questi due. Ce ne saranno anche altre. Quindi diciamo che è una serie di missing moments, one shot, ecc. Non so ancora se scriverò a capitoli perché spesso inizio e non concludo spesso per l'ispirazione che manca nel continuarla. Ho questo timore, quindi per evitare, ho deciso di scriverne tante, ma staccate. Infatti vi starete chiedendo: ma perché non ha iniziato con loro che si incontrano? Non ho iniziato con il loro incontro perché sono in ordine sparso. Detto questo, spero di essere abbastanza chiara! Ah, poi vi volevo anche dire che ci saranno anche altre coppie, oltre a questa! Poi vedrete. ;)

Un bacio, alla prossima!

  
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