Anime & Manga > Star Driver
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Autore: Isara    17/04/2011    0 recensioni
Ok, un'altra fan di Star Driver che va pazza per il pairing HeadxSakana. Siccome anche io - come sicuramente molti altri - sono rimasta un po' a bocca asciutta dopo il finale di Star Driver, ho deciso di scrivere una one-shot a riguardo. Giusto perché amo Sakana-chan (♥) ed anche la coppia, ovvio u^u
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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La terraferma. Finalmente posso ammirarla.
Sin da quand'ero bambina mi era parsa una meta irraggiungibile, ma ora sono qui. I miei piedi riescono a percepire il sapore di qualcosa che è libero dal mare, non più circondato da tutta quell'acqua. L'odore delle montagne è molto più presente qui, non si mischia all'aria salmastra.
Ero consapevole del mio ruolo come sacerdotessa, non avrei mai potuto immaginare la mia presenza qui. Pensavo sarei rimasta per sempre sull'isola. Ed invece è tutto cambiato, sin da quando ho conosciuto lui.

Dal primo sguardo, capii che non era una persona qualunque, riuscivo a vedere la sua determinazione attraverso i suoi occhi.
Sebbene si avvicinò a me con fare tranquillo, riuscii a percepire le sue vere intenzioni. Nonostante questo, lo lasciai fare. Mi piaceva, sapevo a cosa mirava, ma mi piaceva.
Effettuai l'Apprivoise senza alcuna esitazione, in quel momento mi fidavo ciecamente di lui, lui che diceva di chiamarsi Reiji Miyabi. Il pittore di tutti quei magnifici quadri. Questi ultimi riuscivano a farmi immergere in un mondo totalmente diverso da quello in cui vivevo, un mondo perfetto, il mondo che desideravo. Riusciva a far sembrare quest'isola un luogo libero, non più una prigione.
Lo accontentai, lasciandogli spezzare il mio sigillo. Riposi talmente tanta fiducia in lui, che cedetti al mio ruolo di sacerdotessa, lasciandomi catturare e lasciandomi trattare come un pesciolino in gabbia.
"Sakana-chan". È questo il nomignolo che mi aveva dato. Ne ero felice, dentro di me sorridevo ogni volta che lo pronunciava.

Ma ora non credo di poter più gioire delle sue richieste. La storia di Sam è arrivata ad una conclusione, così come la nostra storia. Mi chiedo se sia riuscito a raggiungere il suo obiettivo ora, se sia felice.

E io? Posso considerarmi anche io una persona felice?

Ora che mi sono allontanata dall'isola, ho cercato di incominciare a vivere serenamente, come una normale ragazza. E così come ogni altra adolescente, non ho forse il diritto anche io di vivere come tale? Senza preoccuparmi di proteggere qualcosa se non la mia stessa felicità?

Sono sicura che però, non posso trovarla qui. Non in un luogo dove non posso ammirare il paesaggio visto da un'altra persona, condividere quelle emozioni con lui, che riesce a rendere il mondo reale un luogo più gentile tramite colori che non possiamo ammirare normalmente con i nostri occhi, nonché a rendere eterno quel momento in cui il nostro cuore sobbalza per ogni singola emozione provata nel guardare ogni pennellata.
Non proverò più una sensazione simile. Non sarò più felice.

Fisso il mare, nel momento in cui il sole sembra gettarsi dentro quella pozza di acqua che si colora di varie sfumature grazie alla luce. Il rumore di un traghetto mi distrae da quel momento.
"Deve provenire dall'isola." penso, voltando il mio sguardo verso i passeggeri che si incamminano verso l'esterno dell'imbarcazione.
È da un po' di tempo che mi capita di sedermi al molo, ad osservare ogni singola persona che scende da quel traghetto. In fondo spero che possa venire anche lui, che possa tornare da me. Ma in realtà quanto potevo contare per lui? Mi aveva lasciata andare, quindi non avrei mai dovuto sperare che potesse raggiungermi.
Tiro un profondo respiro, mentre mi alzo da quella panchina, rassegnata all'idea di non poterlo più vedere.
Ho deciso, questa sarà l'ultima volta che mi siederò qui, attendendo la mia felicità. Non verrà mai, forse dovrei cercarla altrove, anche se mi sembra un'idea impossibile. Nessuno riuscirà a farmi provare quelle stesse emozioni.

Ormai il traghetto si è quasi del tutto svuotato, mi volto per un'ultima volta a guardare i volti di quelle persone, ma è inutile sperarci. Sarebbe l'ora di tornare a casa, di abbandonare ogni desiderio nel poterlo incontrare di nuovo, anche se la sua voce continua a chiamarmi.
"Sakana-chan."
Ha riempito così tanto la mia mente, che ora mi sembra del tutto reale.
"Sakana-chan. Scusa se ti ho fatto attendere così tanto."

È qui. Il futuro che tanto desidero è qui.
   
 
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