"Pronto?"
"Johnny, tra mezz'ora fatti trovare pronto, se no quanto è vero che mi chiamo Jimmy ti faccio diventare più basso di quello che sei."
"Sì, anche io ti amo"
"Mezz'ora non un secondo di più! A dopo"
Ok John respira, hai mezz'ora, è un tempo più che sufficiente per farsi una doccia, vestirsi, rendersi presentabili e trovare la scarpa mancante.

* * * * * * * * * * * * * * * * * * *

"Mpf, fortuna che ero io che dovevo essere veloce."
"Sta zitto e sali in macchina"
"Allora che si fa stasera??"
Mi bacia, più che altro mi sfiora le labbra, e mi accarezza il volto con la mano, poi sorride.
"Magari potresti venire a casa mia, mangiamo qualcosa e guardiamo un film con una birra. In alternativa usciamo con Matt, Brian e Zack e beviamo fino alle tre del mattino."
"L'idea di bere fino all'alba è allettante. . .ma preferisco passare la serata con te."

* * * * * * * * * * * * * * * * * * *

"Ahahahahahahahahahahahahahahah"
"Ahahahah. . .perché stiamo ridendo?"
"Ahahahahahahah. . .booooh"
Gira tutto; vedo doppio; la testa scoppia, eppure sembra tutto così leggero, come se fosse un sogno.
Credo di aver bevuto una trentina di birre, una bottiglia del buon caro zio Jack e una di Vodka. . .non è tanto, no?!
La sua espressione cambia, le rughe della fronte si distendono e gli occhi gli diventano di un strano grigio, diventa serio.
"Johnny, mi ami??"
"Jim ma che dom-"
"Voglio sapere se mi ami davvero, devo sapere se mi ami davvero."
"Dio! Certo che ti amo Jim! Sei la cosa migliore che mi è capitata, sei tutto per me. Ti ho dato il mio cuore Jim, la mia anima, tutto me stesso, ti amo e nulla mi farà mai cambiare idea. Ti Amo."
"Ahahahahahah John da quando sei così romantico?!"
"Da quando tu sei così stronzo!"
Mi fa una linguaccia e continua a ridere.
"Andiamo a dormire??" biascica tra una risata e l'altra.
"Se proprio vuoi."

* * * * * * * * * * * * * * * * * * *

"Jiiiim parliamo un po'. . .io non ho sonno."
"Domani"
"Ma-"
"Niente ma Johnny, ora dormiamo. . .domani sarà una gran bella giornata"
Sorride, quanto adoro il suo sorriso. L'ho sempre ammirato per questo, anche se tutto andava male riusciva sempre a sorridere.

* * * * * * * * * * * * * * * * * * *

Sono le 4.00 AM, mi sveglio di sopra salto, con un mal di testa incredibile. Sono girato con la testa verso la finestra, coperto appena dal lenzuolo. Non è ancora del tutto giorno, la luce filtra fioca dalle tende. Da un piccolo scorcio si può vedere il sole che si leva in cielo. Gli alberi sono circondati da una leggera nebbia e sui vetri della finestra ci sono delle goccioline d'acqua dovute all'umidità.
Allungo il braccio verso Jimmy per vedere se anche lui si è alzato. I polpastrelli scontrano qualcosa di freddo, ma non sono le lenzuola. Mi giro lentamente, come se facendolo a quella velocità potrebbe cambiare qualcosa, vorrei sbagliarmi, ma purtroppo non è così. Mi metto seduto sulle ginocchia per poterlo vedere meglio. Non sto piangendo, lo fisso, è piegato su un lato, gli occhi chiusi, il petto immobile. Una fitta allo stomaco mi colpisce e gli occhi iniziano a pungere. Vengo colto da una rabbia improvvisa, vorrei rompere tutto, ma non riesco a muovermi.
Gli poso un ultimo bacio sulle labbra, un bacio pieno di rabbia, amore, tristezza, frustrazione. So che quello sarà l'ultimo, l'ultima volta che staremo vicini, perchè ora lui non c'è più.
Mi avvicino di più a lui, lo stringo tra le braccia e appoggio la testa sul cuscino, vicino la sua; chiudo gli occhi, mentre le lacrime scendono copiose sul volto, finalmente riesco ad addormentarmi.

* * * * * * * * * * * * * * * * * * *

Niente riesce a togliermi dalla testa che si sia suicidato, ma poi ci penso bene e mi chiedo come sia possibile che una persona che nonostante i problemi era sempre allegra si sia tolta la vita. Forse non c'è niente di cui stupirsi, forse sono io che mi faccio troppi film, forse dovrei essere al suo funerale invece di starmene su questo letto a commiserarmi per non averlo salvato, forse, forse, forse. Ormai nella mia vita non ci sono più certezze, solo forse.