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Autore: shinzui    19/04/2011    2 recensioni
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Ladynotorius assistente moderatrice
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 8 ff TT
-Mi devi ascoltare!- urlò Robin a pochi centimetri dal volto di Stella.
A queste parole la ragazza abbassò lo sguardo serio -Che cosa?- domandò in modo cupo -Cosa dovrei ascoltare? Altre bugie pronunciate dalla tua bocca?-
-Bugie?- il moro era rimasto perplesso, davvero lei pensava che lui fosse in grado di mentirle, sì è vero forse qualche volta era successo, ma era per il suo bene - Che diamine dici Stella! Io...- -TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO PASSATO INSIEME È STATA SOLO UNA GROSSA MENZOGNA, NON È VERO?!- lo interruppe urlando la ragazza.
-MA COSA DICI? DAVVERO CREDI CHE PER ME NON CONTINO NIENTE TUTTI QUEGLI ANNI PASSATI INSIEME? PENSI SUL SERIO CHE I SENTIMENTI DI AMICIZIA VERSO DI VOI NON FOSSERO SINCERI?- Robin non sapeva il perchè ma si era messo ad urlare anche lui -Credi davvero che i miei sentimenti verso di te non fossero reali?- queste ultime parole furono un sussuro appena percepibile, parole ormai disperse nell'aria, ma in qualche modo il loro destinatario lo avevano raggiunto.
-Io non so più in cosa credere. Non so più cosa pensare- furono le uniche parole di Stella, dopodichè smise di opporre resistenza e scivolò a peso morto per terra.

Il cuore di lei era pieno di sconforto e di confusione. Lei stessa non sapeva cosa fare: la sua testa le diceva di non dargli ascolto, che era una trappola; ma il suo cuore la pregava di ascoltarlo, nel nome dell'amore che per molto tempo li ha legati.
Ma se il suo cuore si sbagliasse, se fosse stato ingannato fin dall'inizio e quel sentimento perdurava nel tempo? E se la sua testa, seppur desse la soluzione più fastidiosa, avesse ragione? E che l'immagine che si era fatta di Robin non era mai esistita.
Robin si inginocchiò davanti a lei -Quei sentimenti io li provo ancora- disse lui quasi in un sussurro.
Stella al solo udir questa frase alzò di scatto lo sguardo "incontrando" i suoi occhi; una manon di lei cominciò a levarsi delicatamente verso la guancia di lui come per fargli un carezza.
Poco prima del contatto con la pelle di lui serrò la mano a pugno e fece per colpirlo, ma lui schivò prontamente e le afferò il polso. Lei non si arrese e gli si gettò addosso, cercando di batterlo in una lotta che consisteva nel sottomettere l'altro al proprio volere.
Finì con Robin a cavalcioni su Stella, mentre le bloccava i polsi così da non permetterle di muoversi.

Stella non ce la fece più e lacrime calde cominciarono a sgorgare da quei pozzi verdi, rigando le sue guance e arrossandole quei bellissimi occhi. Robin a quella vista allentò la presa sui polsi e si levò da sopra di lei, per poi sedersi li vicino a gambe incrociate mentre la osservava.
Non sapeva cosa fare, non comprendeva per quale motivo lei non gli credesse.
-C'è un video!- disse improvvisamente l'aliena come se le avesse letto nella mente -Prova la tua colpevolezza!-
Robin fece per ribattere, ma Stella si alzò in piedi asciugandosi le lacrime e dicendo -L'ho fatto controllare più e più volte da Cyborg, ma non ha mai trovato una traccia che provasse che il video fosse falso!- Robin si alzò in piedi e si pose di fronte a lei, in silenzio.

-Io posso dirti chi è stato, ma non posso provarlo se non con una cicatrice che ho sulla spalla- disse improvvisamente lui.
-Sai che questo non basta. Non posso credere alla tua parola e una vecchia ferita non può provare niente- rispose lei a testa bassa -Vorrei che tutto questo fosse un brutto sogno e di potermi risvegliare e vedere che siamo ancora tutti insieme alla Torre- concluse il moro con voce mesta.
-Mpf! E tu pensi che non l'abbia sperato anch'io o che non abbiamo desiderato che fosse così anche gli altri? Cosa c'è adesso vorresti fare la parte della vittima?- ironizzò lei -Ma Stella, siamo tutti delle vittime, compreso io. Sono stato incastrato e a quanto pare non c'è modo di provare la mia innocenza-
-Ora basta! Sono stufa di ascolt.....- ma Stella non fece in tempo a concludere la frase perchè l'onda durto provocata da una bomba appena esplosa vicino a loro, la scaraventò verso il parapetto facendole battere la testa, così da perdere i sensi, ma la spinta era troppo forte e finì oltre di esso e cominciò a precipitare verso il suolo.
Robin, che anche lui era finito addosso al parapetto, riuscì a tenersi per non cadere giù dal palazzo. Non ci pensò due volte, appena vide Stella precipitare, a lanciarsi per salvarla, dimenticandosi di guardare chi avesse provocato quell'esplosione sul tetto.
Intanto una figura nera, la quale osservava dall'alto di un altro palazzo, lì vicino si dileguò.

Robin cercò di andare il più veloce possibile per raggiungere la ragazza. Appena le fu abbastanza vicino allungò la mano verso di lei afferrandola per un braccio. Lanciò il Bat-rampino appena qualche metro prima dal suolo, raggiungendo la cima di un altro edificio.
Appena toccò terra si preoccupò di Stella -Stella, ehi mi senti? Avanti svegliati, forza!...Accidenti, ha preso una bella botta- Non poteva lasciarla lì, la sua trasmittente era rotta e se uno dei Titans l'avesse trovato in quella situazione avrebbe subito pensato che fosse colpa sua.
Urgevano cure mediche, che lui non era in grado di dare: ma Alfred sì!

Non ci ripensò nemmeno e chiamò subito il Bat-jet, sistemò come meglio poteva la ragazza aliena nel piccolo abitacolo e siccome era troppo stretto per riuscire a pilotare in quello stato si limitò ad accendere il pilota automatico, inserendo infine la destinazione.

Il jet si dirigeva verso la caverna, mentre il ragazzo stringeva la figura femminea tra le sue braccia.
In pochi minuti furono a destinazione; scese il più velocemente possibile dall'aereo, portandosi con se il corpo della ferita.
-ALFRED! ALFRED!- urlò Robin correndo verso il lettino che si trovava nella grotta uminida sotto villa Wayne -Signorino! Cosa succede!- chiese il maggiordomo accorso subito, poichè allarmato dalle grida.
-Aiutami! Si è ferita, c'è stata un'esplosione sul tetto- disse frettolosamente il ragazzo, senza neanche capire se quello che diceva avesse un senso.
Sulla fronte di Stella si era aperta una brutta ferita a causa del colpa e pareva non voler cessare di sgorgare sangue.
Il maggiordomo, pur riconoscendo la giovane componente del gruppo dei Teen Titan, poichè consapevole di quanto fosse cara al giovane, la distese premurosamente sul lettino e cominciò a medicarla.

Robin si guardò i vestiti: erano sporchi del sangue della ragazza. La vista di quel liquido rosso, solo a sapere che apparteneva a lei, gli faceva venire i brividi. Non riuscendo a sopportare la presenza di quel fluido andò a cambiarsi e si mise la tuta da addestramento: molto semplice, totalmente nera, attillata come le originali, ma priva di mantello.
Fu accorto a non togliersi la maschera e aspettò con impazienza che Alfred finisse di curarla.

-Fatto!- disse il maggiordomo raggiungendo il giovane -La ferita era piuttosto profonda, perciò sono stati necessari due punti di sutura. Si stava risvegliando, ma si è riaddormentata appena le ho fatto l'annestesia. Per fortuna non c'è niente di grave, ora sta ancora dormendo, ma dovrebbe risvegliarsi tra poco-. Sentito questo Robin andù subito a vederla.
Vedendo che stava ancora effettivamente dormendo decise di aspettare che riprendesse consoscenza e si sedette vicino a lei.
Ma la stanchezza dopo qualche ora prese il sopravvento su di lui, che si addormentò a ridosso del lettino di lei.


  
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