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Autore: daeran    03/02/2006    2 recensioni
Un terrore più antico del tempo è nascosto nel buio, pazientemente ci attende nell’ombra, lentamente ci trascina nell‘abisso.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora, questo racconto lo ho scritto per partecipare al Primo Concorso "Comitato per Belle Storie". Non sono certissima se si possa considerare horror, ma lo ho inserito lo stesso in questa categoria, fatemi sapere che ne pensate. Detto questo, vi posto il primo pezzo, è breve ma questa è solo una prefazione. ^_-



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Buio

Prefazione

Questa sarà una storia inquietante, una storia orribile, una storia che in pochi oserebbero raccontare e che nessuno, con il senno di poi, avrebbe mai il coraggio di ascoltare.
Solo per il bisogno di farvi conoscere quale è stata la mia vita, vi descriverò i fatti senza fronzoli, senza perdermi in immagini patetiche e romanzate, atte solo a rendere più facile e meno spaventosa quella che è una terribile verità. Tutto ciò che sentirete da me saranno i puri e semplici avvenimenti reali, ciò che davvero è accaduto sotto questo cielo immenso e misterioso, nel corso di innumerevoli anni.
Alla fine del mio resoconto non crederete alle mie parole, negherete che tutto ciò sia possibile, io stesso fatico a credere di aver potuto prendere parte ad una storia così assurda, non riesco a capacitarmi di aver vissuto simili terrificanti momenti.
La nostra cultura ed il nostro mondo, per tutta la vita, insegnano ad ognuno di noi che i fantasmi della nostra infanzia, le ombre che vivono negli armadi, i mostri che attendono pazienti e silenziosi sotto i nostri letti altro non sono che fantasie, immagini prodotte dall’inconscio di bambini terrorizzati, ancora troppo ingenui ed inconsapevoli, incapaci di razionalizzare le paure astratte. Ma se questa non fosse la realtà?
Se la paura irrazionale non portasse i bambini a creare mostri fantasiosi? Se invece la paura portasse gli adulti a negare una terrificante realtà, a descrivere con paroloni incomprensibili un concetto che solo ai bambini appare ancora chiaro e limpido come un ruscello d’alta montagna?
Come reagireste davanti ad una simile ipotesi?
Neghereste anche questo ovviamente, mi considerereste un pazzo, un irrazionale, un idiota che vive al di fuori della realtà, che si nasconde dietro a paure ancestrali per non affrontare il mondo, per fuggire il male ed il dolore di ogni giorno.
Eppure non è così.
Eppure io affronto ogni giorno un Male più antico della vostra stessa definizione razionale di male.
Mi vorrete rinchiudere, mi vorrete zittire ma non importa, è giunto il momento per me di raccontare la verità, di insegnare, se il tempo che mi rimane me lo permetterà, l’unico verbo al quale dobbiamo credere, nella speranza che almeno uno di voi mi dia ascolto e non mi consideri un pazzo, poiché sono rimasto l’ultimo pazzo in un mondo di dotti, razionali e concreti pagliacci, troppo terrorizzati per spegnere le luci e guardare nell’ombra.

Le Tenebre esistono, il Male esiste, i mostri della nostra infanzia ci guardano crescere, ci terrorizzano finché siamo abbastanza piccoli da vederli ma, non appena decidiamo di ignorarli, di voltare loro le spalle, ci attendono infuriati in ogni buio anfratto, pronti a reclamare la loro attenzione e, fino a quando non ce ne renderemo conto, non saremo altro che agnelli sacrificali, ignare vittime che si gettano volontariamente e con il sorriso sulle labbra tra le braccia dei loro stessi carnefici.

  
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