Fanfic su attori > Cast Twilight
Ricorda la storia  |      
Autore: MyImmortal_    23/04/2011    4 recensioni
Eccomi con una breve one-shot su Jackson Rathbone e Ashley Greene.
E' raccontata dal punto di vista di Jackson.
Descrive un'esperienza che gli torna in mente ogni volta che i giornalisti gli porgono una domanda ben precisa.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ashley Greene, Jackson Rathbone, Kellan Lutz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



                                                       LA FAMA...MASCHERA DEI NOSTRI VERI SENTIMENTI


Pov Jackson


Al mondo esterno sembra che a noi gente famosa le giornate vadano tutte per il meglio, ma non è così.
Siamo famosi, sì, ma siamo pur sempre degli esseri umani.
Anche noi abbiamo giornate che vorremmo dimenticare di aver trascorso.
Il fatto è che molta gente è orgogliosa e cerca di nascondere queste giornate.
Io sono una di quelle persone.
Solo che io non rivelo le mie giornatacce non per orgoglio, ma perchè sono fatti personali e raccontare i fatti miei alla gente mi mette a disagio.
Per apparire una star dalla vita semplice, quando un giornalista mi porge la domanda "Ha mai avuto giornate da dimenticare?" rido di gusto e rispondo "Certo che no!".
Ma nella mia mente so che non è così.
Infatti, ogni volta che torno a casa dopo un'intervista in cui centrava quella domanda, mi butto sul letto e ripenso a quellla maledetta giornata dell'estate scorsa.
Ho avuto molte giornate storte, ma mai nessuna è stata struggente come quella.


INIZIO FLASHBACK

Ero a casa di Kellan.
Dopo la promozione di Eclipse nelle sale cinematografiche, per Ashley ero come invisibile.
Il fatto che la donna che amavo mi ignorasse mi faceva sentire uno schifo e Kella se n'era accorto.
Così quel pomeriggio mi aveva invitato da lui per parlare un po'.
Gli avevo raccontato tutto ciò che sentivo per lei, da quando lo sentivo e nel parlarne gli occhi pizzicavano e la vista si annebbiava a causa delle lacrima.
Kellan aveva ascoltato ogni parola del mio monologo, annuendo di tanto in tanto con il capo, ma senza mai interrompermi.
-Non so più che fare, Kell!-conclusi prendendomi la testa tra le mani.
-Io sì, Jay!-disse lui.
Alzai lo sguardo verso il mio amico e lo fissai in attesa di una spiegazione.
-Devi andare da lei e rivelarle ciò che provi!-esordì.
-Sei pazzo?? Se mi rifiutasse potremmo distruggere la nostra amicizia! E in questo periodo è già flebile!-sclerai alzandomi in piedi.
-Questo non lo puoi sapere se non tenti!-rispose pacato, restando seduto sulla poltrona di fronte a me.
-No, no, no, no...-presi a dire mentre mi risedevi sul divano e mi coprivo il volto con le mani.
-Dov'è finito il Jackson estroverso e sicuro di sè che conoscevo?-chiese.
Mi tolsi le mani dal viso e lo guardai negli occhi per poi rispondere -E' andato a farsi f******!!!-.
Intorno a noi calò il silenzio.
Un silenzio teso.
Molto teso.
-Ora basta!-sbraitò alzandosi e venendomi davanti.
MI prese per le spalle e mi sollevò in modo da portare il mio volto all'altezza del suo.
-Sentimi bene perchè non mi ripeterò! Jackson Rathbone! Se non vai immediatamente a dirle ciò che provi giuro che ti caccio di qui a calci in culo! Sono stato chiaro?!-gridò.
Riflettei un momento.
Infondo non aveva tutti i torti.
Forse non sarei stato ricambiato, ma la nostra amicizia sarebbe rimasta e io mi sarei tolto un peso dal cuore che portavo avanti da tanto, troppo tempo oramai.
Era deciso!
-Ok!-gli risposi sicuro.
Mi sorrise e mi lasciò.
Presi le chiavi della macchina ed uscii da casa di Kellan.
Guidai fino al centro di Los Angeles.
Lì parcheggiai davanti ad un negozio di fiori.
Entrai e poco dopo uscii con in mano un mazzo di Iris e Gigli bianchi, i fiori preferiti di Ash.
Diceva sempre che il profumo e la forma perfetta dell'Iris si combinavano perfettamente con il profumo pungente e la forma semplice del Giglio.
Iniziai a camminare verso casa sua.
Mentre camminavo tenevo sulla faccia un sorriso ebete, pensando che stavo andando a rivelare i miei sentimenti alla donna più bella del mondo.
Percosi qualche isolato.
Quando svoltai un angolo, con mia sorpresa la vidi.
Era fuori l'entrata di un bar  e qualch centinaio di metri da me.
Mi imposi di restare calmo.
Non mi dovevo agitare.
Feci un passo verso di lei e mi fermai quando la vidi voltarsi verso l'entrata.
Allungò il braccio sinistro verso l'interno e da lì vid una mno  intrecciare le dita nella sua.
Fece un leggero sforzo come a tirare quella persona.
Quando quest'ultima uscì lo riconobbi.
Si trattava di Joe Jonas, uno dei Jonas Brothers.
Gli occhi mi si riempirono di lacrime nel vederli abbracciati.
Quando poi li vidi baciarsi mi crollò il mondo addosso.
Non poteva essere vero, ma putroppo lo era.
Lasciai cadere a terra i fiori mentre una lacrima mi rigava il viso.
Strinsi i pugni e serrai i denti.
Abbssai lo sguardo e strizzai gli occhi per non scoppiare a piangere davanti a tutta la gente che passava.
Di colpo pestai il mazzo di fiori e lo calciai in mezzo alla strada.
Dopo di che feci retro-front e presi a correre.
-Perchè? Perchè?!-ripetevo ad alta voce correndo, mentre le lacrime mi segnavano il volto.
Perchè era successo?
Che avevo fatto di male?
Non meritavo di vedere ciò che avevo appena visto.
Lui non avea diritto di prendersi la mia Ashley.
Mia.
E quando mai lo era stata?
Quando recitavamo era Alice di Jasper, non Ashley di Jackson.
-Che idiota sei stato, Jackson Rathbone! Un idiota, cretino, stupido e illuso!- mi insultai continuando a correre e lacrimare.
Arrivai al parco, nella zona dove i bambini potevano giocare liberamente.
Mi sedetti da solo su una panchina, strinsi le gambe al petto circondandole con le braccia e cominciai a piangere come un bambino.
Il mio corpo era scosso da violenti fremiti e dalla mia bocca uscivano conori singhiozzi mentre nella mia testa rivedevo le immagini peggiori della mia vita.
A ridestarmi dai mie pensieri fu il lieve tocco di una manina sulla mia.
Alzai lo sguardo e vid davanti ame una bmbinabiondo miele, ricciolina con gli occhioni blu.
Avrà avuto cinque o sei anni, non di più.
-Pelchè pangi?-mi chiese con quell sua dolce vocina mangiandosi le lettere.
M sedetti normalmente e mi sforzai di sorriderle rispondendo -Niente piccoa! Torna pure a giocare tranquilla...-.
-La mamma dice che ce qualcuno pange c'è cempre un motivo valido, altlimenti non pangelebbe!-constatò sedendosi al mio fianco.
Quanto era dolce!
Abbassai ed, instintivamente, singhiozzai ancora due o tre volte.
Sentii le sue manine posarsi sulle mie guancie e voltre il mio viso in modo da incontrare i suoi occhioni.
-Un bel lagazzo come te non deve pangele! Facciamo che ola tu mi lacconti tutto e incieme tlovelemo una cioluzione!- disse asciugandomi con i pollici le lacrime e accarezzandomi gli zigomi.
Per essere così piccola era sveglia e comprensiva.
-Vedi...piango per amore...-iniziai.
-La tua fidanzata ti ha lacciato?-chiese.
Sorrisi e dissi -No, piccola, no! Allora...oggi volevo andare dall ragazza che amo con dei fiori e rivelarle i miei sentimenti...-.
-Che lomantico!-disse unendo le manine sotto il mento.
-Ma prima di arrivare a casa sua l'ho...l'ho vista davanti a un bar a...a bacire un altro...-conclusi con il tono spezzato dai singhiozzi.
Abbassai lo sguardo e strinsi gli occhi pr reprmere le lacrime.
Sentii le sue esili braccine cingermi la vita.
Alzai lo sguardo e la vidi abbracciata a me, con la testa contro il mio petto.
La strinsi anche io e le lasciai un bacio tra i capelli.
Quando si staccò mi guardò e disse -Ce vuoi poccio eccere io la tua fidenzata pel oggi pomeliggio!-.
Annuii e le vidi spuntae sul volto un sorriso che partiva da un orecchio e arrivava dall'altro.
-Charon!-si presentò mettendosi in piedi sulla panca.
Mi alzai e le presi lamano dicendo -Jackson! Per servirla mademoiselle!-.
Detto ciò eseguii un baciamano alla Jasper Whitlock.
La sentii ridere contenta.
Così la misi sulle spalle dicendole di tenersi all mia fronte e inizii a camminare nelle direzioni da lei dettate.
-Mamma gualda!-urlò ad una ragazza bionda seduta su una panchina a leggere un libro.
La ragzza alzò lo sguardo e nel vedere dov'era la sgridò.
-Sharon! Smettila di importunare il signore!-.
Misi Sharon ula panca e dissi alladonna -No, è colpa mia! Sono io che l'ho presa in spalla!-.
La ragaza mi fissò esterefatta per un po' e infine esclamò -Lei è...è...Jackson Rathbone, l'attore?-.
Annuii in risposta.
-Oh mio dio! Io sono una sua grande fan! Può farmi un autografo?-chiese porgendmi il libro.
Presi una biro dalla tasca e autografai The Twilight Saga: Eclipse.
-Mamma, lui è il mio fidanzato!-si intromise Sharon.
-Fi...fidazato?!-disse stralunata la donna fissando la figlia.
Sogghignai per la sua faccia.
-Oh...certo! Piacere, Sarah!-disse porgendomi la mano che strinsi.
-Dai andiamo a giocale!-disse Sharon prendendomi per mano e portandomi di sui amichetti.


FINE FLASHBACK

Sarah e Sharon le vedo molto spesso.
Io e Sarah siamo solo amici, nient'altro!
E' sposata ed ho anche conosciuto il marito.
E' bello sentirsi chiamare "Zio Jackson" da una bambina!
Il loro pensiero rende meno doloroso il ridordo di quella giornata.
**********************************************************************************************************************************************************************************************************************************

Piaciuta?? Spero di sì!
un bacio!
Sara Hale Whitlock Cullen <3
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Twilight / Vai alla pagina dell'autore: MyImmortal_