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Autore: _PureRose    25/04/2011    2 recensioni
"Era soltanto un ciondolo a forma di stella..."
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Yuppi, yuppi, YeH *O*
Salve a tutti, questa è la prima fanfic che posto, basata su un'esperienza personale u.u


"A little Star"
Era soltanto un ciondolo a forma di stella.
Non aveva nessun valore qualitativo, ma era intriso di dolci ricordi, silenziosi dolori e amari rimpianti. Più volte avevo cercato di gettarla via o romperla per liberarmi del passato e di quegli errori che avevo commesso, per dimenticarmi di lui, del suo sguardo, del suo sorriso.
Un pomeriggio solitario, raggomitolata sul letto guardavo, osservavo con lo sguardo assorto quella piccola stella fatta di giada; la guardavo e pensavo per l’ennesima volta che quella particolare sfumatura di verde che la contraddistingueva era davvero magnifica e identica al colore dei suoi occhi durante le belle giornate. Quel piccolo gioiello una volta gli apparteneva, lo portava sempre al collo. Poi un giorno se ne separò, era un 18 maggio: quel giorno mi aspettò, sapendo che io ero sempre l’ultima, all’uscita della scuola, mi chiese un minuto per parlarmi di un progetto scolastico e senza che me ne accorgessi lo infilò nella tasca del mio giacchetto accompagnato da un biglietto di auguri, quello era il giorno del mio sedicesimo compleanno, quello era il giorno in cui mi resi conto di ciò che realmente provavo per lui.
Da quel giorno quella stella divenne il mio tesoro più prezioso. Avrei voluto stare più tempo insieme a lui, conoscerlo meglio e stargli vicino nei momenti difficili come lui aveva sempre fatto con me, ma il fato mi aveva prescritto una sorte diversa. Sapevo che prima o poi avrei dovuto dirgli addio, che l’inesorabile scorrere del tempo mi allontanava da lui, dal suo cuore, dalla sua anima sempre di più: in realtà sapevo anche che lui non provava niente per me, che per lui ero solo un’amica, ma l’illusione di potergli piacere anche solo un pochino era così dolce da cancellare ogni realtà.
L’ultima volta che gli parlai fu l’ultimo giorno di scuola: volevo dirglielo, dirgli che era l’unica persona davvero importante, dirgli che non avrei sopportato non rivederlo più, dirgli che lo amavo …
Ma non trovai il coraggio.
Il più grande sbaglio della mia vita.
Un lacrima solcò silenziosa il mio viso.
Pensavo di averlo dimenticato e pensavo di aver dimenticato tutti quei sentimenti che avevo provato, ma recentemente l’avevo visto spesso in giro: era spensierato, felice insieme alla sua ragazza, una ragazza che non ero io.
Ecco che riaffiorava quell’irritazione che si chiama gelosia, un’altra lacrima attraversò la guancia. Mi mancava, ormai era evidente, non sentivo la sua voce da due anni, non gli rivolgevo una parola da due anni, ma mi mancava. Da ormai tre notti mi svegliavo piangendo e cercando invano qualcosa di lui, maledicendo il giorno in cui non aveva avuto il coraggio di confessare l’amore che avevo provato e provavo ancora per lui. Non potevo continuare in quel modo, faceva troppo male.
Dopo una buona mezz’ora di tempo le lacrime cessarono di scendere dagli occhi, avevo ancora voglia di piangere e sfogarmi, ma quelle erano ormai esaurite. Avevo deciso di seppellire per sempre quei ricordi e quel dolore nelle profondità del mio cuore, di mettere un cerotto a quelle crepe del mio animo, che riaprendosi provocavano più dolore di una ferita ancora sanguinante.
Presi quel ciondolo e lo misi in una piccola scatola, poi scrissi un bigliettino, che avrei allegato al pacchetto.
“Ti restituisco il pendente che mi regalasti il giorno del mio compleanno, mi ha fatto molto piacere averlo, ma penso che sia giusto che lo tenga tu. Sii felice e vivi la tua vita senza rimpianti … Ti prego, se mi vedi non rivolgermi la parola, non salutarmi nemmeno, farebbe troppo male …”
Misi tutto in borsa e, presa la bicicletta, mi diressi decisa a porre la parola “fine” a quella storia, verso il posto in cui abitava. Più in fretta che potei lasciai il pacchetto nella cassetta della posta della sua famiglia…
Non mi importava di quale sarebbe stata la sua reazione, se avrebbe capito o meno quanto lo avessi amato, se mi avrebbe cercato per chiarire la situazione...
Il mio cuore era più leggero…


Spero vi sia piaciuta*-*
Recensite e fatemi sapere °^°
   
 
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