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Autrice: Sara (Spuffy93/Caskett93*)

Genere: Romantico

Tipologia: One Shot - AU

N.d.A. E’ un esperimento. E’ la prima volta che scrivo una cosa del genere… L’idea me l’ha fatta venire RICA anche se poi il discorso che facevamo non c’entrava nulla XD Ma il mio cervello bacato ha pensato bene di trovarci un legame….

Pubblicata: 26/04/2011

E per finire volevo fare gli auguri ad una persona, ma che dico una Dea, il nostro DIO!

AUGURI STANA!!!!!

“Kate, stay with me… Kate!” non mi risponde, la stringo a me con più forza.

“Stay with me.” sussurro ancora una volta nel vano tentativo di risvegliarla. I miei occhi si fanno pesanti, è difficile tenerli aperti. Gli chiudo e non li apro più.

“Stop!” Bravissimi, siete stati fantastici. E con questo abbiamo chiuso per oggi.” urla Marlowe. Sento Stana alzarsi mentre Andrew si avvicina a noi.

“Ottimo lavoro Stana, sei stata fantastica, perfetta!” le dice facendola sorridere. Adoro il suo sorriso. “E non credere che mi sia dimenticato di te Nathan… Sembravi un vero innamorato disperato perché la sua donna stava morendo. Mi hai fatto commuovere.” commenta dandomi una pacca amichevole sulla spalla. “Ora andatevi a riposare, domani abbiamo da girare la parte finale al distretto e poi Countdown sarà terminato.” aggiunge l’uomo prima di allontanarsi.

Stana mi passa un asciugamano e con quello inizio a levarmi il trucco.

“Questa roba è veramente noiosa...” mormora sorridendomi.

“Già.” concordo. “Senti, che ne dici di andare a prendere un caffè?” propongo titubante. Lei mi guarda storto ma sempre con il suo solito sorriso sulle labbra. “Oh, naturalmente dopo esserci tolti questa roba di dosso.” aggiungo capendo al volo cosa voleva dirmi con quella sua occhiataccia che aveva caratterizzato il suo personaggio.

“Buona idea. Oggi non l'ho ancora preso.” alla sua risposta affermativa sento un sorriso un po' ebete spuntarmi sul volto. Cerco di trattenermi. “Allora ci vediamo fuori dagli studio fra... facciamo mezzora?”

“Certo. A dopo...” mormoro mentre la guardo allontanarsi con quella sua tipica camminata sensuale. Non riesco a fare a meno di osservarla e pensare che sono innamorato cotto di lei.

Tornando verso il mio camerino penso alla prima volta che l'ho vista. Aveva i capelli corti, a maschiaccio, ma era comunque bellissima. I suoi occhi sono la prima cosa che ho notato, quelli mi hanno ispirato la battuta fuori programma durante l'interrogatorio di Castle nel primo episodio. Andrew l'aveva trovata così carina che aveva deciso di lasciarla.

Stana è una dea scesa sulla terra. La sua luce mi ha abbagliato fin dal primo giorno, sono innamorato di lei fin dal primo giorno.

Tutte le volte che il mio personaggio, Castle, esprime il suo amore per lei non è una finzione dettata dal copione, io l'amo davvero e quelli sono gli unici momenti in cui ho il coraggio di esprimerglielo e tutte le volte in cui lui soffre per il loro rapporto ancora difficile, io soffro con lui, perché non ho il coraggio di rivelarle i miei sentimenti.

Ho paura, lo ammetto.

Ho paura che lei possa rifiutarmi, dopotutto sono solo un semplice essere umano mentre lei è La Dea.

Ho paura di non poter lavorare più con lei.

Ho paura che la nostra amicizia si rovini.

Sono pronto, con pure dieci minuti di anticipo. Esco fuori dagli studi e l'aspetto mettendomi al sole per scaldarmi un po'.

“Nathan!” mi chiama avvicinandosi. Appena la vedo un sorriso nasce spontaneo sul mio viso.

Vorrei solo che mi desse un segnale, qualcosa per farmi capire che anche per lei l'amicizia non basta più. Chissà se mai troverò il coraggio di dirglielo.

Eccolo, lo vedo. Si sta godendo un po' di sole. E' bellissimo, come sempre.

“Nathan!” lo chiamo per attirare la sua attenzione. Lui si gira e mi sorride in quel suo modo speciale che mi fa venire i brividi lungo tutta la schiena. Quando sorride a quel modo gli occhi gli si illuminano e sembrano due laghi limpidi in cui si riflette la sua anima e giuro di non aver mai visto niente di più bello. “Allora, andiamo?” domando.

“Certo.” insieme ci avviamo a piedi verso un caffè molto carino che si trova a pochi passi dagli studio. “Oggi ho visto il servizio fotografico su TV Guide...” mi dice sorridendo.

“Molto carino, non trovi?” domando arrossendo. Una giornata fantastica. Siamo stati insieme per ore a posare per delle foto. Ci siamo abbracciati e stuzzicati a vicenda. La foto più bella è stata quella in cui gli mordevo l'orecchio, la sua faccia era impagabile, mi piaceva troppo. Continuiamo a camminare a fianco quasi sfiorandoci, vorrei eliminare quei pochi centimetri di distanza e prendergli la mano ma ho paura.

Ho paura che lui mi rifiuti.

Ho paura di non riuscire a lavorare con lui.

Ho paura di rovinare la nostra amicizia.

Ho paura di soffrire.

Nathan mi tiene aperta la porta e insieme entriamo nel Bar. Ordina lui per entrambi e io sono felice che ormai lui mi conosca così bene.

“Grazie.” gli dico esibendomi in uno dei miei migliori sorrisi solo per lui. “Allora, ormai mancano pochi episodi al finale di stagione, che programmi hai per la pausa?” domando curiosa. Voglio sapere se potremo vederci o magari se lui ha in mente altri piani e se essi coinvolgono una donna. Spero proprio di no.

“Niente di speciale, rimarrò qui, magari farò una capatina al mare... insomma niente di speciale.” mi risponde sorseggiando il suo caffè. Non lo do a vedere ma sono molto felice che lui non parta con nessuna donna.

Sono innamorata di lui, lo ammetto. Lo sono da quando ho capito che uomo fantastico era, da quando mi fece il primo complimento durante le riprese del primissimo episodio.

L'attrazione tra Castle e Beckett è così bella solo perché è vera. Almeno per me. Sorseggio il caffè sovrappensiero e non mi accorgo del suo sguardo.

“So che potrà sembrare una battuta, ma sei carina quando corrughi la fronte.” mi dice citando proprio quel primo episodio.

“Grazie, è strano....” gli dico cercando di non ridere alla sua espressione delusa. “Ma dolce.” aggiungo per vederlo sorridere di nuovo. Lui mi accontenta come se avesse letto nei miei pensieri.

“Domani gireremo la scena in cui mi dai il benservito...” mormora ridacchiando.

“Beh, non esattamente, tu vedi arrivare Josh e nemmeno me lo chiedi. Quindi non è che si tratti proprio di un rifiuto.” gli faccio notare.

“Ammettilo, ti piace avere ragione.”

“Sempre.” rispondo ridacchiando con lui.

“A volte mi chiedo se non sarebbe meglio se quei due si dichiarassero e basta infischiandosene di tutto e di tutti.” mormora lui sottovoce.

“Sì, ma sai com'è Andrew su queste cose... Non crede alla maledizione di Moonlight ma comunque non vuole rischiare...” gli ricordo. Già, come sarebbe facile dichiararsi fregandosene delle conseguenze. Purtroppo io non ho abbastanza coraggio per farlo, in questo somiglio molto a Beckett. Raramente parlo di me e dei miei sentimenti e anche quando accade non sempre riesco ad esprimermi nella giusta maniera. Lui mi sta guardando con uno strano sguardo, come se cercasse di leggermi l'anima, come se cercasse delle risposte nei miei occhi. Se solo sapessi le domande.

Vorrei avere il coraggio di far uscire allo scoperto quella parte di me che tengo nascosta al mondo, quella parte di me che va oltre la ragione, quella parte a cui non importano le conseguenze ma che vuole solo vivere nell'attimo, quella parte che non esiterebbe a dichiarare il suo amore a quest'uomo fantastico, quella parte che ogni giorno mi fa ricordare quanto sia stato bello baciarlo durante l'episodio tredici, ma quella parte è sepolta dentro di me, dietro a mille barriere che le impediscono di prendere aria, di uscire a combattere. Lo so, sono una codarda, ma non voglio soffrire.

“A cosa stai pensando?” mi domanda riportandomi con i piedi per terra. A te. Vorrei rispondere così, ma non ci riesco. La mia parte razionale mi blocca.

“Niente di che...” mormoro sapendo bene che sto arrossendo. Controllati Stana, fai dei bei respiri. Per fortuna lui non sembra essersi accorto di nulla.

“Senti, ti andrebbe di venire a fare una vacanza con me?” domanda lui spiazzandomi. Ho tanta voglia di dire di sì ma poi mi ricordo del contratto che ho firmato per una quarta stagione, mi ricordo che dovrò passare ancora molto tempo a lavorare con lui, mi ricordo che non sarei in grado di farlo se qualcosa cambiasse in negativo nel nostro rapporto.

“Non so... avevo intenzione di tornare un po' dai miei.” recitare è il mio lavoro e mi riesce bene. Lui si beve la bugia, lo capisco dall'espressione afflitta che gli attraversa il viso per nemmeno due secondi.

“Oh, pensavo non avessi progetti...” mormora sorridendomi. Guardo l'orologio, inizia ad essere tardi e io ho bisogno di rimanere sola per sfogarmi nel silenzio della mia stanza.

“Forse un altro giorno...” mormoro cercando di fargli capire che lo intendo davvero. I miei sforzi vengono premiati con un sorriso leggermente più sincero del precedente. “Ora scusami ma devo proprio andare. Le riprese iniziano prestissimo domani e io ho bisogno di dormire almeno dieci ore... Oggi Andrew ci ha fatto sgobbare.” aggiungo sorridente alzandomi.

“Certo, ti capisco.”

“Allora a domani?”

“A domani.” Nathan si avvicina e mi da un leggero bacio sulla guancia facendomi battere il cuore a mille. Mantenendo il sorriso esco dal caffè e mi dirigo verso il mio “angolo sicuro” l'unico posto dove posso essere me stessa.

Una volta arrivata mi chiudo in camera, mi spoglio e mi infilo dentro al letto. Non piango, non è da me farlo, non sono una ragazzina del liceo che si strugge dietro un amore impossibile, ma soffro, soffro moltissimo per aver dovuto dire quel no.

Vorrei aver coraggio, sollevare il telefono e chiamarlo. Ma purtroppo non ce la faccio. Mi addormento dopo ore passate a rigirarmi nel letto e anche nel sonno non trovo pace.

“Allora ragazzi, questa è la scena fondamentale dell'episodio. La voglio perfetta!” urla Marlowe a tutti noi. Nathan e Victor annuiscono insieme a me. “Per sicurezza ripassiamo.” aggiunge facendo sbuffare metà della troupe. “Allora, Castle e Beckett stanno parlando, lui le sta per proporre qualcosa ma all'improvviso arriva Josh che lo fa bloccare. L'uomo se ne va distrutto mentre Kate abbraccia Josh. Avete capito bene?” domanda l'uomo. Tutti annuiamo. “Perfetto. Allora iniziamo!”

“Azione!”

“Hell of a day, huh?” mi dice Castle sospirando ma sempre con il suo solito sorrisino.

“Hell of a day.” confermo.

“You know...I was thinking.” inzia Castle prendendo coraggio. “I was thinking maybe...” si interrompe per un secondo, qualcosa nel suo sguardo cambia. “I should go home, get some rest. Long day.” Conclude ma Kate, io, so che non è quello che voleva dirmi in realtà. “Good night.” sussurra girandosi.

Tocca a me. Lo so, dovrei dirgli semplicemente “Good night.” ma non ci riesco. Lo so che sta recitando ma la faccia sconvolta che ha mi sembra troppo vera. Mi sembra realmente triste. Qualcosa dentro di me scatta. Dovrei girarmi, abbracciare Josh e invece ignoro tutto per una volta. Ignoro il mio lavoro e la mia razionalità, mi faccio guidare da quella parte di me che raramente esce a prendere aria e lo seguo. Fermo quell'ascensore con una mano. Lui mi guarda sorpreso, sa che la scena non è così.

“Voglio venire con te.” mormoro a voce talmente bassa che non so se nemmeno lui mi ha sentito.

“D-davvero?” mi chiede stupito dopo alcuni attimi. “Non sai nemmeno dove ti volevo proporre di andare!” aggiunge sorridendomi dolcemente.

“Se ci sei tu non importa...” mormoro a voce leggermente più alta. Lui mi sorride e annuisce.

“Stop!” è Andrew. Oddio, adesso ce l'avrà sicuramente con noi per aver rovinato le riprese. Mi giro pronta alla sua faccia arrabbiata ma quello che vedo mi sorprende. Lui sorride.

“Scena bellissima ragazzi... ma vi prego di rifarla seguendo il copione stavolta.” dice ridacchiando. “Va bene... lo spettacolo è finito. Tutti ai propri posti, si ripete!” urla tornando sulla sua sedia. Io sorrido a Nathan e lui ricambia.

Credo che quest'estate sarà indimenticabile.

Fine

Dedicata a Rica, una ragazza eccezionale.

Insieme conquisteremo il mondo! (Sarah)