Anime & Manga > Saint Seiya
Ricorda la storia  |      
Autore: Lady Aquaria    27/04/2011    2 recensioni
"Mei." Shiryu. Lo ignorò. Doveva ignorarlo, o l'avrebbe preso a sberle. Una sola parola e, giurò a sé stessa, gli avrebbe restituito la vista a suon di ceffoni. Shiryu sorrise mesto. Anche un cieco come lui l'avrebbe capito. Sua sorella era furibonda. Pairing: Shunrei/Shiryu Mei/Camus (implicito)
Genere: Malinconico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aquarius Camus, Dragon Shiryu, Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Le vie del Destino'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Disclaimer: Saint Seiya e i suoi personaggi appartengono a quel mito di Masami Kurumada.

Mei-Yin (Mei) e Lixue sono mie. È ovvio che questa fic non è scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento.  Buona Lettura!

Lady Aquaria

Amore e rabbia.

 

Shunrei era ancora lì, sul suo picco, a pregare.

Aveva la costanza di rimanere seduta sulle caviglie per intere ore, a pregare per la salvezza di Shiryu.

Mei scosse la testa.

"Rei."si affacciò dalla finestra."Santi dèi, entra in casa, sta diventando notte."

Non le rispose, e Mei alzò gli occhi al cielo.

"Sciocca."mormorò.

Sciocca come te, mia cara. Ricordi com'eri qualche tempo fa, durante la battaglia delle dodici case?

"Stà zitta, strega!"

Lo sai che è vero…tu hai pregato per lui, hai pianto per lui, hai usato vostra figlia come pretesto:  chiunque ci sia lassù, vi prego…non per me, ma per mia figlia. Che possa conoscere suo padre. Ma pregavi soprattutto affinché ritornasse da te.

"Parli troppo per i miei gusti, stà zitta!"

"Con chi parli?"

Mei levò gli occhi sul vecchio maestro.

"Parlo con il mio ego interiore, maestro."ribatté Mei, senza fare una piega.

"Dialogo costruttivo, spero."scherzò Dokho.

"Assolutamente. Almeno con me stessa ho un dialogo, dato che questa casa è più vuota del Gobi."rispose Mei, aspra. Tacque un attimo, poi guardò Dokho, che s'era seduto sulla sua poltrona preferita."Mi dispiace, maestro, non volevo offendervi in alcun modo…è che…"

"…che rivedi in Shiryu e Shunrei ciò che tu e Camus eravate, fino a poco tempo fa. E reputi Shunrei una sciocca perché rivedi te stessa in lei."

"Non ne voglio parlare."disse Mei, punta sul vivo.

"Dovrai farlo, prima o poi. Ricordati che non è tutto definitivo, bambina. A volte nemmeno la morte lo è."disse Dokho, criptico.

"Sarà anche come dite, maestro, ma intanto Camus è m-…"no, non ce la faceva a dire morto. Non voleva nemmeno pensarlo. Dirlo ad alta voce avrebbe significato ammetterlo, e lei non voleva. Camus doveva essere per forza da qualche parte. Magari rintanato in Siberia, o in Francia, o gli dèi solo sapevano dove, ma era vivo. Non poteva essere morto.

Non l'avrebbe mai accettata, una simile verità.

Anche se non la voleva più vedere, preferiva saperlo vivo che morto.

"…ma intanto Camus non c'è."preferì dire."Io ho perso l'uomo che amo e sto rischiando di nuovo di perdere mio fratello per una stupida bimbetta viziata."

"Saori è…"iniziò Dokho.

"No. Quella non è Atena. La vera Dea si sarebbe difesa da sola! La vera Dea avrebbe fatto pelo e contropelo ad Ares, a Poseidone e a chiunque avesse minacciato la Terra da sola. Atena per me è una dea forte, meritevole di rispetto come tutti gli dei, ma Atena, non Saori. Saori è solo una ragazzina sciocca e viziata, senz'arte né parte."disse Mei, inferocita."Mi ha portato via tutto quello che avevo di più caro, il mio uomo e la mia felicità, e ha reso mia figlia orfana di padre! Dunque non difendetela davanti a me, maestro, o temo che potrei perdere il rispetto per voi e rispondervi male."

"Quanta amarezza nel tuo animo, figlia mia."

Prima che potesse replicare, sentirono Shunrei gridare, in giardino.

"Che sia di nuovo quel becchino della quarta casa?"fece Mei.

"DeathMask è morto…"disse Dokho.

"Ah, non credo. Quello nemmeno il diavolo lo vuole."

 

*

 

"Shiryu! Oh dèi, vi ringrazio!"gridò Shunrei, quando vide Shiryu, sorretto da Mu e Milo e seguito da Seiya e company.

"È molto debole, ma ce la farà. Ha la pellaccia dura il nostro Shiryu."disse Milo, per tranquillizzare la ragazza. Intravide Mei arrivare."Mei, ciao."

"Ciao."rispose Mei. Quando vide Hyoga, il suo sguardo divenne di pietra."Portatelo dentro, penseremo a come curarlo."

Mu e Milo s'incamminarono verso casa seguiti da Shunrei.

"…e così hai trovato qualcuno che ti ha reso pan per focaccia, eh, Hyoga?"commentò Mei, acida, riguardo al suo occhio sinistro, bendato alla bell'e meglio."Peccato. Avrei voluto riempirti di schiaffi fino a cambiarti i connotati, ma qualcuno mi ha preceduto. Cosa volete da me?"

"Detestiamo gli ospedali, soprattutto quello della fondazione Kido…"iniziò Seiya.

"…non siamo conciati tanto male, cerchiamo solo un po’ di tranquillità…possiamo rimanere un paio di giorni qui, prima di tornare in Grecia?"s'aggiunse Shun.

Mei sorrise al giovane.

"…a te non riesco a dire di no. E sia, entrate, vedrò cosa posso fare per le vostre ferite."

Ikki, Shun e Seiya entrarono in casa.

"Io posso anche stare nella stalla, se non mi vuoi in casa."le disse Hyoga.

"Non abbiamo una stalla."

"Mi arrangio anche a dormire all'addiaccio. Sopporto bene il freddo."

Camus aveva amato quel ragazzo come e più di un figlio. Gli avrebbe mancato di rispetto se non l'avesse ospitato.

"Entra, prima che ci ripensi."

Hyoga sorrise appena.

"Prima le signore."disse, indicando casa.

"Cammina."

 

*

 

Aveva deciso di non cenare, le era passato l'appetito. Che ci pensasse Shunrei a rifocillarli, lei non aveva nessunissima voglia di sedere allo stesso tavolo di Hyoga. Dopo aver messo a dormire Lixue, s'era rintanata fuori, in giardino, anche se il clima non era proprio ideale.

Sentì dei passi provenire dall’interno.

Mai una volta che si possa star tranquilli, eh?

"Mei."

Shiryu.

Lo ignorò.

Doveva ignorarlo, o l'avrebbe preso a sberle.

Una sola parola e, giurò a sé stessa, gli avrebbe restituito la vista a suon di ceffoni.

Shiryu sorrise mesto.

Anche un cieco come lui l'avrebbe capito. Sua sorella era furibonda.

Lo capiva da tante cose, dai suoi passi, da come posava le cose sul tavolo, da come respirava, persino.

"Mei."

"No, Shiryu. Nessun tuo Mei con la vocina zuccherosa può farmi calmare."

Shiryu la raggiunse, a tentoni.

Era da poco finita la battaglia contro Poseidone, e Shiryu aveva riportato, per l'ennesima volta, gravi danni al senso più debole che possedeva: la vista.

"Sei arrabbiata."

Mei scattò appena il fratello le ebbe posato le mani sulle spalle.

"Arrabbiata…Shiryu, che parolona…"Mei ridacchiò rabbiosamente."Sono furiosa! "puntualizzò.

Le si sedette accanto.

"Perché ci sono i miei amici?"

"Per tutti gli dèi, Shiryu. Lo sai benissimo che non è questo il motivo."

"È perché c'è Hyoga?"

Mei si alzò, scocciata.

"Oh ma insomma, basta! Non è per Hyoga che sono arrabbiata."

"Ma allora con chi sei arrabbiata?"chiese Shiryu. Silenzio."Con me?!"

"Dovrei esserlo, ma in fondo non è colpa tua."

"Con Lady Saori?"

"Oh sì. Non ne hai nemmeno idea di quanto lo sia."

"Ma perché?"

"Preferisco non dover di nuovo ripetere le mie ragioni, Shiryu. Ho già litigato col maestro per questo."disse Mei.

 

Shiryu tacque un attimo.

"Tu hai litigato col maestro Dokho?"

"Già. Da non credere, eh?"

"Mi sorprende che non sia venuta giù la casa."

 

 

***

 

Lady Aquaria's corner.

Non chiedetemi da dove sia uscita 'sta one-shot, perché non lo so nemmeno io…sarà colpa dell'insolazione presa a pasquetta… ù_ù.

Il titolo, anzitutto.

L'amore è quello che prova Shunrei per Shiryu, un amore totalizzante, incondizionato, talmente cieco che è Mei a prendersela con Saori per quello che succede a Shiryu. Ma è anche quello che prova Mei nei confronti di Camus, un amore che va oltre alla morte (perché qui Cam non è ancora tornato alla vita).

La rabbia è invece quella che prova Mei, ed è il filo conduttore della fic.

Mei è arrabbiata. Tanto.

È arrabbiata nei confronti di Saori, che è la causa primaria delle sue sofferenze, a partire dall'uomo che ama, Camus (perché anche se non vuole ammetterlo, lo ama), fino ad arrivare a suo fratello, per il quale prova un affetto smisurato.

Come sempre c'è il mio personaggio, Mei-Yin, che ormai fa parte di me e non riesco a scollarmela di dosso.

[cìììììì……ti voglio troppo bene, Vale!! Nd.Mei]

[aaaaaah!! Scozzati da me!!!!! Nd.Lady Aquaria]

A parte ciò, spero vi piaccia! ^^

Un grande abbraccio, Vale.

Lady Aquaria

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Lady Aquaria