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Autore: Celtic_spirit    28/04/2011    5 recensioni
Quando lo vedeva al centro della porta, assonnato e con le ginocchia sbucciate, la sua forza spariva, e tirava con una delicatezza che nemmeno una bambina avrebbe usato.
Generalmente Ahito lo prendeva in giro, per quei suoi tiri debolucci. Non capiva che lo faceva per non ferirlo.
[Piccola scena dell'infanzia dei gemelli]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Calciava sempre la palla troppo debolmente.

In fondo non poteva colpirla più forte, sapendo che avrebbe potuto far male al suo fratellino.

Quando lo vedeva al centro della porta, assonnato e con le ginocchia sbucciate, la sua forza spariva, e tirava con una delicatezza che nemmeno una bambina avrebbe usato.

Generalmente Ahito lo prendeva in giro, per quei suoi tiri debolucci. Non capiva che lo faceva per non ferirlo.

Fu per questa ragione che l’allenatore dei Pulcini lo mise a giocare in difesa. Thran non era in grado di fare gol.

 

Erano nel giardino di casa loro, e giocavano a tirarsi il pallone.

I loro piccoli momenti giornalieri in mezzo alla neve. Soltanto loro, il bianco, e il pallone. Era bello. Il suo fratellino era felice.

Poi, come spesso succedeva, lo vide cadere a terra di colpo. Era piccolo, aveva solo otto anni, non capiva cosa mai il suo adorato gemello avesse. Ogni volta si spaventava a morte. Ogni volta sembrava che qualcosa volesse strappargli via Ahito a tutti i costi. Corse verso di lui e lo scosse.

Ahito non gli rispondeva. Lo strinse tra le braccia, e cominciò a piangere a dirotto chiamando il suo nome.

Non poteva lasciarlo solo! Lui non poteva stare da solo!

Poi, mentre il moccio tipico di chi ha pianto gli colava dal naso, notò che il petto del suo fratellino si muoveva appena. Fece un piccolo sorriso, asciugandosi il naso con la manica. Si sarebbe svegliato anche stavolta.

Quando Ahito aprì gli occhi e lo vide tutto sconvolto e con il viso rigato dalle lacrime scoppiò a ridere e, pizzicandogli il naso con la manina guantata, lo prese in giro, facendogli notare che era una femminuccia.
Thran lo abbracciò stretto e, ignorando le prese in giro, gli disse sottovoce: “ Stupido, non farmi più preoccupare così!”

Poi gli baciò una guancetta fredda.

 

 

Ahahah. Ecco a te Zeo, una piccola Fluff per festeggiare (in anticipo di un giorno ma chissene) il nostro primo mese.

Bene ora hai chiaro cosa sia una flashfic. XD

Povero Thran, invece dovrà preoccuparsi per tutta la vita per i malesseri/botte di sonno di Ahituccio XD che dolci. <3

   
 
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