Non si vedeva praticamente più niente, e solo l'infrangersi delle onde ricordava loro dove fossero. Faceva sempre più freddo, così Kelly si era messa la giacca di Dylan, che sorrideva da quando il ricevimento di David e Donna era finito, pacificato con se stesso.
Kelly si era sciolta i capelli e giocherellava con i fuori del bouquet.
"Sai, Dylan..." disse passandosi un fiore tra le dita "ho come un déjà-vu". Era vero.
Dylan le lanciò un'occhiata, incuriosito. "Dici?"
"Dico"
Lui le si avvicinò e le mise un braccio sulle spalle. "Penso di sapere cosa ti ricorda questo romantico quadretto"
Lei rise imbarazzata "Per favore, non facciamo la coppietta alla melassa, sarebbe troppo persino per me"
"Ogni tuo desiderio è un ordine, ma vuoi sapere cosa penso? Penso che tu ti stia ricordando di quella fantastica notte di passione, l'estate che ci siamo messi insieme" scherzò lui "con quella deliziosa pizza lasciata a raffreddare ed i sacchi a pelo"
Kelly rivide quella sera precisa nei propri occhi. Era una serata come quella, un'estate perfetta della sua vita.
"Già," sussurrò.
"Esatto" fece lui, baciandola tra l'orecchio e la guancia.
Lei lo scostò con un sopracciglio aggrottato "Tuttavia, tecnicamente non fu una notte di passione né ci mettemmo insieme!" specificò. "Oh, è lo stesso" rise Dylan stringendosi nelle spalle "e poi non bisogna per forza spogliarsi per avere una notte di passione" aggiunse simulando un altro bacio a labbra protese.
"Citasti Casablanca per prendermi in giro perchè venni a trovarti" disse Kelly.
"Cito sempre Casablanca" confermò lui.
"Dovremmo riguardarlo"
"Tutti i giorni"
"Davvero?"
"Tutti i giorni" annuì.
"Non sembra una cattiva idea" meditò lei, stendendosi sulla sabbia.
"Perchè non lo è. E quando saremo vecchi ci metteremo al pianoforte e canteremo As time goes by, atteggiandoci a Bogart e Bergman. Suonala ancora, Sam!" concluse imitando Bogart ed alzando un pugno. Kelly rise.
"Mi piacerebbe" disse guardandolo.
"Anche a me" rispose Dylan stendendosi accanto a lei. "Kelly Taylor, devi essere l'unica cosa che amo più di Casablanca e di Rimbaud" la stuzzicò
"Non essere troppo romantico o inizierò a preoccuparmi... Oh, Dylan, guarda!" esclamò sorpresa.

Una stella cadente attraversò il cielo sotto i loro occhi.
Forse ci sarebbe stata una nuova estate più perfetta della sua vita, dopotutto.