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Autore: PrincesMonica    03/05/2011    17 recensioni
Dal 1998 al 2006 la vita di Jared è decisamente cambiata. Cambierà ancora di più quando scoprirà di avere un figlio. Ma a lui la cosa interesserà? O preferirà fare finta che non esista?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci qui!!
E' la fine! (Finalmente, direte voi, non ne possiamo più di questo buonismo, vogliamo un po' di sano Pop-porno)

Ebbene sì, sono al lavoro con due storie, una solo sui Mars, molto molto particolare e molto molto rossa, e una su Glee, dove ci sono anche i Mars, ma solo marginalmente. Ma tanto voi non vedete l'ora di leggere quella porno sui mars, io lo so già, anche se pioveranno critiche di far diventare i Leto degli oggetti e vederli solo come vibratori umani.
Francamente me ne infischio, come diceva qualcuno di più importante di me.

Ma non perdiamo ancora troppo tempo.
Vorrei ringraziare una per una tutte voi che avete letto e messo la storie nelle vostre preferite/seguite/ricordate.
Vorrei anche ringraziare tutte colore che hanno perso del tempo (Alcune veramente tanto tempo) a fare delle recensioni incredibili.

Però ci tengo a ringraziare due persone in particolare e non me ne vogliano le altre.

Il primo ringraziamento va a lei, la mia Reneè. Shannina, senza di te non sarebbe la stessa cosa. Senza di te non starebbe succedendo tutto quello che ci sta capitando di bello ultimamente. E' solo grazie a te che uno dei nostri sogni si sta avverando.
Solo ed esclusivamente Grazie a te. E di questo te ne sarò grata in eterno.

Il secondo va alla mia Bedda Donnina: Lory ci manchi!
La tua vita è più importante di qualsiasi Fan Fiction, ma non ti nascondo che ci manca la tua presenza perchè non solo sei una scrittrice incredibilmente fantastica, ma sei anche, e soprattutto, una ragazza unica, rara e splendida.
Grazie di esserci sempre.

Detto ciò.... Buona lettura.

Epilogo: Come te


La giornata era splendida, il sole splendeva caldo sulla spiaggia, un leggero venticello accarezzava le pelli di tutti le persone presenti sotto un piccolo e fiorito gazebo. In lontananza il mare lambiva la sabbia era bollente nonostante fosse settembre inoltrato. La bella stagione stava aspettando per declinare e aveva, soprattutto, aspettato che i 30 Seconds to Mars tornassero dalla fresca Inghilterra per poter celebrare al meglio l'evento mondano dell'anno.
Monica guardò fuori dalla finestra della sua nuova casa: con Jared avevano deciso che era giunto il momento, dopo quasi un anno di nuova relazione, di dar via a quella che doveva, da sempre, essere una famiglia, ma che per un po' di tempo si era... diciamo... persa in altre cose. E per la gioia di Alex, avevano trovato un villino a pochi passi dal mare, non molto grande in effetti, ma comunque con una stanza per il bambino e un piccolo giardino per i cani di Jared. La cucina era perfetta per Monica e le sue creazioni e Jared aveva un suo studio dove poteva creare a qualsiasi ora del giorno, visto che aveva insonorizzato la stanza. E quel giorno era più splendente che mai: Monica, insieme a Constance, si era premunita di tirarla a lucido perchè voleva che tutto fosse più che perfetto.
Faccio bene a sposarmi?”
Non vedo perchè non dovresti. Lui ti ama da impazzire, quindi perchè tentennare?”
Perchè è passato troppo poco tempo. Insomma, stiamo insieme da poco più di un anno...”
E quanto vorresti aspettare? Non siete più di primo pelò, Reneè, non potete fare un lungo fidanzamento e aspettare anni.”
Monica tornò a guardare la sua amica. Aveva scelto un abito color perla, leggermente lucido, con un corpetto lavorato con delle perle inserite nei ricami. La gonna scivolava leggera fino al ginocchio. Un paio di Jimmy Chu in tinta con il vestito completavano l'abito. Per i capelli aveva deciso di tenerli sciolti, ma sempre molto ricci. Alcune roselline erano incastrate nei riccioli a creare una deliziosa acconciatura. Il trucco leggero e sapiente, la rendevano perfetta oltre ogni dire.
Lo so, ma neanche un anno? E ci siamo fidanzati appena un mese fa... oddio, e se si stancasse di me?”
Sei troppo deliziosa perchè lui possa stancarsi, Reneè.”
Ma con tutte quelle che trova in giro più giovani e belle e...”
E niente! Se ha scelto te un motivo c'è, ricordatelo. Tu non sei come le altre che Shannon ha attorno: sei intelligente, sei sveglia e sai sempre di cosa sta parlando. E cosa più importante, ti ama”
Monica ha ragione. Allora, come sta la mia futura cognata?” Jared era entrato per vedere com'era la situazione in casa: tutti gli invitati erano arrivati, il giudice di pace era già in attesa, Shannon era nervoso e pronto a dire sì, mancava solo la sposa.
Nel panico.”
Non devi Reneè, sei stupenda. E poi quando Shannon si butta in una pazzia, tipo matrimonio in meno di un mese, è probabilmente la mossa migliore. Quando pianifica di solito non funziona mai nulla. Il tuo matrimonio funzionerà alla grandissima, fidati.”
Grazie Jay. E neanche tu sei niente male.” in effetti il completo scuro di Calvin Klein, praticamente fatto su misura per lui, gli cadeva così bene addosso che sembrava una seconda pelle.
Potrei quasi essere gelosa dopo questo scambio di effusioni fra di voi.”
Tranquilla Monica, ho già il mio Leto da impalmare... Jared lo lascio a te.” Reneè fece un profondo respiro, prese il suo bouquet di rose bianche e velo da sposa e si preparò ad uscire. Monica e Jared corsero al gazebo, visto che tutti li attendevano li, essendo i testimoni degli sposi.
Una leggera musica proveniente da una una arpista, diede il via alla cerimonia. Il primo a calcare il tappeto rosso posato sulla sabbia, fu Alex. Anche lui come Jared si era vestito elegante e tutto di nero, con un piccolo cravattino bianco. Portava le fedi su un piccolo cuscino rosso e sorrideva a tutti, facendo poi ciao ciao con la manina a Constance che si tratteneva dallo scoppiare in lacrime così presto. Arrivato davanti a Shannon, si voltò verso Jared che lo richiamò vicino a se. Erano così simili, così uguali, vestiti, oltretutto, in maniera quasi identica che l'associazione padre/figlio nasceva in automatico, anche da parte di persone che non li conoscevano.
Poi entrò Reneè, sotto braccio a suo padre, con un sorriso scintillante: evidentemente aveva messo da parte tutti i dubbi e le incertezze e stava andando dal suo uomo in pace con se stessa e il mondo. Monica la guardò e si commosse. Era così felice per lei. E per lui, ovviamente. Shannon era teso come la corda del violino di Tomo e non aveva occhi che per Reneè. Aveva un sorriso ebete stampato in faccia da quando lei aveva fatto capolino.

La cerimonia era scivolata tranquilla tra i singhiozzi di mamma Constance e le lacrime di gioia di metà del popolo femminile. Monica si era chiesta più volte se piangevano di gioia o di disperazione perchè Shannon si era accasato.
La notte era illuminata da decine di torce. Gli invitati ballavano intorno alla coppia di sposi che, incuranti di chiunque intorno a loro, si lanciavano in danze e appassionati baci che lasciavano di stucco le persone presenti.
Alex si era divertito a giocare con alcuni bambini, figli di amici, e quindi, per Monica e Jared, era come se non ci fosse stato per tutto il giorno e si erano potuti prendere un po' di pausa. Terminati i compiti di rito dei testimoni, si erano potuti dare alle danze e soprattutto ad una lunga camminata sul lungo mare insieme ad Alex. Il bambino correva avanti ed indietro, mentre i due adulti, mano nella mano, chiacchieravano del matrimonio: Monica teneva in mano i sandali blu notte, in tinta con l'abito corto al ginocchio che si era presa e camminava con i piedi nell'acqua bassa e fresca dell'oceano.
Alex, attento a non bagnarti!” Praticamente impossibile. “Shannon sembrava proprio felice eh?”
Direi! Sai che ho beccato mamma e nonna a scommettere, un po' di tempo fa, in quanto tempo Reneè sarebbe riuscito ad accalappiarlo?” Monica rise.
E su di te, non hanno mai scommesso?”
No. Nonna ha detto che quando ha visto Alex ha capito immediatamente che io e te saremo tornati assieme e lo sai che la nonna ha le sue visioni che quasi sempre azzeccano tutto. Ha detto che scommettere su di noi era come sparare sulla Croce Rossa, troppo facile.”
Per lei era facile, doveva provare a mettersi nei miei panni.” Jared la strinse per la spalle e ridacchiò. “Che ti ridi tu?”
Anche io sapevo che tu saresti di nuovo caduta bella mia rete.”
Sbruffone.”
MAMMA!!!” Alex si buttò a peso morto tra le gambe di Jared e Monica per cercare di separarli. Adorava Jared, ma da un po' di tempo a quella parte dava segni di chiara gelosia genitoriale. La psicologa del consultorio che li aveva seguiti da quando Alex era nato, aveva detto che era una reazione piuttosto normale, succedeva spesso anche con bambini che avevano sempre vissuto con entrambi i genitori. “In braccio dai!”
No Alex, pesi.”
Ti prendo io salta su.” Jared se lo prese in braccio: Alex teneva la testa sulla sua spalle, le braccia intorno al collo e le gambe intorno alla vita. Praticamente un Koala.
Ho un po' di sonno.” disse il bambino sbadigliando.
A quanto pare la nostra camminata romantica subisce uno stop.”
Domani riprendiamo. Senti, occupati degli invitati, io vado a mettere a dormire Alex e poi arrivo.”
Va bene.” Diede un bacio sulla testa del bambino e poi uno un po' più lungo a Jared, fino a quando Alex non protestò. “Si amore, sono tutta tua. Scemotto di figlio.”
Posso sapere se anche io sono un po' tuo?” Fece Jared con il suo solito sorriso malizioso.
Giusto un po', altrimenti lui mi diventa geloso.”
Giusto. Ah..” Lo prese per il braccio e lo avvicinò a sé. Aveva le labbra a pochi millimetri dal suo orecchio, poteva sentire il leggero odore di sudore dovuto alla lunga serata e alle danze fatte assieme, ma non le dava fastidio, anzi lo trovava ancora più eccitante.
Jared... ti amo.”
Ti amo anche io.” sussurrò in risposta, poi andò verso casa.
Non ci era voluto molto tempo, dopo San Diego, per mettersi insieme definitivamente: entrambi lo volevano ed era bastata una camminata alla vecchia diga, un discorso sulle storie serie, una carezza, un gioco di sguardi e il gioco era stato fatto. Doveva semplicemente rinascere, niente di più. I siti di gossip avevano pubblicato qualche foto e qualcuno, specie le Stalker più incallite, stavano cercando di scoprire chi fossero Alex e Monica.
Alex, che nel frattempo, stava diventando suo figlio a tutti gli effetti: lui non lo chiamava ancora papà, ma con Monica avevano deciso di dare il via al cambio di cognome e quindi di farlo diventare, oltre che biologicamente, anche legalmente un suo genitore. Di li a poco Alex si sarebbe chiamato Alex Leto.
Jared avrebbe voluto già pensare ad un matrimonio, ma conosceva Monica e per lei sarebbe stato troppo presto. Comunque era sicuramente il prossimo argomento di cui discutere, magari al termine del tour promozionale di Abl.
Aiutò il bambino a togliersi i vestiti e poi lo spedì in bagno per lavarsi i denti. Entro dieci minuti sarebbe schiantato e lui sarebbe andato ad aiutare Monica a sistemare qualcosa sulla spiaggia.
Lo seguì in bagno e lo trovò, al solito, che faceva finta di suonare lo spazzolino.
Cosa suoni?”
Helena per la mamma.”
Ah certo, avrei dovuto capirlo dalle note.” lo prese in giro senza che Alex ne fosse minimamente scalfito.
Alex si mise sotto le lenzuola e attese la solita carezza da parte dell'uomo e qualche chiacchiera. Bill lo guardava dal comodino, visto che da un po' non gli faceva compagnia.
Ti è piaciuto come ho suonato?”
Certo.”
Bene. Domani mi insegni a suonare ancora un po'? Prometto che sto attento ad Artemis.”
Va bene, vedremo di suonare qualcosina, ora dormi.”
Voglio imparare a suonare bene sai? Così da grande farò il chitarrista in una band e diventerò famoso!!” Jared storse leggermente il naso.
Come Frank?”
Alex inclinò la testa poi si alzò di scatto e lo abbracciò, per poi tornare disteso a letto.
No, come il mio papà. Come te.”

FINE

Allora? Abbastanza Rosa per tutte?
Ci vediamo alla prossima!
   
 
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