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Autore: AvevoSolo14Anni    03/05/2011    8 recensioni
Raccolta di one-shot molto Klaine e di vario genere.
1 - The Embarrassment Is Always Around The Corner
2 - That Smell
3 - Sexy Boyfriend
4 - After Party
5 - Bath
6 - The First Day
7 - Have You Forgot?
8 - The First Time That...
ATTENZIONE: SPOILER SU TUTTA LA SECONDA SERIE!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: The First Time That...
Fandom: Glee
Personaggi: Kurt Hummel, Blaine Anderson, Un po' tutti
Genere: Sentimentale, Romantico, Fluff
Raiting: Verde
Avvertimenti: Raccolta, Missing Moments
Note: Heilà! Da quanto tempo... Vi sono mancata? XD Immagino da morire... Okay, lasciamo perdere i convenevoli, meglio dire qualcosa su questa cosa qua che mi accingo a postare... E' sicuramento una delle mie solite storie inutili che non hanno altro scopo se non quello di farvi venire il diabete e... Uhm... Inizia nell'esatto istante in cui finisce la puntata "Born This Way" (vi è piaciuta? Mamma mia a me sì, tanto, con SOWK stavo piangendo come non so cosa e ommioddio Kurt alla fine era dannatamente HOT). Spero vi piaccia, questa storia mi ha perseguitata per giorni finchè non l'ho scritta. Uh, e cosa molto importante: GRAZIE a tutti quanti voi! La storia ha superato le 1000 visualizzazioni (forse mi esalto per poco ma per me poco non è U.U) e un grazie ancora più grande ha tutti le anime pie che recensiscono e chi ha messo/metterà la storia tra le seguite/preferite/ricordate. GRAZIEEE! XD A presto e buona lettura!


8 – The First Time That…
 



"I'm on the right track baby, I was born this way!"

La frase riecheggiò per un attimo nell'improvviso silenzio della sala, poi esplosero le urla e gli applausi di tutti i ragazzi.
"Fantastica!"
"Siamo stati grandi."
"Bravi ragazzi!"
Kurt venne abbracciato da Mercedes, che continuava a ripetere quanto gli fossero  mancati lui e la sua voce e come stesse bene con quel look. Il ragazzo sorrideva felice e a suo agio, sentendosi come se non avesse mai lasciato quel posto. Diede uno sguardo hai suoi amici e alle loro magliette bianche: per lui non era stato un problema indossare la sua. Anzi, mostrava il suo "LIKES BOYS" con orgoglio – come sempre, naturalmente.
Il suo sguardo scivolò casualmente tra i posti a sedere vuoti – intravedendo anche un Dave e una Santana completamente immersi nei loro pensieri e con espressioni molto serie addosso – e gli venne quasi un infarto quando notò una terza persona che li stava osservando. Sbatté un paio di volte le palpebre, come a volersi assicurare che quella non fosse una sua allucinazione, ma no: lui era ancora lì, lo guardava sorridente e batteva le mani.
"Blaine!", urlò appena si riprese dal leggero shock, scattando via dall'ennesimo abbraccio di chissà chi e buttandosi letteralmente giù dal palco.
Corse come un ghepardo verso l'altro ragazzo in divisa della Dalton – sul serio, non pensava di poter correre così veloce. Arrivato a pochi passi, anziché fermarsi – cosa che sarebbe stata più razionale –, gli balzò addosso come un gatto.
Blaine non si fece trovare impreparato: senza perdere nemmeno per un attimo il suo sorriso, afferrò Kurt e roteò su sé stesso una volta – un po' per l'eccessivo slancio dell'altro, un po' per rendere la scena più "da film".
Poi Kurt tornò in sé e si ritrasse di scatto, arrossendo. "Ops", mormorò. "Scusa l'aggressione. È che mi hai preso alla sprovvista." Blaine aveva la strana e piacevolissima abitudine di prenderlo sempre alla sprovvista.
L'altro ridacchiò. "Io non avevo finito di abbracciarti", protestò con un sorriso leggermente malizioso.
Kurt rise e tornò ben volentieri tra le braccia del suo ragazzo – oh, quanto amava pensarlo in quei termini.
Dopo qualche altro lungo istante i due si separarono senza rompere nemmeno per un attimo il contatto visivo, entrambi fin troppi contenti di rivedersi – non che fosse passato tanto tempo dal loro ultimo incontro. Poi Blaine lanciò un breve sguardo verso il gruppo di persone che ancora stavano sul palco – e che ovviamente non li aveva persi di vista un attimo e che cercava di cogliere le parole che si scambiavano.
"Ti darebbe fastidio se ti baciassi davanti ai tuoi amici?", chiese con aria innocente.
Kurt sorrise ancora di più e arrossì leggermente. "Assolutamente no."
"Mi auguro che loro non abbiano niente in contrario..."
"Blaine, fallo e basta."
Blaine rise e si sporse verso di Kurt, poggiando finalmente le proprie labbra sulle sue. Strinse i suoi fianchi tra le mani mentre aveva un braccio dell'altro attorno alle spalle e una mano dietro la nuca che gli afferrava i capelli. Le loro labbra si scontrarono diverse volte senza però approfondire troppo il contatto – infondo erano in pubblico, anche se le ragazze del Glee club sembravano apprezzare quello scambio di effusioni.
Infatti, quando i due ragazzi si separarono, dal palco esplosero fischi e applausi. Kurt alzò gli occhi al cielo e scosse la testa, mentre Blaine rise ancora. Per un attimo i suoi occhi scivolarono in quelli di Karofsky, che li stava fissando perso in qualche riflessione.
La coppia si avviò verso il palco tenendosi per mano. “Scusate l’intrusione. Grande esibizione!”, si complimentò Blaine.
Due o tre persone ringraziarono mentre alcune ragazze continuavano a sorridere in modo vagamente inquietante e a sgomitarsi tra loro.
“Allora, sei pronto per uscire?”, chiese poi a Kurt.
“Certo, prendo un attimo la mia roba.”
“Dove andate?”, s’intromise Rachel. Mercedes l’afferrò prontamente tappandole la bocca mentre l’altra la fissava indignata, borbottando contro la sua mano di stare attenta a non urtarle il naso.
“Immagino che tornerai a casa da solo, Kurt”, disse Finn quando il suo fratellastro riapparve da dietro le quinte. Quello gli sorrise in risposta e annuì.
“Ciao ragazzi”, salutò tutti. “Signor Schuester.”
Blaine li salutò con la mano. Un coro di “ciao” e “a domani” tuonò dietro di loro.
I due uscirono dalla scuola e si diressero in un piccolo parco poco distante.
“E così ti piacciono i ragazzi, huh?”, disse Blaine casualmente, alludendo alla maglietta che ancora indossava l’altro.
Kurt rise. “Non te l’avevo ancora detto?”
Il riccio sorrise scuotendo la testa. “In realtà, iniziavo a sospettarlo”, ridacchiò. “A ben pensarci, me l’hai detto – be’, lo hai reso chiaro – il giorno stesso in cui ci siamo conosciuti…”
“Ovviamente. Direi che è piuttosto evidente.”
“E per me no?”
Kurt ci rifletté su. “Meno, direi”, concluse. “Anche se avevo la leggera impressione che durante Teenage Dream tu stessi flirtando con me”, arrossì.
Blaine rise. “Giusto un pochino.”
Kurt alzò le sopracciglia. “Sul serio?”
L’altro lo guardò perplesso. “Non stavi dicendo sul serio?”, domandò. Kurt scosse le spalle. “Dai, era abbastanza ovvio. Tutti i miei amici mi hanno preso in giro per settimane per questo.”
Kurt rise. “E così tu flirti con il primo sconosciuto che incontri?”, lo rimproverò giocosamente.
“Non ho fatto niente di male. Eri spaesato e carino, perché non tentare?”, disse in sua difesa, un sorriso provocante sul volto.
“Quindi, flirti con il primo sconosciuto carino che incontri.”
Blaine ridacchiò. “Può darsi.”
Kurt assottigliò lo sguardo. “Dovrei essere geloso?”
Nel frattempo i due giovani avevano raggiunto il parco e si stavano avviando verso una delle tante panchine vuote.
Blaine si fece di colpo più serio. “Ovviamente no. Ormai quell’abitudine appartiene ai miei giorni da single, non c’è assolutamente nessuno di cui tu dovresti essere geloso.”
Kurt sorrise. I due si sedettero sulla panchina. “O forse…”, mormorò Blaine, pensieroso.
L’altro spalancò gli occhi, intimorito. Aveva qualche rivale di cui non sapeva nulla?
“Già, direi che al massimo potresti essere geloso del tuo riflesso”, concluse il ragazzo riccioluto, sorridendo.
Kurt tirò un sospiro di sollievo, ridendo nervosamente. Aveva quasi avuto un infarto. Si sporse verso il suo fidanzato e appoggiò la testa su una sua spalla, chiudendo gli occhi. “Ah, adoro quanto dici questo genere di cose”, ammise. “Quanto ti amo…”, sospirò.

O santi numi, non l’ho detto ad alta voce, vero?
Entrambi i ragazzi erano pietrificati sul posto, uno più sorpreso dell’altro.
L’ho detto sul serio! Non ci credo! Dio, sono il re degli imbranati!, continuava a pensare Kurt, completamente con la testa nel pallone, terrorizzato da quello che avrebbe potuto rispondere Blaine. O meglio ancora, da quello che non avrebbe detto. Lo aveva spaventato? Aveva corso troppo? Lo avrebbe lasciato?
Kurt era completamente irrigidito, gli occhi e i pugni stretti, cercando vanamente di autodistruggersi.
Una mano gli sollevò il mento con delicatezza e si ritrovò faccia a faccia con Blaine, che lo fissava stupito e… felice. “Sul serio mi ami?”
Kurt si morse il labbro inferiore, annuendo. Ormai negare non aveva senso, nemmeno avrebbe voluto negare una cosa così importante.
Blaine fece un sorriso enorme, posandogli un delicato bacio sulle labbra. “Ti amo anch’io.”
Kurt si sentì mancare il fiato per un attimo, gli occhi lucidi per l'emozione. Nessuno gli aveva mai detto un "ti amo". Onestamente, iniziava a pensare che non sarebbe mai successo. E invece eccolo lì, a soli diciassette anni fidanzato con uno dei ragazzi più meravigliosi al mondo... Che lo amava.
Si avventò sulle sue labbra, quasi in preda ad un raptus di follia, mentre una stupida lacrima di gioia gli scivolava giù dal volto.
Quando si separarono, entrambi col fiato corto, si scambiarono uno sguardo carico di significato: non c'era più bisogno di aggiungere nulla a parole.
Quella fu la prima volta in cui si dissero di amarsi, e per entrambi fu meglio di quanto avessero sognato.  
 

  
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