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Autore: Good Old Charlie Brown    05/05/2011    7 recensioni
[Partecipante al contest "La felicità è un cucciolo caldo"]
Qualche immagine del nostro piccolo pianista preferito e della van Pelt più bisbetica (e adorabile) che ci sia.
[3. Per Elisa] Lucy van Pelt amava ascoltare Beethoven solo perché era Schroeder a suonarlo...ciò che sognava era la possibilità che, per una volta, Schroeder suonasse per lei.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Noccioline in Briciole.'
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Schoeder.

Il piano di Schroeder



    Piu di ogni altra cosa, Schroeder amava suonare il suo piano. Felicità era lui stare chino, ingobbito sul suo strumento troppo piccolo. Quel piano giocattolo che lui, lui solo, trasformava in qualcosa di grandioso, fino a che la schiena non cominciava a dolere.  facendo danzare le dita sui tasti bianchi e neri, ora rapidamente, come una tempesta estiva e ora più lente, come il delicato tocco della pioggia di primavera.  Quando suonava nulla esisteva per Scroeder, nulla avrebbe potuto disturbarlo... tranne lei che sola osava interromperlo, che sola sapeva interromperlo.
    Schroeder non amava altra musica all'infuori di quella di Beethoven. Se avesse avuto tempo di pensare al paradiso, tra una Per Elisa. e una Sonata al Chiaro di Luna, lo avrebbe immaginato al suono della sua musica: una Sinfonia per ognuno dei nove Cieli, dalla Prima in do maggiore alla Nona in re minore (e cosa è più adatto al Paradiso di un Inno alla Goia?).  I suoi movimenti avrebbero dato il tempo e il ritmo agli Angeli del cielo che avrebbero cantato le lodi dell'Altissimo al suono dei suoi Concerti.

    Schroeder assomigliava anche al suo eroe: come Beethoven, Schroeder era sordo. Ma non era la sua sordità dell'orecchio (come avrebbe potuto sopportare di non udire più il ritmo della sua felicità?), era una sordità del cuore. Il suo cuore risuonava solo di musica, di Bagatelle, Toccate e Fughe, Concerti, Movimenti e Sinfonie. Non c'era mai stato posto in esso per una voce che lo richiamasse ad altro, non c'era stato posto per la sua voce che solo per lui poteva suonare dolce.
    Quando Lucy van Pelt dovette trasferirsi lontano, finalmente Schroeder udì. Egli sentì chiaramente che quella ragazza, noiosa e petulante che lo disturbava e lo interrompeva, che stava semp
re lì sdraiata sul suo piano ad ascoltare, gli aveva parlato al cuore con un linguaggio diverso ma uguale a quello di Beethoven che solo per lui risuonava. Da quel giorno Schroeder, quando suonava Beethoven sentì la mancanza dell'altra metà del suo piano.
Non le ho nemmeno detto addio. 
Cosa sarebbe il piano di Schroeder, senza Lucy van Pelt?
 
    Storia classificatasi ottava al concorso "La felicità è un cucciolo caldo" indetto da Valery23. Vincitrice del premio bracchetto per il miglior stile.
    Ottavo classificato: Il piano di Schroeder di Atavarno
    Grammatica: 8 punti
Ci sono parecchi errori di battitura e un errore di congiunzione in un periodo: “il suo cuore risuonava solo di musica, di Bagatelle, Toccate e Fughe, Concerti, Movimenti e Sinfonie non c’era mai stato posto in esso …”
Tra le due frasi è stata omessa una “e” o un’altra congiunzione oppure andava inserito un segno di punteggiatura, magari forte, come punto e virgola o due punti.
    Attinenza al tema: 10 punti
Questa storia è molto triste, ma va bene perché mette in luce la differenza tra il periodo con Lucy e quello senza di lei evidenziando lo stato d’animo attuale di Schroeder e la sua idea di felicità che cambia.
    IC: 10 punti
Mi piace questo Schroeder, che rimane sé stesso fino alla fine, anche se per questo è destinato all’infelicità.
    Originalità: 9 punti
Nonostante sia una delle solite Lucy/Schroeder, l’ho trovato abbastanza originale perché qui la loro storia finisce male, cioè non esiste neanche una storia tra i due. E per una volta è la sofferenza del pianista as essere messa in luce, non quella della bambina. I miei complimenti, anche se è triste vedere Schroeder così!
    Stile: 9 punti
Il lessico è molto ricercato, basta notare tutti i vari termini musicali e i numerosi titoli delle opere di Beethoven, e anche lo stile è appropriato, malinconico, distaccato e ricco di similitudine, a mio dire stupende. Ho tolto il punto perché per i molteplici usi errati della punteggiatura: punti in mezzo alle frasi, segni di punteggiatura consecutivi (cioè .,), che tolgono fluidità alla lettura e confondono il lettore. Sono sicura che sono errori di distrazione, ma stai attento la prossima volta.    
    Giudizio: 4 punti
Mi è piaciuto molto questo racconto, che però è stato molto penalizzato dai tuoi errori di distrazione e mi dispiace molto per questo.
    Tot. 50 punti


Un vero peccato tutti questi errori....ho perso 2-4 punti solo per mancanza di attenzione. Complimenti a tutti i partecipanti al contest e grazie a Valery per la sua attenzione in questo contest.


Bracchetto.BAnner
   
 
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