Mira era in fin di vita non riusciva a muovere un solo muscolo, vide una luce, raccolse tt le forze ke le erano rimaste, si inginocchio per vedere chi o cosa stesse provocando quella luce accecante, era un camion, il condutore del mezzo si fermo vedendo la donna svenuta e la porto in ospedale. In ospedale Mira si ripresse e vide due uomini nel suo capezzale
"Cosa è successo?"
"Hai avuto un incidente con l'auto, Mira, ti senti meglio?"
" Signora è possibile che lei non si ricodi qualcosa: è per via del trauma cranico che ha subito. Ora le consiglio di riposarsi".
Mira si addormento subito, dopo che i due uomini se ne andarono dalla sua camera. Dopo però 5 minuti senti delle grida, si alzo dal letto e usci dalla sua camera, fecce alcuni passi, confusa e con una gran emicrania non se l'ha sentiva di camminare ancora. Voleva tornare nella sua camera, ma la porta, anzi tutte le porte, sembravano sfanite nel nulla. Intorno a lei c'erano solo le grandi pareti bianche e pulite. Sentii dei passi provenire dietro di lei, c'èra un'altro corridoio prosegui fino a non sentire più il rumore dei passi che un'attimo prima sentiva. Si fermo, chiuse per un attimo gli occhi, senti freddo e osservata, apriì gli occhi, intorno a lei le pareti da prima bianche e pulite, erano coperte di sangue, come se qualcuno avese dato delle insistenti testate contro tutta la parete del corridoio. In quel sangue cerano attaccati anche delle ciocche di capelli. Senza provare neanche un minimo di disgusto tocco il sangue, rabbrividita comincio a sudare freddo, improvissamente vide un'ombra dietro di lei, si volto, vide una donna con la pelle grigia come gli stracci che portava e i suoi lunghi grigi capelli. Quest'ultima l'affero per il collo e comincio a stringere la presa. Mira non riusciva più a respirare. All'improviso si svegliò e vide lo stesso ragazzo che le aveva rivelato di aver avuto un incidente e realizza che tutto ciò che era avvenuto prima era stato solo un terribile incubo. Si ricompose.
"Ti ricordi di me Mira?" "No. Scusa ma chi sei? Ti prego aiutami a ricordare." "Certo, che lo farò tu sei mia moglie e ovvio che ti aiuto. Mi chiamo Paul."
"Paul? Dai allora dimmi chi sn. Qualcosa del mio passato almeno."
"No aspetta. Il dottore mi ha detto ti nn affrettare le cose. Inoltre penso che ti ricorderai meglio una volta a casa."
"Ti prego anticipami qualcosa!"
"Ti prego fidati. Ti fidi di me?"
" Si. Va bene."