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Autore: LaFenice    07/05/2011    0 recensioni
Una versione autobiografica inventata su un incontro con il mitico... (..) Esatto. Proprio lui.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E adesso, è l'ora della domanda silenziosa. Ti farò una domanda solo col pensiero, e tu risponderai, sempre pensando. Quando mi farai un cenno con la testa vorrà dire che stai per rispondere e pensi che io abbia finito di porre la mia domanda. A quel punto io farò un cenno del capo quando penserò che la tua risposta è finita. Capito? Ok. Silenzio. Cenno del capo- suo. silenzio. Cenno del capo- mio. Poi scoppiamo a ridere, io dico che forse ho appena inventato il gioco piu stupido del mondo! lui risponde: Perchè non lo scopriamo? Tu scrivi su un foglietto la tua domanda ed io su un altro la mia risposta, poi ce li scambiamo e vediamo se abbiamo azzeccato. Ti va? Prendo la borsa, cerco un foglietto di fortuna da dividere a metà, prendo una matita dal suo tavolino vicino al divanetto dove siamo sdraiati, e la penna che avevo utilizzato prima, per raccogliermi i capelli poco prima di scioglierli e scatenarli nell'aria surriscaldata di quel salottino col tetto altissimo. Quindi gli do matita e foglietto, lui mi prende invece la penna dalle mani sorridendomi e dicendomi: QUesta è passata tra i tuoi capelli, non può non passare tra le mie mani adesso. Sorrido dicendo che con quella frase si e' meritato un bacione[*], avvicino le mie labbra alle sue, toccandole in un brivido caldo, poi prende la penna, mi guarda in maniera ferma, concentrata a focalizzare la risposta che aveva pensato, copre con l'altra mano il foglietto e si allunga leggermente per poggiarsi sul tavolino e scrivere. Io penso un po. Guardo i suoi lunghi capelli su quelle spalle, quelle braccia che fino a poche ore prima erano gloriosamente sopra di me, forti, possenti, premurose e teneramente sotto di me, folli, avide, legate e ribelli.

Ahh, concentrarsi era difficile, e poi non mi andava molto di farlo, me la stavo vivendo da dio come avevo promesso a me stessa di fare, era tutto meraviglioso, glorioso come avrebbe dovuta essere una sola, unica eterna notte con lui. E qualcosa di magico era sgusciato da un infernoparadiso e aveva reso tutto mille volte piu bello della mia migliore aspettativa.

E ora? Devo scrivere la domanda.
  
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