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Autore: sarolein    08/05/2011    1 recensioni
"...tu sei l’unica certezza che non mi ero imposta di creare"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'De Amore? De-cadenza.'
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«Scema! Ma non l’hai ancora capito che mi piaci?»
Certo che l’ho capito. L’ho sempre saputo.
Dio solo sa quanto abbia aspettato questo giorno. Quanto ho aspettato te.
Allora dimmelo. Dimmi che ti piaccio, che mi vuoi bene. Dimmi che vuoi stare con me.
Sono piccola lo so, e tu sei più grande. Ma ci vogliamo bene. E solo questo importa.
Guardami negli occhi, non fare finta. La tua timidezza mi fa sorridere, come potrò passare un altro inverno senza vedere quegli occhietti azzuri come il cielo?
Ti prego dimmelo. Vieni qui, e dimmi che mi vuoi bene.
 
Te lo ricordi?
Era pomeriggio, era estate, la nostra estate. Era nostro ogni giorno passato insieme. Era nostra l’infanzia, era tuo il mio sorriso, ed erano mie quelle risate.
Da quanto ci conosciamo?
Da una vita, nemmeno lo so. Tu sei il ricordo più lontano che ho. Il tuo viso è sempre stato familiare. Siamo cresciuti insieme, ci siamo visti vivere, tu sei l’unica certezza che non mi ero imposta di creare.
Avevo sei anni, tu nove. Eravamo piccoli lo so, ma io ancora ricordo. Tu forse hai dimenticato, ma io no. Non ho dimenticato niente, e mai dimenticherò. Sono passati quasi dieci anni da quel giorno, da quei giorni.
Era tutto perfetto. Era tutto bello. Ero sempre felice. Tu eri il mio angelo custode. Nella mia testa non si era mai insinuato nessun pensiero d’amore nei tuoi confronti. Ti volevo bene. Eri il mio migliore amico, eri così carino, così bravo con me. In tua compagnia ero serena, ero contenta. Accanto a te tutto sembrava facile.
La vita e le sue domande, a soli sei anni, non sfiorano le persone. È tutto così naturale quando non hai paura di quello che potrebbe succeddere, è tutto più bello quando non sai che ieri e domani sono sempre con te. Ma noi non sapevamo. Tu non sapevi.
Ricordo l’incanto nella tua voce di quando leggevi per me. Quei libri illuminavano i tuoi occhi, le storie raccontate dai grandi scrittori pizzicavano il tuo entusiasmo, e così il mio. Una volta mi hai letto Harry Potter. Sospiro ancora ripensando alla tua voce che parlava solo per me.
Non eravamo innamorati, non lo siamo ora. Noi eravamo qualcosa di più del semplice amore e della semplice amicizia. Eravamo padroni di un sentimento tutto nostro. Era qualcosa che gli altri non erano in grado di vedere. Eravamo l’uno parte dell’altro. Impossibile da credere, lo so. È impossibile pensare che dei bambini possano provare qualcosa, eppure io so che è stato così. È incredibile che dopo dieci anni io continui a pensarti, ora che tu non pensi più a me. È difficile realizzare che tu sai l’unica persona che sia stata capace di farmi sentire veramente qualcuno.
Ti prego, dimmi che nulla è cambiato.
Ti imploro, dimmi che noi resteremo insieme, qualunque cosa accada, dopo ogni anno, ovunque noi saremo.
Ti supplico di credere ancora che giocheremo, che rideremo come se il domani ed il presente non esistessero. Tutto deve ruotare attorno a quel qualcosa che è già stato e che mai più sarà.
Per favore mentimi, perché entrambi sappiamo che questa è una bugia. Menti per quella bambina che non ha mai smesso di credere in te.
La libertà è nostra. Questa è vita nostra. I ricordi non ci abbandonano mai, saranno nostri per sempre. E per questo tu sarai mio. Perché ormai ciò che è stato è solo un ricordo meraviglioso che so non svanirà mai.

   
 
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