spero vi piaccia.
fatemi sapere cosa ne pensate nel bene e nel male.



L’innocenza di un gioco mortale.
 
Sento le risate gioiose dei bambini che spensierati giocano a pallone su una piazzola che termina su un pendio il quale affaccia su una strada fortemente trafficata.
Li guardo, e in loro rivedo l’infantile innocenza di anime che ancora devono conoscere il significato del peccato. Dolci angeli bianchi che brillano di felicita.
Peccato che tutto abbia una fine.
Peccato che debba essere io la loro traghettatrice. Mi riscuoto dai miei pensieri e continuo ad osservare la scena in attesa che il fato faccia il suo corso. Non devo attendere molto.
La palla sfugge alla presa di un bambino. Il suo nome è Tomas ha cinque anni. mi stupisco sempre della mia capacita di sapere tutto di tutti anche i segreti più inconfessabili senza mai aver fatto la loro conoscenza.
La palla rotola giù per il pendio e finisce in strada. Tomas la insegue nella sua ignoranza.
Uno stridio di freni, la puzza della frizione  bruciata e del sangue innocente riempie l’aria. Un'altra anima è stata strappata dal suo giovane corpo.
Tac Tac Tac sento i miei tacchi risuonare sul ruvido asfalto mentre silenziosa mi avvicino al corpo esamine disteso in un mare cremisi.
Mi abbasso sul corpo e delicatamente tocco la fronte del bambino.
La sua anima mi scorre tra le dita addensandosi poi in una brillante e pura sfera bianca tra le mie mani.
Mi allontano lasciando che il mio mantello nero sfiori il suolo con onde delicate.
Che stana cosa essere la morte.