Non poteva rovinare tutto così. Frank era l’unico amico che aveva, non doveva mandare tutto a farsi benedire innamorandosi di lui. E poi era un uomo sposato, con una moglie, una figlia. No, non doveva, continuava a ripetersi. Ma probabilmente il suo cuore non l’aveva capito: batteva così forte che sembrava volergli saltare fuori ed entrare nel petto dell’altro, che ora premeva contro il suo. Frank si staccò dall’abbraccio e si sedette, Gerard lo imitò, ancora perso nei suoi pensieri e con le guance in fiamme.
Frerard, ovviamente. Non è la prima che scrivo, ma la prima che trovo il coraggio di pubblicare. Siate clementi.