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Autore: XShade_Shinra    12/05/2011    0 recensioni
Amicizia, Amore… Dov’è la linea che li separa?
Un’amicizia nata nell’infanzia matura fino a sbocciare, diventando amore su un’isola dove la falce di madama morte non ha mai fischiato così vicina alle teste dei due innamorati.
[#11 – Biancheria] « Maschi… », borbottò Rion con la mano gonfia come la mia guancia destra, mentre riportava alle ragazze la biancheria che avevamo rubato.
[ SPOILER! - Akira x Rion ]
[ FanFiction partecipante alla Challenge indetta dalla community "1frase" utilizzando il Set Epsilon ]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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-My Only Love in this Nightmare-
Amicizia, Amore… Dov’è la linea che li separa?
Un’amicizia nata nell’infanzia matura fino a sbocciare, diventando amore su un’isola dove la falce di madama morte non ha mai fischiato così vicina alle teste dei due innamorati.
[#11 – Biancheria] « Maschi… », borbottò Rion con la mano gonfia come la mia guancia destra, mentre riportava alle ragazze la biancheria che avevamo rubato.
[SPOILER! - Akira x Rion]
FanFiction partecipante alla Challenge indetta dalla community "1frase" utilizzando il Set Epsilon 


-Titolo: My Only Love in this Nightmare
-Autore: XShade-Shinra
-Manga: Cage of Eden
-Pairing: Akira Sengoku x Rion Akagami
-Genere: Vari
-Rating: Giallo
-Warning: E se..., Missing Moment, Het, PESANTISSIMI SPOILER! 
-Capitoli: One-Shot
-Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e comunque non esistono/non sono esistiti realmente, come d’altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi non mi appartengono (purtroppo...), ma sono proprietà dei relativi autori; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento.
-Note: Con questa FF concludo da “Sfida Multifandom” indetta dalla community sopraccitata. 
Per mia scelta, non vengono usati i suffissi onorifici.
Le frasi sono scritte con due POV diversi: le dispari con quello di Rion, le pari con quello di Akira.



- My Only Love in this Nightmare -


#01 – Gelosia
Lei è la mia donna!”, aveva urlato Akira tenendomi in braccio, senza sapere che mi ero risvegliata, che lo stavo sentendo e che, in quell’istante, ero la ragazza più felice del mondo.

#02 – Lenzuola
A causa dell’arietta frizzante della notte sentivo ancor più la mancanza delle lenzuola del mio letto, ma ero sicuro che se le avessi avute con me le avrei usate per coprire Rion.

#03 – Caffè
Non ero mai stata brava a preparare il caffè, ed ero contenta che qui su quest’isola non ci fossero caffettiere, così non avrei fatto brutta figura davanti ai suoi occhi.

#04 – Interrogatorio
« Niente… », risposi vago, mentre Rion mi guardava con ira e insofferenza; braccia incrociate sotto il seno e piedi ben piantati a terra, « Non stavo facendo proprio niente dietro ai giunchi, mentre Mami si faceva il bagno… », balbettai, cercando una via d’uscita.

#05 – Melodia
La sua voce non era melodia; solo il battito del suo cuore quando mi stringeva forte a sé lo era.

#06 – Lavoro
Poiché andavo male a scuola e qui, invece, sembravo essere stato scelto da tutti come capo, addirittura il prescelto per diventare Capo di uno Stato, avevo deciso che non appena fossimo tornati a casa avrei abbandonato gli studi e avrei cercato un lavoro, per poter così dare il meglio di me ed essere migliore agli occhi di Rion.

#07 – Denti
Avevo ancora le cicatrici dei denti dell’Ambulocetus sul corpo, un ricordo tangibile di quanto Akira mi volesse bene, al punto di mettere in pericolo la propria vita per salvarmi.

#08 – Libro
L’unico libro che avevo mai letto in vita mia era quello che mi aveva regalato Rion quando eravamo bambini, felici e spensierati.

#09 – Chiave
La chiave per risolvere il mistero legato a quest’isola pareva ancora lontanissima da trovare, ma ero sicura che, insieme, saremo riusciti a trovarla.

#10 – Sguardo
Rion manteneva sempre quel suo sguardo da ragazza pacata, composta e tranquilla anche quando avrebbe voluto spaccarmi un baobab in testa a causa delle mie magagne.

#11 – Biancheria
« Maschi… », borbottò Rion con la mano gonfia come la mia guancia destra, mentre riportava alle ragazze la biancheria che avevamo rubato.

#12 – Massaggio
« Yarai ha detto… di massaggiarlo quotidianamente… », sussurrò lei, mentre la aiutavo a muovere la spalla ancora intorpidita da quel morso.

#13 – Sete
Per nostra fortuna non avevamo mai patito la sete, in quanto trovavamo sempre acqua, oltre che cibo a sufficienza, ma dentro di me cresceva ugualmente una sete in quantificabile: quella delle sue labbra.

#14 – Regalo
« Rion, ho un regalo per te », dissi alla mia amica d’infanzia appena tornati dalla mappatura di quel nuovo posto, porgendole un grosso frutto maturo, « Te l’ho tenuto da parte », spiegai, mentre lei lo accettava con un sorriso – come se fosse il gioiello più bello.

#15 – Fotografia
Eiken non aveva scattato nessuna fotografia ad Akira durante la gita, e ne ero dispiaciuta, perché mi mancava terribilmente.

#16 – Istante
Quell’abbraccio, con l’arto che ancora le doleva, durò un solo istante, ma grazie a quello riuscì a trasmettermi tutto quello che provava in quel momento e solo grazie a lei riuscii a non cadere e ad andare avanti per cercare l’antidoto.

#17 – Cane
Ernest aveva combattuto contro quegli “orsi” per salvare la propria lupa, proprio come lui combatteva per me…

#18 – Rossetto
Non avevo mai visto Rion con il rossetto, ma quando usò quello di Rei per tingersi le labbra, la trovai – se possibile – ancora più graziosa.

#19 – Orologio
Non mi serviva nessun orologio quando Akira mi stingeva a sé, perché il tempo era scandito dai battiti del suo cuore.

#20 – Computer
Il computer di Mariya era forse la nostra arma di difesa più efficace, poiché grazie alla sua enciclopedia eravamo stati in grado di sopravvivere su quella dannata isola, ecco perché si era arrabbiato a dismisura quando aveva saputo che io e Rion lo avevamo toccato.

#21 – Salato
Il bacio che posai sulla guancia di Rion aveva il sapore salato delle sue lacrime.

#22 – Pelle
La pelle di Rion era così liscia che le gocce d’acqua parevano scorrerle addosso come pioggia sul ghiaccio.

#23 – Dolce
Akira non mi ha mai detto che ero una persona dolce, e forse ha ragione, perché qui i mostri che abitano sull’isola sembrano prediligere i sapori dolciastri, come quello del sangue…

#24 – Maglia
Avevo posato solo la maglia sulla riva, facendomi il bagno in pantaloni per non temere per la mia intima incolumità ogni volta che davo le spalle a Miina; se solo Rion avesse saputo con chi avevo sprecato il mio primo bacio…

#25 – Gelo
Quella notte il gelo ci abbracciava tutti con i suoi arti fantasma, e sentivo ancora più forte la lontananza di Akira.

#26 – Pallone
Mi manca un pallone da calciare per giocare insieme ai miei compagni come all’ora di educazione fisica, e scommetto che anche a Rion mancano i suoi attrezzi ginnici, anche se i mostri dai quali scappiamo in continuazione fungono comunque da ottimo allenamento fisico.

#27 – Alba
Da quando eravamo là avevo visto l’alba molte volte, e spesso mi piaceva guardare quei colori pastello sul corpo di Akira, che dormiva ancora accanto a me.

#28 – Oscurità
Nonostante l’oscurità, potevo sentire il suo corpo caldo vicino al mio, e questo mi permetteva di dormire sereno.

#29 – Lacrime
Quando entrò nella stanza privata riservata ai piloti e alle hostess, e sentii vicino a me, non riuscii a contenere la gioia e la paura, e piansi calde lacrime, gettandomi al suo collo.

#30 – Tatuaggio
Non avevo tatuaggi che potessero far riconoscere il mio cadavere, ma mi ripromisi che, appena tornato a casa, me ne sarei fatto scegliere uno da Rion, e lo avrei fatto disegnare sul mio braccio destro.

#31 – Occhiali
Gli occhiali di Mariya non donavano affatto ad Akira, ma era buffo vederlo così.

#32 – Latte
Chissà perché, ogni volta che bevevo del latte pensavo a Rion.

#33 – Taglio
Avrei tanto voluto tagliare le doppie punte ai capelli, ma non mi sembrava giusto disturbare Oomori solo per apparire più bella agli occhi di Akira… che forse non se ne sarebbe neppure accorto!

#34 – Anniversario
Già da quando eravamo piccoli, Rion mi ricordava sempre tutti gli anniversari, anche su quella dannata isola mi aveva ricordato in tempo l’anniversario di compleanno di un nostro compagno, così abbiamo potuto festeggiare tutti insieme nonostante le avversità.

#35 – Quadro
La vera Miina adorava disegnare, e forse, un giorno, le avrei chiesto di farci un quadro, per avere un ricordo di quell’avventura che somigliava tanto ad un incubo.

#36 – Ripetere
Rion non ripeteva mai due volte la stessa cosa: preferiva passare alle mani con le persone dure di comprendonio.

#37 – Sfumature
Ormai conoscevo a memoria le sfumature che poteva avere il colore del sangue, e purtroppo non lo avrei mai voluto scoprire così presto.

#38 – Significati
Non so se riusciremo mai a capire i diversi significati delle costruzioni presenti su quell’isola, ma una cosa era certa: avrei riportato tutti a casa.

#39 – Ossessione
« L’andrewsarco! », urlai, senza sapere che ero vittima di una allucinazione, mentre Akira, accanto a me, cercava invano di darmi forza.

#40 – Sabbia
La sabbia di quella spiaggia era fine e dorata, come quello delle più belle isole caraibiche dove mi sarebbe piaciuto andare con lei.

#41 – Aereo
Quel maledetto aereo ci aveva portati qui, ci aveva divisi e poi riuniti, ma, soprattutto, ci aveva fatto crescere e diventare adulti troppo presto, anche nei sentimenti.

#42 – Viaggio
Se solo avessi saputo prima che avremmo vissuto quell’inaspettata e terribile avventura al ritorno dalla gita scolastica, ma me ne sarei rimasto più che volentieri a casa, anziché fare quel viaggio per vedere le ragazze – soprattutto Rion – nude o vestite solo con il costume da bagno.

#43 – Bosco
Che si trattasse di un bosco o di una foresta, faceva ugualmente paura, anche con Akira accanto a me.

#44 – Bracciale
Rion non indossava gioielli, ecco perché abbandonai fin da subito l’idea di regalarle un bracciale fatto con delle piante rampicanti.

#45 – Sesso
Mi sarebbe piaciuto fare sesso con Akira, anche se lo consideravo un maniaco, ma non era ancora giunto il tempo: eravamo già cresciuti fin troppo in fretta per fare anche quel grande passo.

#46 – Polvere
Non avrei mai permesso che Rion morisse, ritornando polvere: l’avrei protetta con tutte le mie forze, anche a costo di perdere io stesso la vita.

#47 – Penna
« Guarda, Akira! >>, lo chiamai, sventolando una penna di quegli uccelli giganti vicino a lui, mostrandogli la zecca che vi era attaccata, sentendogli poi sussurrare un flebile: “Non abbiamo altra scelta”.

#48 – Lingua
La lingua di Rion era morbida e vivace, esattamente come la mia, intenta a ballare uno sfrenato tango con il suo muscolo, mentre le foglie di quelle strane piante ci celavano alla vista degli altri.

#49 – Note
Tra lui e Yarai c’era la gara per chi collezionava più note a scuola, ma Akira sapeva bene che ad ogni rimprovero dell’insegnante che mi fosse giunto alle orecchie sarebbe seguita una mia punizione.

#50 – Manette
Karino avrebbe indubbiamente meritato le manette per quello che aveva fatto a Towa, ma se avesse fatto lo stesso a Rion, probabilmente, lo avrei ucciso con le mie stesse mani, anziché lasciarlo agli ienodonti.


§Owari§
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