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Autore: Lizzie_Siddal    12/05/2011    11 recensioni
[Matt/Elena]
Quando il bigliettino di Matt, incastrato a fatica dentro il tappo di una penna, raggiunge le mani di Elena, lei lo legge arrossendo furiosamente.
È l'ultima ora del venerdì, nessuno in classe sta più ascoltando l'insegnante, fuori è quasi estate e il mondo è bello: Matt le ha chiesto di uscire.
Il loro primo appuntamento – una data da scrivere sul diario e incidere sul banco accanto alle iniziali “M+E”.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Caroline Forbes, Elena Gilbert, Matt Donovan, Tyler Lockwood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'The forgotten ones'
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Titolo: Perfect kiss
(che titolo orribile XD)
Fandom:
The Vampire Diaries
Personaggi/Pairing(s):
Elena Gilbert, Caroline Forbes, Matt Donovan, Matt/Elena; apparizioni di Bonnie Bennett e Tyler Lockwood
Rating:
verde
Genere:
Commedia, Fluff (mari di fluff!)
Timeline:
pre-serie
Avvertimenti:
oneshot, het, 11enne!Caroline (è un warning, fidatevi XD)
Challenge/Prompt:
scritta per il TVG!Fest @vampiregeometry, prompt Caroline/Elena – allenarsi per i primi baci
Note iniziali:
la follia è tornata, e non lascia scampo.



Quando il bigliettino di Matt, incastrato a fatica dentro il tappo di una penna, raggiunge le mani di Elena, lei lo legge arrossendo furiosamente.
È l'ultima ora del venerdì, nessuno in classe sta più ascoltando l'insegnante, fuori è quasi estate e il mondo è bello: Matt le ha chiesto di uscire.
Il loro primo appuntamento – una data da scrivere sul diario e incidere sul banco accanto alle iniziali “M+E”
Elena è così emozionata e felice tanto da non aver quasi il coraggio di alzare gli occhi in direzione di Matt, che a poche file di distanza dal suo banco, sta confabulando con Tyler come al solito.
Stringendosi il pezzo di carta al petto, la ragazzina sorride e poi si mette a rileggerlo, primo per essere sicura di non essersi sognata tutto, secondo perchè – va bene - anche se non è proprio questo capolavoro di romanticheria, crede che potrebbe guardarlo all'infinito giusto perchè l'ha scritto Matt, ok?

"Hey 'Lena,
ti va di andare a vedere quel film coi vampiri che è uscito da poco?
Se ti va bene, passo a prenderti alle sei.

x

M.”

Seduta alla destra di Elena, Bonnie si dondola sulla sedia per sporgersi e occhieggiare meglio in direzione della compagna, che però non se ne accorge, troppo presa dalla situazione e indecisa su cosa rispondere.
Oh, chiaro che accetterà l'invito, ma dirgli un semplice
le sembra poco.
E dire che di solito le viene così facile usare le parole per scrivere...
Mordicchiando la punta della penna, sovrappensiero, incrocia lo sguardo adorabile di Matt, e la risposta le si dipinge in volto con un sorriso enorme, mentre annuisce.
Non serve altro.

"Che ti ha scritto?” sillaba concitatamente Bonnie, senza riuscire più a trattenersi.
Anche a Caroline non sono sfuggiti i movimenti e i bisbigli degli ultimi minuti, nelle retrovie, così pure lei si mette a fare domande a raffica.
Per fortuna il suono della campanella le esenta entrambe da un probabile richiamo da parte dell'insegnante, ma non certo dall'assalto ad Elena, subito dopo.

"Allora?”
"Ommioddioelena! Il bigliettino era suo, vero? Vero?”
Elena prende un profondo respiro e stropicciandosi l'orlo della t-shirt risponde.

"Matt mi ha invitata al cinema”
Bonnie le si lancia addosso
e Caroline batte le mani saltellando, prima di regalarle a propria volta un abbraccio schiacciasassi.
"Finalmente! Da quanto tempo è che vi filate, voi due, uh?” domanda Bonnie, esaltata.
"Una vita” ammette Elena, e, insomma, sa che è esagerato dire una cosa simile quando si hanno solo undici anni, ma conosce Matt da quando è nata e ha una cotta spaventosa per lui da sempre - perciò non è che sia del tutto una sciocchezza.
"Oh, Elena! Questo significa che il tuo grande giorno è arrivato!” esclama Caroline, coprendosi la bocca con una mano con l'aria estasiata di una madre che ha visto la propria bambina diventare finalmente donna.
A quel commento, Elena rimane un po' disorientata e lo stesso vale per Bonnie, che inarca un sopracciglio.

"Grande giorno?” chiedono all'unisono.
Caroline sfodera un sorriso tutto denti e fossette, agitando le mani all'aria come fosse una cosa ovvia.

"Cinema uguale appuntamento ufficiale. Appuntamento ufficiale uguale probabile bacio prima della fine della serata” snocciola d'un fiato.
Bonnie esala un piccolo “oh”, ammirata o forse solo un po' inquietata dal puntiglio dell'amica, mentre Elena annuisce distrattamente e rimane con la faccia appesa, con varie fantasie sparate a tutto volume e colore nel cervello.
Lei e Matt al cinema.
Mano nella mano.
Guardano un film horror che li fa sobbalzare sulla sedia e stringere l'uno all'altra.
Lui si avvicina.
Può sentire il suo respiro sfiorarle le labbra.
Le loro bocche sono a pochi centimetri di distanza...

E poi il viaggio finisce, perché non riesce proprio immaginare cosa venga dopo e s'è accorta ad un tratto di un grosso, enorme, catastrofico problema.
Lei non ha mai baciato nessuno e non sa assolutamente come si faccia.


*


Arrivata a casa, Elena passa almeno un'ora in rimuginamenti, scarabocchi sul suo diario, sospiri sognanti, elaborazioni di scuse improbabili da rifilare a Matt e crisi di nervi.
E infine decide che l'idea che ha ripetutamente scartato fin dall'inizio è la migliore.
Prende il telefono, facendo bene attenzione che né Miranda né Grayson Gilbert siano nei paraggi, e compone la chiamata.

"Sì, dobbiamo vederci. No, lei non... Meglio di no, okay? Sì. No. Okay. Devo portare qualcosa? Va bene”
Neanche due minuti dopo, la ragazzina sta bussando alla porta di casa Forbes con il fare furtivo di una ladruncola che abbia rubato in chiesa.
Si sente in colpa per svariati motivi, primo tra tutti quello di non aver coinvolto l'altra sua migliore amica, Bonnie: la giudiziosa, la più matura del gruppo, la piccola voce della coscienza.
Non l'ha fatto per cattiveria o egoismo, però.
È che Bonnie di sicuro direbbe di lasciar perdere, che non ne vale la pena, che comunque è una cosa proprio
stupida da fare – ed Elena non ha proprio voglia di sorbirsi la ramanzina, si vergogna già abbastanza da sé, grazie tante.
È ansiosa – così ansiosa per ciò che l'attende... Che figura farà se Matt dovesse provare a baciarla quando lei non sa proprio nulla di baci?
Tanto meno di baci
veri.
Per questo ha cercato l'aiuto di Caroline Forbes.
La leggenda vuole che abbia scambiato il suo primo bacio alla francese al secondo anno di asilo. L'identità del fortunato è avvolta da oscurissimo mistero, ma le voci hanno sempre assicurato che fosse davvero bellissimo, e da quel giorno, in automatico Caroline è diventata l'esperta massima di baci tra i ragazzini di Mystic Falls.

"Elena, ciao! Vieni, andiamo in camera mia!”
La biondina nemmeno dà a Elena il tempo di entrare in casa che la trascina per un polso al piano di sopra, la fa sedere sul proprio letto come fosse una bambola dalle fattezze umane, e chiude la porta a chiave.


*


"Posso vedere il bigliettino, Elena?”
Frugandosi nelle tasche, lei glielo passa a malincuore, come dovendosi separare da un tesoro preziosissimo.
Caroline ha detto che deve conoscere le
esatte parole che Matt ha usato, per 'tradurre la serietà delle sue intenzioni', tipo.
Elena non ha capito bene a cosa serva, dato che le ha riassunto praticamente tutto a scuola e comunque non è che in quelle tre righe sia celato chissà quale mistero, ma l'amica sembra sapere il fatto suo.

"Mh” annuisce gravemente, seguendo le parole con la punta delle dita man mano che legge. Poi solleva il pezzo di carta per guardarlo contro luce, come per assicurarsi che sia autentico o, in alternativa, che non nasconda qualche messaggio in codice.
"Mh, sì. Fa proprio sul serio” sentenzia infine, restituendo il foglio ad una perplessa Elena.
"Quindi...?”
"Quindi possiamo cominciare” è la risposta allegra.
"Va bene...”
"Ora, Elena. Naturalmente tu hai già dato il tuo primo bacio a stampo, vero?”
Lei deglutisce, cominciando a sentire le guance arrossarsi pericolosamente.
Ha...
tentato.
Una volta.
Davanti allo specchio del bagno.
Prima che Jeremy la sorprendesse e, con l'innocenza dei suoi otto anni, le chiedesse cosa stesse facendo.
Al solo pensiero, Elena si sente avvampare di più.

"...Ehm, n-no” pigola, evitando accuratamente di guardare in faccia Caroline.
È molto grave?
Vorrebbe aggiungere, ma si morde la lingua.
"...No?”
"No!”
"Oh... No”
"Senti, Caroline, hai intenzione di aiutarmi o...”
"Ma certo, ma certo!”
Alla fine, Caroline apre il cassetto del comodino e ne estrae una di quelle riviste per teenagers piene zeppe di poster di boyband e foto di bei ragazzi, il genere di cose che Elena non ha il coraggio di tenere in camera per paura che sua madre li trovi e le faccia domande imbarazzanti.

"Questo sarà la tua salvezza” dice, sventolandole il giornale sotto il naso, ed Elena, preoccupata, si chiede se quella di chiederle lezioni sia stata sul serio una buona idea.


*


Il primo step è studiarsi i Dieci consigli per un bacio perfetto! – un trafiletto su cui sono state aggiunte parecchie note a matita e sottolineature con un pennarello rosso da Caroline stessa, che ora legge con serietà solenne, quasi si trattasse di un pezzo tratto dal Vangelo o da qualche altro testo sacro.
Intanto, l'adepta Elena cerca di ripetere a bassa voce e memorizzare più che può.

"Senso orario e poi antiorario...”
Non è sicura che riuscirà a ricordarsi di muovere la lingua a quel modo, quando sarà il momento.
Insomma, solo immaginarlo è piuttosto...
strano.
E poi, a parte quello, ci sono mille altri dubbi.
Appoggiare la bocca rivolgendosi a destra o sinistra? Come si fa a saperlo?
I dieci comandamenti del bacio perfetto non lo dicono.
E se lei e Matt si muovessero nella stessa direzione, finendo a far scontrare i loro nasi e basta?
Per non parlare delle mani.
Cioè, crede che sia piuttosto importante capire dove metterle.
Mica può lasciarle lì immobili, appese lungo i fianchi, giusto?

"Bene, qualche domanda?”
Elena scuote la testa, preferendo non esprimersi a voce alta.
Non è sicura che siano domande
serie.
A dirla tutta, ha un po' paura che siano veramente
idiote, e che Caroline possa mettersi a ridere tenendosi la pancia se solo osasse chiederle.
"E adesso?”
"Adesso arriva la parte importante. Proviamo” annuncia Caroline, saltando giù dal materasso.
"Proviamo... In che senso?”
La compagna sta palesemente sforzandosi di non alzare gli occhi al cielo.

"Proviamo io e te. Dai, metti in pratica ciò che hai ascoltato e dammi almeno un bacio a stampo”
Elena sbatte le palpebre un paio di volte, con la certezza di non aver capito bene.

"Cosa?”
"Elena, pensavo avessi seriamente intenzione di imparare”
"I-io... Ma certo che voglio imparare!”protesta.
"Però, se do il mio primo bacio a te... Insomma, è per Matt che dovrei tenerlo, no?”
"Oh” fa Caroline, con un'aria grondante supponenza di fronte a quella che, evidentemente, ritiene una grande ingenuità.
"Questa è una solo una prova, Elena. E siamo entrambe ragazze. Non è valido come bacio vero!
Quella spiegazione sciorinata col tono pratico di chi insegna a un bambino che due più due fa quattro non convince del tutto Elena, ancora più confusa di prima, ma ben lontana dal voler obiettare di nuovo.
Se lo dice Caroline Forbes, l'esperta suprema di baci, c'è da fidarsi.
Così, facendosi coraggio, Elena si avvicina all'amica, si mette in punta di piedi – è un pochino più bassa di lei – chiude gli occhi e le appiccica una rapidissima strofinata di labbra all'angolo della bocca.

"Non... è andata molto bene, uh?” biascica subito dopo, grattandosi la nuca.
La faccia di Caroline dice tutto.

"C'è più lavoro da fare di quanto pensassi”


*


Grazie al cielo si sono interrotte molto prima di arrivare ad usare la lingua, perchè Elena ha sbagliato praticamente ogni passaggio possibile, Caroline ha dovuto ripetere la spiegazione, e così s'è fatto tardi.
Liz Forbes ha invitato l'amica della figlia a cena, ma lei ha rifiutato gentilmente, correndo a casa.

"E ricordarti di portarti dietro i chewingum!” si è raccomandata Caroline, prima di salutarla.
"Sicuro” ha brontolato Elena tra sé.
Quella è proprio l'ultima delle sue preoccupazioni.
Deve ancora prepararsi, e Matt passerà da lei tra nemmeno un'ora, sicuramente a bordo della sua mountain bike arrugginita – niente a che vedere con il cavallo bianco del principe azzurro, ma lei non se ne lamenterà.
Il problema è che si sente esattamente come prima delle lezioni di Caroline.
Anzi, forse ancora più agitata.
La compagna non l'ha messa propriamente a suo agio, con tutte quelle regole e ammonimenti, ma il tempo vola ed Elena non ha più l'occasione di rifletterci.
Matt è in cortile, con un mazzo di margherite spettinate in mano e un sorriso timido.
Il loro primo, indimenticabile appuntamento sta per cominciare.


*



Il film è molto meno pauroso di quanto entrambi si aspettassero, ed entrambi scoppiano a ridere a intervalli regolari, facendosi solletico e battutine durante tutte le scene clou - guadagnandosi parecchie sgridate da quelli delle file davanti.
È un giorno di divertimento come tanti altri insieme al suo
migliore amico Mattie.
Niente di nuovo, ma sempre piacevole e rassicurante.
L'idea che nulla sia diverso dal solito mette Elena a proprio agio, quindi, almeno fino a quando Matt non la riaccompagna a casa e si ferma a parlare sulla veranda.
Improvvisamente l'atmosfera si fa tesa e calda, senza un motivo particolare.

"Uhm, quindi ti è piaciuto il film?”
Lei sorride, annuendo e mordendosi il labbro inferiore.

"Molto. Ah, e la scena del vampiro che gioca a football mi ha fatto crepare”
Il ragazzino ridacchia nervosamente e affonda le mani nelle tasche, puntellandosi da un piede all'altro.

"Sì, anche a me. Forte”
"È stato bello”
"Eh, già”
"M-mh”
Quei discorsi a vuoto, fatti appositamente per non far cadere il silenzio, sono proprio tremendi, e notare che Matt ha appena gettato via il chewingum che stava masticando non aiuta affatto.
Elena si chiede distrattamente se per caso anche lui non abbia preso lezioni da qualcuno – da Tyler, magari.
Che idea scema.
I maschi non fanno certe cose.
E comunque perché sta facendo quei pensieri in un momento del genere?
Sistemandosi i capelli dietro le orecchie, la ragazzina si guarda le scarpe, diventate all'improvviso qualcosa di estremamente affascinante.

"Ehm, 'Lena, allora ciao. Io vado...” mormora Matt, schiarendosi la gola.
Lei alza gli occhi e si accorge che è più vicino di quanto sia mai stato.
Da sempre.
Ed è stupido da credere, perché di sicuro hanno diviso spazi molto più stretti di quello – come quando, da bambini, si franavano addosso durante le battaglie a palle di neve, strappandosi risate acute e tentando di infilarsi la neve dentro la tuta, e...
Gli occhi azzurri di Matt sono vicinissimi, tanto che lei potrebbe contarne le pagliuzze più chiare nelle iridi.

"V-Vai..?” sussurra, disorientata.
E poi accade che Elena non sa più cosa stia succedendo.
Come se qualcuno avesse spento i fari del vicinato, spento le stelle, per poi accenderli oltre le sue palpebre chiuse in tante scintille colorate.
È un contatto incerto, umido in un modo quasi buffo – probabilmente disastroso per gli standard di Caroline - , ma ad Elena piace talmente tanto che quando Matt si allontana, le orecchie rosse che paiono incandescenti, lei sorride e gli butta le braccia al collo, cercando ancora le sue labbra.
Non si preoccupa delle regole, di dove mettere le mani o di sensi orari o antiorari, semplicemente perchè nemmeno Matt lo fa, e tutto quello che c'è da imparare sul bacio perfetto finiscono per impararlo insieme.


   
 
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