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Autore: Mirokia    12/05/2011    6 recensioni
-…Cosa c’è che non va?- ti chiede Kurt, una domanda che sempre più spesso viene fuori dalla sua bocca. Tu cerchi di ricomporti, e ti fissi le mani, perché ormai provi sempre più vergogna a guardare Hummel in faccia.
-Niente.- borbotti poi, battendo forte le palpebre. –Sto bene.- aggiungi, col labbro inferiore che ti trema e le unghie viola dal nervoso e dallo sforzo del pianto.
-Devi smetterla di mentire. Lo so che non stai bene.-

[Spoiler 2x20 - Prom Queen]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Di lacrime e corone

 

 

 

 

Man mano che avanzi, ti accorgi di fare sempre due passi avanti e tre indietro. Allora, non avanzi affatto.

Ti sforzi, provi a scegliere l’alternativa giusta tra quelle che ti si parano davanti, e forse sì, inizialmente ti trovi la strada spianata, tutto fila liscio come l’olio, e ti stupisci quando ti ritrovi a sorridere tra te e te.

Ma ecco che il sentiero si fa più impervio, scivoli, ti aggrappi a vane speranze, e pensi di non potercela fare.

Il coraggio che ti manca era lì a portata di mano, l’occasione che hai sempre cercato era lì, e ti chiamava, ma tu non le hai risposto, hai preferito fuggire. Non eri pronto a rialzarti, e sei caduto un’altra volta.

Come una nave che imbarca acqua e tenta con tutte le sue forze di rimanere a galla, e forse sulle prime ci riesce, ma poi va a fondo e resta sulla sabbia come relitto.

Ecco a cosa pensi mentre ti fai largo tra la gente che ti guarda confusa e divertita. Ti togli dal capo la corona, l’oggetto che per pochi minuti ti ha fatto sentire importante, che ti ha reso orgoglioso e quasi felice.

Anche se ti sei accorto che stare al centro dell’attenzione non è poi così positivo, perché ti guardano tutti, ti giudicano, scommettono su quale sarà il tuo prossimo passo.

E tu, semplicemente, non hai potuto accettare la proposta di Hummel.

Sogni da una vita di ballare con Kurt Hummel, ma non potevi farlo. Non lì, non davanti a tutti. Hai avuto paura, un’altra volta. Codardo.

Ti rifugi nei bagni, e già stai piangendo, ma non te ne curi più di tanto. Piangi spesso ultimamente. Ma in realtà, forse, hai sempre pianto.

Ti sei chiuso in un cubicolo, ti sei seduto sul pavimento freddo, la corona abbandonata accanto ai tuoi piedi. La guardi e sorridi con ironia, gli occhi rossi e gonfi, il viso bagnato.

Passi un po’ di tempo a trattenere i singhiozzi che lottano per uscire dalla tua gola, e intanto ti dai del pappamolle, pensi di essere davvero patetico, un totale idiota.

Sei talmente concentrato su te stesso e sui tuoi futili sentimenti da adolescente frustrato che continua a non essere ricambiato, che quasi non ti accorgi che la porta del cubicolo si spalanca lentamente e lascia entrare un po’ di luce.

-Perché sei scappato in quel modo?-

Alzi lo sguardo e incontri un paio di occhi chiari segnati da disappunto, delusione, forse rassegnazione.

Non rispondi. Sei piuttosto sorpreso, non ti aspettavi che l’avresti visto di nuovo per questa sera, e ti sembra quasi un miraggio, qualcosa di surreale.

-E’ stata opera tua, vero?- chiede ancora Kurt a braccia conserte, la corona che brilla e lo fa brillare.

Finalmente, realizzi che non è tutto frutto della tua immaginazione, che lui è davvero davanti a te, e  sta aspettando una risposta. Così, ti asciughi frettolosamente gli occhi con le maniche della giacca elegante.

-Di cosa parli?- dici con la voce spezzata.

-Dello scherzo di pessimo gusto di poco fa, ovviamente.- risponde. Ancora non gli va giù il fatto che sia stato eletto Reginetta del ballo.

-Io non c’entro niente.- dici sinceramente. Ti copri il capo con un braccio, quasi volessi nasconderti, e scosti col piede la corona dorata.

Kurt ti guarda, ora compassionevole, cerca nel tuo sguardo una traccia di sincerità. E forse, forse l’ha trovata.

-Lo spero per te.- dice pianto, poi, non si sa perché, si siede automaticamente accanto a te, mentre tu, imbarazzato, tiri su col naso.

-…Cosa c’è che non va?- ti chiede Kurt, una domanda che sempre più spesso viene fuori dalla sua bocca. Tu cerchi di ricomporti, e ti fissi le mani, perché ormai provi sempre più vergogna a guardare Hummel in faccia.

-Niente.- borbotti poi, battendo forte le palpebre. –Sto bene.- aggiungi, col labbro inferiore che ti trema e le unghie viola dal nervoso e dallo sforzo del pianto.

Stai di nuovo per scoppiare a piangere, ma non puoi farlo, non vuoi farlo, non davanti a lui, non un’altra volta.

Kurt avverte il tuo malessere, è palpabile, e ti guarda con i lati della bocca piegati all’ingiù. Si toglie la corona e la posa accanto alla tua, e tu lo prendi come un segno d’umiltà, e ti accorgi di quanto stiano bene insieme quei due oggetti dorati messi vicini. E pensi che non è la stessa cosa per quanto riguarda i loro proprietari.

Kurt respira forte col naso, poi si accosta a te, ti mette le mani sulle spalle e sembra stringerti a sé, in una sorta di abbraccio consolante.

Ti senti colpito da un gesto così inaspettato, eppure atteso da tempo, e allora lasci che altre lacrime ti segnino il volto, ormai completamente sprofondato nell’abito di Kurt, pregno di un piacevole profumo.

-Devi smetterla di mentire. Lo so che non stai bene.- dice la Reginetta del ballo, per poi accarezzare i tuoi capelli, i capelli del Re, assicurandoti che troverà un modo per infonderti coraggio e fiducia in te stesso; che riuscirà, prima o poi, a farti uscire allo scoperto.

Perché ha voglia di vederti sereno, perché vorrebbe che la gente conoscesse il vero Dave Karofsky.

Perché sta male quando tu stai male.

 

 

 

§

 

 

 

 

L’ho scritta oggi a scuola, perché due ore di storia  mi sembravano davvero troppe.

Di solito non scrivo delle fanfictions post-puntata, va quasi contro la mia morale di scrittrice, non so XD. Però questa è venuta fuori da sé, nei momenti di noia l’ispirazione arriva prepotente e mi costringe a buttare giù qualcosa. Spero sia piaciuta! ^^

 

 

 

Mirokia

 

 

   
 
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