In tutti quegli anni ero cambiata. I miei capelli avevano perso il loro colore rosso fuoco,i miei occhi avevano perso la lucentezza e la mia pelle era stata deturpata da mille rughe.
Tutto col tempo era cambiato.Ma non il mio cuore.
Il mio cuore aveva continuato a battere per quell'affascinante ragazzo di terza classe che mi aveva insegnato il valore di ogni singolo giorno.

Il tempo aveva portato via ogni cosa.Il fascino del Titanic,il suo corpo senza vita,quella tragica notte della quale avevo provato a rimuovere più ricordi possibile..tranne lui.
Non avevo mai provato a cancellare il modo in cui mi salvò quella sera.Per la seconda volta.
Quel ragazzo avrebbe dato la vita per me,che ero una viziatella che viaggiava in prima classe senza conoscere la povertà..e la felicità.
Jack non aveva solo evitato di farmi suicidare,lui aveva fatto molto di più.Mi aveva liberata dalla prigione qual'era la mia vita,formata solo dalla ricchezza e da persone futili e vuote.
Nonostante ormai fossi anziana,ricordavo perfettamente le emozioni che jack mi fece provare quei tre giorni sulla nave dei sogni.
E ora,dopo questi lunghi 84 anni di attesa,era giunto il momento di riincontrarlo.
Mi fermai a guardare le foto che avevo sul comò.
avevo mantenuto le mie promesse,avevo imparato a cavalcare come un uomo,con una gamba su ogni lato.E avevo bevuto birra a volontà e avevo sputato come un uomo.
Mi ero creata una vita nonostante lo shock di quella notte.Una vita insensata ma felice.Una vita che avrei vissuto molto meglio con lui al mio fianco senza quel dolore che ogni volta mi toglieva il respiro.
Quella promessa era stato l'unico perno di salvezza.L'unico motivo per cui aspettai tutto quel tempo prima di raggiungerlo.
E lì,circa 4000 metri sopra la nave che mi aveva regalato l'amore e la libertà nonostante tutto,mi stesi nel letto,al calduccio.
La morte non mi faceva paura,anzi la aspettavo.Perchè per me la morte sarebbe stato solo l'inizio di una lunga vita con jack.

Lui non era mai morto,lui viveva nel mio cuore.Come se quelle acque scure e gelide non avessero mai spento la sua voglia di vivere.

E così,chiusi gli occhi.Dopo essermi liberata del cuore dell'oceano ed aver trasmesso la mia storia a dei curiosi ed interessati ascoltatori,dopo aver fatto tutto ciò che mi aveva chiesto potevo raggiungerlo in pace.

Li riaprì..e vidi le luci del tramonto. "Sto volando jack" ..le sue braccia mi stringevano la vita esile.
Ero tornata la diciassettenne di un tempo e potevo sentire il suo calore,di nuovo.