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Autore: LADY_youkai    14/05/2011    6 recensioni
Sei sempre piuttosto melodrammatico. Sposto lo sguardo su di te e noto solo ora che ti sei già cambiato. E per poco non collasso: mi perdo a guardare il tuo petto nudo e vengo invaso dal desiderio di toccarti...ma non mi è concesso, posso solo sognarlo
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Reita, Ruki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chiedo scusa per il ritardo çAAAAAAAAAAç E ringrazio qui tutte le persone che hanno recensito çwç Grazie mille!! Alcune altre piccole cose in fondo ùwù Vi lascio al capitolo


Chapter Three


Penso di non aver mai provato un silenzio più pesante di questo.

Ti cammino davanti, non posso vedere il tuo volto, eppure avverto lo stesso il tuo dolore e la tua angoscia: il tuo sguardo di poco fa, quegli occhi spenti e ormai rassegnati, l'odore del cloro, la tua pelle bagnata, così come i tuoi capelli...e io?

Io cosa sto provando?

Abbiamo passato molti momenti assieme, abbiamo litigato, anche pesantemente, ma questa è la prima volta che si sento così distante. Il non sapere cosa fare è logorante, sai? Non ho nemmeno la forza di dire una battuta, tanto tu non rideresti. E ora come ora non ne ho nemmeno voglia,

Sai qual'è la mia paura più grande?

Che tu possa amare qualcuno...il discorso in piscina e quelle reazioni non avrebbero avuto senso, a meno che tu non prova un sentimento così profondo per una persona.

Forse lo sto solo immaginando, magari sono diventato pazzo.

E' che fa così male...non è che non voglia la tua felicità, sia chiaro, ma una parte di me spera sempre che sia io a occupare un posto speciale accanto a te. Non c'è niente di male in fondo, no?

Tutti noi pensiamo di messere perfetti per la persona che amiamo.

Arriviamo sotto al mio palazzo, ti chiedo se vuoi tornare a casa, annuisci in silenzio. Ci avviamo verso il garage, saliamo in macchina e meccanicamente allacciamo le cinture. Non una parola...non dici niente nemmeno per il disordine.

Prometto che metterò tutto a posto, prima o poi.

Parte la radio con un volume un po' troppo alto, sobbalziamo tutti e due e mi affretto ad abbassare il volume: dimentico sempre di spegnerla


-Abbassa il volume!-

-Me lo dimentico-

-Si spaccano i timpani così-


Quella volta ti avevo fatto notare che dovresti essere abituato ormai, visto che sul palco la musica è tutto, tranne che bassa


-Ma lì è diverso-


Già...diverso.

Esistono due persone a volte: Ruki e Takanori...il mio Taka...che odia essere fotografato, che a volte mal sopporta il contatto fisico e che si stupisce di come possa sempre attirare l'attenzione su di sé. Dio! Quanto vorrei accostare e dirti che amo tutto di te, tutti gli aspetti, tutti i difetti...che ti amo da così tanto tempo che ormai ho perso il conto e che quando tocco una donna penso a te. Sempre te!

Vorrei dirtelo...davvero...ma poi?

Continuiamo a mantenere il silenzio, tu guardi distrattamente fuori dal finestrino e probabilmente stai sperando di arrivare a casa il prima possibile. Non capisco però perché tu sia voluto uscire. Forse speravi che non mi sarei accorto di nulla, oppure volevi che ti facessi qualche domanda, per parlare...

Siamo arrivati.

Anche questo te lo chiederò la prossima volta

-Grazie per avermi accompagnato-

-Ma ti pare?- Sorridi appena, metti la mano sulla maniglia ma esiti un attimo prima di aprirla

-Reita, mi dispiace di averti rovinato il pomeriggio...- Ti guardo, sorpreso: non ti scusi facilmente, ma cosa più importante è che ora non devi. Ti appoggio una mano sulla testa e ti scompiglio appena i capelli ancora umidi

-Scemo, non hai rovinato proprio niente- Annuisci, non molto convinto, mi saluti e scendi. Ti guardo mentre ti allontani.

Allontanarsi...che brutta parola...


Arrivo a casa e appoggio la borsa nell'ingresso, la sistemerò poi, adesso non ne ho voglia, Vedo Keiji intento a dare fastidio a Osuka, ma quando mi vede smette all'improvviso. Probabilmente tu adesso starai prestando tutte le tue attenzioni verso Koron. La casa è così silenziosa...riesco ad avvertire solo il mio respiro, non sento nemmeno il ticchettio dell'orologio. Il tempo sembra non passare mai quando si è soli, che strano.

La mia pelle sa ancora di cloro. Faccio la doccia un'altra volta, non voglio sentire quest'odore addosso. Resto immobile mentre l'acqua calda mi cade addosso e all'improvviso mi sento come rassegnato...

Esco dalla doccia, mi asciugo velocemente e prendo il cellulare

-Pronto?-

-Ciao, sono io-

-Immaginavo, visto che c'è il tuo nome sul display- Sbuffo -E' successo qualcosa?-

-Non proprio...riesci a venire un attimo?-

-Fai conto che sia già lì- La persona che mi conosce meglio di chiunque altro. Mia sorella mi è sempre stata vicina ed è stata la prima persona a cui avevo detto cosa provavo per te. E' stato umiliante, pensavo che si mettesse a ridere


-Lo avevo capito-


Ero sorpreso, stupito, ma allo stesso tempo sollevato: almeno con lei non avrei dovuto mentire. Da quando mio padre se ne andò da casa, mi è sempre stata vicina...sempre...

Passa un quarto d'ora, suona il campanello

-Ho fatto più veloce possibile, ho portato i bambini dalla mamma- La guardo mentre appoggia il giubbino e la borsa sul divano: è davvero bellissima -Allora, cosa è successo?-

Non mi interrompe mentre le racconto tutto, a volte sospira, appoggia una mano sotto al mento e scuote appena la testa

-Quando mi sono sposata, cosa hai pensato?-

-Che ero felice per te-

-A te non hai pensato?- Non rispondo subito. Che cosa avevo pensato? Sì, ero felice e per poco non mi ero messo a piangere quando aveva detto "sì", ma poi ho guardato te. Eri vicino, accanto c'era Uruha, tutti e due mi sorridevate, ma sebbene voglia un bene immenso a Kouyou, non riuscivo a guardarlo tanto come te

-Avevo pensato che sarebbe stato bello stare con lui- Annuisce e mi mette una mano sulla mia

-Ti avevo detto che non mi aspettavo che tu corressi da lui a dirgli quello che provavi, non vivo più nel mondo delle favole, so bene che si devono analizzare tutti i pro e i contro...ma sei mio fratello e non posso vederti star così male-

-Non posso dirglielo-

-Glielo hai mai fatto almeno capire?- Aspetta una mia risposta, che però non arriva -Vai da lui, almeno come amico...chissà come sta ora-

Una fitta al cuore.

E se tu adesso stessi piangendo?


continua...


Chiedo ancora scusa per il ritardo çAç Prossima volta cercherò di essere più rapida. Ho letto un'intervista e sono stata sollevata di sapere che il padre di Reita non è morto, ma che i suoi sono solo divorziati (anche se probabilmente anche lui come il padre di Kai si è dato alla latitanza =__= ) Ho voluto mettere anche sua sorella, perché me la sono sempre immaginata una donna con le palle è_é/ *finezza portami via* Al prossimo capitolo *W*

  
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