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Autore: Persychan    15/05/2011    2 recensioni
Loro sono il Veleno e la Morte, loro danzano insieme sul sangue e tra i cadaveri.
Questi sono i frammenti della loro storia, di un bambino e di un gigante e di due amanti. Questa è la storia di due assassini.
[Personaggi originali - Isaia ed Enea]
[Avventure parallele]
[Racconto della Famiglia Rivolta]
Genere: Dark, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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Titolo:Cantarella e Belladonna
Fandom:Originale
Personaggi:Enea/ Isaia. Personaggi della Famiglia Rivolta
Set di temi:Delta
Parte: 1/??
Note: - non betata
- L’ambientazione è quella di Katekyo Hitman Reborn e in storie successive potranno comparire, sia nominati che in persona, vari personaggi della serie. Per il momento si tratta di una sorta di storia parallela ambientata nello stesso universo in contemporanea con gli avvenimenti che hanno come protagonisti Tsuna e guardiani. In fondo la famiglia Vongola è una della tante famiglie mafiose italiane.
[Per altre storie della stessa ambientazione andate qui]
- Sangue/sesso/violenza e assassini psicopatici
- Allora queste 50 frasi sono state scritte parecchio tempo fa, in concomitanza con un contest, ma sono state ora in parte sistemate e rimodernate,  oltre ad essere divise in sezioni a seconda dell'argomento o dell'anno di ambientazione. Riprendono molti punti della vita, fino circa ai diciotto anni di Isaia, dei due assassini.
 

Cantarella e Belladonna
 
Primordi di un assassino
(Nove - Diciassette)

 

(Isaia Monforte, detto Il Borgia. Il bambino dagli occhi di Belladonna.)

#02 - Treno: Era l'unico bambino sul vagone - e probabilmente sull'intero treno vista la sua destinazione - ma non ci fece molto caso, non erano rare situazioni simili per lui, nonostante questo fu felice di vedere la massiccia figura di Enea qualche posto più avanti.
 
#01 - Sonno: Celeste non gli aveva mai letto favole quindi la competenza di Isaia sull'argomento era assai scarsa - lacuna che era intenzionato a colmare il prima possibile - ma aveva capito che l'attimo successivo al bacio di Enea era, senza alcuna ombra di dubbio, il migliore per svegliarsi.
 
#14 - Favola: Solitamente i tomi che Isaia leggeva erano spessi, minimo, 5 o 6 centimetri e avevano l'aria consunta e arcana perciò quando lo vide con in mano un libro sottile dalla copertina ricoperta di romantici arabeschi e un titolo incofondibile - Biancaneve - Enea si ritrovò a fissarlo decisamente stupito, ma la replica di Isaia fu solo un alquanto laconico "Interessi scientifici" su cui preferì lui non indagare, si appuntò, però, di non mangiare mele per qualche tempo.

#35 - Bambini: Per quanto desiderasse diventare grande - l'aspetto infantile gli rendeva difficile svolgere molte delle sue mansioni - era anche abbastanza oggettivo da notare i vantaggi che questa situazione comportava, ad esempio poteva stringere la mano di Enea anche in mezzo alla strada senza che nessuno - sua sorella esclusa - rivolgesse loro più di uno sguardo.

#48 - Linea: Il mondo di Isaia era delimitato da una linea che tuttavia non aveva nulla a che vedere con quelle sciocchezze parapsicologiche, come muri emotivi/postraumatici/protettivi/vattelappesca, che chiunque avrebbe tirato fuori in presenza di personalità come la sua - era consapevole che avere dodici anni e una spiccata propensione per i veleni e i cadaveri non era la normalità - si trattava, in verità, di una questione molto più frivola: lui semplicemente divideva il mondo tra le cose rare a cui dava importanza e quelle che, per quel che lo riguardava, potevano benissimo smettere di esistere ed Enea faceva, senza alcuna ombra di dubbio, parte del primo insieme.
 
#12 - Desiderio: Stava per compiere sedici anni quando per la prima volta contò i giorni - per bene, senza mancare di controllare i bisestili e qualche altro calendario - che mancavano al suo diciottesimo compleanno poichè era allora che quello stupido giuramento sarebbe stato sciolto e tutto ciò che desiderava era mostrargli che lo amava - completamente e a suo modo - e che, cazzo, i quasi sedicenni avevano le loro necessità e che soprattutto avevano degli ormoni piuttosto impazienti.
 
#11 - Strappo: Prima dei diciotto anni c'era stato un solo strappo alla regola ed erano i baci: migliaia di baci e di mani distanti sopra lo strato dei vestiti con la sua voce che mormorava come un mantra "Ho giurato, ho giurato" mentre lui impazziva poco a poco.
 
#34 - Meraviglia: Enea non era una persona facile da sorprendere e lo stesso Isaia poteva contare sulle dita di una mano le volte in cui ci era riuscito, ma tra i suoi record personali c'era stato quello di vederlo con il volto pieno di meraviglia quando, intorno ai sedici anni, di ritorno da una missione omicida aveva affermato "Ah, ovviamente io ricambio i tuoi sentimenti."
 

 

(Enea, che nessuno ha mai chiamato in alcun modo perché nessuno è mai sopravvissuto. Colui che fa dell'Arte fumo.)

 
#36 - Eclissi: Prima il suo mondo era stato scuro come immerso in una notte perenne, dopo era comparso Isaia, ma non c'era stata alcuna luce perchè lui non era affatto qualcosa di luminoso, semplicemente quella notte sempieterna si era trasformata nella meravigliosa oscurità di un'eclissi.
 
#21 - Essere: Aveva vissuto a lungo, senza assaporare niente che non fosse nicotina mista a catrame , ma esisteva da poco perché non era trascorsi che brevissimi anni da quando aveva un motivo per esistere e lo aveva incontrato per caso portando lo sguardo su un, allora, bambino dagli occhi troppo grandi e troppo scuri che profumava di sangue.
 
#06 - Cambiare: Enea era un illusionista, il manipolatore per eccellenza della mente umana, forse non il più bravo sulla piazza a livello artistico - le voci su il Guardiano della Nebbia delle famiglia Vongola si sprecavano - ma di certo erano pochi quelli in grado di manipolare non solo gli altri, ma anche se stessi e il proprio comportamento - e abitudini - come lui aveva fatto, e tutto solo per Isaia.
 
#15 - Premio: Enea si chiedeva talvolta per quale motivo avesse accettato di fare quel giuramento invece di prendersi subito ciò che voleva eliminando, se necessario, gli ostacoli - uno in particolare che aveva il nome di Celeste - poi però ne osservava i tratti netti, ormai quasi adulti, gli occhi grandi e scuri, ancora infantili, il corpo slanciato, perso in abiti morbidi che avrebbe tanto voluto sfilare, e le gambe snelle da cerbiatto che riempivano i suoi sogni e si diceva che, alla fine, la sua pazienza sarebbe stata ricompensata.
 
#23 - Garanzia: "Lo giuro, Celeste, sulla mia vita, anzi sulla sua, perchè non esiste nulla di più importante di lui: fino a quando non compirà diciotto anni io non lo toccherò neppure con un dito, neppure se fosse lui a chiedermelo, lo giuro."
 
#26 - Amanti: C'erano voluti undici anni - da quando l'aveva incontrato per la prima volta a nove intento a cercare chissà quale pianta velenosa - ma finalmente il suo giuramento era sciolto.


      

   
 
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