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Autore: winry8827    16/05/2011    5 recensioni
Storia partecipante e vincitrice del contest "Il Contest della Pizza" indetto da Soul'sLullaby.
Questa è la storia di Mark, un giovane soldato, che porta con sè in guerra solo un oggetto, che racchiude tutto il suo mondo.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Miscellanea'
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Storia partecipante al contest "Il Contest della Pizza"
(http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9719105&p=1)
 Indetto da Soul'sLullaby
E classificatasi prima
Titolo: Il mondo con sé

Autore: Gabby_8827 su efp: winry8827
Rating: Verde
Generi: Drammatico
Avvertimenti: Flash-fiction
Introduzione: Questa è la storia di Mark, un giovane soldato,
Che porta con sè in guerra solo un oggetto, che racchiude tutto il suo mondo.
Prompts: 

-Neve
-Ciliegia
-Roma
-Solitudine
-Pistola
-"Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio"
Il detto non l’ho inserito essendo facoltativo, gli altri pomt sono in grassetto.

 

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Il mondo con sé
 
 



 
Da un cielo spento cade la neve.
Come ovatta - morbida e bianca- scende, ricoprendo l’intera città.
Il Colosseo assume un aspetto diverso, è strano vestito di bianco.

Sulla superficie dell’acqua della Fontana di Trevi i cristalli del cielo galleggiano come ninfee.
Un candido manto avvolge Roma e i ricordi.
L’atmosfera è surreale, ma rincuora d’un caldo conforto.
La neve ha smesso di cadere e ora è tutto bianco, ancora.

 






Mark –stanco e assonnato- prende la sfera di plastica e la agita, così la neve ricomincia –candida- a scendere.
Appena si ferma, la agita, ancora.
Non può far a meno di giocarci.
Quel piccolo oggetto è l’unico che ha portato con sé, non aveva bisogno di foto o vestiti dei cari, li ricordava senza feticci, ma sentiva la necessità di portare il suo mondo con sé: la sua città, i suoi amici, i suoi parenti e la sua amata, il suo passato e –spera- il futuro, tutto ciò era ed è Roma, e così quel piccolo oggetto li racchiudeva tutti, lui –adesso- è il suo mondo.
Al solo ricordo le gote si tingono d’un rosso ciliegia e una lacrima solca il volto pensando a ciò che ha lasciato, pensando a quanto fosse solo.
La solitudine è il peggiore dei mali per Mark, è insofferente, è triste ed è mesto, perché solo e mai prima d’allora lo è stato.
Il suono di una sirena scuote i soldati della caserma, il ragazzo posa il suo tesoro per impugnare la pistola.
Rabbia e delusione, per l’inizio di un altro conflitto, aleggiano nella stanza.
È ora d’uscire e lottare per la vita, la sua e quella di altri.
 
Per un amico appena partito, ci vediamo tra sei mesi.












































Note autrice:
Non mi sentivo di raccontare una guerra, o scendere nei particolari, non lo trovavo giusto visto che non conosco queste situazioni. Ho immaginato Mark e ho scritto una storia su di lui e il suo mondo.


 

  
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