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Autore: Claudia Ponto    18/05/2011    2 recensioni
[Le avventure di Jackie Chan]Strikemaster Ice, DJ Fist and MC Cobra scappano dalla prigione nella quale erano detenuti grazie all'intervento inaspettato di una giovane ragazzina. Una volta tornati a San Francisco, assistono al ritorno di Drago, il demone che aveva quasi conquistato il mondo e di cui loro erano i suoi seguaci, scoprendo che esso è profondamente legato con la ragazza che li ha liberati.Proveniente dal cartone animato Le avventure di Jackie chan. *ATTENZIONE: la storia ha il rating Verde, ma si avvisa la presenza di parole pesanti e parolaccie*
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Capitolo 2: Passato e Futuro.
Quando finalmente le fiamme si spensero l’essere iniziò a muoversi.
Senza il fuoco a ricoprirlo, il suo aspetto appariva chiaro: attraverso i vestiti strappati e bruciati, la pelle, dalla testa ai piedi, era ricoperta di squame color verde oliva, differente sul petto che invece era color oro. La testa era adornata da una serie di corna aguzze, più tre più lunghe poste di lato alle guancie; la corporatura in sé appariva molto muscolosa così come la lunga coda.
La creatura si mise a quattro zampe ansimando pesantemente.
Alzò la testa e osservò con le iridi rosso rubino i quattro personaggi che lo fissavano ammutoliti, assumendo un’espressione confusa e senza riuscire a dire una parola.
<< D… Drago? >> disse Ice balbettando, incredulo di rivedere in carne e ossa il demone che, due anni fa, aveva quasi conquistato il mondo.
<< Ma come diavolo…? >>
<< DRAGGGGOOOOOO! >> urlò improvvisamente la ragazza, saltando addosso al demone che cadde all’indietro a causa della rincorsa che ella prese. Lei lo abbracciò ripetendo all’infinito il suo nome in totale estasi, causando l’interruzione dell’incantesimo che fino a quel momento aveva tenuto sotto controllo, riportando tutto alla normalità sul campo di baseball abbandonato.
Drago fissò la ragazza con stupore.
Tentò di spingerla via ma non ne fu capace; l’unico modo per togliersela di dosso fu colpirla dietro la nuca con la coda, la quale reagì gemendo dolorante e coprendosi il punto colpito ma continuando sempre a sorridere, lasciando così la presa. Il demone la osservò con sorpresa, passandogli con delicatezza su una guancia i suoi artigli affilati.
L’Ice Crew nel frattempo non aveva la più pallida idea di cosa fare: una mocciosa li aveva fatti evadere, il loro ex-boss era tornato da chissà quale inferno… e adesso?
Che altre sorprese sarebbero venute fuori?
Potevano svignarsela in santa pace e ricominciare a rubare, imbrogliare e rompere i denti a chiunque si mettesse sulla loro strada dopo quanto avevano assistito?
Sinceramente, lo speravano.
In silenzio cominciarono a dirigersi verso l’uscita sperando che l’essere si dimenticasse presto di loro, sfortunatamente le sirene della polizia li bloccarono, abbastanza udibili da fargli capire che erano pericolosamente troppo vicine: i piedipiatti li avevano beccati, e non avrebbero esitato ad usare la forza per sbatterli nuovamente in cella. Alla ricerca di una via di fuga o di un nascondiglio, videro che Drago e la ragazza stavano attraversando una specie di vortice la cui luce li stava facendo sparire; senza pensarci due volte li seguirono convinti che li avrebbe salvato la pelle: una volta attraversata la luce persero i sensi, ma non prima che una tremenda sensazione di vuoto gli stringesse lo stomaco e il mondo che li circondava diventasse nebuloso, mescolando i colori che gli davano forma.
 
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Il primo a riprendere conoscenza fu DJ Fist.
Il ragazzo mugugnò stordito e nauseato dalla terribile esperienza.
I suoi compagni giacevano accanto a lui privi di sensi, circondati da sacchi di spazzatura.
Si assicurò di non avere nulla di rotto, la schiena gli doleva un po’ ma nulla di serio.
 
Diede un’occhiata nei paragi: sembrava all’interno di un container di ferro privato del tetto, permettendo così al terribile odore dei rifiuti di disperdersi nell’aria e di ammirare il cielo color giallo limone tipico delle prime ore del mattino. La porta del container era socchiusa, aprirla completamente non fu un problema per uno forzuto come DJ che, afferrato il bordo arrugginito, lo spostò fino a creare un’apertura abbastanza larga per permettergli di passare, causando uno stridio fastidioso.
Quando anche Strikemaster Ice e MC Cobra si risvegliarono e recuperarono un poco le forze, si avventurarono all’esterno del container.
Ne trovarono molti altri simili, sparsi ovunque in uno largo spazio e con mucchi di terra ammonticchiati lì vicino; le sirene della polizia non si udivano più, non arrivò nemmeno un poliziotto per arrestarli, rincuorandolo.
<< Ci siamo salvati il culo per un soffio. >>
<< Basta stronzate, andiamo via da qui. >>
 
Ice, Cobra e Fist erano soddisfatti di aver evitato la galera… ma il buon umore svanì quando raggiunto il centro città si resero conto che non era come se la ricordavano.
Niente era come prima a San Francisco.
La città aveva assunto un tono futuristico, come uscita da un film di fantascienza; tutto era allucinante: il cielo era animato da code di macchine e furgoni volanti provvisti di jet d’aereo, la maggior parte simili a Ferrari i cui occupanti schiacciavano il clacson a ripetizione per proseguire il volo, le vecchie strade di cemento invece erano state sostituite da pavimentazione di cristallo affollate da gente di qualsiasi etnia, la metà accompagnata da androidi che reggevano o portavano buste della spesa o scatoloni, uscendo ed entrato continuamente da negozi variopinti e lussuosi che degli ologrammi invitavano a visitare, i vecchi marciapiedi erano stati adornati con alberi, fiori e piante esotiche che li facevano sembrare dei giardini.
Oggetti comuni della strada quali segnali stradali, cassette postali, lampioni e altro erano animati da piccoli schermi che invitavano la popolazione a rispettare l’ambiente, l’ordine della legge e cose del genere, producendo allegre musichette.
Anche l’architettura degli edifici era diversa: la maggior parte dei grattacieli erano stati costruiti con forme particolari quali: archi a tutto sesto, a vite, piramidi o addirittura ad elica; provvisti di ascensori esterni, fari o funivie che collegavano alcune strutture in particolare.
<< Ehm… non per fare la figura del rompipalle… ma credo che abbiamo fatto una grossa cazzata. >> Disse Cobra, visibilmente preoccupato.
<< L’hai detto amico. Ma easy man, ci siamo trovati in situazioni peggiori, you feel me? >> tentò di rassicurarlo Ice.
<< Yep, ma all’epoca avevamo lo sprint demoniaco, ora invece non abbiamo nemmeno un soldo bucato. >>
<< No problem, ci rifaremo presto. Procediamo con il piano, partendo col liberarci di queste tute. Danno troppo nell’occhio. >>
<< Già: che cazzo hai da guardare tu? Sgombra moccioso! >> urlò Cobra ad un ragazzino che, insieme a due coetanei, si era fermato per osservarli incuriosito, facendolo scappare in lacrime. A Dj bastò un grugnito minaccioso per far fuggire gli altri due.
Passare inosservati con il guardaroba della prigione addosso non fu semplice, nemmeno per provare a liberarsene.
Nessun posto in quella “nuova” San Francisco era abbastanza isolato per cercare di cambiarsi, persino i vicoli più isolati erano fin troppo animati per i loro gusti e le pattuglie di polizia stavano diventando troppo frequenti. L’opportunità di darsi una sistemata si presentò sotto forma di un furgone aperto: saltarono a bordo poco prima che lo chiudessero automaticamente e che partisse; in silenzio aspettarono all’interno della cabina facendo attenzione a non farsi crollare addosso gli scatoloni conservati all’interno, domandandosi dove sarebbero finiti e se la destinazione sarebbe stata di loro gradimento.
Quando finalmente si fermarono, dopo un totale di tempo di circa 3 ore, uscirono rapidi dal taxi improvvisato e andarono a esplorare la nuova meta: stavolta  ad accoglierli non ci furono sfavillanti grattacieli o tecnologici strumenti, baracche e sporcizia padroneggiavano la zona che assomigliava ad un immensa bidonville e un cantiere in costruzione, tra le strade ridotte a cumuli di ghiaia, cemento fresco e pezzi di ferro arruginiti.
A differenza della zona visitata prima, non c’era neppure un essere umano nei paragi, tutto era silenzioso, quieto e abbandonato… ma non troppo: in quell’istante videro aggirarsi furtivamente tra i rottami la ragazzina che li aveva liberati, che portava delle buste troppo grandi per lei che quasi rischiavano di caderle addosso.
Lei era la causa di tutto, Lei li aveva condotti lì e Lei avrebbe risolto i loro problemi.
La inseguirono per tutta la baraccopoli senza perderla mai di vista, nemmeno quando entrò all’interno di un capanno e sparì, irrompendo all’interno della struttura improvvisata sfondando la porta: la ragazza urlò e abbandonò la mercanzia, Ice e gli altri erano pronti ad aggredirla, ma una trave di ferro che gli venne lanciata addosso apparentemente dal nulla li bloccò a terra, rischiando di spaccargli tutta la zona dello stomaco. La botta fu comunque forte, il dolore nella zona del bacino indescrivibile.
<< Ma che cazzo…?! Che ci fate voi tre qui?! Voi… voi non dovreste trovarvi qui! >> gridò lei sorpresa.
<< Piantala di strillare! Abbiamo già le palle rotte di nostro! >> gli disse Ice tentando di liberarsi dalla trave
Un ruggito animalesco ammutolì il trio che s’immobilizzò.
Una figura nell’oscurità si mosse verso di loro, facendo saettare la coda che sibilava come una frusta. Drago uscì dall’ombra: era fasciato con delle bende, barcollava leggermente e ansimava ancora, dal viso si capiva che era stanco e senza forze.
<< L’Ice Crew? >> disse con la sua strana voce distorta, fissando i tre ragazzi di strada.
<< Yo… D-Man… quanto tempo che non ci si vede. >>
Il demone gli tolse di dosso il pesante oggetto, liberandoli dallo schiacciamento.
<< Siete fortunati che la trave mi sia sfuggita di mano, altrimenti sareste morti. Cosa diavolo ci fate voi qui? Non dovreste trovarvi in questo luogo adesso. >>
<< E quello che vorremmo capire dawg! Prima eravamo al campo da baseball, poi veniamo risucchiati da una roba allucinogena, andiamo in città e tutto sembra uscito da un film senza senso di Stephen Spilberg! >>
<< Dacci un taglio mucchietto di carne, la spiegazione è semplice. >>
<< Semplice? Yo, questo non è cool, dawg. Questo casino è iniziato per colpa di quella shrimp! >>
<< Attento a come ti rivolgi a mia sorella Cobra, se vuoi conservare la lingua. Lei non ama essere insultata. >>
<< Non c’è ne frega un cazzo razza di… Yo man, aspetta: Sorella? >>
Cobra, Ice e Dj si voltarono verso la ragazzina con occhi sgranati, rendendosi conto in quel momento che non era la stessa di prima: il suo corpo era ricoperto da squame come quelle di Drago, solo che erano completamente bianche e come lui aveva le iridi degli occhi color rosso; i capelli avevano assunta una tinta azzurra e avevano dei ciuffi fucsia sparsi ovunque, sia sulla fronte che sulle guancie erano cresciute un paio di piccole corna, e la punta della coda sottile che dondolava avanti e indietro si divideva in due parti.
<< Lei è Winter, mia sorella minore. >> Si limitò a dire il demone, dissipando ogni dubbio.
 
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Nessunodei tre trovò il coraggio di commentare la parentela di Drago.
Una volta avevano avuto l’onore di conoscere il padre, un bestione alto 3 metri simile ad un dinosauro,  che era precipitato insieme a lui nell’inferno dalla quale era fuggito solo grazie alla… sorellina.
Una sorella… era davvero assurdo.
Di tutto avevano immaginato sul suo conto, ma che potesse avere una sorella… non sembrava nemmeno possibile. Aspetto mostruoso a parte, a prima vista non sembravano avere un legame: lei aveva un viso fin troppo infantile per essere imparentata con un mostro assetato di sangue, anche la voce e l’atteggiamento non erano come quelli di un demone, più simili a quelli di un comune umano, Drago a differenza si comportava quasi come una bestia e questo rendeva la differenza ancora più grande.
Drago però non era il tipo da scherzare su certe cose, contrariarlo dunque era da escludere.
 
Ciò che però li sconvolse di più, fu scoprire che si trovavano nel Futuro.
 
Quel passaggio che avevano attraversato per fuggire dalla polizia in realtà era un varco temporale, uno strumento capace di far viaggiare nel tempo, Passato o Futuro che fosse; e nel futuro la città era “divisa” in due zone: la prima era la Nuova San Francisco con tutto quello sfavillare di roba futuristica, la seconda invece era la Vecchia San Francisco, quella in cui attualmente si trovavano, una vasta area di rovine e ruderi risalenti all’anno in cui Drago aveva conquistato tutti e 8 poteri demoniaci, riuscendo con essi a mettere a ferro e fuoco la metropoli.
<< Sono davvero sorpreso: sapevo che eravate degli idioti, ma arrivare a seguirci nel varco temporale non ve lo credevo capace. >> commentò Drago ironicamente.
<< Ma eravamo inseguiti! Avevamo gli sbirri attaccati al culo! Che cosa ne potevamo sapere noi? >> replicò Cobra.
<< Peggio per voi. Aprire un portale del tempo non è come guidare una macchina. È stata la prima volta per me riuscire in questo incantesimo e non garantisco nella riuscita di un secondo. >> Disse Winter, standosene seduta accanto al fratello, fissando imbronciata gli umani.
<< Dovrai riuscirci eccome piccola peste! Non abbiamo intenzione di marcire in questa sottospecie di circo futuristico! Noi vogliamo la vecchia San Francisco! >>
<< Tagliati la lingua umano! Non prendo ordini da un rifiuto come te! Sarò piccola, ma ho abbastanza Chi demoniaco per farti molto male! >>
Prima che Ice e Winter potessero anche solo tentare di ingaggiare battaglia, con un ruggito Drago li fermò e rivolto agli umani disse:
<< Se ci tenete tanto a tornare nella vostra epoca, prima dovrete guadagnarvi il biglietto di ritorno. >>
<< Yo, siamo tutt’orecchio dawg. Spara pure. >>
<< Voi dovrete aiutarmi in un lavoro di cui solo voi avete le giuste competenze. >>
<< Di che lavoro parli? >>
<< Voglio ritrovare i 7 contenitori del Chi demoniaco. >>
PERSONAGGI:
 Drago. Drago appare per la prima volta nella quarta stagione del cartone animato durante l'episodio di J2. Si viene a scoprire che è il figlio di Shendu e che è venuto dal futuro per impedire a Jade adulta di cambiare il passato e di conseguenza la resurrezione di suo padre, oltre alla conquista del mondo.
Dopo una dura lotta tra lui e Jade, viene sconfitto e fatto rinchiudere nella Sezione 13 del passato, nella quale ci rimarrà fino alla quinta stagione.
Nella quinta stagione, Drago fugge di prigione con l'intento di trovare i 7 Chi del demone contenuti nei "talismani" usati da 7 guerrieri cinesi per imprigionare i Demoni che infestavano la Cina ( nonchè suoi parenti, ossia fratelli e sorelle di Shendu ). Jackie Chan ogni volta riesce a sconfiggerlo, e nemmeno l'aiuto dell'IceCrew sarà utile per i suoi scopi. Alla fine, dopo aver rapito Jackie, Zio e il Capitano Black, Drago alla fine conquista tutti i poteri e si trasforma in un possente demone, vicinissimo alla conquista del mondo.
Incredibilmente, ad impedire che questo accada, sarà solo grazie all'intervento di Shendu, furioso per il fatto che suo figlio non l'abbia aiutato.


Winter ( personaggio inventato):
Winter è la sorella minore di Drago, dunque anche lei una demone. Al contrario di lui, lei è in grado di utilizzare il ghiaccio anzichè il fuoco.
Usando un'incantesimo per viaggiare nel tempo, torna nel passato ( esattamente 3 anni dopo gli eventi della saga di Drago ) per richiamare dall'esilio il fratello e riportarlo con lo stesso mezzo all'epoca originale dalla quale viene. Per il "richiamo" si fa aiutare dall'Ice Crew che fa fuggire dalla prigione.
Nonostante riesca a riportare indietro il demone, questo causa l'indebolimento dei suoi Chi, riportandolo alla forma originale. Per rimediare all'errore, decide di aiutarlo a "ricaricare" i suoi poteri cercando gli ultimi contenitori viventi del Chi e assorbire per lui i rimasugli di energia rimasta, ma dovrà continuamente disobbedire ai suoi ordini per poter completare la missione. Come ogni demone, non sopporta gli esseri umani: per questo motivo si diverte a tormentare l'Ice Crew.




Spiegazione dell'episodio: Salve a tutti amici lettori :)
questa sezione presente a fine capitolo servirà a spiegare, soprattutto per chi non conosce tale cartone, alcune cose riguardanti l'origine della fiction dal cartone animato da cui è stato preso: Le avventure di Jackie chan (titolo originale: jackie chan adventure).

In questa seconda parte vengono presentati gli ultimi due personaggi principali.
Come detto precedentemente, i maggior protagonisti del cartoni erano i demoni, eccone uno che fa la sua apparizione alla fine dell'ultima serie e di cui potete leggere la storia sempre nella sezione personaggi. La scelta di ambientare la storia nel futuro non è stata semplice da attuare poichè non avevo fonti o immagini riguardanti l'epoca da cui Drago proviene, tranne per un sporadico episodio che non mostra nemmeno un granchè, soprattutto per il tot di anni tra il Tempo Presente rappresentato nel cartone e in quello solo Citato in questi episodi.
A questo punto ho ripiegato su alcuni film di fantascienza che mi hanno dato lo spunto per descrivere la città e le strane cose che ci sono dentro... a dire la verità non è stato facile, tralasciando solo la data esatta in cui avviene il viaggio nel tempo.
A voi l'immaginazione.
Parlando sempre dei personaggi, l'unica ragazza della storia originariamente doveva essere un maschio e l'elemento principale nella relazione con il demone doveva basarsi sulla rivalità. Cambiarla in una femmina è stata data dallo spunto di due amici, ossia fratello e sorella, e sui loro normali litigi :D Winter non doveva nemmeno essere una demone e imparentata con Drago, ma le idee avute in seguito mi hanno condotto su questa strada in seguito realizzata ;P
ATTENZIONE SPOILER San francisco è divisa in due parti per una questione sempre di cartone animato: nell'ultimo episodio si vede Drago che ha distrutto gran parte della città nella sua apocalisse personale; ho pensato che ricostruire un'intera città non fosse una cosa possibile, quindi ho pensato di farne due pezzi distinti in modo da ampliare lo scenario e renderlo più interessante.
  
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