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Autore: DiNozzo323    21/05/2011    3 recensioni
Una normale ragazza, appassionata dei libri di Tolkien, si ritroverà nel suo mondo immaginario preferito con il compito di aiutare i membri della Compagnia a portare a termine la loro missione.
La storia è già stata conclusa e deve solo essere postata, quindi niente attese di mesi senza pubblicazione, è una promessa.
...Era tarda notte quando si sentì un leggero tonfo provenire da una stanza da letto illuminata appena da una candela al profumo di vaniglia. Il tonfo che si era appena udito era quello di un libro bello doppio che veniva chiuso dopo essere stato letto... [to be continued]
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frodo, Gandalf, Merry, Nuovo personaggio
Note: Movieverse, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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IMPORTANTE

-Non è la mia prima ff ma è la prima su Il Signore Degli Anelli, quindi siate clementi e mi scuso in anticipo se dovesse assomigliare a qualche altra fic... La mia mente aveva partorito questa storia anni fa, ma la mia mano ha deciso solo ora di portarla per iscritto.

-Questa storia si rifà sia al libro che al film, quindi troverete battute del film (spesso) e descrizioni o battute del libro. Inoltre vi è una differenza di descrizione tra ''Le Due Torri'' e ''Il Ritorno Del Re''.

Nel primo mi sono attenuta allo schema del libro, quindi intervalli di Merry/Pipino e Aragorn/Legolas/Gimli e solo dopo Frodo e Sam; nel secondo ho seguito l'andamento del film.

-Infine troverete in qualche capitolo dei testi di canzoni Disney che mi hanno ispirata e trovavo adatti a descrivere cosa prova in quel momento il personaggio che canta. Se vi scocciate di leggerli siete liberissimi di andare avanti in quanto non riporto pensieri in mezzo ad essi e sono scritti con caratteri diversi, quindi non sfuggono all'occhio.


I personaggi, luoghi e dialoghi non appartengono a me ma a J.R.R. Tolkien e Peter Jackson e le canzoni Disney sono proprietà della... Disney! La mia mente ha solo aggiunto il personaggio di Lilia/Claudia e modificato la storia originale (anche se non troppo). Non è mia intenzione offendere nessuno con questa storia scritta per puro diletto e senza scopo di lucro alcuno. Si vede che non sono brava con questi Disclaimer o come si chiamano.



Penso di aver detto tutto, quindi non mi resta che augurarvi buona lettura!




Era tarda notte quando si sentì un leggero tonfo provenire da una stanza da letto illuminata appena da una candela al profumo di vaniglia. Il tonfo che si era appena udito era quello di un libro bello doppio che veniva chiuso dopo essere stato letto. Quel libro che tutti conoscevano come ''Il Signore degli Anelli'' apparteneva a una ragazza. Il suo nome era Claudia Smith, ragazza italiana di origini statunitensi con una grande passione per “Il Signore Degli Anelli” e tutti i libri di J.R.R. Tolkien.

Claudia scese da letto e si recò in bagno a sciacquarsi la faccia e asciugare le lacrime, che, lente e non controllate, scorrevano sul suo viso.

È mai possibile che ogni volta che finisco questo libro devo mettermi a piangere? Ormai dovrei esserci abituata...” si disse guardandosi allo specchio, notando che aveva gli occhi lucidi e il viso arrossato. Era da quando aveva l'età di 11 anni, prima volta che lesse Lo Hobbit, che ogni anno, rileggeva i libri di Tolkien. A volte non tutti, ma in alcuni casi, come aveva fatto durante tutta l'estate, aveva appena concluso l'intera ''saga'' riguardante la Terra di Mezzo.

Claudia stava chiudendo la porta di camera sua, piano, cercando di non svegliare tutti, quando sentì qualcuno che la chiamava...

-Claudia-

-Ale, sei tu?- bisbigliò.

-Ale?- Uscì dalla stanza e entrò in quella adiacente del fratello.

-Ale- nessuna risposta... Si poteva sentire il respiro regolare del ragazzo.

-Ale, mi hai chiamata?- Niente di niente, silenzio totale.

Mah, l'avrò immaginato...”

Rientrò nella sua stanza, si mise a letto e, come da un anno a quella parte, salutò la mamma, che non c'era più. Poi spense la candela che lasciò un profumo di vaniglia per tutta la stanza. Fu in quel momento che si accorse che vi era un luce molto fioca che proveniva dal portagioielli.

Dio, se è una bambola urlo” Si disse avvicinandosi piano ad esso... Aveva il terrore delle bambole, soprattutto quando era al buio. Senza aprire la luce che non le avrebbe permesso di capire da dove arrivava quella luce, aprì i vari cassetti cercando di capire cosa potesse luccicare, fino a quando non vide il SUO Unico Anello. Infilato nella sua catenina d'oro risplendeva come se fosse giorno e le scritte erano di un rosso vivo, come il fuoco.

Ok, sono impazzita... Mi rinchiuderanno in un manicomio... Sono decisamente senza speranza” Non sapeva se dare credito a questa cosa o accettare il fatto che potesse essere semplicemente un'altra allucinazione come quelle che aveva avuto per buona parte dell'estate precedente probabilmente dovute alla recente perdita. Allungò piano la mano verso la catena e se lo infilò al collo.

-Claudia- risentì la voce, più chiara di prima. Sembrava quasi provenisse dall'anello e si rese conto che forse non era una voce di un uomo.

-Chi sei? Cosa vuoi da me? Come conosci il mio nome?-

-Ci devi aiutare Claudia. O i popoli della Terra di Mezzo cadranno sotto il potere di Sauron e dell'Unico Anello...-

-Si, va bene, certo. Avanti Ale, sei tu? Silvio, se è uno scherzo tu ti uccido- sperò fosse l'amico del fratello che, dopo essersi messo d'accordo con Alessandro, le faceva quel simpatico scherzo. Una cosa tipica di quei due.

-Non è nessuno scherzo. Sei l'unica che ci possa aiutare... Tu conosci la storia...-

-Con chi parlo? Quale storia?-

-Il mio nome è Galadriel, regina di Noldor, e la storia di cui parlo riguarda la distruzione dell'Unico Anello. Tu devi aiutarci...-

Si, certo, e io sto parlando con Galadriel...”

-Mettiamo che tutto questo sia vero. Cosa dovrei fare? Voi vivete in un mondo che non esiste se non nel cuore e nella mente di coloro che leggono la vostra storia. Come potrei mai io aiutarvi. Sono poco più che ventenne...-

-Allo scoccare della mezzanotte di oggi, verrai catapultata vicino a Gran Burrone, nelle Lande Del Sud. Dovrai raggiungere il prima possibile Imladris, per poter aiutare il portatore di questo grande fardello-

-Insomma, domani mi ritroverò sperduta in una terra che non esiste con nessun aiuto al di fuori di me stessa?-

-Tieniti pronta, e ricordati, non capiranno subito. Fidati solo di te stessa-

Come se avessi altre possibilità”

-E la mia famiglia? Non si chiederanno come mai sparisco bell'e buono... ehmm... All'improvviso?-

-Per loro sarà come se non fossi mai esistita. A mezzanotte infila l'anello che porti al collo. Ti saluto Claudia, figlia di Michael. Addio-

-Addio-

Le lacrime scendevano incessanti sul suo volto. Dal giorno successivo non avrebbe più rivisto il padre e il fratello. Gli amici. I familiari, ma anzi, sarebbe stata sola. Dopo aver pianto a lungo capì che si sarebbe dovuta organizzare per quel viaggio, nel caso la sera dopo avesse sul serio preso il largo verso un mondo diverso. Così mise la sveglia alle 8 e si addormentò.


La mattina pensò che tutto quello fosse stato solo un sogno, poi però trovò sul comodino una nota scritta con la sua grafia che diceva ''Viaggio Terra di mezzo Zaino” e capì che era tutto vero.

Dopo essersi preparata fece una lista di tutto ciò che le sarebbe potuto servire.

Per prima cosa uno zaino bello grande per poter contenere tutto, poi un sacco a pelo e una coperta, una bussola, una mappa di dimensioni colossali della Terra di Mezzo, una torcia con delle pile, uno zippo e una bottiglia di alcool, che le sarebbero serviti per accendere fuochi, visto che non ne era capace, un coltellino svizzero, anzi, meglio un paio, una corda lunga e almeno una spada (che avrebbe preso in prestito dal fratello). Per non contare poi di acqua, cibo e vestiti comodi. Decise per prima cosa di andare da Decaty dove avrebbe sicuramente trovato tutto il necessario per le escursioni.

Trovò gli zaini da trekking, prese uno dei più grandi, poi un sacco a pelo che si poteva arrotolare, bussola e corda. Si recò poi nel reparto vestiario e comprò 3 paia di pantaloni pesanti di tute e varie magliette a maniche corte. Di felpe a casa ne aveva in abbondanza, e anche un paio di scarpe da montagna. Poi andò al supermercato e lì comprò varie bottiglie di acqua e un paio di Gatorade, assieme a varie merendine e cracker che erano la cosa ideale da portarsi dietro senza che andasse a male. Tornata a casa preparò la borsa e la nascose sotto il letto. Decise inoltre di portare con se anche degli appunti sul Signore Degli Anelli e gli altri libri di Tolkien, che l'avrebbero aiutata a ricordare gli avvenimenti, stampò una mappa e fece le fotocopie degli annali del libro. Poi decise di portare anche il suo adorato cappellino a visiera e guanti e sciarpa., visto che non sapeva che tempo avrebbe trovato, accompagnati da un impermeabile.

Quella sera preparò la cena per tutti e li salutò tremila volte, nonostante avesse deciso di non dire nulla. Certamente capirono che c'era qualcosa che non andava, ma decisero di non indagare oltre. Sapevano che se avesse voluto gliene avrebbe parlato lei.

Verso le otto si fece una doccia e poi si recò a dormire, puntando la sveglia sulle 23.30, in modo da avere il tempo di controllare che non si dimenticasse nulla.


Quando squillò la sveglia si alzò e ricontrollò che vi fosse tutto nello zaino, dove aveva aggiunto una foto di lei con i genitori e il fratello che voleva tenere con se, assieme al suo regalo di 18 anni, un anello. Entrò silenziosamente in camera del fratello e prese la katana più grande, assieme a quella più piccola. Erano smussate, certo, ma meglio di nulla. Poi si sedette sul letto e attese.

Il tempo sembrava non passare mai e quando a mezzanotte infilò l'anello era convinta che non sarebbe successo nulla, ma che si sarebbe trovata sempre lì, sul suo bel letto, ma così non fu.

Nell'istante stesso in cui infilò l'anello vide tutto intorno a lei vorticare, poi una luce l'abbagliò e lei si ritrovò, dopo alcuni minuti, stesa su un prato verde. Era notte inoltrata.

-Oddio, è successo sul serio. Non ci posso credere... Il problema è: ora che faccio?-

Stette per alcuni minuti seduta, a pensare, illuminata solo dalla Luna. Poi prese coraggio e si organizzò. Puntò la sveglia dell'orologio che aveva appena comprato alle 6 e si addormentò, avvolta nel sacco a pelo nuovo.

Si svegliò la mattina che ancora non era sorto il sole, e dopo aver mangiato qualcosa prese la mappa e la matita e cercò di capire in che direzione doveva andare. Si guardò attorno e notò che alla sua destra e alla sua sinistra vi erano montagne, quindi, per lo meno, si sarebbe davvero dovuta trovare nelle Lande del Sud. La bussola indicava che il nord era alla sua sinistra, quindi, se davvero lì la bussola funzionava come sulla Terra, lei sarebbe dovuta andare dritta e il sole avrebbe dovuto sorge di fronte a lei, cioè a Est. Ora bastava aspettare una mezz'oretta per esserne certa.

Nel frattempo cercò di capire quale era il modo migliore di agire.

-Allora, Frodo è partito il 23 settembre da Casa Baggins e il 30 ha lasciato Brea... Oggi dovrebbe essere 6 quindi stasera Frodo verrà attaccato dai Nazgul. Posso farcela a raggiungere Colle Vento prima che venga colpito?- -Devo provarci, d'altronde sono qui per aiutare, no?-

Mentre Claudia si poneva queste domande, il sole spuntò all'orizzonte, esattamente di fronte a lei, quindi quanto meno la bussola andava bene. Così si girò sul fianco sinistro e si incamminò verso quella che sperava fosse Colle Vento. Dopo pochi passi però sentì un dolore ai piedi poco sopportabile, così si dovette fermare. Quando si tolse le scarpe notò che i suoi piedi erano di gran lunga più grandi del normale... Saranno stati per lo meno un 42. Un dubbio iniziò ad assalirla, così si toccò le orecchie e notò che esse erano a punta.

-Oh cavoli! Sono un Hobbit!- Claudia alzò le sopracciglia, passò lo sguardo dai piedi alle scarpe, le prese e le mise nello zaino, giusto per non farle trovare a chiunque. Chissà perchè poi i vestiti le andavano bene... Mah... I misteri della vita...


Gambe in spalla marciò senza sosta per tutta la giornata. Era stremata, non abituata a quei ritmi, ma doveva arrivare dagli altri. Lo doveva fare per Frodo. Era da poco tramontato il sole quando giunse nei pressi di Colle Vento. Da lontano poteva vedere una luce piccola piccola che immaginava indicasse l'accampamento dei 4 Hobbit e di Aragorn. Camminò veloce, molto veloce, conscia che non aveva un minuto da perdere e quando fu abbastanza vicina nascose il suo zaino dietro a una roccia e tenne con sé solo un mantello col cappuccio che la coprisse, le due Katane e una torcia. Aveva appena visto i cavalieri passare vicino a lei, vicinissimi alla grotta e capì che era il momento di correre.

Corse più veloce che poteva e dopo pochi minuti li vide. Vide queste ombre scure e dietro di esse Aragorn con gli Hobbit. Frodo stava combattendo con se stesso per non infilarsi l'Anello, quindi aveva solo pochi istanti per fare qualcosa.

-Ehi brutti stronzi, sono qui!- urlò facendo girare verso di sé tutti i presenti. Poi corse verso i Cavalieri e iniziò a combattere, ringraziando di avere seguito quelle poche lezioni di scherma al campo estivo. Il suo intervento distrasse Frodo che tolse la mano dalla catena e Aragorn corse a darle una mano. Insieme riuscirono ad allontanare i Cavalieri. Appena se ne furono andati tutti si avvicinarono a Frodo per controllare che stesse bene, coprendogli la visuale da quella figura incappucciata che li aveva aiutati.

-Chi sie..?- chiese Sam girandosi verso il buio. Ma lì non vi era più nessuno. Quella persona sembrava svanita nel nulla.


Claudia corse, più in fretta che poteva e con più leggiadria possibile (aggettivo che non le si addiceva particolarmente) temendo che la mattina successiva Aragorn avrebbe seguito le sue impronte e l'avrebbe trovata. Così si addormentò subito, nascosta dietro la roccia dove aveva lasciato lo zaino e si svegliò alle 4 e mezza. Era distrutta, non abituata a delle giornate simili, ma ce la doveva fare. Non poteva rischiare che i Cavalieri la trovassero o che la trovassero gli altri, senza parlare prima con Elrond e Gandalf. Così si diresse verso l'Ultimo Ponte, che sarebbe stato attraversato da Frodo non prima del 12.

Appena si svegliarono tutti Aragorn seguì le tracce di Claudia, fino al giaciglio dove aveva dormito. Trovò le orme e delle briciole di Muffin, anche se non esistevano in quel mondo, quindi non poteva sapere a cosa appartenessero. E un capello dorato. Non era molto lungo, quindi non poteva dargli una certa sicurezza sul sesso dello sconosciuto, né sulla sua razza, anche se era sicuro che non fosse un elfo. Forse un uomo, o meglio un ragazzino, vista l'altezza. Più probabilmente un Hobbit, ma non voleva azzardare ipotesi senza esserne assolutamente sicuro.


Per 5 giorni Claudia camminò verso il Ponte. Aveva pensato di oltrepassarlo e addormentarsi dall'altro lato, magari nascosta proprio sotto il ponte, se ci fosse riuscita, in modo da farsi superare dagli altri e recuperare un po' di forze, visto che era davvero stanchissima, fermandosi solo la sera a cenare e dormendo poco più di 6 ore a notte, cosa a cui non era abituata. Quei primi giorni furono probabilmente i peggiori. Aveva nostalgia di casa e aveva paura di quegli stupidi cavalieri. Si sentiva terribilmente sola...

La sera dell'11 settembre giunse finalmente al ponte. Si fermò al di là di esso e mangiò un paio di merendine. Poi cacciò il sacco a pelo e la coperta, visto che iniziava a fare freddo la notte e si addormentò vicino la riva del fiume, sotto il ponte, sperando che niente andasse a turbare il suo sonno. Dormì a lungo, e si svegliò quando il sole era già alto nel cielo.

Bene, adesso come faccio a sapere se sono già passati avanti? Ho il sonno talmente pesante che non me ne sarei mai accorta... Vabbè, laviamoci prima e poi ci pensiamo.”

Si spogliò e si immerse nel fiume che scorreva rapido, tenendosi a un ramo, per non venire trascinata dalla corrente. Stava per risalire quando sentì delle voci...

Cavoli, devono essere loro! Devo restare immobile e sperare che non mi vedano. Meno male che ho lasciato delle impronte fasulle stamattina...”

-Padron Frodo, chi pensate che fosse quell'uomo mascherato dell'altra sera?-

-Non lo so Sam, ma qualcosa mi dice che non è malvagio.-

-Merry, io ho fame...-

-Pipino, hai mangiato nemmeno due ore fa! Avanti, non ti lamentare-

-Grampasso, perché vi siete fermato?- chiese Sam.

-Silenzio. Mi sembra di aver sentito un rumore...-

Certo che l'hai sentito! Era il mio stupido orologio che mi diceva che sono le 12 in punto. Valar, vi prego, non fatemi scoprire.”

-Pipino, stai attento!- sussurrò Merry. Immaginò Claudia che gli fosse andato a sbattere contro.

Aspettò ancora qualche minuto, poi capì che si stavano rimettendo in marcia. Quando non sentì più nessun rumore uscì dall'acqua.

O Valar. Sicuramente mi verrà la febbre. Quell'acqua era gelida” Si asciugò in fretta e si vestì. Decise di controllare almeno per un'oretta i suoi appunti, per lasciare al gruppo il tempo di sparire all'orizzonte, poi si rimise in marcia.

Appena 100 miglia la separavano da Gran Burrone, e immaginava che, giacché Frodo non era stato ferito, ci avrebbero messo meno tempo gli altri ad arrivarvi. Quindi si doveva sbrigare.

Quei giorni furono terribili. Le era salita una grande febbre e la Tachipirina che si era portata non aiutava per nulla a farla scendere. Era stanca e aveva molto freddo. Si maledì per essersi fatta il bagno e per la sua smania del pulito e proseguì. Dopo altri 5 giorni giunse presso Il Guado. Sospettò che gli altri fossero già passati, così non si preoccupò più di stare nascosta e con le ultime forze che le restavano attraversò Il Guado, dove l'acqua era meno profonda. Giunta dall'altra parte fece ancora pochi metri. Poi vide una luce che si avvicinava a lei.

-Gandalf?- Fu l'ultima parola che disse prima che tutto diventasse buio e lei cadesse con un tonfo, svenuta, a causa della febbre altissima e del lungo cammino che aveva intrapreso.

Aggiornerò la storia tutti i giorni o per lo meno un giorno si e uno no circa in quanto già conclusa. Spero vi sia piaciuto questo capitolo. Se è così mi piacerebbe che me lo diceste con una recensione, anche piccola piccola, ad ogni modo la continuerò fino alla fine, anche se non dovessi avere nemmeno un lettore... Odio tenermele sul pc le storie che completo =D

  
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