SCACCO
MATTO AL RE
Ehm,
ehm… si sono viva!! Lo so forse molte di voi avrebbero
preferito il contrario,
almeno sarebbe stata una scusa valida per questo ENORME ritardo.
Se
vi raccontassi tutto quello che è successo negli ultimi due
mesi vi mettereste
le mani fra i capelli…io l’ho fatto e li ho anche
strappati!! XD
Vi
dico solo, che il maledetto esame di Filosofia non l’ho
superato, non sono mai
stata bocciata e per questo esame ho collezionato, ben 2 bocciature e
una terza
volta non ho avuto il coraggio di affrontarlo. Vi dico solo che la
prof.ssa è
da denuncia (la pensano come me anche i 200 ragazzi bocciati
più volte), ma non
vi annoio con le motivazioni!
Seconda
e terza motivazione del ritardo, mia sorella ha partorito due splendide
gemelline nonché prime nipotine e nel frattempo si
è anche candidata come sindaco
del mio paese, quindi fra zia baby-sitter e campagna elettorale il
tempo per
stare vicino al pc, era inesistente.
Quarta
motivazione, l’altra mia sorella si è sposata!!
Tutto
questo in 2 mesi….
Perdonatemi
quindi questo ritardo…
Vi
lascio alla lettura di questo capitolo, sperando che qualcuno segua
ancora
questa storia e soprattutto si ricordi ancora la trama…
Dopo
aver pianificato la nostra strategia di difesa e attacco, passammo il
resto
della notte ognuno insieme ai propri compagni.
L'alba
ci colse ancora abbracciati e in silenzio, nessuno aveva parlato,
nessuno aveva
pronunciato parole di addio o parole di incoraggiamento. I nostri occhi
pronunciavano le parole non dette.
Alle
sette in punto, Jacob, Seth e Aurora ancora addormentata tra le braccia
di
quest'ultimo, ci raggiunsero. Jasper spiegò loro i piani e
indicò sul foglio le
loro postazioni.
Presi
Aurora fra le mie braccia e le accarezzai il viso posandole un bacio
delicato
sulla sua fronte, avrei dato fondo a tutti i miei poteri pur di
salvarla.
Edward
ci affiancò e strinse entrambe fra le sue braccia e dopo
pochi istanti Aurora
ci investii con la bellezza dei suoi occhi.
<<
Buongiorno piccolina >>, la salutò Edward.
<<
Buongiorno >>, gli feci eco. Il suo sorriso e il suo
buongiorno sereno,
alleggerì i nostri sguardi tesi.
<<
Tra ventitre minuti saranno qui e non saranno soli >>, ci
comunicò Alice agitata.
<<
In che senso non saranno soli? >>,chiese Carlisle con la
sua maschera di
tranquillità, che questa volta nascondeva la sua agitazione.
<<
Ha radunato molti vampiri nomadi e diversi clan di tutto il mondo. Ma
non vedo
con chiarezza se si sono uniti per battersi >>, disse
nervosa per le sue
visioni poco chiare.
<<
Se lo conosco bene, li ha radunati solo come testimoni della sua opera
di
" giustizia " >>. Eleazar sputò l'ultima
parola con rabbia e
disgusto.
Questa
ultima notizia mi aveva reso ancora più nervosa e agitata.
<<
Bella >>, Alice mi si avvicinò richiamando la
mia attenzione, lasciai
Aurora tra le braccia di Edward e mi avvicinai a lei. Mi
allontanò dal gruppo e
una volta in disparte, abbassò la voce.
<<
Purtroppo non so quale sarà il nostro destino
>>, disse frustrata per la
sua cecità. << Ma qualsiasi cosa accada, tu
sarai l'unica... >>.
<<
Alice no, ti prego non terminare nemmeno il tuo discorso
>>, la
interruppi. Io non volevo essere l'unica in niente.
<<
Bella per una dannata volta ascoltami! >>, disse
esasperata.
<<
Qualsiasi cosa accada, apri questo zaino e troverai la tua salvezza
>>,
disse consegnandomi un piccolo zaino nero. Lo presi dalle sue mani
senza
neanche chiedermi cosa ci fosse dentro, annuendo semplicemente ad Alice
e
tornando alle nostre postazioni.
Presi
di nuovo Aurora fra le mie braccia e misi lo zaino al sicuro sulle sue
spalle, Edward
lo notò, ma non fece domande.
<<
Sono qui! >>, furono le ultime parole spaventate di Alice.
Fu
facile distinguerli dal resto del panorama al nostro orizzonte, era
come se una
vasta macchia scura venisse nella nostra direzione, né
troppo velocemente, né
troppo lentamente. Personalmente la vedevo come se la sentenza della morte, ci stesse venendo incontro.
Nessuno
distoglieva lo sguardo da loro, tutti pronti in posizione di difesa,
immobili
nelle postazioni assegnate loro da Jasper; un semicerchio, il cui
centro ero
io.
Nell’aria
era presente una tensione quasi palpabile.
I
Volturi si erano fermati a poche decine di metri da noi e
l’intero corpo di
guardia ci studiava attentamente ad uno ad uno.
Aro,
dopo aver anch’egli studiato
ogni
singolo volto e dopo essersi soffermato sui volti del nostro gruppo che
non
conosceva, mi fissò ardentemente.
Nei
suoi occhi si leggevano molte emozioni; desiderio di riavermi con lui,
rabbia e
delusione, tutte ben mascherate da un sorriso artefatto.
Dopo
avermi fissata per qualche secondo, posò il suo sguardo su
Aurora, che strinsi
maggiormente nella mie braccia, mentre lei attorniava il mio collo con
le sue
esili braccine.
Carlisle
interruppe il silenzio. << Aro, amico
mio è un piacere rivederti >>.
Avevamo concordato che se ci fosse
stata occasione di parlare e bloccare sul nascere
quell’inutile lotta; Carlisle
sarebbe stato
l’unico a poterlo fare,
per la sua amicizia nei confronti di Aro e soprattutto per la sua
diplomazia e
pacatezza.
<<
Amico? Una terminologia non
più
appropriata, visto ciò che tu e la tua congrega avete fatto
e ora state
proteggendo >>, disse indicando Aurora. <<
Vorrei dire lo stesso,
ma non è mai un piacere dover far visita ad un vecchio
amico, per punire la sua
trasgressione di una delle più grandi e antiche leggi
>>, disse con un
tono che sembrava quasi realmente dispiaciuto. Poi come a voler
attirare
l’attenzione il suo tono di voce cambiò diventando
più deciso. << Voi
tutti conoscete la legge che vieta la creazione dei bambini immortali,
eppure
l’avete infranta senza troppi problemi >>. Tra
i testimoni che i volturi
avevano portato con se, si elevarono parecchi mormorii di assenso per
le parole
di Aro.
<<
Aro, io e la mia famiglia, non abbiamo commesso
ciò per cui ci accusi >>,
rispose Carlisle; marcando di proposito la parola famiglia,
perché noi non
eravamo un clan, ma una vera famiglia caratterizzata
dall’amore che ci univa.
<<
Sei sempre stato un uomo intelligente e curioso, che non si
è mai soffermato
alle apparenze >>.
Punto
nel vivo, Aro spalancò gli occhi e raddrizzò le
spalle curve, che fino a quel
momento sembravano essere oberate dal peso del mondo. Le sue labbra si
schiusero per rispondere, ma Caius fu più veloce di lui.
<<
Quante parole inutili! Cosa mai si potrebbe nascondere dietro la
creazione di
quello che vediamo chiaramente essere
un
abominio, protetto da Isabella >>.
Caius
sputò con rabbia le sue parole, additando Aurora, come per
scovarla dal suo
nascondiglio; un nascondiglio ben visibile a tutti.
Quelle
parole, la sua definizione, il suo tono e il suo comportamento, mi
fecero
infuriare, alterando la mia vista e sentendo il sapore metallico del
veleno
sulla mia lingua.
Caius
apparve ai miei occhi avvolto da una patina rossastra. Sentivo la
neonata che
era in me, pian piano liberarsi e arrivare in superficie.
<<
Calmati Bella >>; bisbigliò Edward,
sicuramente allertato dai pensieri di
Jasper che doveva aver captato il mio cambio di umore. <<
Ricordati che
non vogliamo una battaglia e
Caius sta
cercando di provocarti >>, concluse posando una mano
sulla spalla, che
ridusse lievemente il mio tasso di rabbia. Ma anche non potendo
scaricare la
mia rabbia con l’azione, non potevo farla passare liscia a
quel disgustoso
vampiro, che tanto avevo odiato.
Indossai
il mio miglior sorriso e mi rivolsi a lui, con il tono che di solito si
usa ai
bambini piccoli.
<<
Caius, non mi meraviglia che tu non capisca; la tua immaginazione e la
tua
astuzia, non vanno al di la di ciò che ti si presenta
davanti >>.
Un
sibilo di rabbia si sollevò dal corpo di guardia, eco del
ringhiare furioso di
Caius che mi fulmina con gli occhi, mentre i testimoni bisbigliavano
sorpresi
della mancanza di rispetto che avevo dimostrato a coloro che dovevo
considerare
i miei re.
<<
Tu! Insolente neonata, come ti permetti! Se non ti ho mai fatto a pezzi
in
passato è solo perché eri un prezioso componente
della guardia >>.
A
sua insaputa, Caius aveva appena
posizionato il primo tassello del mio piano. E a giudicare
i mormorii
nati nei gruppi di testimoni, si capiva che loro non erano stati messi
a
conoscenza di questo particolare; Aro, aveva omesso a quei vampiri, che
la loro
spedizione punitiva, riguardava un gruppo di vampiri in cui era
presente un
vecchio componente della guardia.
Visto
che la rabbia di Caius aveva portato i suoi frutti, osai ancora una
volta.
<<
Se sono ancora tutta intera, forse
è
solo perché non sei mai riuscito a battermi
>>, dissi umiliandolo ancora
di più.
Caius
stava perdendo la pazienza, ma ancor prima che potesse agire o solo
parlare,
Aro alzò la mano e mise a tacere i vari ringhi nati nel suo
corpo di guardia.
<<
Calma! Calma fratello. Sai bene che Isabella risponde ancora ai suoi
impulsi da
neonata >>, disse sminuendo il mio attacco verbale.
<< Porta
pazienza, se esistono delle spiegazioni o storie che non conosciamo,
voglio
ascoltarle, per valutare in profondità il da farsi
>>.
Aro
aveva portato con se i testimoni e tutta quella messa in scena di una profonda valutazione, sapevo bene essere
solo una recita nei loro confronti; se nello spiazzo ci fossimo stati
solo noi
e il suo corpo di guardia, la lotta sarebbe scoppiata nello stesso
istante del
loro arrivo.
Portarsi
dei testimoni però, si stava rivelando un’arma a
doppio taglio per loro e se
riuscivo a giocarmi bene le mie carte, presto avrei avuto io il
coltello dalla
parte del manico.
Aro
posò con fare bonario il suo sguardo su di me.
<< Impudente Isabella,
porta rispetto a coloro che ti hanno accolta ed istruita, anche in
materia
delle leggi che governano il nostro mondo >>. Il suo tono
di rimprovero,
sembrava quello di un padre che sgrida una bambina che ha avuto uno
sfogo
esagerato. << E ora se non ti dispiace, illuminaci con
questa spiegazione
di cui parlava Carlisle >>.
Non
sopportavo il suo tono, non sopportavo i suoi modi falsi e in quel
momento
avrei preferito mille volte combattere contro di lui e tutti i suoi
cani
fedeli, piuttosto che parlare, ma non potevo mettere a repentaglio la
vita di
Aurora e di tutti coloro che mi erano vicini. La mia intera famiglia e
gli
amici rimasti al mio fianco per appoggiare la mia causa, mi guardavano
perplessi e timorosi, che mi facessi sopraffare dal mio lato impulsivo,
scatenando così la temuta lotta!
Mi
raddrizzai lentamente e con un gran respiro, cercai di calmare la mia
furia,
cancellando ogni sfumatura rossastra dalla mia vista e poi parlai,
senza però
cedere al suo tentativo di sottomettermi alla sua supremazia.
<<
Il mio rispetto è rivolto a coloro che lo meritano e che lo
dimostrano a doppio
senso e confermo quello che è stato detto da Carlisle poco
prima. Conosco le
leggi e qui nessuno, inclusa me, ha infranto la legge sulla creazione
dei bambini immortali. Esamina bene
i
ricordi di Felix e Demetri e troverai tu stesso la risposta
>>, dissi con
fermezza
Con
un piccolo cenno della mano, i due vampiri da me nominati, si
avvicinarono ad
Aro.
Solo
allora, mi concessi uno sguardo generale approfondito, su tutta la
guardia. Erano
presenti tutti, persino le mogli. Aro, Marcus e Caius erano al centro,
leggermente più avanti del resto della guardia, da dietro ad
Aro, spuntava il
mantello che sapevo appartenere a Renata. Le mogli erano protette al
centro del
resto della guardia, con ai loro fianchi Alec che mi guardava neutro e
Jane,
che mi guardava con puro odio. Demetri e Felix che ora si trovavano al
fianco
di Aro, mi fissavano.
Nello
sguardo di Demetri potevo leggere astio nei miei confronti, mentre
leggevo il
dispiacere in quello di Felix.
<<
Hai lasciato un segno tangibile in loro. Alcuni componenti della
guardia, ti
temono, altri ti odiano, ma molti sono davvero dispiaciuti di doverti
annientare >>, mi bisbigliò Edward al mio
fianco.
<<
Tra di loro ci sono vampiri costretti a stare al loro fianco, con
l’inganno del
potere di Chelsea >>, risposi ad Edward, senza
distogliere l’attenzione
da ciò che stava avvenendo.
Aro
separò le sue mani, da quelle dei due vampiri al suo fianco
e ci guardò
perplesso. << Ammetto di vedere delle differenze. Ma i
ricordi a volte
sono ingannevoli >>, giustificò Aro le
incongruenze che sicuramente aveva
visto.
<<
Sai benissimo che la nostra mente non è più
umana, basta un solo e
fuggevole sguardo
per noi vampiri e
memorizziamo ogni frase letta o ogni immagine vista, alla perfezione. I
ricordi
dei tuoi seguaci sono perfetti >>. Questa volta fu di
nuovo Carlisle a
parlare, distruggendo le scuse di Aro.
<<
Se i ricordi che ho visto sono veri, come spieghi questa differenza?
>>,
questa volta dalle parole di Aro trasudava vera e propria
curiosità. Lui amava
le stranezze del nostro mondo e amava ancor di più
collezionarle.
Lasciai
a Carlisle, raccontare la vera natura di Aurora e durante tutto il
racconto
tutti erano in perfetto silenzio, completamente catturati dalla
spiegazione di
questa nuova scoperta. << Tutti loro sono testimoni,
della veridicità
delle mie parole. Loro possono confermare come hanno visto crescere
Aurora
sotto i loro occhi, di come lei abbia sviluppato
un’intelligenza superiore ai
bambini della sua età, di come apprende appieno tutto
ciò che le si dice e
soprattutto di come sappia frenare i suoi impulsi da vampira
>>, concluse
Carlisle, indicando la schiera di amici dalla nostra parte.
<<
Ma il suo futuro è incerto. Se quello che dici è
vero, questa bambina è unica e
potrebbe essere una minaccia per il nostro segreto >>,
disse Caius con il
suo solito tono aggressivo, ancora ferito per l’umiliazione
pubblica ricevuta
poco prima.
<<
Ancora una volta, ciò che dici non è esatto
>>, precisai indicando Nahuel.
Nahuel
si fece avanti eretto e fiero del suo essere. Parlò senza
aspettare
presentazioni.
<<
Mi chiamo Nahuel e se presterete attenzione, sentirete un cuore che
batte,
proprio qui >>, disse posando una mano sul suo petto,
<< esattamente
come la piccola Aurora. Io come lei sono un mezzo vampiro nato da
un’umana e un
vampiro >>.
Il
suo racconto proseguii con varie interruzioni, Aro era ingordo di
informazioni,
voleva sapere dettagli sulla sua crescita, di cosa si nutriva e di chi
si era
preso cura di lui. Ogni domanda trovava risposte, ogni domanda che
aveva l’aria
di voler metterci in trappola, non riusciva nel suo intento.
<<
Anche la madre della bambina fra le tua braccia è morta?
>>, chiese Aro.
Risposi
solo con un flebile << Si
>>,
leggendo negli occhi di Aurora, tutta la consapevolezza di aver capito
di chi
stessimo parlando.
<<
Chi di voi è il suo padre biologico?
>>,
continuò Aro.
Una
sola parola, un solo nome, ebbe la forza di scatenare
l’incredulità e
chiacchiericci rumorosi in tutta la guardia. << Eliseo
>>.
Aro
non fece altre domande, mi guardò solo con insistenza, come
se volesse capire
cosa e quanto sapessi. La mia risposta fu solo un sorriso a
metà, pieno di
significati.
Fu
in quel momento che vidi nei suoi occhi la certezza che ci avrebbe
eliminato ad
ogni costo.
<<
Anche se ciò che avete appena raccontato è vero,
ci sono molte altre cose nei
ricordi di Felix e Demetri, come ad esempio la certezza di aver seguito
il tuo
odore fino ad una casa abitata da un umano, una casa in cui abiti tutti
i
giorni e che condividi, con colui che era tuo padre nella tua vita
umana; hai
rivelato ad un umano il nostro segreto o anche se non lo hai ancora
fatto,
presto questo accadrà e poi ho ben visto nei loro ricordi,
la tua amicizia con
un licantropo, nostri nemici giurati fin dalla notte dei
tempi>>. Disse
Aro con un sorriso malefico.
Non
avendo più la possibilità di incolparci come
trasgressori della legge, cercava
altri appigli su cui ancorare i suoi artigli. Non poteva continuare
sulla
stessa linea, visto che i suoi testimoni, avevano accettato la nostra
storia e
avevano verificato con i loro occhi e con i loro sensi, la
veridicità della
natura di Aurora e Nahuel.
<<
Il nostro segreto non è a repentaglio. Mio padre non
è a conoscenza della mia
vera natura e mai la conoscerà. Tra qualche mese,
lascerò la sua casa e lui non
avrà più occasione di rivedermi. Per quanto
riguarda il licantropo in
questione, lascia che te lo presenti >>, e detto
ciò vi voltai
leggermente verso la fitta vegetazione alle mie spalle.
<< Seth, per
favore fatti avanti >>.
Si
udii chiaramente la corsa di un quadrupede, i licantropi si erano tenuti a debita distanza da noi,
in maniera tale che
il loro cuore non fosse udibile e il loro odore fosse nascosto dalla
natura
circostante. Poco prima di arrivare al limite della vegetazione, la
corsa di
Seth si arrestò e proseguii il suo avanzare con passi lenti
e calcolati.
La
sua entrata in scena fu teatrale, ma invece degli applausi, si udirono
chiaramente respiri bloccati e imprecazioni di timore.
I
volturi con tutta la sua guardia si compattò verso il
centro, in segno di
difesa dei loro comandanti e i testimoni
giunti con i Volturi fecero tutti in contemporanea un passo indietro,
come se
non fossero già abbastanza distanti da noi e
dall’animale che tanto temevano.
<<
Colui che hai visto nei ricordi di Demetri e Felix è qui,
come vedi il nemico
che tanto temi, non è nostro nemico. Non esiste una legge
che vieta di
intrecciare rapporti di amicizia con altri esseri sovrannaturali, anche
se di
specie diversa. Nessuna legge impone a noi vampiri di essere nemici di
coloro
che tu, reputi nemici. Il nostro
stile di vita, aiuta la nostra pacifica convivenza. Loro proteggono gli
esseri
umani dai vampiri, ma la mia famiglia non si nutre di persone come ben
sai >>.
I muscoli del mio viso non riuscivano a trattenere le mie labbra che
erano
curvate in un sorriso. Un sorriso che non andava a genio ad Aro.
<<
Loro? >>, chiese dubbioso Caius. Per un attimo ero
riuscita a leggere nel
volto del vecchio vampiro un lampo di paura.
<<
Si, loro. Seth non è l’unico nella sua specie in
questa zona. Lui appartiene ad
un branco >>. E al termine delle mie parole
spuntò come se fosse stato
sincronizzato, l’intero branco, occupando le postazioni
prestabilite da Jasper.
Nessun
vampiro appartenente alla mia schiera si mosse, tutti abituati alla
loro
presenza e al loro arrivo. Questo stupii non poco i vampiri dal lato
opposto
della radura.
I
sibili minacciosi della guardia si elevarono all’unisono,
tutti pronti in
schiera di difesa e attacco.
Aro
guardò stupito il nostro gruppo assortito delle due specie e
sembrava valutare
le sue possibilità di vittoria.
<<
I testimoni hanno paura che Aro possa chiedere il loro aiuto. Molti ci
hanno
catalogato come innocenti e iniziano a sospettare di Aro
>>, bisbigliò
Edward.
<<
A quanto pare avete progettato tutto nei minimi dettagli per
sopraffarci >>,
ci accusò Aro ridestandosi dai sui pensieri.
Fu
Edward ad intervenire questa volta. << Aro mi dispiace
contraddirti, ma
ti sbagli! Noi ci siamo solo organizzati per difenderci in caso non vi
foste
fermati per sentire le nostre spiegazioni. Ora tutto ciò che
c’è da sapere, è
tutto qui sotto la luce del giorno. L’esistenza di Aurora, i
nostri rapporti
con coloro che definisci tuoi nemici, sono stati dichiarati davanti ai
tuoi e i
nostri testimoni. Nulla è stato nascosto. Ma se mi permetti
ci terrei a fare
una precisione. I nemici di cui tu parli, sono i figli della luna,
umani che
hanno il potere di trasformarsi in bestie assassine senza nessun
barlume di
umanità,nelle notti di luna piena, ma noi ci troviamo in
pieno giorno e i
nostri amici nonostante le loro sembianze animali, hanno una mente
ancora
totalmente umana. Anche se loro si definiscono licantropi, non lo sono!
Il
giusto termine per loro, sarebbe mutaforma,
è un caso che le loro sembianze siano quelle di un lupo. In
antichità i loro
antenati hanno scelto questa forma e questo animale che loro venerano,
ma
potevano essere benissimo un puma, un’aquila o anche un
roditore >>.
Dalla schiera del branco si elevò un certo guaire di
dissenso, che mi strappò
un sorriso sincero e di puro divertimento. Non avevo mai pensato a
questo ed
Edward non me ne aveva mai parlato, quindi questo suo discorso era
nuovo anche
per me.
<<
Quindi non sono in grado di distruggerci? >>, la voce di
Caius nascondeva
speranza.
Questa
volta fu Jasper ad intervenire. << Hanno le nostre stesse
capacità,
forza, velocità e abilità nella lotta. Sono nati
per distruggerci! >>.
Il
viso di Caius si oscurò.
<<
Amici, siamo venuti fin qui per ristabilire giustizia, una giustizia
che sembra
non sia stata infranta >>, disse Aro comunicando con
tutti i vampiri
presenti. << Nuove conoscenze sono state aggiunte alla
nostra storia e
bisogna valutarle per non cadere in errore. Se non vi dispiace io con i
miei
fratelli dobbiamo discutere >>. E detto ciò il
trio si chiuse in un
piccolo cerchio, con le mani di Aro che stringevano le mani di Marcus e
Caius.
<<
Bella attenta! >>
Nell’istante
in cui Edward mi allertò, qualcosa colpii il mio scudo.
Jane
stava martellando tutta la sua superficie, per cercare una falla in
esso, una
falla che non avrebbe trovato.
Feci
aderire lo scudo come una seconda pelle su ogni membro della mia
famiglia e dei
miei amici, cercando di tenerli al sicuro.
<<
Jane sta provando a colpire alcuni di noi, ma non riesce a penetrare lo
scudo
di Bella>>, disse Edward.
Con
strafottenza incrocia lo sguardo furente di Jane.
<<
Ma stanno ancora discutendo >>, disse Esme.
<<
E la loro tattica. Mentre loro discutono, Chelsea, Alec e Jane, mettono
fuori
gioco i componenti più forti del clan che vogliono
distruggere o acquisire >>,
rispose Eleazar.
<<
Ma non c’è nulla da decidere, la nostra difesa
è stata avvalorata. Siamo
innocenti! >>, disse Rosalie.
<<
Aro vuole distruggerci a tutti i costi. A quanto pare pensa che noi
sappiamo
segreti compromettenti e in più ci vede come una minaccia al
loro potere, per
via dei lupi >>, constatò Edward.
<<
Quali segreti? >>, chiese Alice.
<<
Bella perché il nome del padre di Aurora ha scatenato
l’ira di Aro? >>,
chiese indagatore Edward.
Un
sorriso nacque spontaneo sulle mie labbra, un sorriso di soddisfazione.
Ero
riuscita ad ottenere il risultato voluto.
<<
Da qui in poi, gioco da sola! >>, dissi sollevata.
<<
Ottimo! >>. Alice esultò saltellando e
battendo le mani, dopo la sua
visione. << La regina da scacco matto al re!
>>
Speravo
di concludere con questo capitolo, ma ho preferito terminare qui e
scrivere il
resto nel prossimo capitolo che sarà sicuramente
l’ultimo capitolo di questa
storia, ovviamente non includendo l’epilogo che
sarà un capitolo a parte…quindi
aspettatevi altri due capitoli che cercherò di scrivere il
prima possibile!!
Un
bacione e un grazie a voi tutte che avete letto, sperando di meritare
qualche
recensione… ;-D
P.s.=
Perdonatemi, ma non ricordo a quali delle recensioni ho risposto al
capitolo
precedente..ma vi prometto che risponderò a tutte quelle che
riceverò qui…