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Autore: NonnaPapera    26/05/2011    5 recensioni
Un cavaliere impavido che deve salvare un villagio dal solito mostro sanguinario.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’apparenza della verità

Il cavaliere errante -senza macchia e senza paura- arrivò alle soglie di un’enorme caverna dove  si nascondeva  un mostro spaventoso, da tutti chiamato Inganno.

Scese dal cavallo e sfoderando la sua splendida spada si apprestò a varcare la soglia della caverna. Molte persone del vicino villaggio –le stesse che lo avevano chiamato per sconfiggere l’orrida bestia- lo avevano avvisato che probabilmente ad aiutarlo sarebbe giunta in suo soccorso Fede,  la dea della verità e della fiducia.

“Ma fai attenzione non sempre le cose sono come appaiono” erano state le ultime parole che il capo villaggio gli aveva lasciato prima di augurargli buona fortuna.

Il coraggioso cavaliere deglutì e, respirando a fondo, mosse un passo in direzione dell’antro buio.
“Straniero, dove stai andando?”
Il prode cavaliere si voltò, mentre dai cespugli di rovo sbucava fuori una vecchia, tutta rattrappita e ripiegata su se stessa -orrenda a vedersi- pareva che avesse sulle spalle tutte le ere della terra.
“Ho dato la mia parola, alla povera gente del villaggio, che li avrei liberati da quell’orrendo mostro che passa sotto il nome di Inganno”
“Non andare, perirai nell’intento” 
A quelle parole il cavaliere tentennò, però poi gli sovvennero le parole del capo-villaggio “Non sempre le cose sono come appaiono” così rispose risoluto:
“Orrenda e deforme come sei, devi essere certamente al servizio di quel mostro” urlò irato indicando l’entrata della caverna con la punta della spada.
“Ti sbagli straniero… ti prego di credermi”
Proprio in quel momento un pianto straziante di donna, che implorava pietà, giunse dalle profondità della grotta. L’eroe sussultò e rabbrividì poi, voltandosi in direzione della vecchia, le disse con cattiveria:
“Ecco, lo sapevo, tu cerchi di distrarmi, mentre Inganno tortura una donna… una donna che certamente deve essere Fede, la dea che avrebbe dovuto aiutarmi nella lotta” così dicendo non perse più tempo e senza esitazione si gettò nel buio della montagna.

Quando arrivò al centro della caverna, l’unica cosa che vide, nella poca luce di una torcia, fu la sagoma -seduta a terra- di una donna bellissima che singhiozzava… del mostro neppure l’ombra.
“Si calmi madamigella, ora sono qui e la proteggerò io da quella mostruosità” con passo guardingo si avvicinò alla poveretta e tendendole la mano si apprestò ad aiutarla.

La fanciulla sollevò il volto e il cavaliere si sorprese, la sua bellezza era indescrivibile… certamente quella doveva essere la dea Fede!
“Oh mia dea adesso che ci siamo trovati ti prego dimmi cosa fare” pregò il coraggioso.
Il viso della ragazza si distese in un sorriso candido e poi con voce leggiadra ed innaturale sussurrò:
“Muori “

..

….

La vecchia era rimasta lì, all’entrata della grotta in attesa; quando dall’antro cominciarono ad arrivarle le urla di dolore -per le atroci sofferenze patite dal cavaliere- e i suoni ovattati di ossa spezzate, scosse la testa sconsolata.
Poi le urla cessarono, lasciando il posto solo a un lieve rosicchiare alternato a delle risate crudeli di soddisfazione.

Fede scrollò nuovamente la tesa, muovendo i pochi capelli canuti, rassegnata. Si allontanò incerta sulle gambe vecchie e malandate, sperando che il prossimo valoroso le avrebbe dato ascolto.

End

Piccolo spazio privato

Scritta per il contest Dualismo. Arrivata penultima per via dei vari errori di grammatica ( con i quali farcisco sempre le mie storie -.-) e perché la storia è risultata molto poco originale -.-‘ ( anche se su questo non sono molto concorde, visto che evidentemente la giudicia non ha capito che tutta la trama era simbolica  e che  non si trattava di una classica storia fantasy, ma di una critica  sociale incentrata sulle apparenze  e sulla differenza tra cio' che è reale  e cio' che invece preferiamo credere). 

Spero che comunque abbiate gradito almeno una piccola parte del mio lavoro ( si lo ammetto… i risultati mi hanno depressa ç.ç)

   
 
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